Non sembra, ma sono passati 20 anni da quando nel gennaio de 1990 fu innaugurato il primo MacDonald’s a Mosca.
Ecco un video di quel giorno:
L’URSS era ancora viva, ma già da due anni, nell’ottica della politica economica chiamata perestroijka (ricostruzione), i rappresentanti della città di Mosca erano in trattativa con l’azienda americana per aprire un ristorante in centro città.
Fu scelto un luogo molto centrale, piazza Pushkin, a metà della Tverskaya uliza.
Oggi una delle zone più prestigiose della città.
All’epoca i politici moscoviti conclusero, trionfanti, un contratto faraonico per l’affitto del locale: circa 2.500 dollari americani al mese.
Il contratto fu blindato per 17 anni a quella cifra.
Ma come si può capire, l’affare vero lo fecero gli americani.
Solo il primo giorno di apertura, furono serviti più di 30.000 clienti; record di scontrini battuti in un giorno di tutta la storia di Mac Donald’s.
In pratica in un giorno, gli americani si son pagati l’affitto, in centro a Mosca, per tutta la durata del contratto.
Ne avrebbero potuti pagare 25.000 senza problemi, sarebbe stato un affare lo stesso.
Inoltre quel fast-food, ancora oggi, è quello che apporta più incassi tra tutti i punti vendita della catena americana nel mondo.
Ma l’immagine che mi è sempre rimasta nella memoria, è la fila ordinata ed infinita che i moscoviti furono disposti a fare per assaporare quel cheeseburger che in fondo, sapeva di libertà.
Certo tutti erano abituati a fare la fila per l’acquisto dei prodotti alimentari, ogni giorno si doveva fare la fila.
Ma quella alla piazza Pushkin, era una fila verso ciò che fino ad allora si poteva solo sognare, per sentito dire.
Non era il panino lo scopo della fila.
Oggi, nelle grandi città della Russia europea, il MacDonald’s che non è più simbolo di libertà, lo si trova ad ogni angolo ed è molto amato soprattutto dai giovani.
Tranne in Siberia.
La globalizzazione si ferma a Tyumen ed Ekaterinburg, poco più in la dei monti Urali, oltre è ancora terra inesplorata.
TOMOSALLI
( utente del forum viaggiatorindipendenti.it )
Follow Us