E’ partito lo scorso 16 settembre dalla cittadina di Mineralnye Vody nel sud della Russia, il Primo viaggio-organizzato nel Caucaso del Nord rivolto a turisti italiani.
Una meta davvero insolita per i viaggiatori italiani che hanno visitato e vissuto la zona d’ Europa meno conosciuta e non toccata dal turismo in generale se non da qualcuno che sporadicamente si “avventura” da quelle parti ma proveniente soprattutto dal Nord Europa o da continenti extraeuropei.
Mai un itinerario del genere era stato effettuato dall’ Italia con un gruppo, seppur piccolo, di turisti.
Si è trattato, quindi, di una esclusiva unica per l’ Italia con la particolarità di aver offerto un itinerario ancora più completo rispetto ad i rarissimi tour organizzati dall’ estero.
Si è partiti in pratica dalla vetta d’ Europa, il monte Elbrus, giungendo dopo 16 giorni sulle rive del mar Caspio. Circa 2000 i chilometri percorsi attraversando le regioni e le repubbliche di Stavropolskij Kraj – Kabardino-Balkaria – Ossezia del Nord – Inguscetia – Cecenia – Dagestan.
Diverse le escursioni organizzate in ognuna delle zone citate caratterizzate dalla catena montuosa del Caucaso con le sue gole, i suoi canyon, i suoi fiumi, i suoi panorami mozzafiato.
Si è saliti fino a 4000 metri, ci si è inoltrati per i canyon a bordo di uno zatterone, si è goduto il tramonto dalle antiche “Porte di Alessandro”, si è visitata la funerea “città dei morti”, ci si è inoltrato in abbandonati villaggi montani accessibili per la prima volta grazie agli organizzatori del viaggio, si è passeggiato tra le misteriose dune di sabbia, si è stati catapultati indietro nell’ Urss in località dall’ atmosfera rimasta ancora quasi intatta dai tempi dei Soviet, si è affrontata da vicino la storia recente fatta di guerre ed attentati, si è ascoltato, in esclusiva assoluta per il tour, la tragedia di Beslan dalla viva voce di chi quei giorni era presente ed ha visto morire familiare stretti, ci si è rilassati in bollenti acque ai piedi dei monti. E poi ci si è sollazzati con il cibo locale, ci si è persi nella eccezionale ospitalità dei popoli originari di quell’ area geografica, si è goduta l’ aria iodata del mar Caspio, il bacino chiuso come un lago ma grande come un mare.
I partecipanti si sono resi conto con i propri occhi che i forti pregiudizi e le paure che gettano discredito su questi luoghi e le sue genti non sono altro che frutto di disinformazione ed ignoranza rispetto quello che esiste otre le “colonne di Ercole”. Anzi, oltre le “Porte di Alessandro”.
Il viaggio è stato organizzato interamente dal progetto “Italia – Caucaso” tramite uno dei suoi responsabili ed assiduo frequentatore dell’ area geografica in questione, Luca Pingitore, per un tour operator italiano leader in mete “fuori dal comune” che ha creduto nel progetto ed ha contribuito fattivamente alla sua realizzazione.
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