Ci sono città che hanno un’anima propria o magia altre che per noi acquistano un significato particolare più di tante altre, Lione è sicuramente una di queste ed è da ascrivere al primo caso con tutte le suggestioni poi che ci si può trovare in aggiunta. Era diverso tempo che volevo andare a Lione, da Savona, passando per il costoso Frejus sono andando piano meno di 5 ore di macchina, da Torino e Milano ancora meno, ed attualmente per chi è interessato esiste da poco un nuovo volo Easyjet molto economico da Malpensa che in poco tempo permette di giungere all’ aereoporto cittadino, vicinissimo al centro.
Un’ ottima occasione per vedere la città sarebbe la “Festa delle Luci” intorno all’ inizio di dicembre quando per la “Festa della Madonna” le piazze cittadine e i palazzi vengono colorati di luci ed effetti scenografici da un’ equipe internazionale di esperti di luci e suoni che ne accrescono ancora se possibile la bellezza. Due giorni pieni a Lione sono necessari per ammirare una città sottovalutata dal turismo ma ricca di storia, cose da fare e vedere e anche semplice relax. Una metropolitana ben organizzata, 320 punti di noleggio biciclette ad un euro al giorno ! , la possibilità di fare mini crociere da circa un’ ora sul Rodano e sulla Saona , i due fiumi cittadini che si uniscono quasi nel centro, e l’ evoluzione urbanistica con sempre nuove costruzioni moderne , culturali e utili per la città, consentono di visitare una città non fossilizzata ma sempre in movimento. Da vedere su tutto la vecchia Lione con i suoi vicoli e palazzi rinascimentali, con la splendida Cattedrale St Jean e l’ omonima via ricca di negozi , pub, ristoranti, sempre animata, Il municipio e Piazza Terraux con il Museo di Belle Arti sede di esposizioni permanenti e mostre a tema davvero interessanti , i suoi tavolini all’ aperto dove si può bere un caffè e una birra a due passi dallla bellissima fontana, la Collina di Fourviere raggiungibile in teleferica con lo stesso biglietto della metropolitana, con la chiesa e lo splendido belvedere da cui si può ammirare dall’ alto tutta la città , e poi il teatro romano e la zona degli scavi archeologici e del museo gallo romano.
Ma Lione non è tutta qui E’ i suoi tantissimi ponti e i suoi due fiumi appaiati, e per questo consiglio vivamenete la crociera sui fiumi, recentemente dalla parte del Rodano è sata creata sul lungofiume una zona verde con tantissimi baretti e locali sui barconi stile Belgrado che hanno ancor più rivilitalizzato la città. Ma di cose da fare ce ne sono tantissime altre si può perdere tempo al Tete d’ Or il bellissimo ed esteso parco verde cittadino, spostarsi di 30 km nella romana Vienne lungo il fiume Rodano con la sua cattedrale gotica maestosa e tracce romane importanti quale il tempo di Augusto e l’arena romana, sede di importanti festival musicali.
Poi c’è la parte suggestiva e l’ immaginazione di una canzone che ho sempre amato “L’ Angelo di Lyon” del cantautore americano Tom Russell che ho avuto l’ occasione di sentire dal vivo la scorsa estate e che recentemente è stata rifatta in italiano da Francesco De Gregori, una di quelle canzoni cinematografiche che creano una storia ed un mondo a se e che consiglio a tutti di sentire, sarebbe troppo lungo qui parlarne e meriterebbe un articolo a parte.
Basta dire che di angeli a Lione se ne incontrano tanti da quello in cima alla cattedrale sulla collina che schiaccia un dragone, a quelli nella cattedrale di San Jean sulle vetrate della chiesa , ma anche passeggiando per le strade non si scherza dalle splendide francesine alle beaurette franco arabe.
Ma quello che mi ha stupito tra le altre cose è l’ estrema affabilità dei lionesi, la simpatia, i sorrisi dei negozianti e la gentilezza cose che sicuramente in Italia ma anche in altri posti siamo sempre meno abituati, in definitiva la città mi è sembrata viva, vivibilissima ben organizzata e soprattutto ricca culturalmente.
Recentemente è anche stato costruito un nuovo anfiteatro coperto su stile romano all’ interno ma con una modernissima copertura all’ esterno dall’ architetto Renzo Piano a dimostrare come la città fonde antico e moderno senza tralasciare verde e cultura in maniera senz’ altro riuscita, cosa che dalle nostre parti resta pura utopia.
Lione mi ha entusiasmato e mi piacerebbe ritornarvi per il “Festival delle Luci”, sebbene abbia in due giorni esaurito quasi interamente le priorità turistiche , è una di quelle città accoglienti in cui fa piacere solamente anche esserci rivedere o approfondire o anche non fare nulla, non ho visionato l’ aspetto che a molti potrebbe interessare della nightlife ma sicuramente essendo la terza città della Francia, città universitaria e giovane i locali e le occasioni di divertimento ci saranno sebbene magari non entusiasmanti come altrove.
LUCA TOCCO
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