Bruges, la romantica

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“Sembra uscita da una ca**o di fiaba, no? Come fa una città uscita da una ca**o di fiaba a non essere l’ideale per qualcuno?
I cigni… ci sono ancora? Come ca**o fanno i cigni a non essere il ca**o di ideale di qualcuno?”

Parole forti da uno dei miei film preferiti del 2008 In Bruges – La coscienza dell’assassino, un thriller davvero ben fatto con Colin Farrell che gira in lungo e in largo quella che non può che essere che una città da fiaba, e che quasi è uno spot turistico della città oltre che un bel film.
La città è piccola e si gira a piedi, importantissima per i traffici commerciali del passato conserva ora tutta la bellezza della sua storia, chiese canali, ed è sicuramente meglio andarci in coppia e in dolce compagnia per godersene le atmosfere e godersi anche un romantico giro in barca, 2 giorni sono il minimo per apprezzare le atmosfere di questa città facilmente raggiungibile in meno di due ore da Bruxelles e collegata ottimamente dalle ottime ferrovie belga e abbinabile ad una visita di Gent e Anversa, tutte nelle vicinanze.
Tra le ottime birre belghe che si possono gustare in accoglienti birrerie e capolavori poco conosciuti come la Chiesa di Nostra Signora con la scultura di marmo di Michelangelo della Madonna col Bambino o il museo d’ arte fiamminga con alcuni capolavori di Hieronymus Bosch.
La statua fu trafugata dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale, subendo danni seri, fortunatamente fu ritovata dai cacciatori di monumenti americani, come si vede nel film Monuments men, in depositi ben nascosti dai nazisti.
La tipica architettura in mattoni rossi e una piazza del mercato sontuosa ( da vedere specialmente durante le feste di Natale con i suoi mercatini, chioschi culinari, festoni e luci ), la sua alta torre campanaria Belfort ( che nel film ha un ruolo importante ), e dalla cui sommità si gode uno splendido panorama, rappresenta una meta alternativa poco conosciuta dal pubblico italiano ma molto in voga in Europa centrale e del nord della stessa.
Di Bruges inutile dire che mi sono innamorato , della sua pace e serenità che traspare nonnostante i turisti siano molti, della sua illuminazione notturna , della sua nebbia che di inverno la fa diventare un non luogo , un sorta di ritorno al Medioevo con noi vestiti come comparse con abiti dei nostri giorni che ci muoviamo tra le calli e le vie di questa città che fa dell’ opulenza e della ricchezza dei tempi che furono un palcoscenico naturale per una tranquillo viaggio ai giorni nostri.
Nonostante tutta questa bellezza e radiosità che può non colpire l’ occhio, come i tranquilli laghetti popolati di cigni, che si ci sono ancora, riprendendo la frase iniziale del film, le Fiandre e Bruges hanno comunque una tradizione ” nera ” e misteriosa che la rendono set ideale oltre che per film anche romanzi quali “Bruges la morta”: il romanzo di Georges Rodenbach del 1882, “Il ragazzo di Bruges ” di Gilbert Sinouè , “L’apprendista delle Fiandre” di Dorothy Dunnet si svolge infatti a Bruges nel 1459, e così diverse spy story di autori belga, con questi sussidi letterari si può viaggiare nelle varie epoche della città e preparare il proprio viaggio che sicuramente non sarà inferiore alle aspettative.

LUCA TOCCO

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