Giorno 5 - Verso sud: Brest
Anton si sveglia per primo.
La mia gola cominciava a farmi preoccupare, temevo mi potessi ammalare sul serio, dopo 3 giorni non è normale che sia ancora così forte...O almeno questo è ciò che pensavo. Nella giornata odierna avrei dovuto decidere sul da farsi, nel senso che, su tutta la pianificazione del mio viaggio, l'unico giorno che non avevo deciso era proprio questo a cavallo con quello successivo. In pratica dovevo decidere se stare 3 giorni a grodno e 2 a brest o viceversa. I mie ospitanti mi hanno gentilmente fatto capire che sarebbe stato meglio se me ne fossi andato oggi stesso!
Anton mi saluta prima di andare al lavoro e sveta mi dice che oggi sua madre avrebbe portato il suo cane a casa sua come rodaggio per i giorni che sarebbe stata assente insieme a sveta per il viaggio in italia, Anton avrebbe dovuto prendersene cura. Insomma, tra la preparazione per il viaggio, la mole di lavoro che avrebbe dovuto sbrigare i questi ultimi 2 giorni e la presenza del cane, io sarei stato di troppo. Così mi faccio ccompagnare alla stazione degli autobus a comprare il biglietto per brest.
La scelta del bus invece del treno riguardava le tempistiche, con il treno ci sarebbero volute 7 ore e mezza con orari scomodissimi, con il bus, sulla carta, 3 ore e mezza. Se viaggiare in treno è economicissimo, lo stesso non è con il bus, infatti il costo del biglietto è di quasi 9€ che, su una distanza di poco più di 200km, è caro in questo paese. Essendo solo le 13, lascio i miei bagagli nell'auto di sveta che sarebbe tornata al lavoro e mi faccio un ultimo giro in città prima della partenza, prevista per le 16:30. Sveta sarebbe poi tornata per i bagagli e per un ultimo saluto. Oggi la giornata è calda ma molto ventosa, notizia che la mia gola apprende con entusiasmo...
Vicino alla stazione degli autobus c'è un mercato e decido di farci un giro, non si sa mai cosa si può trovare nei mercatini rionali
Inizio a percorrere le bancarelle e scopro mano a mano che mi inoltro che il mercato si ingrandisce sempre di più, ricoprendo un area disomogenea molto vasta, i prodotti venduti ovviamente sono i più svariati, come in tutti i mercati. Ancora una volta giro per le bancarelle dell'ortofrutta e noto che non solo i supermercati, ma anche alle bancarelle del mercato i prezzi sono tutt'altro che economici.
Mi dirigo poi verso il centro. Grodno non mi è parsa una città molto calorosa o accogliente, la gente sembrava più squadrarti che notarti. Non so, questa è stata la mia impressione...OMISSIS...
Decido di andare a dare un vero ultimo saluto ad anton nel negozio dove lavorava per sfoggiare tutte le mie conoscenze della lingua russa
Lo trovo e gli dico un paio di frasi di comiato che pare comprendere anche se sono sicurissimo fossero piene di errori, ma l'importante è capirsi no?
Torno nuovamente indietro e sulla strada che mi avrebbe riportato verso la stazione degli autobus mi fermo in un internet café per rifocillarmi prima della partenza e dare un occhiata ad internet (non avevo attivato l'opzione sulla scheda sim). Non ricordo il locale in questione, ma è molto popolare, si può fumare il narghilé (o arghilé, non ho mai capito come si chiama) con dei strani tavolini stile giapponese, molto bassi, ma posti su una piattaforma rialzata, in pratica si saliva su sta piattaforma per star seduti a gambe incrorciate...Bhò, la chiamano arte moderna!
Insomma, ordino un peperone ripieno di riso ed un insalata fresca. La verdura fresca, insieme a litri di multivitaminico diventeranno poi la mia alimentazione standard nei giorni seguenti.
Ordino anche un birra bielorussa e devo dire che fra tutte quelle provate non ce n'è una che mi sia piaciuta particolarmente ma, anche i bielorussi stessi preferiscono birre estere. Inizio a mangiare ed ad un certo punto la curiosità di una delle "cameriere" (ci sono alcune ragazze ed alcuni ragazzi che lavorano in questo locale, ma credo che semplicemente aiutino il proprietario) vince sulla sua timidezza e attacca bottone chiedendomi da dove venissi e soprattutto che cavolo ci facessi da solo a grodno!
Queste sono le cose che amo quando viaggio in posti non turistici, la sorpresa e la curiosità della gente locale
Parliamo per pochi minuti, poi mi lascia mangiare. Dopo qualche minuto, un omaccione che scoprirò poi essere il proprietario del locale, mette alcune oscene canzoni italiane in filodiffusione nel locale dopo aver appreso dalla ragazza che ero italiano. Io lo supplico di cambiare altrimenti non sarei riuscito a finire il mio pasto, gli chiedo di mettermi canzoni bielorusse, cavolo sono in bielorussia, voglio solo cose locali, dal cibo alla musica compresa! Fatto sta che anche questo è un pretesto per attaccare bottone, anche l'omaccione parla inglese come la ragazza (ho scelto questo posto proprio perché sapevo che avrei trovato qualche inglese parlante) mi dice di aver vissuto 4 anni in spagna in modo discontinuo per via del progetto chernobyl, anche lui ovviamente viene da gomel, la città più contaminata dal fall out radioattivo, se si escludono villaggi minori. Scopro con gioia che al contrario della maggior parte dei bielorussi con cui mi son trovato a discutere, che lui NON sogna l'europa, ha compreso perfettamente in che drammatiche situazioni versa l'occidente e non vuole trasferirsi anche se avrebbe la possibilità di farlo. E' orgoglioso del suo paese con tutti i suoi problemi e vuole rimanere a vivere qui...Solo l'impossibile disposizione delle mie gambe incastrate in quella discutibile mobilia mi ha impedito di alzarmi e abbracciarlo!
Ad interrompere questo idillio arriva la telefonata di Sveta che mi richiama a rapporto alla stazione degli autobus. Saluto il mio nuovo amico augurandogli tutta la fortuna possibile e mi dirigo verso la stazione.
Arrivo, riprendo i miei bagagli e sveta mi accompagna fino alla piattaforma del mio bus, un disastrato cacciamali!
Sveta si mette a litigare con la babuchka che controlla i biglietti perché devo mettere il mio bagaglio "in stiva" e lei le da indicazioni errate, le dice di comprare un biglietto separato alla cassa! Vabé, risolviamo comunque anche sta cosa con l'autista che aspetta spazientito che io salga a bordo, saluto in fretta sveta e mi inbarco.
Non c'era un singolo posto che avesse lo schienale reclinabile funzionante, viaggiamo sdraiati, peccato che le sospensioni, come un po' tutto l'assetto del cacciamali (chi ha fatto naja lo sa) rendano il viaggio una giorstra, ad ogni minima sconnessione ti sollevava di qualche cm dal sedile...Cosa? Braccioli? Cinture di sicurezza?
Dopo un ora e mezza circa ci fermiamo per la prima sosta, stava venendo buio, dormire non era possibile, ne approfitto per sgranchirmi le gambe e soprattutto per andare al bagno, risalgo e si riparte quasi subito, intanto inizia a piovere e col buio delle strade era impossibile capire dove mi trovassi.
A brest ho ricorso allo SOS couch per il divano, in quanto tutte le richieste che avevo inviato sono per metà rimaste senza risposta e per metà mi comunicavano che erano fuori città, proprio in quei giorni...La paranoia... Fatto sta che risponde alla mia richiesta di aiuto un giovane avvocato di nome Nicolai, o Nick o Kolia, a secondo dei gusti
Ricevo un sms nel quale mi chiede dove mi trovassi...E che cavolo ne so io?
GLi rispondo che spero solo che il bus arrivi in orario. Dopo un bel po' di strada e parecchie fermate in mezzo al nulla sotto la pioggia leggo un cartello: brest 21 km! Mando immediatamente un sms a nick per avvisarlo...Sarei comunque arrivato con una buona mezz'ora di ritardo.
Arrivato in una fredda e bagnata brest, vengo accolto da nick, un ragazzone biondo che sembra più svedese che slavo. Nick vive da solo in periferia, per fortuna (sua) ha la macchina e dal centro sono circa 20 minuti. Passiamo da un supermercato per acquistare un po' di cibo e poi andiamo a casa. Nick è un ragazzo un po' schizzato, parla e si muove a scatti, sembra sembra sempre sull'orlo di una crisi di nervi. In realtà ha avuto qualche problema personale che non sto a raccontarvi, ma in generale credo che sia proprio il suo carattere.
Ci conosciamo un po' mentre ceniamo con la mia solita spaghettata ed alcune altre "leccornie" acquistate al supermercato. Nick è nuovo su CS, vengo a sapere che non ha mai varcato i confini nazionali e che vorrebbe tanto fare un viaggio in europa, ma anche in asia e sta cercando di trovare i soldi perché gli avvocati in bielorussia sono sottopagati, pur lavorando lui nella sede governativa. Io sono per cui il suo primo contatto, nonché ospite di CS. Si fa quasi la mezzanotte tra una chiacchiera e l'altra, Fuori piove, fa freddo, io mi sento un po' febbricitante così andiamo a letto, io in una stanza tutta mia