Il Kurdistan di Radaulpa

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Re: Il Kurdistan di Radaulpa

Messaggioda radaulpa » 25/05/2012, 16:38

la stessa sera della chiacchierata usciamo perchè al ragazzo servono le sigarette. Vicino al rivenditore c'è un forno. Mi faccio dare un filone di pane perchè sono digiuno. Li ringrazio in curdo e subito compare una sedia e del formaggio salato alle erbe. mangio lì mentre l'insegnante parla turco con il gestore del forno(o per lo meno mi sembrava il capo:era quello che ha dato l'ok alla pausa). Comunque il giorno dopo mi inoltro nella zona della città dove l'insegnante mi ha sconsigliato di andare.Cambio degli euro al gioielliere di turno, dove inevitabilmente mi invitano a sedermi e a bere del tè. Mentre sono lì chiedo cosa c'è da vedere e se c'è un piatto tipico locale. L'unica cosa che mi viene indicata è una moschea antica(quella originale,forse :roll: ), che però evidentemente è stata ricostruita + volte perchè è poco + di un cubo in cemento armato con delle decorazioni non eccezionali sulla volta. Ha il mihrab in legno.
Uscito di lì mi dedico un pò allo shopping e arrivato all'angolo con la strada principale vengo brancato da un locale sulla 30ina(che ovviamente non parla inglese), ma che mi chiede di fotografare tutti gli (attempati) amici che ha vicino a sè. Poi gli dico che voglio la sua di foto e lui non se la fa fare :? .Ci si siede insieme e arrivano dei tè. Si avvicina anche un signore. Il ragazzo che mi ha invitato a sedere mi fa notare subito che il signore che è arrivato è filoturco(indicandolo facendo le corna con indice e mignolo), mentre gli altri sono curdi(e fa segno con indice e medio-pare che sia un segno di riconoscimento anche tra gli affiliati al PKK). Stavolta il confronto è serrato, a volte i toni di voce aumentano e a giudicare da come cambiano le espressioni sono volate anche parole grosse;ma comunque nessuno dei due se ne va e tutti finiscono il proprio tè. Poi 2 ragazzi giovani che erano lì mi seguono per un pò, io pensavo fossero interessati a parlare inglese invece mi stanno scortando all'hotel!!arrivati all'hotel mi salutano e tornano sui propri passi.
Prendo il dolmus per hakkari. Sorprendentemente la strada appena fuori dalla città è enorme per poi diventare decisamente piccola vicino al bivo che porta a van o a hakkari. La spiegazione che mi sono dato è che all'occorrenza i turchi devono avere la possibilità di scappare con i propri mezzi e allontanarsi dalla città rapidamente in caso di rivolte violente(ad esempio in siria l'unica autostrada a 6 corsie è quella tra damasco e il golan- per spostare velocemente mezzi militari-).
Prima del bivio le vallate sono abbastanza ampie con campi di foraggio e animali al pascolo.
Arrivati al fantomatico bivio c'è il consueto posto di blocco con blindato. Perquisizione accurata del bagaglio e del sottoscritto (verosimilmente la perquisizione + accurata che mi è mai stata fatta-meno male che non mi ha messo il dito in culo :lol: ) e poi si prosegue lungo la valle dello zap.
La valle in effetti offre panorami assolutamente peculiari. Non ho mai visto prima vallate con canyon così profondi. I versanti della valle sono ripidissimi, spesso del tutto verticali. Dai sedili anteriori del transit non si riesce a vedere la cima dei versanti. Noto come in tutto questo i turchi stiano operando una devastazione ambientale (a mio modo di vedere) importante. Le strade che corrono sul fondo di questi versanti molto scoscesi vengono allargate -senza apparente motivo- in maniera assolutamente sproporzionata al traffico. La roccia viva che fiancheggia la strada viene smantellata per 8/10 metri e più. Ho notato questa cosa in vari punti. immagino che l'idea sia spostare la strada più vicino alla parete rocciosa per renderla + sicura dagli attacchi dei guerriglieri, o forse generare degli spazi destinati a rendere meno gravi gli effetti delle frane, fatto sta che strade utilizzate poco se non pochissimo vengono allargate parecchio scavando nella roccia viva.
Hakkari è invece parecchio in alto(1748 slm) e purtroppo per me (oltre al cavallo che ampeggia nella piazza principale-l'unica,tra l'altro-) e non ha molto da offrire se non pioggia,bei panorami(quando finalmente ha smesso di piovere),qualche cimitero con la rappresentazione del tulipano rovesciato(che cresce solo ed esclusivamente qui) e l'ospitalità dei suoi abitanti.
Fatto sta che resterò parecchio tempo ad aspettare davanti alla stazione degli autobus dove avevo appuntamento con il mio contatto locale. Avrò chiesto a 30 persone se erano idris. Dopodi chè ho fatto un giro della zona con un tassista che non aveva idea dei luoghi dove doveva portarmi, ma per lo meno la serata è stata molto molto piacevole. Il mio contatto locale (che parlava poco inglese) mi ha portato in hotel dove abbiamo recuperato lo zaino e cercato di avere indietro qualcosa di quanto pagato. Dopo di chè abbiamo fatto un pò di spesa e siamo andati a casa.
In casa vivono 2 ragazzi sui 25/30. Le scarpe si tolgono all'ingresso.La casa è composta di un piccolo corridoio, una ampia sala,una cucina(senza tavolo),la camera da letto e il bagno.Il bagno è composto di 2 ambienti separati e chiusi da una porta:1 con la turca(grande quanto la turca) e l'altro dove ci si lava nell'antibagno c'è un lavantino minuscolo.Per scaldare l'acqua usano un cilindro metallico con una resistenza elettrica: si riempie con l'acqua che si stima necessaria, poi la si mischia e ci si lava aiutati da una brocchetta.
Dopo essermi presentato con il coinquilino che mastica un pò di inglese, abbiamo cenato. Mangiamo seduti su un tappeto poggiandoci sopra la tovaglia. Io gli faccio presente che in italia, se c'è un tavolo serve prima di tutto per mangiarci sopra, loro mi dicono che quello è l'uso locale. In casa, per 2 persone, hanno un secchio di yoghurt da 15litri :shock: . Mangiamo melanzane cotte con funghi e pomodoro, riso bianco,yoghurt e dell'insalata condita con succo di limone e sciroppo di melograna. Non ci sono alcolici sulla tovaglia(il tavolo non c'è :lol: ).
Abbiamo parlato della piccola missione che mi accingevo a portare a termine prendendo l'unico autobus giornaliero di quella tratta (partenza alle 7am). Loro erano entusiasti quanto me ed erano molto contenti per la mia idea di portare in italia informazioni su quanto successo a uludere.
Durante la serata andrà via la luce e andremo a dormire con ancora la luce elettrica staccata.
Mi hanno fatto dormire nella loro camera da solo e loro hanno dormito in 2 sul divano :shock: .
La mattina idris mi ha accompagnato al pullman e ha spiegato al conducente dove volevo scendere.
La strada tra hakkari e sirnak è bella. Si alterna alta montagna a verdi vallate con greggi al pascolo. Ad un certo punto il dolmus si ferma vicino a della neve e molti scendono dal bus a prendere la neve come fosse la cosa + naturale che gli viene a mente;successivamente li vedrò bere dai sacchetti.
I posti di blocco sono parecchi e + volte devo scendere a spiegare ai militari dei posti di blocco che vado a fare a uludere(gli dirò che vado lì a guardare una moschea antica).
Comunque arriviamo a robosky. il dolmus mi lascia all'inizio di una strada sterrata che corre a fianco della strada. dall'altra parte della strada ci sono 2 case.
Il senso di spaesamento è forte: so che il prossimo autobus è il giorno successivo alla stessa ora e già ho passato praticamente tutta la giornata di ieri ad aspettare il dolmus che mi sta lasciando qui ora. L'autista mi guarda come per dire"e quindi che fai? resti qua o vieni ad uludere?" . io resto.
prendo lo zaino e guardo il dolmus che se ne va.
Fortunatamente c'è un ragazzino al quale posso far vedere il mio biglietto scritto in curdo.
sul biglietto c'è scritto se è possibile parlare con qualcuno che ha avuto parenti uccisi dal raid ,chi sono, perche vorrei fare l'intervista, se è possibile farla e una serie di domande che ora vi riporto
- ho sentito qualcosa di vago può spiegarmi cosa è successo?
- era la 1° volta?quanto spesso accadeva?
- quanto tempo dopo il fatto i media e il governo hanno cominciato a spiegare?
- che cosa hanno spiegato?
- cosa è successo a chi ha dato l'ordine?
- che cosa il governo ha fatto per te
- che cosa il governo dovrebbe fare
il ragazzino mi porta in casa di una famiglia che ha avuto uccisi 2 ragazzi molto molto giovani.
Ci sono solo donne, mi sembrano acconsentire, ma devono chiedere al capofamiglia(che poi mi rilascerà l'intervista in turco) e al muthar(il capovillaggio).
Vado col ragazzino dal capovillaggio (col ragazzino ci siamo detti solo "can you help me?"quando ci siamo visti e poi "possible?"quando abbiamo interpellato il muthar o gli altri personaggi.
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Re: Il Kurdistan di Radaulpa

Messaggioda geom.Calboni » 28/05/2012, 15:18

Arriviamo al clou del racconto. Sono in fibrillazione per il prosieguo... ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Il Kurdistan di Radaulpa

Messaggioda obe » 16/07/2012, 18:57

Mi son letto oggi questo racconto
grande Rada, sempre viaggi fantastici che ci fanno sognare

comunque ora abbiamo visto le domande che volevi fare..
"- ho sentito qualcosa di vago può spiegarmi cosa è successo?
- era la 1° volta?quanto spesso accadeva?
- quanto tempo dopo il fatto i media e il governo hanno cominciato a spiegare?
- che cosa hanno spiegato?
- cosa è successo a chi ha dato l'ordine?
- che cosa il governo ha fatto per te
- che cosa il governo dovrebbe fare"

ma le risposte come sono state?
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Re: Il Kurdistan di Radaulpa

Messaggioda radaulpa » 13/08/2013, 16:23

prima o poi finisco... :oops:
anticipo che le interviste le ho fatte, ma ancora non ho trovato un curdo che me le traduca per bene
Ho parlato con un kebabbaro curdo, che si è reso disponibile, ma che però parla 3 parole di italiano :twisted:
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