New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di birra

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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda eestlane » 17/01/2014, 14:32

Dunedin nr 1 by far! 8-)

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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 20/01/2014, 14:03

22 novembre – Milford Track

Ore 15.30
Milford Track iniziato e prima giornata molto easy; barca per arrivare al punto di partenza della camminata e poi un 5 km pianeggianti fino ad arrivare al primo rifugio.
Giornata splendida e per fortuna che si doveva camminare sotto la pioggia!
Voglio essere sincero… a parte l’ingresso in barca che ha regalato scenari mozzafiato, per il momento, il posto non mi ha sconvolto dall’eccezionalità; bella passeggiata che costeggia il fiume in mezzo al bosco, acque limpide e color smeraldo.. però diciamo che di posti così ce ne sono anche sulle nostre montagne.
Domani l’inizio dovrebbe essere simile e poi si dovrebbe iniziare a salire.. speriamo.
Per il resto facciamo un po’ il punto della situazione; cose negative.. moscerini a nastro, continuo a mettermi repellente ma son fastidiosi come pochi e poi, a sorpresa, ho scoperto che non c’è elettricità e quindi devo conservare bene la batteria della macchina fotografica per non arrivare alla fine con la macchina fuori uso.
Cose positive… oltre al bel tempo, è che ho fatto amicizia con un ragazzo coreano e praticamente abbiamo camminato insieme parlando del più e del meno ma tenendoci i propri momenti di silenzio per gustarci in pieno il luogo.
Al rifugio, tra i 40, tante coppie ed anche qui il tedesco è la lingua più usata.
Tra l’altro tutti si sorprendono del mio zaino, che è forse il più piccolo; eppure a me sembra di aver preso tutto, anzi mi pare di aver portato più cibo di quel che mi serviva.
(ps. Se a qualcuno interessa, posso mettere l’elenco di quello che ho portato nello zaino per fare un trekking del genere.. alla fine ho usato praticamente tutte le cose che avevo nella lista e fortunatamente non ho dimenticato di portare niente di importante).
Ho appena parlato con una giovane americana che fa il trekking con il fratello.. lui è il classico americano, baffi, pancetta alcolica, andamento tranquillo e gran caciaroni.
Ma a dir il vero penso che son qui per ascoltare la natura e non tanto la gente.. per fortuna che domani si cammina tutto il giorno.

23 novembre – Milford Track

Ore 14.15
Prima giornata di camminata conclusa, 6 ore belle intense sotto un sole splendido.
Ecco, oggi ho visto perché il Milford Tr. È così famoso!
Un continuo alternarsi di paesaggi naturistici spettacolari… prima la foresta con le piante e le rocce coperte da una specie di muschio verde, forte, intenso; in particolare sulle piante il muschio sale sul tronco e sui rami e sembra quasi una decorazione di Natale.
Il paesaggio è quello del film Il Signore degli Anelli tanto che ti aspetti che sbuchi un Hobbit da un momento all’altro.
Poi in un attimo ti trovi ad attraversare un ponte sospeso e alla tua sinistra vedi una cascata altissima o finisci a camminare in mezzo a una vallata o in riva a un fiume color smeraldo mentre ti attraversa la strada lo strano uccello Kia.
Domani dovrebbe la giornata più spettacolare con il superamento del Mackinnon pass (sperando di non pentirmi di non essere salito oggi.. visto che domani danno brutto tempo ed anche la guida ha consigliato in caso di bel tempo di fare uno sforzo e salire in cima e poi riscendere per potersi gustare il panorama senza nuvole), ma non me la sentivo… mancano ancora tanti km e domani sarà una lunga camminata.
Camminare così mi fa sentire bene anche se i mosquito non son andati via e so già che mi aspetterà una cena precotta orribile.

24 novembre – Milford Track

Ore 16.00
Alla fine ieri non ho resistito, viste le previsioni meteo per oggi, son partito e son andato sul al passo Mackinnon.
1 ora e mezza circa, tutti tornanti a salire con la vegetazione che cambiava e passava da foresta tropicale a paesaggi alpini con piante basse e fiori simil margherite.
La vista in cima merita la fatica… tante vallate e tutt’intorno una serie di vette di cui alcune innevate; da qui vedi lontano e piccolissimo il sentiero da dove siamo arrivati e dall’altra parte quello che faremo domani.
Penso che ho fatto bene a salire con il bel tempo visto che il giorno seguente, quando tornerò, la vista sarà totalmente diversa.
Finora son contento, forse un po’ stanco anche perché oggi è stata un’altra bella scampagnata; dopo le 9 ore di ieri (visto che oltre alle 6 per arrivare al rifugio, ho aggiunto altre 3 per salire al passo e tornare indietro), oggi altre 6 ore.
Riscalando il passo sembrava di essere in un posto totalmente diverso dove le nuvole ed una leggera pioggerella ci accompagnano fino alla cima.
Non so perché ma il Milford Track me l’aspettavo così.. piovoso, non soleggiato, con la camminata frenata dal vento e dalle rocce scivolose e stamattina la vista dal passo è stata, se possibile, ancora più bella.
Nuvole che per pochi minuti scoprono le vette per poi tornare a nasconderle subito dopo, uccelli Kia che sembra che usino le rocce come trampolini di lancio, il solo il fischiare del vento nelle mie orecchie… ancora adesso non mi sembra lo stesso posto di ieri.

La discesa invece è stata per lo più noiosa, ma a me in generale non piace la discesa in montagna e poi è tutta roccia ed ha anche iniziato a piovere bene.
Solo quando si incrociava una cascata la strada si faceva interessante… il momento più bello è l’arrivo alle cascate Sutherland Falls, le più alte della Nuova Zelanda, che proprio danno un senso di potenza assoluta.
Arrivato al terzo rifugio non c’era ad aspettarmi una doccia calda ma solo mosquito aggressivi che mi obbligano ad entrare subito nella zona cucina.
Stasera però niente cibo precotto, di quella schifezza basta, vado di panini che mi son rimasti piuttosto!

Comunque Milford Track è una bella esperienza per me.. due anni fa avevo detto che mai avrei fatto viaggio zaino in spalla ed invece ora sto facendo 53 km così e poi il sentiero è semplice ma sotto la pioggia devi essere preparato perché questa ti rallenta e rende più difficile il tutto.
A parte i soliti fenomeni del gruppo ho fatto amicizia con tutti… scambio battute, si scherza e si ride, ci si aiuta ed un gruppo di signore di Wellington mi hanno preso in simpatia e mi hanno anche offerto la cena ieri sera; mentre le camminate le faccio in compagnia del ragazzo coreano, simpatico e molto curioso su Italia ed italiani.

Domani si finisce, ci sta… 4 giorni son più che sufficienti e poi ho camminato nella foresta tropicale, son salito su vette con panorami assurdi, ho attraversato ponti di legno legati con delle fune alle piante, mi son messo alla prova come campeggiatore… ma ora una doccia calda me la sogno!
E poi, dopo 3 giorni di camminate, ora con me non verrebbe neanche una prostituta di strada!
Domani l’idea è di svegliarsi presto per fare le ore restanti e poi magari concludere con la crociera nel fiordo.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 21/01/2014, 15:36

26 novembre – Queenstown

ore 12.30
Eccomi a Queenstown, città famosa per essere il posto dove è nato il bungee jumping e di conseguenza cittadina orientata tutta sull’esperienze adrenaliniche.
Io però non farò niente di tutto questo visto che oggi è la mia giornata di riposo.. girerò un po’ di negozi, mangerò rilassato e cercherò di riscaldarmi al sole visto che ci saranno 10°.
Anche perché ormai sento il mio viaggio sulla via della conclusione, queste che mancano non sono giornate piene, anzi.. e poi dopo 3 settimane passate a fare le cose più disperate senza aver un momento libero, ci vuole un po’ di relax prima di rientrare alla normalità.
A dir la verità si poteva anche tagliare 1 giorno ad Auckland e tornare prima, ma va bene così.
Son state 3 settimane fantastiche, adoro quando in viaggio si è sempre in movimento, sempre a fare qualcosa o a preparare la prossima avventura.
E anche questa volta è stata così intensa che mi sembra di essere via da mesi.

Comunque ero rimasto all’ultima serata nell’hut del Milford Track.
La pioggia anche l’ultimo giorno non smesso per un minuto, ma giusto così.. il Milford è famoso per essere in una zona dove piove quasi sempre e già aver avuto 2 giorni di sole su 4 è stata una gran fortuna.
E poi con la pioggia l’ambiente intorno è più bello, le cascate son più rigogliose, i sentieri son interrotti da ruscelli d’acqua e la foresta da più l’idea di essere quella tropicale..
Le ultime 6 ore e 18 km di cammino erano tutti pianeggianti e io, insieme al coreano, le abbiamo affrontate di buon passo tanto da arrivare all’imbarco alle 12.40 dopo essere partiti alle 7.
In queste 6 ore, come dicevo, c’è stato quasi un riepilogo di quello incontrato in 4 giorni di cammino.
Incredibile vedere il numero di cascate che scendono dalle pareti delle montagne, anche volendo contarle avrei perso il conto; poi i ponti di legno e corda, da quelli più sicuri a quelli che ballavano manco fossimo sulle montagne russe; i tronchi che bloccavano il sentiero da scavalcare; i torrenti che ti tagliavano la strada e dovevi ingegnarti su come passarli per bagnarti il meno possibile.
Non so, l’ultimo giorno,come ambientazione, mi sembrava quasi quella di Apocalypse Now.
Ma alla fine del sentiero la soddisfazione era unica; nelle foto, sul mio volto, si vede la stanchezza per la camminata, per le notti nel sacco a pelo, per l’acqua preso camminando, per il peso dello zaino, per l’assenza di doccia, per il cibo scadente, per l’assalto dei mosquito…. Ma si vede soprattutto la gioia di aver visto posti bellissimi e di aver superato una prova nuova.
Ovviamente all’arrivo ho aperto quell’unica birra che avevo portato nel mio zaino per 4 giorni; una birra gustata lentamente, ma buona come poche altre nella mia vita.

Ora finita questa esperienza direi che la rifarei ancora e non cancellerei nulla… è stato incredibile e adesso mi sento ancora più carico di prima.
Quando son arrivato a Milford Sounds, alle 3, nonostante fossi bagnato e stanco ho voluto fare lo stesso la crociera di 2 ore nel fiordo.
Primo perché so che qui non ci tornerò e poi perché era il completamento di questi giorni.
La crociera, che tra l'altro quasi perdevo per salutare il gruppo delle signore di Wellington, l’ho fatta con tempo splendido… (nel senso perfetto per il luogo, e quindi con nuvole e leggera pioggia).
Mentre gli altri sulla barca (ben pochi a dir la verità) guardavano le cascate io studiavo le coste frastagliate ed una volta in aperto oceano mi son gustato l’ingresso nel fiordo.
Incredibile la visuale da lì con in fondo le vette ancora innevate… e poi sulle coste, oltre alle solite foche c’erano 2 pinguini nani, non me li aspettavo.. che sorpresa!

Ieri sera invece, dopo una lunga doccia calda, mi son concesso una cena con i fiocchi.
Riso e aragosta dei fiordi con vino Riesling e prima di andare a dormire una birra al pub con il coreano, così da salutarci.

Stamattina, altra sveglia alle 6 per fare la valigia e prendere il bus.
La zaino sembrava leggerissimo e mentre le solite canzone mi accompagnavano durante il passaggio tra i pascoli, pensavo di essere già pronto per la prossima avventura, il prossimo viaggio.. da affrontare con il sorriso sulle labbra e sempre aperto a scambiare due parole con il vicino di turno.
Ora sinceramente sento un po’ la stanchezza e poi son già andato al Kiwi park per vedere dal vivo il famoso uccello locale, che ha un becco lunghissimo e per mangiare sembra quasi che entri con tutto il becco sottoterra.
Vado a mangiare qualcosa, giro al porto, negozi e poi ostello, domani si torna al Nord… e tra 3 giorni esatti sarò in aeroporto pronto per tornare a casa.

Ore 14.30
Dopo un ottimo fish&chips ho scoperto i giardini pubblici di Queenstown, dove ora son seduto con vista lago a prendere un po’ di sole.
I giardini son il top per rilassarsi.. con i vecchi che giocano a bocce, i giovani a frisbee, e la gente che passa in bici nello sterrato vicino al bosco..
Bella cittadina questa Queenstown.

27 novembre – Queenstown

Ore 10.30
Appena finito di fare colazione con mega cappuccino e torta di cioccolato ed altra giornata di sole qui in N.Z.
Ma oggi è il giorno dell’avvicinamento a casa, il volo per Auckland è alle ore 14.15.
Ieri la giornata è stata piacevole, le due orette al parco mi avevo rigenerato e poi ho girato tanti negozi.. Rip Curl, Billabong, Quicksilver.. insomma tra una cosa e l’altra son arrivato in ostello alle 6 passate e da lì finalmente, dopo 5 giorni, ho risentito la famiglia via Skype.
La sera mi ha regalato uno di quei momenti inaspettati e indimenticabili.
Son arrivato in centro e ho visto tanta gente e tanti giovani seduti sulla spiaggia… chi mangiava qualcosa, chi beveva della birra; all’inizio non ho capito ma poi mi son reso conto il perché.
Stava per tramontare il sole e forse è stato uno dei più bei tramonti della mia vita.
Vedere il sole che scendeva dietro le montagne alla mia destra, il lago che cambiava colore, la vetta alla mia sinistra metà in ombra e metà ancora al sole, le anatre che nuotavano liberamente di fronte a me.. spettacolare..e, come dicevo, inaspettato, tanto che non avevo la macchina fotografica con me, ma solo il cell.
A rendere tutto ancora più magico c’era un ragazzo che sul marciapiede suonava un piano, uno di quelli vecchi da bar con le ruote e quindi trasportabile.
Sarà stato il tramonto, la musica triste al piano, il silenzio totale nonostante tantissima gente.
Ci son momenti speciale, spesso casuali, che per ognuno di noi rappresentano qualcosa di particolare, situazioni che solo tu le puoi capire..; quasi come a dirmi che forse è il momento di tornare a casa, o forse altro, non so.. ma queste emozioni nessuno me le potrà portare via.
Finito il tramonto e scesa la notte, mega hamburger e un paio di birre al birrificio del porto, con musica live e AllBlacks in Tv.
Queenstown si conferma di essere città da movida, ma era martedì.. tanti locali aperti ma non tanta gente.

Ora aspetto di prendere l’aereo e si torna in città ma l’avventura non è finita; domani, dopo 2 giorni a recuperare energie, avrò giornata piena… salire sulla torre Tv, andare al Mt. Eden, Eden Park (lo stadio del rugby) e se è bello prendo la bici e faccio un giro sulla costa orientale.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda radaulpa » 22/01/2014, 16:44

BRAVO OBE!!!

bei resoconti e belle esperienze!!

e complimenti per le foto!!
sono molto belle!
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 24/01/2014, 13:56

28 novembre – Auckland

Ore 00.30
Rientro ora in ostello.
Prima cosa… come la prima volta anche oggi son stato accolto dalla pioggia; però l’arrivo è stato diverso, sento le strade come mie e anche l’ingresso in ostello è stato un po’ come tornare a casa… far due parole con le stesse persone che mi avevano accolto 3 settimane fa e scherzare con loro, bello.
Magari son un po’ più stanco ma sicuramente più rilassato, più a mio agio.

Passare per Auckland prima di rientrare in Italia è stato certamente più costoso ma trovo interessante tornare in una città dopo un po’ di tempo e vedere l’effetto che fa e poi se domani non piove prendo la bici e vado a vedere la parte un po’ meno turistica o comunque quella che non ho già visitato.
Stasera, per cambiare cucina son andato a cena al giapponese, sempre a Ponsonby; Sushi Rolls giganti, misto pesce (capesante, gamberi e altro pescato) e un bel sake finale.
Al mercoledì il quartiere era abbastanza pieno di gente così dopo cena son tornato al solito locale Hipster.
Film anni 60 proiettati sulle pareti, live band simil Florence and the machine, vicino di bancone con giacca leopardata e una buona birra artigianale..
Penso che il viaggio non sia solo visitare cose nuove ma anche provare a vivere i luoghi così come sono e questa sera mi sentivo un po’ “local” e se magari ieri mi dicevo che forse era il momento di tornare a casa ora no, perché c’è un mondo da scoprire e vivere.

ore 16.30
Eccoci qui, l’ultima giornata ad Auckland è arrivata e dopo aver fatto anche le ultime compere mi godo un po’ di sole sulle panchine del lungo porto.
Oggi tra l’altro è anche il mio compleanno, direi 33 anni vissuti on the road; strana scelta quella di passare il compleanno nel luogo quasi più lontano dall’Italia e per di più da solo.
A dir la verità non è stata una scelta studiata, è semplicemente capitata nell’organizzazione del viaggio, ma non mi pesa più di tanto.
Una cosa stasera me la regalo, una cena al thailandese, forse il migliore provato qui.

La giornata di oggi è andata bene ed è stata molto piacevole; sveglia con calma (tanto prima delle 9 qui non si muove un’anima), colazione e poi ho affittato la bici.
Son andato in cima al Mt. Eden che praticamente è una collina (una volta era un vulcano) dalla forma particolare e tutta verde, cratere compreso.
Poi da lì c’è una vista della città grandiosa.. si vede la baia, il centro con i grattacieli e la torre della Tv, il ponte in metallo, le isole intorno ad Auckland e la periferia con altre vette vulcaniche verdi.
Da qui, una sosta all’Eden Park dove giocano gli AllBlacks era più che dovuta, peccato non aver potuto vedere una partita di rugby, visto che ora son in Europa per i test match.
In bici poi non è mica così easy, la città è tutta Sali e scendi.. a volte mi sentivo un po’ alla Richard Virenque.
Dopo il pranzo vietnamita vado secco sulla Tamaki Drive fino a Mission Bay; la vista delle isole e della città cambia.. così come il colore dell’acqua che ogni 5 minuti è diverso per via delle nuvole che vanno e vengono spinte dal vento.
Ed infine eccomi qui, dopo una chiacchierata con la tipa del noleggio bici, a fare l’ultima passeggiata nella zona centrale e poi in ostello.. c’è da preparare la valigia.

Alla fine, prima di prendere il bus per tornare in ostello ho camminato un oretta con le cuffie nell’orecchio nel lungo porto…luogo interessantissimo con i suoi ristoranti, il continuo movimento di barche e gli spazi aperti dove puoi anche prendere un libro da un cointainer rifatto a libreria e sederti a leggerlo lì.
E’ un lento addio a questa nazione.. fosse un film, ora partirebbero i titoli di coda.


29 novembre – Last Day

Ore 11
Ultime ore, tra poco prenderò lo shuttle per l’aeroporto.
Stamattina Auckland mi lascia con la consueta pioggerellina ed ora sto passeggiando per il “mio” quartiere con i suoi negozi di vestiti alla moda, le sue gallerie d’arte, i venditori di vestiti usati o oggetti di inizio secolo.
A distanza di tre settimane posso confermare che questo quartiere mi piace, nessun brand mondiale (tipo nike, H&M..ect) ma tutte cose particolari.
Tra l’altro si vede che qui in Nuova Zelanda piace molto lo stile un po’ retro o vintage.. per esempio nel vestire vanno molto camice un po’ a fiorellini, i pantaloni stretti, i vestiti colorati che sembrano usciti da vecchi film.. uno stile un po’ alternativo.
Tra l’altro oggi mentre facevo colazione è entrato un tipo assurdo, Mac in mano, pantaloni a zampa e soprattutto girava scalzo.

La serata di ieri, come previsto, è stata tranquilla.
Son tornato al Thailandese, stesso pollo alle 5 spezie, ma prima ho preso anche un paio di ostriche con sopra quella salsa un po’ piccantina.. favolosa.
Dopo soliti locali, ma in quello Hipster c’era la copia di Björk, 2 palle!

Direi che è arrivato il momento di tirare il bilancio e non nel senso economico..
E’ stato un viaggio particolare, il secondo in solitaria; ma ho fatto tantissime cose, molte delle quali mai fatte prime, ho visto posti favolosi ed indescrivibili e mi son messo in gioco ogni singolo giorno (forse tirando il freno solo gli ultimi 3-4 giorni)
Questo viaggio forse non mi ha arricchito mostrandomi un posto nuovo e totalmente diverso dal mio mondo (come lo era stata la Cina o l’Argentina), ma in questo momento era quello che ci voleva; un viaggio in luogo con spazi aperti ed i suoi momenti di silenzio, di pace.
Un viaggio dove ho perso il conto della gente conosciuta, chi per pochi minuti chi per più giorni.. un viaggio in cui ho visto anche il cambiamento del mio modo di pormi, giorno dopo giorno sempre più sereno.
Alla fine ogni avventura aiuta a conoscere più se stessi, no?

Sulla N. Zelanda cosa si può dire di più? Forse è la nazione “perfetta”, senza (o quasi) delinquenza, tutto è preciso al minuto o organizzato da Dio, gli abitanti son gentili e disponibili, i musei gratuiti ed in tutti danno particolare attenzione ai bambini coinvolgendoli e spingendoli a sperimentare.
Insomma, avranno anche loro dei problemi.. (’alcool, il cibo spazzatura, per esempio) ma tirando le somme hanno un gran bel stato.
Poi.. che natura ragazzi!.. ad oggi, da questo punto di vista è il luogo migliore al mondo che abbia mai visto.

E se all’inizio mi chiedevo se valesse la pena di spendere tutti questi soldi per venire fin qui, ora son stra-contento di questa scelta; sarò anche meno ricco dal punto di vista economico, ma sicuramente più ricco di avventure.

The End
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda robbè » 28/01/2014, 15:14

ecco ora ho trovato un altro buon motivo per non studiare, leggere il tuo racconto!
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 28/01/2014, 18:13

robbè ha scritto:ecco ora ho trovato un altro buon motivo per non studiare, leggere il tuo racconto!


Per studiare c'è sempre tempo ;)
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda geom.Calboni » 30/01/2014, 21:43

obe ha scritto: ho fatto tantissime cose, molte delle quali mai fatte prime, ho visto posti favolosi ed indescrivibili e mi son messo in gioco ogni singolo giorno

Dire che davvero sono state varie esperienze concentrate in un unico viaggio: dal trekking, alla vela, ai delfini, al viaggio in solitaria in se, etc.
Complimenti !
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda Lebowski » 08/02/2014, 21:00

Ciao Obe,
il rugby dei bambini che hai visto, senza placcaggi veri e propri, si chiama minirugby.
Io lo praticai anni fa alle medie. Epoche fa, direi. Se ricordo bene si gioca così se sei under12, ora non ricordo perfettamente.
Ha regole leggermente diverse anche se ti insegnano comunque a placcare (cioè spinta con le gambe, viso girato di lato, vietato il collo etc.) ma a livello di insegnamento. Ricordo che noi chiedemmo all'istruttore di placcare anche in allenamento, altrimenti non avremmo più giocato (in pratica potevamo scegliere tra rugby e calcio).
Lui acconsentì e giocammo come se fosse rugby vero e proprio ma a livello ufficiale il minirugby prevede il tocco sulla schiena eil giocatore si deve fermare.

Per il resto mi fa piacere ti sia piaciuto il viaggio. Che differenze hai notato tra l'Australia e la Nuova Zelanda, a parte l'inserimento sociale degli indigeni maori rispetto alla "segregazione" degli aborigeni australiani?
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 10/02/2014, 14:09

Lebowski ha scritto:Per il resto mi fa piacere ti sia piaciuto il viaggio. Che differenze hai notato tra l'Australia e la Nuova Zelanda, a parte l'inserimento sociale degli indigeni maori rispetto alla "segregazione" degli aborigeni australiani?


Dipende da cosa parli... se parli di territorio son molto differenti tra loro, se invece parliamo di "stile di vita" diciamo che son abbastanza similari.

Principali differenze
- clima, La Nuova Zelanda ha un clima molto piovoso e ventoso.. anche d'estate difficilmente raggiunge temperature elevate (sopra i 30°), cosa che invece in Australia avviene spesso e praticamente un pò ovunque.
Facendo un paragone assurdo...diciamo che la NZ è vicina a un Irlanda e l'Australia ad una Spagna
- territorio, la differenza di clima (ma non solo quella), porta ad avere un territorio molto diverso.. la NZ è molto molto verde e direi omogenea, l'Australia è piena di zone aride (mi viene in mente la zona centrale) e soprattutto varie tra di loro (costa, area tropicale intorno a Darwin, ect)

Molto simili per quanto riguarda
- costo della vita
- calma e stile di vita
- organizzazione e precisione (servizi pubblici, strutture turistiche, ect)
- nightlife (inizia presto ed è molto incentrata sulle grandi bevute)

Una piccola differenza forse c'è nella moda, in generale l'Australia mi è sembrata più orienteta ai marchi sportivi (in particolare quelli di surf), mentre la Nz è più verso lo stile alternativo/rock
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 05/06/2014, 10:01

Riepilogo i dati Nuova Zelanda, che magari possono essere utili a qualcuno

VOLI / TRASPORTI

volo and/rit Milano – Auckland con Emirates pagato 1.200 euro (prenotato a fine marzo – il prezzo è rimasto stabile fino a settembre)

volo interni Queenstown – Auckland con Jetstar pagato 50 euro (prenotato a maggio – anche qui il prezzo è rimasto stabile fino a settembre – ottobre)

per muovermi all’interno ho usato le due compagnie di bus locali; la Intercity e la Nakedbus.
Tra le due leggermente meglio la Intercity, ma anche con la Nakedbus si viaggia benissimo.
Entrambe fanno la promozione dove, su ogni tratta, il primo biglietto venduto costa solo 1 dollaro, quindi se si ha già l’idea d’itinerario si può approfittarne e viaggiare praticamente gratis.

Noleggio Auto
Per un breve tratto (da Nelson a Christchurch) ho noleggiato l’auto.
Oltre alle più famose (Avis, Hertz, ect) ci sono alcune compagnie locali che costano parecchio meno.
Ovviamente hanno polizze assicurative più restrittive, non sono in tutte le città (per esempio non arrivano fino a Dunedin) e le auto sono un po’ più “datate”.
Io ho noleggiato con OMEGA RENTAL CARS e mi son trovato molto bene e soprattutto ho speso meno della metà che con Hertz.
Per 3 giorni di noleggio, con la copertura assicurativa massima ho speso 80 euro.

Traghetto
Da Wellington a Picton (tra le due isole) ho usato ovviamente il traghetto.
Ci sono due compagnie, la interislander e la Bluebridge.
Io ho optato per la seconda visto che aveva il molo di partenza più vicino al centro e a due passi dal mio ostello.
Prenotato online ad agosto.. ma si può anche prenderlo in loco.
Posso consigliare di fare la tratta di giorno perché la traversata offre bellissimi spunti scenografici.


ALLOGGI

Ho sempre alloggiato in ostelli, in camera privata con bagno in comune.
L’offerta di ostelli è notevole, in genere ho preferito quelli con la migliore posizione

AUCKLAND
Sia all’inizio che alla fine ho alloggiato al Ponsonby Backpackers. www.ponsonby-backpackers.co.nz/
Piccolo ostello in una vecchia casa, pulito, essenziale e con personale simpatico e gentile.
Secondo me il suo punto di forza è la posizione, non è nel quartiere CBD ma in quello “alternativo alla moda” di Ponsonby.
Perfetto per la sera con ristoranti e locali.. e comunque in 15 minuti di autobus si è in centro.
Dovessi tornare ad Auckland non avrei dubbi e prenoterei qui!
Costo 28 euro a notte – wifi extra

ROTORUA
Crash Palace Backpackers www.crashpalace.co.nz/
Anche questo ottimo ostello, pulito e con camere spaziose.
Sala comune con tavolo da biliardo, musica, barettino e minipiscina con idro… quindi ambiente accogliente e che ben predispone per conoscere altri viaggiatori
Costo 20 euro a notte – wifi gratis primo giorno, extra a pagamento

TURANGI
Extreme Backpackers www.extremebackpackers.co.nz
Considerando che Turangi è piccolissima e che serve essenzialmente per il Tongariro Alpine Crossing (anche per gli standard Neozelandesi), l’ostello praticamente come un motel “americano”, però proprietari simpatici, camere pulitissime e salone comune comodo.
Costo 30 euro a notte – wifi extra


WELLINGTON
Downtown Backpackers www.downtownbackpackers.co.nz/
Questo più che un ostello è un hotel, anche per via del continuo vai-vieni di gente
L’ho scelto per la vicinanza al molo dei traghetti e comunque solo a 10 minuti dal centro a piedi.
Camera bellissima (forse la migliore avuta in NZ), location interessante (è un vecchio palazzo che mantiene la struttura di metà 900, con ascensori, sala colazione, bar in stile anni 60-70).
Costo 40 euro a notte – wifi extra


NELSON
YHA Nelson https://www.yha.co.nz/hostels/south-isl ... els/nelson
Primo ostello della catena YHA.
Come tutti i loro ostelli, puliti, bell’ambiente comune e ottima posizione
Costo 35 euro a notte – wifi compreso (solo membri, extra senza tessera)

KAIKOURA
https://www.yha.co.nz/hostels/south-isl ... els/nelson
Vedi sopra
Costo 40 euro a notte - wifi compreso (solo membri, extra senza tessera)

CHRISTCHURCH
Kiwi Basecamp www.kiwibasecamp.co.nz
A Christchurch gli ostelli son in media un po’ più cari che nel resto della NZ, ho scelto questo, anche se non centralissimo essenzialmente per il costo
Diciamo un po’ più rustico del YHA ma alla fine bel posto. Ho trovato parecchi che usano l’ostello come alloggio costante (2-3 mesi)
Costo 30 euro a notte – wifi extra


DUNEDIN
Hogwarts www.hogwartz.co.nz
Ostello bellissimo, sembrava proprio di essere a casa… con personale e bellissimo ambiente comune
Costo 35 euro a notte – wifi extra

TE ANAU
YHA TE ANAU https://www.yha.co.nz/hostels/south-isl ... a-te-anau/
Vedi sopra..da aggiungere solo che l’ostello è veramente grande
Costo 38 euro a notte - wifi compreso (solo membri, extra senza tessera)


QUEENSTOWN
YHA https://www.yha.co.nz/hostels/south.../ ... -lakefront
Vedi sopra, ho scelto il lakefront perché quello centrale non aveva singole.. camminata di 10-15 minuti ma sul lungolago.. quindi anche piacevole
Costo 33 euro a notte - wifi compreso (solo membri, extra senza tessera)


In generale, come in Australia, conviene diventare membro o dell’YHA o dell’BBH
Generalmente una volta membro, negli ostelli convenzionati, si ha un leggero sconto sulle tariffe e il wifi gratuito.
In più danno la possibilità di avere sconti su tour-attività varie..
Diciamo che già solo con lo sconto sull’alloggio si recupera tutto il costo della tessera.


TOUR

MILFORD TRACK
Essendo uno dei trekking più famosi in NZ e non potendo alloggiare in campeggio ma solo nei rifugi (che hanno una 50ina di posti) la prenotazioni è essenziale.
Da novembre a marzo (in particolare nei mesi di Dicembre-Gennaio-Febbraio) è meglio prenotare già verso aprile, maggio.
E’ facilissimo tramite il sito del Dipartimento Nazionale
www.doc.govt.nz/parks-and.../tracks-and ... ford-track

Le altre escursioni/tour che ho effettuato son prenotabili anche in loco senza problemi.. sia in ostello che nei vari info.point turistici che sono presenti in ogni città/paesino.

Io ho optato per la nuotata con i delfini, il kayak nell’Abel Tasman Park, la Crociera nel Milford Sound.. se qualcuno vuole info maggiori, chieda pure
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obe
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