Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 30/08/2012, 1:37

mattia. ha scritto:
Jena Plissken ha scritto:E qui dovrebbe entrare in campo l’ esperienza e ci dispiace dirlo, come poi verrà fuori in una infuocata conferenza stampa post partita, cosa che potrebbe segnare anche le future convocazioni per mete di un certo livello, è mancato il gioco di squadra , ovvero il buon Mattia l‘ elemento più giovane della spedizione, da buon gregario, come Platini aveva Bonini che correva anche per lui, Pirlo aveva Gattuso che correva e contrastava e faceva il lavoro sporco, Messi ha Iniesta e Xavi, avrebbe dovuto sacrificarsi con qualche azione diversiva invece di girare a vuoto per il campo, e cosa ben più grave sebbene richiamato dal mister si rifiuta di scendere in campo cosa inaccettabile a certi livelli.
Questa prestazione indecorosa potrebbe segnare il futuro di un atleta potenzialmente valido, insomma i lati positivi di Mattia sono : il tablet non scriviamo quelli negativi altrimenti sareste costretti a prendervi almeno un giorno di ferie.


Qui mi sento assolutamente in dovere di spezzare una lancia a mio favore e chiedo la prova fotografica a testimonianza dell'effettiva impossibilità di poter fare gioco di squadra in quella situazione,con quella che a chiamarla "callarona" dovrebbe solo ringraziare...li non si sarebbe trattato di un sacrificio, bensì di una vera e propria immolazione...


Beckenbauer giocò tutta la 'partita del secolo' fra Italia e Germania con il braccio al collo a causa di una lussazione alla spalla rimediata nei minuti iniziali non cerchiamo scuse :lol: :lol:

La nostra soddisfazione sarebbe stata il tuo miglior premio :)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda cesk » 30/08/2012, 12:51

Il gioco di squadra in polska e' la seconda miglior carta da giocarsi dopo quella d'essere italiani :lol:
Storiche alcune performance con callarone omologate dall'aci per tenere il gioco ad amici o conoscenti, favori poi ricambiati ovviamente. In casi estremi consiglio sempre l'alto profilo acolico a base di vodka... fa miracoli o se e' proprio impossibile ti fa collassare ma almeno ci si ha provato :?

Grande Max.... effettivamente la battuta aveva il suo perche' solo coi masuri... il libro lo voglio :lol:
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Maxdivi » 30/08/2012, 13:43

cesk ha scritto:
Grande Max.... effettivamente la battuta aveva il suo perche' solo coi masuri... il libro lo voglio :lol:


Beh si ,dai la tua definizione geografica e' piu' puntuale e precisa della mia...ma sforzandomi una battuta bella come quella non riesco a farla sulla polonia :mrgreen:
Tentero' qualcosa sulla slesia :mrgreen:
Pensavo di essere l'unico ad ironizzare sulla tranquillita' di certi luoghi...invece salta fuori sto' libro ieri sera...hehehe...chissa' magari parla di tutt'altro :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 30/08/2012, 17:18

Maxdivi ha scritto:
cesk ha scritto:
Grande Max.... effettivamente la battuta aveva il suo perche' solo coi masuri... il libro lo voglio :lol:


Beh si ,dai la tua definizione geografica e' piu' puntuale e precisa della mia...ma sforzandomi una battuta bella come quella non riesco a farla sulla polonia :mrgreen:
Tentero' qualcosa sulla slesia :mrgreen:
Pensavo di essere l'unico ad ironizzare sulla tranquillita' di certi luoghi...invece salta fuori sto' libro ieri sera...hehehe...chissa' magari parla di tutt'altro :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


mi sono informato ;)

Dio dorme in Masuria

Un romanzo venato di motivi polizieschi, nel quale Kirst, popolare autore tedesco, impegna tutte la sue brillanti risorse di scrittore per darci un vivo e colorito quadro d'ambiente e di costume nell'ambito di una piccola comunità patriarcale e tradizionalista della Germania prehitleriana.
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 30/08/2012, 17:54

Sabato

Sopot Never sleeps


Giungiamo a Sopot in tarda serata, dopo il lunghissimo viaggio da Varsavia, prima eravamo in tre a ballare l’ alligalli ora siamo rimasti solo in due, per la prima volta nel viaggio, io e Mattia, col trenino in mezz’ ora via Danzica, ci accontentiamo dell’ unica sistemazione disponibile nel raggio di km e km, siamo al sold out, tutto esaurito, e via nella camerata dell’ ostello , vicino alla stazione e alla movida.
La città è curatissima con alberghi lussuosi e stabilimenti balneari ben fatti e modernissimi, quasi che la Liguria sembra il terzo mondo, poi bar ristorantini e fast food per tutte le tasche e gusti, mangio le bruschette polacche le Zapiekanki, le strade centrali e la passeggiata a mare sono una fiumara di gente di tutte le età.
Sopot località di punta estiva sul Baltico e capitale del divertimento al sabato ci sbalordisce, già domenica, il giorno dopo sarà un mortorio, pochissimi italiani e /o stranieri, praticamente tutti polacchi , ovvero la meglio gioventù di Polonia che viene al mare anche da città lontanissime per un week end corto o lungo di mare e divertimento.
Una bolgia insomma, ma positiva ed un bel vedere per gli occhi senza gli eccessi di località spagnole o greche, si beve, ma si regge, non ci sono scene di devastazione all’ inglese, zero polizia, ma una qualità di ragazze ma anche ragazzi altissima rispetto alla media polacca.
Individuiamo un bar nella piazza dove aspettiamo gli eventi e si fanno quattro chiacchiere con qualche avventrice tra un giro di vodka e l’ altra e poi scegliamo a casaccio tra le varie offerte il Dream club nella pedonale principale, entriamo dalla vip entry alla modica cifra di 10 euro ( o forse era solo 5 ), in ogni caso va bene.
Bell’ ambiente davvero, cubiste che vanno su e giù sulle altalene prezzi abbordabilissimi delle consumazioni si fa la spola tra pista , bancone e sala fumatori come nostro solito, il mio stomaco dopo la sesta serata di fila alcoolica e la quinta tra le varie discoteche iniziava a fare le bizze, ero addirittura dubbioso sul proseguimento della serata, ma vista l’ assenza di sostituzioni scendo in campo eroicamente, improvvisamente sarà l’ ambiente, sarà non so che, mi rianimo e lo stomaco smette di far male improvvisamente, e incoscientemente ricomincio con le vodke, la sala fumatori è una manna si fanno diverse conoscenze compreso una coppia con Barbie e Ken polacchi, già sposati, mi offrono da bere, lei stratosferica, lui se la merita, che dire, davvero simpatici e stupiti positivamente della mia presenza in loco dopo i racconti dei miei viaggi e dell’ on the road polacco, ottimo inglese entrambi e voglia di comunicare.
Poi sul dondolo la folgorazione sulla via di Sopot ovvero come San Paolo dopo tanti anni di persecuzioni ai Polaccofili mi converto al Polacchesimo.
Conosco “ la Madonna bianca di Poznan” e conversiamo a lungo in inglese tiro fuori tutte le vecchie malizie e trucchi del mestiere , riesco a insultare Mattia che mi disturba e dice ad alta voce “ una così in Italia quando ti capita “, in un simpatico siparietto, lei non sa l’ italiano, è già buona cosa, dopo un bel po’ va a cercare gli amici chiedendomi i contatti Facebook etc etc, fiuto l’ affare, lascio Mattia nel suo brodo di giuggiole a fare conversazione non mi ricordo con chi, e gironzolo, ribecco la Madonna , una bevuta, qualche ballo e finisco “inevitabilmente “ la serata con lei, finchè gli amici la richiamano all’ ordine per andare via a circa 25 km da Sopot perché più vicino non c’era nulla di libero per dormire.
Restiamo ancora un po’ ma oggi più che altre sere l’ agognato riposo è stato più che meritato e contornato da sogni e visioni mistiche.
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 30/08/2012, 18:51

Domenica

Turisti non per caso



Danzica

Eccomi finalmente a Danzica dopo il rinvio di due anni fa, l’ ultima volta la maledetta nube islandese ci aveva messo lo zampino e fui costretto a tagliare la città per recarmi a Kaliningrad, poco distante, in un viaggio in treno + bus estenuante da Milano a Braniewo di quasi due giorni.
Il 2012 anno degli Europei polacchi - ucraini ha visto focalizzarsi l’ attenzione europea sulla Polonia e sulla città sede delle partite dell’ Italia nella prima fase nella nuovissima e splendida Pge Arena .
Danzica è la città che non ti aspetti la città meno polacca, ma non poteva essere altrimenti troppo legata alla storia del baltico, ai cavalieri teutoni, alla lega anseatica e alla Germania stessa, ma non solo l’ architettura è prettamente fiamminga con si qualche influsso rinascimentale, ma pare proprio di trovarsi in qualche via o piazza olandese o belga, visto che fu costruita da architetti prettamente fiamminghi a cui furono commissionati i lavori, l’ influsso dell’ arte italiana come in altre città polacche non è penetrato qui a fondo.

La fiera di San Domenico

Questa fiera antichissima sembra sia iniziata già nel Medioevo colora la città per tre settimane da fine luglio ad inizio agosto, abbiamo la fortuna e sfortuna di prendervi parte e la città è invasa da polacchi e turisti, bancarelle, stand ristorativi, prodotti artigianali e gastronomici invadono tutto il centro storico, per chi come noi cerca l’ atmosfera vera della città si fa subito alienante, si fa fatica a vedere le cose, a camminare per strada a dribblare le folle oceaniche.
Cosa positiva la città risulta molto viva, di per contro ho preferito il mio lunedi sera a Danzica a fiera conclusa quando la città ritorna ai normali standard di vita, tranquilla , discreta, e si può tornare ad ammirare le cose, tra cui le splendide balaustre in pietra dei palazzi con i loro scalini e simboli gotici , gli angoli dei caffè alla Montmatre, mangio una zuppa di funghi e pasta sorseggiando una birra di Lviv con l’ amico Roberto Polce, nel suo locale preferito , un po’ nascosto e a prova di turista, qualcuno ricorderà Polce alle nostre conferenze e come direttore del periodico web Via dell’ est per cui abbiamo scritto anche qualche pezzo, lui Danzica la conosce da anni, per averci vissuto ed ora da diversi mesi vi ha residenza stabile.
La città dopo l’ orda calcistica e della fiera tornerà alla sonnolenza e tranquillità solita, vedremo se il volano degli europei e un attenuamento della crisi porterà nuovo turismo e nuovi investimenti in città , che poi è un arma a doppio taglio per noi pseudo romantici anti omologazione, già ora a detta di Polce è raro trovare qualche locale o ristorante davvero caratteristico o tipicamente polacco rispetto a vent’ anni fa, i più sono fatti ad uso e consumo turistico sia come qualità che come prezzi.
Ostelli ed hotel sono spuntati come funghi.

Westerplatte

Danzica merita di essere visitata a fondo in un paio di giorni, non mi dilungherò sulle bellezze architettoniche ma sicuramente un giro in battello a Westerplatte va fatto, si ha una completa visione dei cantieri e della penisola di Danzica e si può ammirare sostandoci il monumento della seconda guerra mondiale a ricordo della battaglia e della resistenza polacca , un piccolo museo e la fortezza, formalmente con la presa della città libera di Danzica iniziò la seconda guerra mondiale il 1 settembre 1939, “ Morire per Danzica ?” , titolava un giornale francese con un agghiacciante punto interrogativo da li a poco sarà inevitabile l’ intervento europeo.

I cantieri Lenin

Dalla stazione centrale di Danzica raggiungendo Sopot, grazie alla veloce e frequente ferrovia elettrica, si ha una visione completa e sopraelevata dei cantieri di Danzica.
Furono protagonisti degli scioperi e delle proteste legate a Solidarnosc a partire dagli anni 70 , con il loro culmine ad inizio anni ’80, Lech Walesa, elettricista e sindacalista, divenuto simbolo degli scioperi e della rivolta antitotalitaria della Polonia cattolica divenne dopo il trapasso post 89 addirittura capo di Stato , oggi appaiono in tutta la loro vastità e desolazione.
I cantieri intitolati a Lenin la cui targa è stata ripristinata, anche se ora nascosta da un lenzuolo con il simbolo del sindacato Solidarnosc, per permettere di girare ad Andrzej Wajda, la pluri ottant’ enne gloria del cinema polacco il suo film su Walesa, che apparirà a breve nei cinema polacchi e si spera italiani, davano lavoro a più di 20000 persone, una piccola città insomma che durante gli anni del patto di Varsavia costruiva anche navi e logistica per le marine delle nazioni aderenti al patto.
Gli Stocznia Gdanska ovvero i cantieri navali restano ai nostri giorni immobili nel tempo dopo più di vent’ anni dalla Polonia finalmente padrona del proprio destino, i posti di lavoro drasticamente ridotti e riconvertiti verso yacht di lusso nelle nuove locations dei cantieri, ormai nessuno degli operai dell’ epoca ci lavora più , restano le altissime gru metalliche , i carroponti, tralicci, immensi spazi vuoti, carcasse di navi in ferro dimenticate, le decine di edifici abbandonati in mattoni rossi tipici dell’ architettura baltica e anseatica, finestre rotte, il silenzio e la stagnazione.
Le attrezzature da varo vuote, nessun rumore assordante di attività , prati di erba non tagliata, le decine e decine di gru ferme appollaiate come uccelli che non possono più volare.
Varcando i cancelli famosi dei cantieri numero due luogo simbolo degli scioperi e delle rivendicazioni di Solidarnosc si incrocia tutt’ al più qualche sparuto turista curioso e si organizzano ormai tour in bus per nostalgici, una foto di Giovanni paolo II e una della madonna nera di Częstochowa accoglie il visitatore , e per chi come me seppur piccolo ricorda quei giorni che a quanto mi dicono appaiono ricordi sbiaditi, conosciuti o inesistenti per la gioventù polacca delle ultime generazioni, l’emozione è forte.
In fondo era vita reale anche per me, seppur indirettamente attraverso giornali e filmati televisivi che certo non approfondivo ma conoscevo almeno vagamente.
Lo stesso visitando il ben fatto Museo Road to Freedom o il museo di Solidarnosc, in un edificio in mattoni dentro i cantieri, ricco di foto , testimonianze , filmati, il recente passato fatto storia, come è giusto che sia e visita necessaria per chi ha smarrito il ricordo o non l’ ha mai vissuto, le immagini che hanno attraversato la tua retina, i vecchi registratori del museo , i telefoni, le macchine da scrivere, gli oggetti degli anni 70 e 80 che poi erano anche simili ai nostri italiani, sembrano oggi anticaglie di 100 anni fa eppure così fino all’ altro ieri, la storia che ricordi o gli oggetti che hai usato diventano pezzi da museo e se tale cosa può essere deprimente come indice di invecchiamento per il resto danno una calda sensazione di familiarità e di nostalgia per un mondo adolescenziale che sicuramente era ricco e speranzoso di altri grandi cambiamenti non solo politici ma anche spirituali e di miglioramenti generali, presto disattesi.
Probabilmente prima o poi l’ immenso spazio vuoto verrà riconvertito in edilizia o centri commerciali magari preservando il celebre cancello, sull’ esempio di città come Liverpool, Dublino o Belfast, il tempo che passa modifica le città e spazi del genere a due passi dal centro città fanno sicuramente gola, magari passata questa crisi ad investitori e speculatori.
La situazione cantieristica di Stettino e Gdynia oltre a quella di Danzica è al collasso.
Da tempo non ci sono più commesse e la disoccupazione ed alta si lavora negli ambiti della manutenzione e degli yacht con manodopera sottopagata o in nero, bulgara, ucraina, lituana, coreana.

APPPROFONDIMENTI

I fatti di Poznan


Il 28 giugno 1956 gli operai della Fabbrica Metallurgica Stalin / Cegielski insorsero contro il regime stalinista mantenuto in Polonia dall’ Unione sovietica chiedendo pane , aumenti salariali e qualche libertà,
La folla radunata in Piazza Adam Mickiewicz di fronte al castello imperiale di Poznań iniziò ad assaltare prigioni e sedi del partito comunista e di edifici governativi.
La rivolta fu repressa nel sangue dal generale sovietico Rokossovsky messo da Mosca come ministro, i carrarmati che invasero la città per sedare la rivolta che poteva propagarsi in altre città uccisero circa 100 operai e ne ferirono ed arrestarono centinaia d’ altri.
Le 100000 persone scese in piazza furono disperse e i carrarmati presidiavano l’ allora piazza Stalin nel centro cittadino.
La fiera sollevazione del popolo polacco portò però vari benefici quali l’ allentamento della dittatura e qualche limitata libertà.
Il germe della rivolta passo poi come sappiamo in Ungheria con i fatti di Budapest del 23 ottobre.
Come a Poznan come poi a Budapest non si trattava di una rivolta anticomunista o fatta da provocatori borghesi o filo occidentali ma di una pura e semplice richiesta di “ comunisti “ di migliori condizioni di vita e di libertà, Ma questa tesi faceva comodo sia alla sinistra filo sovietica che aveva la scusa per sedare nel sangue le rivolte , sia all’ occidente che poteva attaccare Mosca e denunciarne l’ autoritarismo e il dissenso interno di elementi anticomunisti.
In linea con il volere di Mosca furono anche i commenti dell’ Unità in Italia :« La responsabilità per il sangue versato ricade su un gruppo di spregevoli provocatori che hanno approfittato di una situazione temporanea di disagio in cui versavano Poznan e la Polonia »
Per commemorare l’ evento la città di Poznan costruì un monumento detto delle tre croci in Piazza Adam Mickiewicz negli anni 80 dopo gli accordi di Danzica.

Anna Walentynowicz

Strano destino quella della “pasionaria” Anna morta nel 2010 ad ottant’ anni nella tragedia dell’ incidente dell’ aereo presidenziale che ha decimato la classe dirigente polacca a Smolensk.
Anna Walentynowicz è stata una attivista sindacale della prima ora, proprio da un suo ennesimo licenziamento partirono gli scioperi dei cantieri Lenin di Danzica di tutti i 17000 operai che portarono all’ ascesa di Walesa e alle numerose concessioni che portarono agli accordi di Danzica, anche se da li a poco sarebbe stata proclamata la legge marziale dal generale Jaruzesky.
Anna come tante persone credeva nel comunismo ed era grata alla Polonia popolare di poter dare il suo contributo, ma anni difficili di razionamenti, false promesse, salari da fame, di una vita dura come saldatrice e gruista la fanno virare verso la protesta sindacale prima clandestina , poi come attivista di Solidarnosc e spesso in dissidio con lo stesso, questo impegno le costerà prigione e internamento ai tempi della legge marziale.
Dopo la fine del comunismo e l’ ascesa di Solidarnosc resterà fortemente critica con lo stesso e verrà messa da parte, denunciando le pensioni da fame, i costi ospedalieri e il finto benessere solo per pochi, Solidarnosc insomma diceva la Walentynowicz ha tradito il suo mandato frammentandosi e dividendosi e pensando solo a carriere e potere, e il termine solidarietà non ha più senso visto che non c’è più nessuno che si occupi dei deboli e degli esclusi.
Non ho letto molto su questa grande donna valeva la pena ricordarla ancora.
Anni di personaggi coraggiosi come Jerzy Popieluszko, il sacerdote che diceva messa agli operai in sciopero e che venne assassinato da funzionari del ministero dell’Interno della Repubblica Popolare di Polonia.
Interessante anche questa interpretazione molto moderna di Jozef Tischner, altro prelato vicino al movimento sindacale che spiega gli scioperi polacchi:
“La ribellione degli operai polacchi del 1980 è stata una ribellione contro la patologia del lavoro. In che cosa consisteva questa patologia del lavoro? Diremo brevemente che in Polonia si era verificato il fenomeno del lavoro senza senso. Restituire al lavoro una dimensione etica significa far sì che il lavoro serva alla comprensione tra uomo e uomo. Questo è l’ethos del lavoro. L’ethos del lavoro è per il lavoro ciò che il bello è per l’opera d’arte.
Un’opera d’arte priva di bellezza non è un’opera d’arte. Un lavoro che non serve alla comprensione non è lavoro”.

Filmografia : l' ottimo l' uomo di Marmo di Wajda in cui appaiono anche Walesa e la Walentynowicz una storia tra il romanzato e il documentaristico e una aspra critica al sistema
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Maxdivi » 31/08/2012, 16:22

Ottimo cuginone...apprezzato anche il titolo "turisti non per caso" :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda geom.Calboni » 02/09/2012, 21:15

"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda geom.Calboni » 04/09/2012, 11:47

Segnalo l'intervista, in polacco, all'amico di Otra, Roberto Polce su Gdansk tra Europei e Solidarnosc ;)
http://www.rp.pl/artykul/706827,929575- ... c.html?p=1

Capisco solo qua e là, quindi...si attende traduzione completa dei numerosi polacchisti di Otra :)
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda marxim » 07/09/2012, 21:30

Grande jena, ottimo racconto.
Devo dire che la Polonia mi garba anche a me.
Non mi dilungo nel descrivere i posti visitati, perche` gia` fatto in maniera lodevole da Jena.
Vorrei solo sottolineare che `il ragazzo con il tablet" e` di un`altra generazione, non credo che abbia mai visto la storico Italia-Germania 4-3 per poter apprezzare la citazione di Jena riguardo Bekenbauer. ;)
Il suo rifiuto effettivamente dovrebbe essere sanzionato, non so se il codice etico lo preveda, ma chiedo al gran Consiglio di valutare il caso. Inoltre credo che Dante nel terzo canto dell`Inferno, si riferisse a lui e non al povero Celestino V, quando scrisse " vidi e conobbi l`ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto ". :shock:
Credo che questo rifiuto incidera` nelle prossime convocazioni. :D
Ovviamente scherzo, mi sono divertito come sempre, Jena era gia` collaudato, adesso ho potuto vedere anche Mattia alla prova anche se non sul campo.
Onore ai ragazzi scesi in campo a Varsavia,
alla prossima convocazione, che non vi anticipo.
Un saluto a tutti
marxim
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 08/09/2012, 1:49

marxim ha scritto:Il suo rifiuto effettivamente dovrebbe essere sanzionato, non so se il codice etico lo preveda, ma chiedo al gran Consiglio di valutare il caso. Inoltre credo che Dante nel terzo canto dell`Inferno, si riferisse a lui e non al povero Celestino V, quando scrisse " vidi e conobbi l`ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto ". :shock:


Grande marxim : hai ragione credo che il povero Celestino V vada "sdoganato" probabilmente Dante in una profezia si riferiva proprio ai fatti di Varsavia di cui siamo stati protagonisti :lol:

tornando ai confini e alle frontiere ecco un vecchio articolo di Rumiz che condivido parla del contrabbando sulla tratta in treno Varsavia - Bialystok - Grodno ( Bielorussia ) città che conosciamo ormai bene anche se non siamo mai entrati da quella frontiera

http://www.repubblica.it/2008/08/specia ... iz-19.html

e qui la tratta Kaliningrad - Braniewo ( Polonia ) i cibi portati dai russi vengono fatti buttare via in quanto impuri : benvenuti nell' Unione Europea ;)

http://www.repubblica.it/2008/08/specia ... iz-18.html
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 16/09/2012, 14:28

intanto notizie Wizz air vedono due nuove rotte nel nuovo aereoporto di Lublino non molto distante dal centro e in via di completamento quets' estate da dicembre si volerà su Oslo e Londra Luton ;)
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda geom.Calboni » 26/09/2012, 15:32

Jena Plissken ha scritto:tornando ai confini e alle frontiere ecco un vecchio articolo di Rumiz che condivido parla del contrabbando sulla tratta in treno Varsavia - Bialystok - Grodno ( Bielorussia ) città che conosciamo ormai bene anche se non siamo mai entrati da quella frontiera

http://www.repubblica.it/2008/08/specia ... iz-19.html

e qui la tratta Kaliningrad - Braniewo ( Polonia ) i cibi portati dai russi vengono fatti buttare via in quanto impuri : benvenuti nell' Unione Europea ;)

http://www.repubblica.it/2008/08/specia ... iz-18.html

Quanti ricordi :)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda est_rane0 » 19/10/2012, 13:57

Jena Plissken ha scritto:Varsavia : Un mercoledi " estivo " pregustando i brividi invernali

Eccoci ritornati a Varsavia nel tardo pomeriggio dopo due ore e 40 di Polski bus per 170 km, tutto sommato un tempo accettabile, le strade polacche sono in evoluzione si stanno raddoppiando le corsie e nel prossimo futuro con superstrade e collegamenti migliori, che magari non si è fatto in tempo a finire per gli europei, si abbatteranno i tempi di percorrenza dovuti a traffico e intasamenti, ancora Wilanowska sembra già passata una settimana e invece sono solo due giorni che eravamo qua con Christian , Christian chi ?.
L’ intensità di viaggi e incontri modifica la percezione del tempo, e sicuramente si vivono le giornate più intensamente rispetto alla vita reale e routinaria di tutti i giorni, ma questo non devo certo spiegarvelo io, altrimenti cosa ci sareste a fare su Otra a leggermi e a sognare i prossimi viaggi ?.
Abbiamo trovato una doppia con letto matrimoniale incastrato tra le pareti in un ostello economico di Varsavia , ormai ce ne sono un infinità e questo è abbastanza centrale e non lontano dalla stazione e dal centro storico e dai nostri appuntamenti della serata.
Varsavia oggi è un cantiere enorme e un gran casino, nuovi grattacieli, strade sventrate per la realizzazione della nuova linea della Metro, e in certi punti non si sa dove passare per dribblare scavi e passaggi chiusi.
Non avendo impellenze turistiche visto che la città già si conosce ci si concede relax e vita sociale, prima tappa Lorelei alle 20 un lounge bar come è di moda dire ai giorni nostri con dehor dove vengono organizzate solitamente le riunioni di coachsurfing a Varsavia, clientela internazionale, sconto per i coachsurfers, ed ecco l’ incontro atteso con Estraneo, conosciuto fino a quel momento solo dal Geometra in quel di Lublin dove era capitato per caso per una serie di vicissitudini di cui abbiamo riparlato in questi giorni , Est, personaggio conosciuto da anni in vari forum , non ultimo Otra , dalla quale alla fine è stato bannato per divergenze e regole non rispettate.
Estraneo amante della Polonia e residente da tempo a Varsavia mi riconosce lui, visto che io non l’ ho mai visto nemmeno in foto per esigenze sue di privacy, motivate o meno non sta a me sindacarle.
Si fanno quattro chiacchiere, e mi espone con dovizia di particolari la Polonia vista da lui, cosa che molti di voi già sanno per via dei suoi numerosi post sul forum e quindi non mi ci soffermo, ci presenta altri due italiani espatriati di cui uno assomiglia a Big Jim sia nelle movenze che nell’ atteggiamento, si cazzeggia con qualche birra , i gruppetti sembrano già fatti e le poche donzelle rispetto agli uomini bersagliate dall’ artiglieria internazionale.
Mattia è a corto di sigarette ma è dubbioso sulla maggiorazione nei locali che cosa ottima come nei paesi civili le vendono in loco, rispondo parafrasando Marxim a Chisinau ( si trattava del ristorante la Roma ), se le prende Estraneo non ti preoccupare, essendo ben noto per la sua tirchieria a volte al limite del paradossale.
Si vocifera di una fantomatica festa organizzata da lui con ospite Dio Vik e almeno 70 piccioni polacchi e ci rodiamo le mani, noi da programma dovremmo stare due giorni a Bialystok oppure virare per Danzica, ma chi vivrà vedrà.
Ci mangiamo un kebab enorme che non si riesce nemmeno a finire e perdendo tempo ci caliamo nella tana di Estraneo il tanto decantato Ferment discoteca a volte Karaoke, stile anni 70 e stile sovietico, Est ci avverte subito che purtroppo non è periodo , ma questo si sapeva , e non sa se potremmo assaporare “ il brivido del Ferment in tutta la sua potenzialità “ , “ il locale del tutto è possibile “ , “ il locale del dove non succede niente e poi improvvisamente alle 4 del mattino “.
Ci stazziamo ad un tavolino con sue due conoscenze ucraine e partiamo con qualche giro di birra e vodka , Mattia lascia imprudentemente il suo Iphone nella giacca e in men che non si dica , visto l’ andirivieni nei pressi del nostro tavolo, anche di pseudo fidanzati o amici delle ucraine verrà subito annoverato tra i dispersi in battaglia anche dopo vane ricerche e inghiottito da Varsavia.
Approfittiamo della sala fumatori, dove Estraneo passa buona parte del suo tempo , in cerca di una occasione da goal, conosco una simpatica callarona polacca notevole dal busto in su, mi intratterò cortesemente anche in qualche danza di cui per fortuna non esistono reperti audio e video e spero che non escano mai alla luce come a volte avviene con qualche raro bootleg pirata dei Beatles o dei Rolling Stones con decenni di ritardo
La serata decolla e gente ce n’è’, un po’ di tutti i tipi ed età , complice anche l’ atmosfera casinara del Karaoke che intermezza le danze, in sala fumatori ecco Estraneo che mi “ sdogana “ una polacca carina , parlando prima in polacco, sempre usando parole sue, con cui scambio qualche parola in inglese.
Si beve , si balla e si fuma , la polacca carina , di cui non ricordo minimamente il nome che non è tra i più comuni, mi invita a ballare , la cosa piace ad Estraneo che mi da la sua benedizione “ Aho, me sei piaciuto, hai aspettato che facesse lei il primo passo “ e sembra soddisfatto come un bambino che stiamo assaporando un pizzico del brivido del Ferment.
Ballo un bel po’ con lei poi prendo la palla al balzo e canto una canzone Knockin’s on Heaven’s doors , versione Guns , uno dei miei cavalli di battaglia di quando ero giovane e suonavo con il gruppo, luci bassissime , la polacca “ per convenzione “ che mi abbraccia e si struscia mentre canto e discreta resa canora del sottoscritto “ galvanizzato “ , che per l’ occasione tira fuori vocalizzi alla Axl, nella notte di Varsavia.
Si sono fatte le 4 e la polacca per convenzione se ne va , il Ferment mi è piaciuto , sicuramente non consigliato per chi vuole posti fighetti e patinati, ma sia per l’ entrata gratis che per l’ atmosfera che mi ha ricordato certe disco italiane di 15 anni fa in cui mi son sempre divertito, da rivedere “ ovviamente in inverno”, domani tocca alzarsi presto, altro Polski bus , altri appuntamenti , altra città , salutiamo Estraneo e torniamo in ostello dopo aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità a dormire il sonno dei giusti.


Per la cronaca Big Jim come lo ha chiamato Jena e' un altro personaggio di nostra conoscenza, GabriDragon di Lvov :mrgreen:
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda est_rane0 » 19/10/2012, 14:03

Jena Plissken ha scritto:Venerdi

Back in Varsavia


La voglia di vivere ad un’ altra velocità cantava Battiato, quella c’è sempre, sfido qualcuno ad essere stato 4 giorni a Tirana e non annoiarsi, eppure a noi è stato possibile, in questo viaggio invece non rallentiamo stiamo invece accelerando, un viaggio rock , sempre sulla corsia di sorpasso, impossibile annoiarsi, difficile fermarsi.
Prendiamo possesso, arrivati a Varsavia sempre a Wilanowska col fedele Polski bus ( quarto viaggio ) a stretto giro di metro dal centro, dell‘appartamento prenotato dal tablet sul bus in movimento, poche ore prima e sanzionato a stretto giro di email, sembrava fantascienza anni fa, ed ora è realtà , provoco Marxim via sms ti prenota Mattia appartamento con noi via tablet, diventerà uno dei tormentoni della vacanza, appartamento davvero regalato vista sui grattacieli e a due passi dal Palazzo della Cultura, vista impagabile specie in notturna fumandosi una sigaretta sul balcone.
Marxim ci raggiunge ci ritroviamo al vicino Mcdonald’s s precisi come orologi svizzeri, riassetto docce ed on the road, cene e birre again in un pub, e aspettiamo la gara di ritorno , magari c’è di meglio stile Enklava ma stasera si torna almeno all’ inizio al Ferment dove troviamo Estraneo già birra in mano appostato ad un tavolo con il suo amico polacco Piotr , utile oltretutto a suo dire, per far vedere che stai coi locali e non sei un cazzaro, ennesimo “sdoganamento”.
La serata langue quando fa il suo ingresso il celebrato Dio Vik , al pomeriggio un sms mi ha aveva confermato “ stasera arriva Dio “ ,quello che non deve chiedere mai , in effetti come si supponeva è un bel ragazzo, altissimo, padrone della lingua , potenzialmente un latin lover, entra subito in campo a testa bassa e in pochi minuti combina o “ ruspa “ per usare il vocabolario all’ estraneo con una ragazzina , tra il giubilio di Est che viene da noi dicendo “ hai visto che ha fatto mi galvanizza “, lo guardiamo e passiamo oltre dopo questa performance scomparirà tutta la sera, dopo numerosissimi tentativi di ballo con super piccioni di qualità andati a vuoto.
Pensavamo tutt’ altri risultati dalle descrizioni avute ma tutto sommato ha fatto il suo compitino.
La serata non presenza il brio del mercoledi ma ogni sera fa storia a se, Marxim adocchia una milf con le treccine e io attacco a parlare con l’amica, le milf vivono da vent’ anni in Italia sposate con italiani zona Parma e con figli, in vacanza a Varsavia, situazione difficile ma facciamo quattro chiacchiere al nostro tavolo e una bevuta ma ovviamente dopo esserci introdotti almeno in aria di rigore c’è l’ inghippo : la classica sorella piccola e callarona che sentendosi esclusa dai giochi rema contro.
E qui dovrebbe entrare in campo l’ esperienza e ci dispiace dirlo, come poi verrà fuori in una infuocata conferenza stampa post partita, cosa che potrebbe segnare anche le future convocazioni per mete di un certo livello, è mancato il gioco di squadra , ovvero il buon Mattia l‘ elemento più giovane della spedizione, da buon gregario, come Platini aveva Bonini che correva anche per lui, Pirlo aveva Gattuso che correva e contrastava e faceva il lavoro sporco, Messi ha Iniesta e Xavi, avrebbe dovuto sacrificarsi con qualche azione diversiva invece di girare a vuoto per il campo, e cosa ben più grave sebbene richiamato dal mister si rifiuta di scendere in campo cosa inaccettabile a certi livelli.
Questa prestazione indecorosa potrebbe segnare il futuro di un atleta potenzialmente valido, insomma i lati positivi di Mattia sono : il tablet, non scriviamo quelli negativi altrimenti sareste costretti a prendervi almeno un giorno di ferie.
Ovviamente si scherzava ma anche questo diventerà un tormentone per il povero Mattia incalzato da me e Marxim come al suo tempo facemmo con Christian , che non ha voluto seguire i consigli degli esperti, profetizzando la debacle tecnica e finanziaria moscovita ( puntualmente avverata ) come novelle cassandre e immaginandolo sulle rive della Moscova con unica compagnia qualche Tagiko allupato.

Ad un certo punto decidiamo di cambiare e visioniamo il poco lontano Kitch club ma è una delusione abbandoniamo Est e Dio Vik agonizzante su una sedia e ci rechiamo in “ Culandia “ come disse Est, ovvero in taxi a 2 km da li, al Dekade consigliato dal fratello di Mattia noto polaccologo, Il Dekade non delude, parecchie coppie ma bella musica , Mattia si lancia in una conoscenza improvvisata, noi arranchiamo e studiamo la situazione, si beve , si balla , niente di più.
Tempo di una capatina al Ferment a notte fonda , c’e’ ancora qualcuno , bicchiere della staffa, vado a fumare , incontro la polacca “ per convenzione “, dotta citazione del Canga , quella dei balli e del Karaoke di mercoledi, ovvero non mi ricordo il suo nome, è in compagnia del fantomatico pseudo fidanzato che mi aveva citato l’ altra volta, mi saluta , mi abbraccia , mi dice qualcosa nelle orecchie di aspettarla dopo appena lui se ne va, ma quando la vedo baciarsi con lui mi cala la poesia , oltre ad essere le 6 del mattino, oggi è in versione hard rock maglietta con spalle e collo scoperto con numerosi tatuaggi in bella vista però estremamente femminili e ben fatti , ma lascio il campo con onore o disonore a seconda dei punti di vista, a chi è arrivato prima.
Serata nella orma ma in compagnia di Mattia e Marxim ci si diverte sempre anche solo a sparar minchiate.
Domani fosse una novità lunghi viaggi per tutti noi ,quasi 6 ore di Polski bus per Danzica / Sopot e Marxim torna a Poznam a prendere l‘aereo per l’ Italia.


Jena omette qualche piccolo particolare: Est_rane0 concludera' la serata abbracciato a Julia la nera 2, conosciuta qualche settimana prima sempre al Ferment, la mia miniera :mrgreen: e DioVik non si e' semplicemente limitato a fare il compitino, ha dimostrato di rimediare in 30 secondi di orologio confermando tutto quanto io ho sempre scritto alla faccia di coloro che mettevano in dubbio il mio verbo :mrgreen: DioVik e' chiaramente sprecato al Ferment, e la sua leggenda continua a Varsavia. Ometto le sue ultime vicende per brevita', posso solo commentare alla Blade Runner che ho visto cose che voi umani... :mrgreen:
Cmq neanche Est se la passa male, negli ultimi 6 mesi ho vissuto in appartamento, mi sono fidanzato per un paio di mesi con Ewa, bionda di un metro e 80 circa :mrgreen: e al momento e' fidanzato da quasi un paio di mesi con ragazza ukraina di 32 anni mora e occhi azzuri con cui le cose sembrano andare particolarmente bene...per ora :mrgreen:

Sono stato contento perche' nonostante mi aspettassi che le circostanze estive non dessero riscontro dei miei scritti, invece abbiamo beccato una serata in cui puntualmente si e' verificato tutto cio' di cui abbiamo parlato.

Quel che mi preme sottolineare e' che una volta abbandonata l'Italia, trovato il paese giusto, per me la Polonia sicuramente lo e', dopo un iniziale percorso di apprendimento Fantozziano, quando ci si trasforma in un residente cominciano anche ad aprirsi le opportunita' che un paese ha da offrire.
Quindi se il brutto anatroccolo si trasforma nel principe azzuro significa che e' da noi che esiste qualcosa di sbagliato che te lo impedisce

Mi spiace che il Canga si sia ostinato a non seguire le mie orme, nonostante le mie ripetute sollecitazioni e dovizia di informazioni, e poi si e' visto il tragico epilogo. Qua' ero convinto che anche lui avrebbe trovato una sua dimensione se avesse avuto il coraggio di osare
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 22/10/2012, 23:11

Un saluto ad est_rane0 che sembra esser tornato tra noi ;)

a proposito di Lublino ma ambientato anche a Varsavia e nella campagna polacca di inizio secolo consiglio questo ottimo romanzo del nobel Isaac Singer che apre una finestra sulla Polonia ebraica e tratteggia un personaggio davvero riuscito che sembra uscire da un quadro di Chagall ma con le tematiche della grande letteratura russa ;)

Il mago di Lublino

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http://www.longanesi.it/scheda.asp?edit ... DI+LUBLINO
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda flyingsoul » 24/10/2012, 16:33

Mi sono messo in pari anche io con questa ottima prosa poetica, La polvacchia non delude mai, resta sempre a mio Sindacabile giudizio l'unico paese della comunità europea in cui vanga ancora la pena di vivere, forse perché tra italia e polonia c'è sempre stato un legame particolare, comunque riesce sempre a regalare emozioni. Appena possible cercherò di tornarci, come promesso in un altro 3d ;)
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda Jena Plissken » 10/11/2012, 16:58

L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda cozzi11 » 10/11/2012, 17:44

Ma Mattia è Ricky Memphis 8-)
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Re: Gente di Lublino ed altre storie in giro per la Polonia

Messaggioda ryancooper » 02/04/2013, 15:22

Bellissimi racconti, fanno riacutizzare la mia Polska nostalgia.
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