Giorno 7 - Zio pepe
Mi sveglio intorno a mezzogiorno, mi lavo, faccio colazione/pranzo e mi preparo per uscire. Oggi la giornata era bella, poco nuvolosa a fresca, ma non fredda. L'escursione di oggi prevedeva una visita al memoriale della battaglia che diede l'inizio alla guerra tra germania e unione sovietica nel 1941, il memoriale è stato costruito esattamente nella posizione in cui venne combattuta, ai limiti territoriali con la polonia. Per raggiungere il memoriale si deve andare al fondo del moskovskaya boulevard, o all'inizio, non ricordo la numerazione in che ordine fosse, lungo il vialone che termina al memoriale ci sono tutta una serie di insegne che ricordano i fatti e i personaggi importanti legati a quel periodo, oltre questo c'è anche il famoso museo dei treni che però deciderò di saltare, non essendone così particolarmente attratto.
L'ingresso del memoriale è segnato da un imponente stella sovietica incisa nel cemento che fa da ponte per l'ingresso alla struttura. All'interno tutto è immenso, tipica concezione sovietica, la stele della vittoria e il volto inciso (o plasmato) nel cemento dominano la scena al centro del memoriale. Tutto intorno le rovine della fortezza a diversi monumenti. Il colpo d'occhio è maestoso, poi in una giornata come questa rende ancora di più, ci sono anche 2 chiese nelle quali vengono tipicamente celebrati tutti i matrimoni per via della location. Turisti ce ne sono, oggi è venerdì ma, come potete ben immaginare sono quasi tutti russi o polacchi. Giro attorno alla struttura dall'esterno e noto anche una cicogna che gironzolava nei pressi del fiume che fa da limite naturale alla fortezza. Decido di percorrere tutto il perimetro fin dove mi era possibile andare, salgo su una delle fortificazioni che facevano da ponte di ingresso nella speranza di vedere un po' di polonia, ma la vegetazione me lo impedisce, scatto comunque una bellissima fotografia del panorama.
Passo quasi un paio d'ore nella visita del memoriale più che altro perché è molto vasto e camminando a piedi ci vuole un po' di tempo per visitarlo. Prima di uscire assisto anche ad una celebrazione fatta da studenti, probabilmente una ricorrenza cadeva proprio in quel giorno, ci sono musiche e parole in filodiffuzione delle quali purtroppo non capisco nulla ed un piccolo corteo che porta corone di fiori ai piedi della stele sulle quali sono riportati tutti i nomi dei caduti. Faccio anche un piccolo video.
La temperatura era davvero piacevole ma, come sempre soffiava una brezza autunnale fastidiosa che mi costringeva a coprirmi e scoprirmi per la gioia della mia condizione fisica. Ripasso verso il centro e ripercorro la via principale, mi piaceva l'aria di brest, la trovavo accogliente, la gente mi dava l'impressione di essere più cordiale e sorridente, per quanto un paese russo possa sorridere
Erano circa le 17 e mi dirigo di nuovo in piazza lenina per attendere nick che usciva da lavoro. Puntualissimo alle 18 e 05 ci incontriamo e decidiamo sul da farsi. Io avevo fame, avendo fatto una colazione/pranzo verso le 13 ed avendo camminato parecchio il mio fisico richiedeva CIBO! così entriamo in un café quasi a caso, purché servissero cibo bielorusso! carino come locale ma pessimo per il rapporo scelta/prezzi. Io prendo solo un piatto di dranicky che avranno soltanto l'effetto di aprirmi ancora di più lo stomaco, Cosicché uscendo da questo café entriamo subito in un altro per mangiare seriamente. Siamo fortunati, il posto è più spartano, ma il cibo ed i prezzi sono decisamente migliori. Ci rifocilliamo per bene e poi riprendiamo a passeggiare. La temperatura stava calando velocemente insieme al sole, erano quasi le 20 di sera e decidiamo sul da farsi. Nick non aveva programmi, io ovviamente volevo un po' di divertimento. Essendo ancora presto decidiamo di andare in un bar per bere qualcosa.
Nick è uno scommettitore, gli piace scommettere su qualunque cosa, gioca spesso anche su internet a poker e sostiene di essere un bravo giocatore. Io gli chiedo se conosce un lounge bar e lui dice che non ne ha idea così gli suggerisco di chiedere a qualcuno se lo conosce, lui mi lancia qui una sfida, "scommetti che le prime 5 ragazze a cui chiederai l'informazione non parlano inglese?" accetto la sfida, la cifra simbolica era di 1000rb, io mi armo di positività e parto all'attacco. Individuo un gruppo di tre ragazze che mi davano l'impressione di essere inglesi parlanti e le fermo, gli chiedo se parlano inglese e loro rispondono di si! Ovviamente nick se ne era stato in disparte per assistere alla scena
Le ragazze mi suggeriscono il Time café, non molto lontano da dove ci trovavamo. aspetto che se ne vanno e nick mi mostra la banconota che afferro al volo. C dirigiamo per cui al Time café. Il locale è appunto, come dice il nome, un café più che un bar. Ma è molto curato, pur non essendo mai stato a manatthan, questo posto mi dava l'impressione di essere a NY, la metà dei camerieri parla anche inglese
Alla fine penso che a brest ci siano più persone che parlano inglese che in tutte le altre città visitate. Ci intratteniamo per un oretta bevendo qualcosa.
Nick, come tutti i bielorussi, è paranoico. Non vuole toccare una singola goccia d'alchool, nonostante a lui piaccia bere, perché ha paura di esser fermato dalla polizia. In bielorussia c'è lo stesso limite che abbiamo in italia per la guida in stato di ebrezza ma lui ha il terrore di esser colto in fallo. In bielorussia c'è il più alto numero procapite di poliziotti per persona di tutta europa, credo circa 1 poliziotto ogni 100 abitanti. Uno dei motivi che rendono questa gente così paranoica. Nick ogni volta che incrociava una pattuglia della polizia diventava irrequieto e cominciava a pronunciare abbozzi di parole tipo police shit, fuck police e puntava il dito medio, ben nascosto sotto il cruscotto!
Io sarei andato in un club stasera, ma nick non ama i club per cui ho cercato di trovare una via di mezzo che potesse soddisfare entrambi. E qui salta fuori il nome di Zio pepe! un posto che faceva da sala giochi e bar con una piccola pista da ballo. In realtà il nome, pronunciato in russo è зиё пепе (me lo sono inventato, dalla pronuncia) con la S sonora che in questo caso funge da Z, Il che mi fa venire in mente che il gestore del locale dovesse essere un italiano di origini meridionali visto che comunque era ancora presto mi sembrava la soluzione migliore, avremmo potuto intrattenerci nella sala bowling intanto che la serata al bar cominciasse. Nick non si sentiva a suo agio perché era in abiti da lavoro, cioè quegli abiti che in genere il canga usava nel SUO di lavoro! Completo con giacca e camicia, ma senza cravatta
Iniziamo a giocare, il locale non è molto curato a dispetto della norma dei locali dell'est, il bowling è fatiscente e funziona anche male, ma che importa, dovevamo solo divertirci un po'! Avrò giocato a bowling 3 volte in tutta la mia vita, quindi non mi avrebbe fatto una grossa differenza. Per mia fortuna anche in questo locale non si poteva fumare, c'era una sala apposta. Iniziamo a giocare e la partita procede alla pari, poi ad un certo punto pungolo nick e gli lancio io una sfida, gli dico che col prossimo tiro avrei fatto strike! dichiarato Lui accetta e punta i soliti 1000rb, io scelgo la palla, mi preparo al tiro, prendo la rincorsa e lancio la palla, poi immediatamente do le spalle alla pista e guardo nick, punto il dito all'orecchio e resto in attesa del classico rumore....strike! Nick rimane allibito! non ci poteva credere!
Giochiamo per un ora, quanto avevamo pagato in precedenza...OMISSIS...La serata intanto si stava animando nel bar e l'apporto di materiale umano pure. Nick non ne voleva proprio sapere di ballare, io gli offro qualcosa da bere per metterlo un po' a suo agio ma dimentico ancora una volta che non vuole bere per via dell'auto, cosicché decide di andare a fumare nella sala dove ci sono i biliardi e magari fermarsi lì a giocare, ci mettiamo d'accordo che di tanto in tanto ci saremmo ritrovati. il modo in cui era disposta la pista non era molto intelligente, l'avevano posta tra l'ingresso principale e l'ingresso alla sala bowling, il che vuol dire che la pista era una zona di passaggio continuo e ti impediva di ballare, a meno di spostarti molto prossimo al palco del DJ o ai tavolini del bar....OMISSIS... Erano circa le due quando usciamo dal locale e ci dirigiamo a casa. Beviamo e sgranocchiamo ancora qualcosa e facciamo due chiacchiere prima di coricarci. Non prendo subito sonno, la giornata non era stata particolarmente lunga ma fisicamente ero stanco per cui dopo una decina di minuti arriva il torpore e mi addormento.