Il turista/viaggiatore è un po’ orientato unidirezionalmente: ci sono dei must da compiere e solo dopo aver timbrato i vari must ci si concedono le città minori, che a volte si rivelano più veraci.
Come da copione, anch’ io ho visitato Losanna, dopo aver timbrato i vari must e anche oltre!
Losanna l’ ho incontrata grazie alla soffiata di un metronotte valdostano e conto di tornarci.
Per chi abita nel Nord Italia, Losanna è raggiungibile con treno o auto.
Per chi volesse arrivare in auto ci sono dei pro: benza meno cara (credo il 10% in meno), autostrada conveniente (29 euro e viaggi quanto vuoi per un anno), poco traffico. E dei contro: passare dal Gran Bernardo costa un po’ (mi pare 37 euro)
Per arrivare a Losanna si passa per Montreux: cittadina sul lago famosa per il Casinò.
E continuando sul lungolago si vede la sede generale della Nestlè (simile al palazzo della azienda petrolchimica di fantozziana memoria), la sede della British Tobacco e della Philips Morris…si finisce con una tosse tremenda!
Losanna è in salita, per certi versi mi ricorda una Genova imborghesita, dall’ altra una Nizza grande.
Grande melting pot: neri, ispanici, italici in tutti i lati però sembrano più integrati che da noi, non si percepisce la pericolosità o lo spaccio a differenza del Corso Como meneghino.
Per il cibo mi sono affidato a una catena con nome italiano, mi pare Malena o Malerba, prezzi da Brek milanese ma non di più
La mattina della domenica, come da copione Europeo, tutto chiuso a parte il gioelliere Starbuck:
10 franchi per cappuccino e torta, ciumbia! Però ho portato a casa la tazza, tiè
Vita notturna validissima: vuoi la concomitanza della festa della donne, era pieno di ragazze moooolto affettuose e anche molto carine. Alcune arrivavano anche da altri Cantoni
Disco bar a ingresso gratuite, consumazioni non regalate: birra 10 francozzi.
Rimette in pace col mondo però vedere gente in libera uscita, con la sola voglia di divertirsi e senza paura: verso le 4 vedevi gruppi di sbarbate sole per la città che cantavano bellamente ubriache!
L’ indomani giretto al CIO (il comitato olimpico) ed al molo, tanto per congelare un po’.
Ora è vero che stare lì due settimane è un po’ oneroso però un week end lo merita, soprattutto se si vuole evitare triangolazioni, check in, attese, navette bus aereoport et sbattimenti simili