Sono passati 4 anni (quasi) da quando ho fatto il mio viaggio in Russia, ma quello che ho visto quella mattina è rimasto stampato nella mia mente e mi sembra di vederlo ancora ogni giorno.
Sempre quando guardiamo la TV, ma anche le riviste dei Tour Operator ci mostrano immagini e/o video della bellezza della Russia con le sue spettacolari cupole dorate a forma di cipolla oppure la bellezza delle piazze che portano ogni anno milioni e milioni di visitatori da tutto il mondo.
Quel giorno di Ferragosto mi alzo di buon mattino perché so benissimo che mi aspetta una giornata assai piena nella vita russa, il tempo è bello ed è caldo (la temperatura era di 32°C!!!) strano per la Russia per agosto che di solito la temperatura raggiunge un massimo di 24°C.
Dopo colazione monto sul pullman, poiché sono una persona che gli piacciono i comfort e piace il viaggio tutto compreso (prima di conoscere voi di OTRA), e intraprendiamo la strada che ci porterà a Serghiev Posad (paragonabile per chi non sa cosa fosse alla nostra Città del Vaticano e patria della chiesa Ortodossa).
Serghiev Posad dista da Mosca 70 km e ci occorrerà circa un'oretta di viaggio, mano a mano che lasciamo la capitale russa il paesaggio cambia aspetto non vediamo più monumenti e cupolette varie ma vediamo la vegetazione delle terre russe dai colori verdi intensi che attirano molto la mia curiosità.
Lungo il percorso la mia attenzione viene spostata da diverse persone con in mano un enorme valigia di cartone (le ho solo viste dai film vecchi e non da nessun'altra parte) attraversare da una parte all'altra della carreggiata che si percorreva e dall'altra parte della carreggiata lo spettacolo era il medesimo.
Io da ingenua penso siano persone che devono attraversare per andare da una parte opposta ma poi sento che al pullman ci sono questi bisognosi, poiché non so come definirli, che bussano e ci mostrano dei cartelli scritti in cirillico e qualcuno chiede alla nostra guida cosa c'è scritto e ci viene riferito che queste persone vorrebbero essere caricati a bordo per avere un lavoro (anche di un solo giorno) e un pasto caldo per arrivare al giorno dopo e ricominciare la stessa cosa del giorno precedente.
Vedendo questa cosa mi viene da pensare, vista com'è la guida dei russi, veloce e spericolata, come mai tanti immigrati (anche loro hanno tale piaga e/o fenomeno) mettono a repentaglio la loro vita lungo una strada? E perciò penso che la fame e la voglia di lavorare fa vivere ON THE ROAD...un'esperienza credetemi non lascerebbe indifferenti nessuno, nemmeno quello che ha il cuore più duro di questo mondo.