ciao a tutti!
Da Trinidad, dopo aver fatto passare un giorno a raffreddare la cute sono tornato nella penisola di alcon. In spiaggia ho conosciuto dei liguri che vanno a cuba a fare pesca subacquea.
E' interessante notare come in qualunque campo (pure sott'acqua) senza un aiuto da parte dei locali le ricerche si rivelano spesso poco gratificanti, se non proprio vane. Loro, ad esempio, se non pagavano dei pescatori locali che li portasero dove il pesce abbonda si facevano delle gran nuotate e poco più.
Ad ogni modo io a questo punto del mio giro dico al ragazzo che mi aveva accompagnato giorni prima che volevo proseguire da solo e da trinidad prendo un autobus per camarguey.
Sugli scintillanti e condizionati autobus per turisti c'è una opportunità che se no non si ha. Trovare chi condivide la camera e così si divide il prezzo (il prezzo è a camera e non a persona).
Trovo una ragazza russa ch sta viaggiando in centroamerica da 4 mesi circa con cui avevo fatto 4 chiacchiere una sera a trinidad. Lei è d'accordo a cercare da dormire insieme.
E' notevole che appena trovato casa mi fa"tu tomas?" - bevi? -. Tanto per cominciare andiamo a mangiare e beviamo una bottiglia di vino. Mangiamo una coscia di pollo farcita con prosciutto e formaggio e poi fritta: praticamente un cordon blè
, seguito da una bottiglia di vino dolce. Poi facciamo un giro per la città.
In città oltre ai consueti edifici in stile coloniale (molto simile al neoclassico) c'è una piazza famosa perchè ha mantenuto lo stile originale di quando è stata costruita. Piazza S. Juan de diòs, a pianta quadrata con un vecchio ospedale sovrastato da un campanile.Il resto della città è stato tutto rimaneggiato in seguito agli incendi(e a giudicare dall'importanza che hanno i pompieri, direi che non sono un evento raro).
In questa città di particolare c'è una chiesa in stile neo-gotico
e le piazze, consuete e in realtà abbastanza ripetititive , che si sviluppano attorno al parco centrale della città.
Dopo un giro per la città le propongo una bottiglia piccola di rum (per combattere il caldo,come dicono i locali) in un parchetto all'ombra con una cola per allungarlo. I locali lo bevono rigorosamente liscio, anche al mattino
sempre per combattere il caldo,chiaramente
.
Comunque mentre siamo lì cerchiamo di coinvolgere un tizio sui 40 che vive lì:in una zona volgare,direbbe qualcuno. Con uno sforzo minimo riusciamo a coivolgerlo a bere con noi e ci intratteniamo un pò; poi (questa è fichezza
) gli faccio una proposta di questo tipo: se io vado a mangiare da un esercente pago 3 CUC e mangio lì. Se ti va i 3 CUC li dò a te, tu fai mangiare me, e mangi tu oggi e domani. Se a te sta bene, senza alcuna forzatura, io avrei piacere a darli a te invece che ad un ristoratore.
Lui ci pensa un pò e accetta
gli diamo 1/2 della somma per fare la spesa e accordiamo un orario.
Spostatici di lì andiamo in un postaccio tremendo a bere un altro rum (El principe, un rum tre-men-do) a festeggiare quello che penso sarà comunque un contatto molto positivo.
Ci imbattiamo anche in un ricovero per sfollati,malati o persone non in condizioni di mantenere la casa. Divisa in parte femminile e maschile è notevole che non ci sia una cucina, ma ci sono diverse pentole. I locali portano delle pentole con già cucinato per gli ospiti dell'ostello. La signora che ci dice come funzione ci dice che viene usata soprattutto nei periodi di uragani o fenomeni eccezionali simili.
Comunque da lì ci spostiamo per cercare del vino per la cena.
Nella zona occidentale di cuba si poduce un vino bianco decisamente buono, si chiama Soroa. Il rosso secondo me non è altrettanto buono.
Comunque mentre cerchiamo un posto che venda vino ci imbattiamo in una processione fetosa e spontanea. Ragazzi giovani e giovanissimi percuotono un pò di tutto cercando di seguire il ritmo dettato da quelli con i tamburi. Tutti i partecipanti al corteo si agitano, e c'è una bella atmosfera. Tutti hanno calzature ai piedi, ma molte magliette sono in pessime condizioni.
Arrivati in zona faccio un giro delle case del circondario a cercare un cavatappi: dovrò girarne parecchie per trovarlo e aprire le bottiglie.
Arrivati a casa del nostro ospite e ci aspetta una tavola ricca decisamente ben imbandita.
C'è carne di maiale, un sacco di riso bianco, insalate di pomodori e fagiolini,e una patata locale (il tubero, eccheavevicapito?
) lessa e fritta.
Mi colpisce che i padroni di casa non mangiano, stanno nella camera e parlano con noi e sono sorridenti,la signora si siede e beve un pò di vino, ma il ragazzo con cui abbiamo parlato a pomeriggio resta in piedi e mantiene un certo distacco: ...siamo turisti...
Comunque abbiamo una conversazione molto piacevole, noto per bene la casa e faccio un giro nel cortile.
La casa è proprio proprio spoglia e l'intonaco delle pareti non è omogeneo. Tra una stanza e l'altra non c'è manco la tenda vista nelle case della classe media e medio-bassa. Non c'è televisione, nè radio. L'unico apparato elettrico è il frigo. C'è anche un piano di sopra, ma non chiedo di salire. Il fatto di sentirmi "servito" come un estraneo esterno pagante, e non come un ospite mi colpisce. Loro sono cordiali, ma , giustamente, non si entra nelle grazie dei propri interlocutori in un pomeriggio all'ombra. Penso che sia un retaggio del passato:ora i turisti non vanno evitati, ma per parecchio tempo non andavano avvicinati. Finiamo di mangiare, facciamo 4 chiacchiere durante le quali apprendo qualcosa della loro religione (yoruba), mi dò appuntamento per il giorno successivo e , giustamente, li lasciamo mangiare.
Ho avuto gran piacere a entrare in una casa che non è una casa partecular. Il fatto che nelle case entri valuta pregiata è lampante ed evidente. Anche nelle case dove entra da poco tempo la comparsa di mobilio e relativi prendi polvere da mobilio( detti anche soprammobili) che in altre case sono inconcepibili-manco ci sono i mobili,a volte- salta all'occhio. Il mio scopo comunque era entrare in una casa di cubani e ci sono riuscito.
Il giorno seguente mi ripresenterò mi farò spiegare come funziona la religione.