La Pistoia-Abetone è un'ultramaratona di 50km quasi tutti in salita...molto conosciuta a livello europeo (vinta quest'anno da un russo), valida anche per diversi campionati italiani. Quest'anno al via erano presenti oltre 1700 iscritti.
Dai 65mt di Pistoia si sale ai 761mt del primo traguardo intermedio di "Le piaste" posto a 14km. Poi un falso-piano porta fino ai 668mt di Pontepetri per poi di nuovo risalire, per diversi km anche sullo sterrato, agli 820mt di Gavinana. Da qui inizia una lunga discesa che dopo 30km porta al secondo traguardo intermedio di "San Marcello" a quota 623mt. Poi si scende fino al bivio de La Lima a quota 455mt per poi iniziare l'ultima massacrante salita fino al traguardo finale del 50esimo km dell'Abetone a quota 1388mt.
Ormai è rito che la Sezione A.I.A. di Pistoia concluda la stagione sportiva prendendo parte a questa ultramaratona fino al secondo traguardo, quindi dopo ben 30km. Considerando che durante il campionato dobbiamo fare il nostro allenamento da arbitri che è molto diverso da quello per preparare una gara di fondo (in salita) in quanto un arbitro in media, in una partita, corre dai 12 ai 15 km con cambi di passo, di direzione, scatti, ecc...Inoltre a fine campionato molti di noi si rilassano (la settimana prima della gara sono stato in Polonia senza allenarmi un minuto ), e questa corsa è davvero dura.
Per la prima volta quest'anno decido di partecipare anche io, e con me ci saranno altri 14 colleghi (di cui una donna per il primo traguardo e il Presidente di sezione cinquantenne, per San Marcello).
Lo start è alle 7:30, ma io non carburo di mattina perciò devo svegliarmi presto per entrare in forma. Così alle 4:30 mi suona la sveglia e metto a bollire l'acqua. Si, la colazione per me prevede 50-60 grammi di pasta. Poi dopo una rinfrescante doccia intorno alle 6 mangio una barretta super-energetica mi rilasso un po' al fresco del giardino e del terrazzo e poi via verso Piazza del Duomo, dove dopo la punzonatura partiamo per questa massacrante corsa podistica.
I primi 5km sono in pianura e siamo tutti freschi quindi si ride, si parla e si scherza. Faccio partire un grido: "un applauso agli arbitri di Pistoia!!!". Si continua a scherzare anche con altre persone sparando stronzate, ma appena la strada inizia a salire comincia un gran silenzio. Alcuni di noi sono più veloci di me, altri più lenti. E' la mia prima Pistoia-Abetone quindi decido di salire del mio passo accompagnato da un arbitro, che però dopo non molto si stacca. Sono soddisfatto perchè riesco a sorpassare un po' di gente pur non forzando. Nel frattempo alcuni si fermano a fare bisognini personali a bordo strada e muoio dalle risate quando di tanto in tanto sento qualcuno che mentre corre tira delle ventilatio intestinalis putrens mostruose. Intanto raggiungo e sorpasso due arbitri che forse hanno chiesto troppo alle loro gambe.
Arrivo al primo traguardo tutto contento e carico, purtroppo perdo il punto di ristoro. Tra quelli appena arrivati, tra quelli che come me preseguivano c'era parecchio casino e non noto i tavoli con spugne, sali, fruttta, acqua e quant'altro. Meno male agli altri mi sono sempre fermato a prendere qualcosa e per fortuna qualche km più avanti trovo una fontana. Intanto inizia il falso-piano in leggera discesa. Vengo sorpassato da parecchia gente, ma preferisco non forzare: sono a metà del mio traguardo, ho appena fatto una lunga salita e me ne aspetta un'altra.
Ricomincia la salita, nel tratto in sterrato raggiungo un altro arbitro che cerca di stare con me ma non ce la fa. Ad un certo punto trovo un'altra fontana e mi fermo; mentre mi piego per bere ecco che parte il primo crampo al polpaccio della giornata e mancano ancora 7 km! Riparto camminando e quando credo di risentirmi meglio continuo la corsa. Dopo poco sono costretto a fermarmi di nuovo, questa volta i crampi sono più forti. Devo fare stretching di continuo e camminare molto. Mentre sono fermo a tirare il polpaccio un ragazzo con il pettorale rosso (vuol dire che arriva in cima all'Abetone, buon per lui!) rallenta e mi dice: "Se hai i crampi al polpaccio, cammina all'indietro che ti si rilassa il muscolo". Lo ringrazio e provo...bene sembra essersi rilassato per bene. Ricomincio a corricchiare, ma dopo un po' sono costretto di nuovo a fermarmi. Mentre cammino ecco che arriva Mirko arbitro in Lega Pro che era partito piano ma che mi dice stava recuperando tutti. Rallenta e si avvicina a me, provo a correre un po' insieme a lui ma dopo poco sono costretto a fermarmi e lo lascio andare. Mi fermo e riparto camminado e correndo per piccoli tratti fino a Gavinana. Da qui inizia la discesa, in teoria dovrebbe essere il momento peggiore invece stranamente riesco a correre per alcuni km senza dovermi mai fermare, ma appena finisce la discesa e la strada spiana ecco che ricominciano i crampi. Ormai mancano 3km mi fermo per fare stretching, la gente mi incita dicendomi che manca poco (avendo il pettorale nero si capisce che arrivo "solo" a San Marcello). Continuo ancora a correre-camminare-correre-camminare...fino a 200mt dal traguardo quando mi prende un crampo incredibile al polpaccio destro. Il traguardo è lì di fronte a me, e io sono appoggiato ad una Panda Blu che non riesco a muovere una gamba e il muscolo in tensione non mi fa piegare il piede. Il dolore è forte, non riesco più a correre...comincio a camminare e zoppicando taglio il traguardo in 3 ore e 36 minuti! 193esimo assoluto, 124 di categoria e quarto arbitro. Mi lascio alle spalle 50 atleti, tra i quali gli altri arbitri. L'ultimo al traguardo di San Marcello arriverà dopo 50 minuti. Onore e rispetto per i 684 altleti che arriveranno all'Abetone.
Mangio qualcosa e mi metto subito in fila per i massaggi. Mentre il fisioterapista cerca di "riorganizzare" le mie gambe in un colpo solo alla gamba destra mi prende un crampo al polpaccio, alla parte superiore della coscia e a quella inferiore. Il dolore è tremendo, quasi mi sento di svenire poi finalmente passa, continuo con i massaggi e infine una meritata doccia!!! Poi tutti insieme in un agriturismo in mezzo alle montagne a mangiare come maiali e via a casa a rilassarsi sul divano davanti ad Italia-Inghilterra.
E' stata un'esperienza fantasticaaaa!!! Nonostante la fatica, l'atmosfera era particolare, il panorama stupendo e la soddisfazione di tagliare il traguardo dopo 30km di salita: unica!!!!
Il solo rimpianto è aver gestito male i ristori. Ho preso pochi sali e soltanto una banana, questa è stata la causa degli innumerevoli crampi finali....così so dove migliorare per il prossimo anno.