Il tempo di scrivere tutto assieme non ce l'avro' mai. Inizio un po' alla volta.
Ma non andrebbe in Esperienze di viaggio?
Sensazioni.... beh e' un viaggio incredibile nel senso che uno non ci crede di essere davvero arrivato in quei luoghi. Ma e' anche un viaggio abbastanza facile, una volta che si abbiano i soldi: si sale sulla nave, si viene assistiti magnificamente e alla fine si sbarca, davvero alla portata di tutti!
Lo staff della Quark Expeditions era composto da 11 persone di varie nazionalita' (americani, canadesi, australiani, neozelandesi, un sudafricano e un tedesco) estremamente professionali ma anche molto simpatici e alla mano. Tutta la spedizione e' stata portata avanti con un occhio particolare alla nostra sicurezza prima di tutto, anche se cio' significava cancellare uno sbarco o sostituirlo con qualcosa di meno lungo e meno impegnativo. La cosa che crea problemi non e' la pioggia o la neve ma il vento, che impedisce di scendere in sicurezza dalla nave al gommone zodiac, o ancora piu' spesso dal gommone alla spiaggia e di risalire dalla spiaggia al gommone. Altro problema sono i ghiacci, gli iceberg che in alcune zone sono molto numerosi e (sempre a seconda di come gira il vento) possono diventare una barriera e impedire alla nave di proseguire o addirittura bloccare i gommoni sulla spiaggia senza che si possa tornare alla nave. Il nostro Expedition Leader, un neozelandese carismatico e simpaticissimo di nome Graham, e' un esperto di imprese avventurose come la traversata della Groenlandia da est a ovest sugli sci o la circumnavigazione in kayak della Georgia Australe (il primo al mondo a riuscirci), per cui era davvero un punto di riferimento eccellente. Del resto aveva lui sulle spalle la responsabilita' dei 100 passeggeri, per cui ha sempre tenuto un comportamento prudente cercando comunque di fare il piu' possibile quello che era in programma. Ma come dice lui, in luoghi dove la natura la fa da padrona non esiste "yes we can" ma solo "yes we might"
A parte qualche leggera delusione per non essere riusciti a fare alcune cose a causa del vento, appunto, e soprattutto per non aver visto bene le balene, devo dire che per il resto non sono rimasta delusa affatto!!! Anzi, la cosa e' andata oltre ogni mia aspettativa. Siamo stati benissimo a bordo con tutti, dallo staff della Quark allo staff della nave (dal capitano ai macchinisti, tutti di Kaliningrad come del resto la nave stessa), dallo staff di cucina (mix di europei, sudamericani e russi) agli altri passeggeri che andavano dalle coppie / singoli della nostra eta' a persone di circa 75-80 anni!!! Eravamo gli unici italiani in mezzo a un mare di anglofoni (americani, canadesi, australiani, neozelandesi, inglesi e una irlandese) e a qualche germanofono (un tedesco, degli svizzeri tedeschi, dei belgi e degli olandesi, nonche' un sudafricano bianco quindi sempre germanofono). Unica eccezione oltre a noi, tre di Hong-Kong che non si sono minimamente mescolati al resto della gente.
Una cosa che ci ha colpito all'inizio e' stato che tra i passeggeri una percentuale bassa ma comunque degna di nota era al suo secondo viaggio con la Quark in zone artiche: chi era gia' stato in Groenlandia, chi alle Svalbard, chi nell'Antartide in zona est (partendo dalla Nuova Zelanda). C'e' stata una ragazza che alla fine della crociera e' scesa dalla nave al mattino assieme a tutti noi, per risalirci nel pomeriggio per una seconda crociera (itinerario diverso)!! Insomma noi eravamo partiti con l'idea che e' un tipo di viaggio che si fa una volta nella vita, ma ci siamo resi conto che invece e' un'esperienza che si puo' e si desidera ripetere. Infatti alla fine anche noi siamo sbarcati pensando gia' alla possibile prossima crociera in Antartide, perche'... anche se uno pensa che il ghiaccio e' tutto uguale non e' vero, e gli animali che si vedono non sono mai gli stessi, per cui noi vorremmo tanto fare un altro itinerario che porta dall'altro lato della Penisola Antartica (noi abbiamo fatto il lato est) attraverso il Lemairie Channel che dev'essere un punto spettacolare, per attraversare il Circolo Polare Antartico che nella nostra crociera non abbiamo passato, e con la speranza di vedere piu' balene e soprattutto da piu' vicino. Ovviamente non e' un viaggio che rifaremo tanto presto, ci vorra' qualche anno prima che possiamo di nuovo spendere cifre cosi' importanti, ma magari per il decimo anniversario di matrimonio ci si puo' pensare