algeria 2010

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 21/10/2010, 22:51

ciao a tutti - innanzi tutto sta tastiera è un casino-
scrivo da timimoun, dopo esser stato 2 gg ad algeri, 2 a Ghardaia e stanotte dormo qui

algeri è una città particolare, la casba, la città vecchia è ancora + o - nello stadio originale, ma il lungomare e ovviamente la ciità nuova è stqta ricostruita dai francesi e ha delle caratteristiche decisamente europe: grandi bpoulevaer, balconi con ampie finestre :shock: ( nella casa musulmana le finestre sono su un patio interno, le mura fuori hanno una unica aperture per la porta. ovviamente nelle case moderne non è + cosi, ma si vede se finestre sono stete apetre o la casa nasce con le finestre o no).
Essendo l'algeriq zona sismica le case nella casbah hanno spesso dei passaggi sulla testra di chi cammina e questa accortewwa serve soprattutto per evitare che le case crollino qundo la terra si agita. Purtroppo pero molte case stanno crollando e come è facile immaginare l'effetto domino è dietro l'angolo, quindi al momento un5 10 per 100 deglii edifici è purtroppo crollato, ma, come mo doceva l'amoca del mio contatto di HC, gran conoscitroce della casbah, se non si interviene i danni saranno maggiori in tempi relativqmente brevi.

All'interno dellqa ciità vecchia, tutta vicoletti a scale, ogni volta che incontri qulcuno ti dice "attencion monsieur", ma onestamente non ho avuto nessun problema.
Va detto che i francesi all'arrivo non riuscivano proprio ad avere la meglio sulla città. il porto era fortemente controllato dalla marina del regno che all'epoca turco, ma non ottomano-per capirci i pirati, il cui simbolo era un teschio. Quindi dopo una famosa scena durante la quale il console francese venne preso a schiaffi dal re della zona di Algeri, il Bey, i francesi invasero via terra e distrussero a cannonate possenti mura della citta. La prima cosa che fecero fu costruire 1 strada proprio attraverso la cittadella fortificata, sede del Bey e la cqsbah e tutti gli edifici sul lungomqre, ma per fortuna una pqrye della casbah è arruivara fino a noi. Come tutti i colonialisti i francesi non furono certo morbidi, l'uso e insegnamento dell'arabo non era consentito, i posti dirigenziali e l'accesso alle università erano per i fr'ancesi e solo per loroo con chi collaborava strettamente col governo coloniale, la via dello struscio era solo ed esclusivamente per i fr'ancesi, espropri delle terre + fertili e cosi via.
immaginate quindi quando finalmente i francesi, dopo &"à anni, "concessero" la sovranità ai legittimi prprietqri algerini quale fosse la situazione. non cèerano; medici,ingegneri, inseganti,e tutte le figure professionali di alto livello. per di più tutti avevano una gran voglia di parlare l'arabo da circa 5 generazioni l'arabo era vietato e si parlava francese, e anche i tecnici che eventualmente potevano formare me figure professionali potevano farlo in francese per ragazzi che conoscevano solo il francese. In questa ottica l'amicizia con stati confinanti arabi salvo' il salvabile e ci volle 1 intera generazione perchè l'arabo venisse capito e parlato nelle strade e nei lupoghi di insegnamento e formazione dei tecnici di ogni ordine.

dovrei continuare domani
inshallah
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Re: algeria 2010

Messaggioda Leia74 » 22/10/2010, 9:34

Interessantissimo viaggio come al solito Rada!
Aspettiamo fiduciosi!
(PS che rottura di maroni la tastiera francese vero? :D )
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Re: algeria 2010

Messaggioda geom.Calboni » 22/10/2010, 12:09

Finalmente un resoconto di Radaulpa alla vecchia maniera...cioè un post in cui non si capisce un casso... :lol:
Sei il nostro idolo ;)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: algeria 2010

Messaggioda annarella » 22/10/2010, 16:32

Ti seguiamo e aspettiamo con ansia il resoconto di Timimun.
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 22/10/2010, 22:07

Ad algeri ci sono delle interessanti moschee. le + antiche sono intorno alla piawwa dei martiri, ce ne sono di andaluse, di + antiche cn caratteristiche tipicamente maghrebine -tra cui il tetto a lunghe fasce longitudinali, sala di preghiera a colonne e minareto in pianta quadrata- e di turche- con minareto a sezione poligonale e sala di preghiera con pianta centrale e cupola-.nella casbah ci sono anche diverse madraze, + o - decorate a seconda di chi era il committente e quale era la corrente religiosa dominante al periodo. Trovo anche una tomba di un importante uomo sidi abderraman saint: saggio, viaggiatore, predicatore, santo etc etc, me ne hanno dette un bel po oltre queste :o , all'interno della sala, spoglia e bianca con solo un po di colore marrone a sottolineara gli elementi archiettonici (colonne e base della cupola, per capirci)il sarcofago, grande con un telo verde sopra.
varie donne e ragazze da una parte, un paio di uomini dall'altra. Una delle donne cosparge il telo con acua di colonia(penso) e poi fa il giro ne mette un po sulle mani dei presenti. Io esco quando inizia a fare il giro.
In città stanno facendo dei lavori per la metro, ma ovunque trovano resti di città precedenti e pare che le situazione sia di lavori fermi in vari cantieri quindi ci sono vari cantieri aperti e molti questi fermi :lol:
Visito il museo delle tradizioni locali e quello dei mujaiddin, per la lotta di liberazione dai francesi, ottenuta dopo 130 anni di oppressioni-ne hanno fatte parecchie i francesi da queste parti...
quello dei mujaiddin è facilissimo da trovare, su una delle alture della città c'è un enorme monumento-di dubbio gusto :? - donato dai canadesi.Subito sotto il museo c'è una sala con atmostfera mistica con in mezzo una pietra, tutti concordavano nel dire che quella sala è molto importante, ma mica ho capito, oltre alla connessione con la religione, che cosa rappresenti la pietra centrale.
Raggiungo la stazione dei bus di algeri sull'autobus in realtà diretto all'aereoporto :?, da quete parti il passaggio con devazione o fermata non prevista pare non sia un grosso problema e infatti il tizio mi lascia in piena superstrada e mi indica la stazione degli autobus, oltre i gardrail e al di là di un piccolo canale :shock:
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 28/10/2010, 15:28

oggi vi scrivo da tamanrasset

in stezione conosco un tizio che deve prendere un autobus poco prima di me.è un ragazzo sui 22 che lavora ad algeri, ma che vive ad annaba.Conoscero un sazcco di gente che lavora fuori casa, soprattutto da quando iniziero a frequentare gli ostelli invece che gli alberghi. l'autobus comunque è confortevole, non ci sono pupi, e la mattina successiva mi sveglio con già in vista i minareti mozabiti, caratteristici di questa zona ( e solo ed esclusivamente di questa). I mozabiti prendono il nome dalla valle dell'oued(fiume)m'zab che scorre da queste parti.Hanno unqa storia piuttosto travagliata e dopo varie migrazioni si sono stabiliti nella pentapoli(oggi parliamo forbito) ghardaia,malika,beni isiguem,el attauef e un'altra che non ricordo. Praticamente sono credenti della corrente ibadita dell'islam, una terza via, ne sciiti, ne sunniti.
Come gli altri kharigiti (da cui si distinguono per una particolare moderazione e per il ripudio della violenza), anche gli Ibaditi ritengono che il comando della comunità non spetti necessariamente ad un discendente del Profeta, ma solo al più degno dal punto di vista religioso, indipendentemente dalla sua parentela, dalla sua appartenenza etnica e dal colore della sua pelle.
La gestione del villaggio prima che arrivassero i francesi era questa.ogni villaggio era diviso in tribu, cher erano divise in grossi clan,a loro volta suddivisi in piccoli clan, i quali erano formate da grandi famiglie ,suddivise in piccole famiglie.
Questo serviva per evitare che i problemi che una persona o una famiglia aveva divenissero pubblici ad un gran numero di persone.Fondamentalmente i problemi che si creano sono economici o di salute (i quali in buona sostanza hanno ripercussioni economiche nella gestione della famiglia)e di comunicazione.Quelli economici venivano risolti indirizzando commesse a chi ne aveva bisogno all'interno della famiglia, se possibile, se no grande famiglia/clan/grande clan/tribu.La comunità in questo modo evitava l'imbarazzante situazione a chi aveva bisogno di trovarsi in difficoltà, se il lavoro trovato veniva rifiutato + volte il membro non veniva + aiutato, ma comunque controllato( non è un caso che se qualcuno arrivasse nel villaggio, poteva stabilirsici,ma decidere a che clan affiliarsi, per evitare che diventasse un pericolo per l'equilibrio della comuniotà. Quelli di comuniocazione venivano affrontaticon l'aiuto di parenti etc. per evitare che poi sfocino in frizioni o tenzioni.
E per evitare anche competizioni interne alle stesse famiglie o clan sono regolati ad esempio i regali di matrimonio. Questi, infatti, potrebbero esaltare lo sborone o minimizzare il regalo di chi non è abbiente, ma comunque vuole partecipare alla gioia degli sposi. Quindi i regali resi pubblici sono praticamente fissi. Se io volessi regalare un tappeto, che vale un sacco di soldi, lo faro in privato e non alla festa di matrimonio, dove si regalano si corredi per la casa, ma di valore medio.
i matrimoni si festeggiano separatamente :shock: :o :? :shock: :o :shock: . Gli uomini festeggiano-rigorosamente senza bere nè fumare- in una sala. Le donne in un'altra in una zona differente del paese e poi gli sposi si trovano nella casa :shock: :o . Ai funerali partecipano solo gli uomini.i fidanzati si vedono per strada, l'uomo sceglie e chiede ai genitori la mano della figlia(solo la 1 volta che la donna si sposa). poii si vedono SENZA CONTATTO FISICO in casa di lei. poi possono scrioversi o telefonarsi. Dopo il matrimonio direi che recuperano, ci sono un maremoto di bambini per strada, tantiussimi. Cè una gran fiducia nella comunità e i bambini appena possono camminare vengono lasciati al pascolo per le strade_in genere strette_delle città mozabite.
C'è anche una organizzazione privata che si occupa di far rispettare le regole e una sera, sono stato, cortesemente, accompagnato in hotel :lol: :? :roll:
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Re: algeria 2010

Messaggioda vilmer7 » 28/10/2010, 17:58

geom.Calboni ha scritto:Finalmente un resoconto di Radaulpa alla vecchia maniera...cioè un post in cui non si capisce un casso... :lol:
Sei il nostro idolo ;)


quoto :D
grande rada: mi devi far conoscere prima o poi il tuo pusher :mrgreen: :lol:

il tipo di rapporti tra uomini e donne e i matrimoni direi che erano tipici delle comunità maghrebinein genere, solo che ora molte si sono "modernizzate", credo questo tipo di usi più...diciamo tradizionali siano rimasti nelle comunità più piccole e chiuse o in paesini e villaggi; dei miei amici marocchini di una cittadina di campagna han fatto il matrimonio tradizionale qualche anno fa, durato giorni: praticamente prima tutte le donne tra loro per festeggiare e preparare la sposa, idem per i maschi tra loro; alla fine hanno poi festeggiato tutti insieme :D
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Re: algeria 2010

Messaggioda Leia74 » 29/10/2010, 10:13

radaulpa ha scritto: C'è anche una organizzazione privata che si occupa di far rispettare le regole e una sera, sono stato, cortesemente, accompagnato in hotel :lol: :? :roll:


Cosa stavi combinando??? :lol:
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 15/11/2010, 11:25

ciao!
stavo fumando una sigaretta.... :oops: ero fuori dalle mura e pensavo il divieto si limitasse alle murea della città vecchia, ma evidentemente se la comunità è la stessa ha le stesse regole anche fuori dalle mura che delimitano il centro città in senso stretto.
I mozabiti indossano dei pantaloni particolari, di cotone, a coste larghe circa 1 cm, con tasche molto profonde. Sopra i pantaloni una tunica lunga sotto il ginocchio, con tagli per far passare le mani e far raggiungere le tasche e un cappellino bianco (posterò qualche foto)
Lì conoscerò mohammad (e figurati, 4 su 5 si chiamano così... :roll: ). E un ragazzo del lali di 23-25 che lavora nell'hotel dove sono io. Sta lavorandoi perchè vuole raggiungere l'europa, moltissimi hanno questo obiettivo, e quando gli faccio presente che tra i rischi possibili c'è che affondi la barca durante la traversata mi dice che lo sa e che ha raccolto + di 1/4 della somma. Allora gli faccio presente daun sondaggio è venuto fuori che ci sono matrimoni combinati tra persone con grandissima doifferenza d'età per ottenere la citrtadinanza.
Gli si illuminano gli occhi,lui sarebbe dispostissimo a sposare una 60/70 enne pur di ottenere la cittadinanza :? :o .
Da lì vado a timimun.
Stavolta il viaggio (notturno) è massacrante, stuole di bambini che si lamentano alternandosi preticamente per tutta la notte, autobus non certo nuovo e sicuramente non confortevole. Ci fermiamo nel mezzo della notte in un barraccio e mi colpisce la temperatura: fa un freddo cane!!!!
Comunque arrioviamo a TIMIMOUN. Timimoun è stata costruiota su un contrafforte naturale che dà su un lago salato e ancora + a nord il grande erg occidentale.
Questa posizione ha fatto sì che il palmeto, che cresce sul vesrante nord di questo contrafforte sia particolarmente florido.
Mi colpisce il sistema trdizionale di divisione delle acque. preticamente ci sono dei canali sotterranei di differente portata, questi arrivano a delle "camere di ditribuzione" grandi + o - come scatole di scarpe, e da l' atrraverso delle pietre bucate partono una serie di rigagnoli che arrivano agli appezzamenti, dove il contadino reccoglie l'acqua che arriva per poi utilizzarla. é' interessante vedere come questi canali si incrociano. Infatti non devono generare piccoli salti d'acqua, che necessitano manutenzione-in quanto l'acqua dopo un pò fa il buco- e generano zampilli -che farebbero perdere acqua-.
Gli edifici sono tutti rossi e spesso sono di fango secco con contrafforti agli angoli e le vie sono strette e spesso coperte, l'unica via asfaltata è quella principale, tutte le altre sono sterrate.
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Re: algeria 2010

Messaggioda Leia74 » 15/11/2010, 13:25

Oddio ma sei ancora in Algeria? Che figata...
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Re: algeria 2010

Messaggioda Jena Plissken » 15/11/2010, 19:03

Leia74 ha scritto:Oddio ma sei ancora in Algeria? Che figata...


ma quanto stai ?? :o :o

confrontando le date siamo a circa un mese :o

Grande rada !! number one :mrgreen:
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: algeria 2010

Messaggioda geom.Calboni » 15/11/2010, 20:35

Ma...non era tornato? :shock:
Sarà ripartito... :)
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Re: algeria 2010

Messaggioda Jena Plissken » 15/11/2010, 22:43

Mi sa che è tornato ma ha ripreso da dove si era fermato o forse no ? :lol:
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 16/11/2010, 13:02

ciao a tutti!
mi spiace contraddire , (soprattutto spiace a me :cry: ) ma sono abbondantemente tornato.
:cry:
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Re: algeria 2010

Messaggioda obe » 23/11/2010, 17:00

solito grande ed interessantissimo topic del Raba!

Bravo ;)
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Re: algeria 2010

Messaggioda Jena Plissken » 09/09/2012, 13:07

Riprendo il discorso con una interessante trasmissione del 1992 Mixer con Gillo Pontecorvo quando la Rai era ancora la Rai

http://www.youtube.com/watch?v=-lMvsYubl3U

ritorno ad Algeri ;) La storia dell' Algeria recente ;)
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Re: algeria 2010

Messaggioda geom.Calboni » 27/09/2012, 12:54

Jena Plissken ha scritto:Riprendo il discorso con una interessante trasmissione del 1992 Mixer con Gillo Pontecorvo quando la Rai era ancora la Rai

http://www.youtube.com/watch?v=-lMvsYubl3U

ritorno ad Algeri ;) La storia dell' Algeria recente ;)

La prossima serata a casa ora so come trascorrerla.
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 27/09/2012, 14:38

consiglio anche il fil di gillo pontecorvo "la battaglia di algeri"

COLPO DI SCENA!!!
si prosegue col resoconto

a Timimun contatto una agenzia per fare il giro della sebka(lago salato) che offre notevoli scorci della depressione (una volta)occupata dal lago. Poi però ho noleggiato un taxi e ho speso un terzo per lo stesso giro ;)
notevoli sono alcune grotte utilizzate dai locali per scampare al caldo dei mesi torridi, una serie di castelletti + o - in rovina (alcuni abitati da capre), un paio di eremi,tanta, ma proprio tanta sabbia con cammelli(ne ho visto pure uno albino :lol: ) e l'immancabile negozietto di artigianato locale-nel nulla :shock: - gestito da cooperative che operano nella zona.
Ho visto pure uno spaventa cammelli :lol:. dovete sapere che i cammelli sono voraci di datteri, a detta dei proprietari di piccoli palmeti sono addirittura insaziabili. Consiste nel piantare dei pali alti circa 50 cm intorno alla palma.legare gli apici di questi pali con del filo di ferro(se il filo è di canapa si mangiano prima il filo e poi i datteri :lol: ) e far passare il filo attraverso delle lattine sfondate. Il cammello goloso che si avvicina tocca il filo e, spaventato dal rumore delle lattine, va altrove.
Ci sono alcuni paesi che lottano con la sabbia e che cercano di difendersi dalll'avanzata della stessa. vengono piantati rami di palma all'apice della duna vicino alla città con l'intento di fermare l'avanzata della duna. Non è raro vedere edifici o parte di edifici inghiottiti" da una duna, o anche edifici che ricompaiono alle spalle della stessa duna. Ovviamente lo spostamento delle dune è mooolto lento, ma essendo inarrestabile gli algerini considerano questo rischio. La cosa comica è che quando la duna restituisce gli edifici si ricerca il proprietario o gli eredi e le case, se sono ancora abitabili, spesso vengono riabitate.

Se nei palmeti i metodi tradizionali di irrigazione e recupero delle acque inducono a pensare che l'acqua valga quanto l'oro, nella cittadina di timimun,lo spreco d'acqua è all'ordine del giorno e della notte: :shock: :o rubinetti lasciati aperti, cisterne che perdono e che vengono costantemente alimentate, tubi che perdono ad ogni angolo.... I pozzi artesiani ormai riforniscono la zona e i locali non fanno granchè caso alle perdite d'acqua.

Qui incontro 2 personaggi decisamente interessanti: sono berberi e orgogliosi di essere berberi, sono in giro da 4 mesi e sono "commercianti" di miele. Sono commercianti tra virgolette perchè vedono miele e olio.
Come immaginerete nel deserto, dove non ci sono nè fiori,nè tantomeno ulivi i locali non sono granchè ferrati sulla qualità di questi prodotti: un pò come chiedere ad un valdostano di piccante, arriva un calabrese e ti fidi... appunto: ti fidi... e invece.. invece succede che una sera mi portano da un ragazzo che poteva aiutarci per coltivare interessi comuni(quegli interessi che si coltivano con le cartine, per intenderci).
Dopo il nostro giro andiamo nella loro camera a verificare quanto acquistato. Ad un certo punto uno dei 2 sposta il letto, compare un fornello elettrico e una pentola :? la pentola viene riempita d'acqua, uno dei 2 ci svuota un sacchetto di polvere bianca(zucchero), 10 palle trasparenti (penso glicerina), una polvere marrone e un altro paio di ingredienti e iniziano a girare...quello sarà il miele che verrò vendere il giorno dopo al mercato :shock:
Più o meno funziona alla stessa maniera con l'olio. Il giorno dopo uno ad 1 entrata e l'altro all'altra entrata stavano lì e argomentavano di quanto i loro prodotti fossero buoni :lol: . A parte loro(che valevano da soli il prezzo del biglietto) il mercato in realtà non è nulla di eccezionale , a parte l'acconciatura di una signora che però non ha voluto farsi fotografare.
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 27/09/2012, 17:06

la tappa successiva è aulef, una piccola cittadina sulla strada per in salah. Segnalo che alla stazione degli autobus di adrar l'unica cosa commestibile che si trovava era il fegato di cammello fritto con patatine, niente di eccezionale,ma tutto sommato non male.
Sull'autobus imparo una parola nuova che mi saràò molto molto utile nei giornoi a seguire : auberge (che vuol dire ostello).Sono strutture statali , aperte agli stranieri, con permanenza massima di 3 giorni, che servono ai lavoratori fuori porta: di fatto alle 9 si deve lasciare la "camera" e alle 16.30 si fa nuovamente il check in. Costano veramente pochissimo (ad aulef ho speso meno di 1 euro!!). Era una camerata con 25 letti, ma tutti abbiamo preso il materasso e siamo andati all'aperto sotto il porticato.
Il bello del paesino è
1-normalmente non c'è assolutamente nulla da vedere
2-camminando per le strade passi per alieno

e non passi inosservato manco alla polizia, che infatti mi invita al commissariato, facciamo 4 chiacchiere con assoluta serenità (io in realtà avevo ancora un pò di passatempo in tasca, ed ero un pò agitato), usciti da lì, sapendo che dovevo andare ad in salah (zona di estrazione petrolifera controllata da militari) mi portano dai militari, che ,cordialmente, mi mettono su una macchina, scrivono il numero della targa sul passaporto per segnalare che passerò alcuni check point, mi dicono quanto costa la corsa fino ad in salah e arrivederci e grazie!
la strada per in salah è decisamente monotona se non fosse per i check point e per la peugeot gialla 405 con qualcosa con 430.00 km sul contachilometri (il tassista mi ha assicurato che il contachilometri ha già fatto il giro)
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Re: algeria 2010

Messaggioda radaulpa » 27/09/2012, 17:46

quando ero a timimun e dicevo agli onesti e orgogliosi berberi della kabilia che sarei andato a ain salah non si spiegavano il motivo. lì c'è solo vento e sabbia che vola negli occhi, dicevano. In effetti la sabbia che vola c'è. Ma c'è anche un vivace mercato (dove la carne di cammello e relative macellerie sono di casa), una duna che sta attraversando la città(coi suoi ritmi, chiaramente), un'altra avventura per poter cambiare valuta e comperare un biglietto, architetture particolari per evitare il sole e un museo etnografico microscopico.
Anche qui dormirò in un auberge, il mio (unico) compagno di stanza è un giovanissimo professore di francesce. Mi dice che gli arabi(lui è berbero del nord)non capiscono una fava e lui ha grosse difficoltà a portare avanti il suo programma.
Le strade principale sono praticamente tutte coperte e le finestre esposte a sud hanno le aperture delle finestre a est con una sorta di parasole in cemento: praticamente c'è un muro + o - a 30 gradi esterno alla finestra che impedisce alla luce del sole di entrare direttamente nella camera.
Devo comperare il biglietto e mi serve moneta locale: finisco a parlare col direttore dell'unica banca di in salah.mi fanno presente , sempre con estrema cortesia, che se non c'è un tavolo che balla da sistemare nelle vicinanze la mia carta di credito serve a ben poco e che senza la dichiarazione di valuta importata loro non possono cambiarmi i miei euri.
Vado al mercato dove risco a cambiare qualcosa, ma non mi basta per comperare il biglietto e decido di temporeggiare. Il tutto si conclude felicemente la sera in maniera inaspettata.
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radaulpa
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