Ho organizzato una scampagnata solitaria in quel di Kosice da martedì 14 a venerdì 17 febbraio 2017.
Il programma prevede il primo giorno di raggiungere prima Budapest, volo Ryan 10:45 - 12:20 poi in treno arrivare a Kosice in serata ( 18:30 - 21:59 ).
Il mercoledì sarà dedicato alla visita della graziosa città slovacca, giovedì mattina rientro a Budapest dove trascorrerò la giornata e la notte, venerdì rientro in Italia.
MARTEDI' 14 - Il lento avvicinamento.
La sveglia suona alle 4, ho un treno alle 5:11 da Alessandria per Milano Centrale. Arrivo in stazione con un discreto anticipo, il regionale parte puntuale ,raccoglie per strada un buon numero di pendolari e arriva nel capoluogo lombardo alle 6:30. Giusto il tempo per una veloce colazione che sono di nuovo in movimento sul pullman che mi accompagna all'aeroporto di Bergamo dove arrivo alle 7:55 senza temuti rallentamenti e code sulla tangenziale est.
Il volo della Ryan pressochè pieno decolla puntuale e atterra con una decina di minuti d'anticipo alle 12:10, da rilevare applausi e scene di giubilo al momento di toccare il suolo .
Alle 18:30 c'è l' Intercity per Kosice , sia all'andata che al ritorno ce n'è uno la mattina e uno la sera.
Nei giorni scorsi ho inutilmente scandagliato il web alla ricerca di un mezzo che mi consentisse di approdare in Slovakia nel pomeriggio ma niente da fare, i pulmann di Slovak Lines ed Eurobus che viaggiano su quella tratta partendo dal terminal dei pullman di Nepliget il martedì non sono operativi. Ci sarebbe un'alternativa analoga dall'aeroporto di Budapest ma chiedono troppo, 60 euro.
Avendo diverse ore a disposizione decido di recarmi a Nepliget per chiedere di persona .
Fuori dal terminal aeroportuale il solito bus 200E mi porta fino a Kobanya Kispest dove c'è l'omonima stazione della metropolitana,quest'ultima sempre volgare , così come splendidamente volgari sono i convogli della metro risalenti ai primi anni 80. A tal proposito da un paio d'anni dalle fiancate dei vagoni sono state rimosse le targhe recanti scritto MOCKBA 1980, sarà stato per volere di Orban ?
Scendo a Nepliget,questa come tante altre stazioni su questa linea, la 2, è rimasta ferma nel tempo e mai ristrutturata con i controsoffitti di liste d'alluminio , le vecchie plafoniere , le scritte dei nomi delle fermate a caratteri in rilievo , la pavimentazione , le altissime e ripide scale mobili,tutto risalenti a diverse decine di anni addietro.Una delle caratteristiche delle stazioni della metro è che ricevono il passaggio delle correnti d'aria dall'esterno e quanto accade ci si trova a contrastarle camminando.
Tutto questo unito ai senzatetto accampati a terra contrasta con la moderna, pulita,luminosa stazione dei pullman , chiedo informazioni ad un'addetta riguardo un fantomatico bus per Kosice ma niente da fare.
Non mi resta che andare a Keleti per acquistare i biglietti del treno e pranzare.
Per arrivarci proseguo in metropolitana fino a Kalvin ter,sceso dalla metro devo salire utilizzando la lunghissima e ripida scala mobile non prima di aver mostrato il biglietto agli implacabili controllori .
Per accedere alla stazione della linea 4 per Keleti utilizzo l'ascensore, prima di entrarvi altro controllo biglietto. Con me scende una sorridente signora non più giovane che che attacca a parlare in ungherese indicando il mio bagaglio , quando capisce che non posso comprendere il suo ostico idioma di origine finnica si scusa. Non saprò mai se la signora voleva chiedermi dei soldi o abbordarmi.
Le stazioni della nuova linea sono grandi, pulite e luminose ma fredde e senz'anima come il cemento armato a vista che le contraddistingue.
Per la prima volta vedo Keleti , lo scorso anno teatro del dramma dei migranti di transito in ungheria e prima di allora sconosciuta ai più.
Ho bisogno di un biglietto Intercity internazionale, l'orario di partenza lo conosco.
dai distributori automatici e agli sportelli al piano inferiore solo tratte domestiche , salgo le scale e trovo sulla destra gli uffici della biglietteria per l'estero. Acquisto il ticket andata e ritorno al prezzo di 6200 fiorini non prima di aver cambiato gli euro, la valuta ungherese avanzato dal precedente viaggio non è sufficiente.Al cambio attuale per i biglietto ho speso l'equivalente di 25 euro per la seconda classe,la prima costa il doppio.
La partenza è prevista per le 18:30 , lascio il bagaglio al deposito dedicato e pranzo al ristorante della stazione, bella location d'atmosfera ma cibo non indimenticabile.
Finito ho ancora tre ore di tempo , esco ma il freddo pungente e la stanchezza che manifesta i primi segni mi scoraggia ad avventurarmi in centro . Opto per per rifugiarmi al vicino grande centro commerciale Arena Plaza.
Alle 17:15 sono di nuovo in stazione, mi informo riguardo il numero di binario del mio treno ed esco per acquistare al supermercato la cena consistente in due tramezzini tonno-insalata- uova sode e un panino al salame con peperone.
Una volta tornato in stazione ritiro il bagaglio e mi reco al binario .Appena possibile mi accomodo sul treno , occupo uno scompartimento da sei dove rimmarrò da solo tutto il viaggio.
Alle 18:30 si parte, l'Intercity con pochi passeggeri a bordo sfreccia veloce tagliando l'asse nord est ungherese , prima fermata Miskolc in orario sulla tabella di marcia. A circa mezz'ora da Kosice ci fermiamo per un quarto d'ora , cambiano locomotore e personale viaggiante .
Una volta ripartiti mi controllano per la terza volta il biglietto. Giungo a Kosice in orario alle 22 , vado al Kosice hostel che mi ospiterà per le mie due notti slovacche.