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Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 9:51
da geom.Calboni
Spinto dallle insistenze del Cancelliere Porcaccia Bidet 8-) , lo scorso week end ci siamo recati in gita romantica :) sulle tracce della I° guerra mondiale.
questo l'itinerario effettuato tra sabato e domenica:

Sabato:
- Redipuglia. visita al più grande sacrario militare d'Europa.
- Gorizia. giro in centro, al castello e visita al museo della I° guerra mondiale.
Tra l'altro ho scoperto che Gorizia è città eroina dell'unità d'Italia alla stregua delle città eroine dell'Unione Sovietica... 8-)
- Nova Gorica. visita della città e del santuario che conserva la tomba dei Borboni.
città deludente, nightlife pure. il centro del "divertimento" nascosto fuori città in zona centri commerciali e:
- indicato solo tramite soffiata del solito metronotte, nottambulo inguaribile;
- individuata la zona solo perchè mastico un croato elementare (neanche il navigatore è stato utile);
- scovato per analogia 8-) solo perchè l'ubicazione è del tutto simile ad un locale di Cosenza :D
Di interessante a Nova Gorica c'è solo la frontiera, sulla quale linea io e Porcaccia Bidet abbiamo trascorso più di un'ora 8-) vistane la particolarità.
Domenica:
- costeggiato in terra slovena il fiume Socha (Isonzo) con scenari spettacolari e soste fotagrafice a Kanal e Tolmin.
- Kobarid (Caporetto) con visita al museo della I° guerra mondiale, al Sacrario militare ed allo splendido panorama che si gode.
per mancanza di tempo, però, abbiamo dovuto saltare il percorso tra le montagne :(
- Udine, visita al centro storico ed al castello.
- cena a Verona da Pingo e famiglia :D

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 12:30
da radaulpa
bravi bravi

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 21:27
da andre86
Che spettacolo!!

Bel giretto...

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 21:37
da palaz
Mica te la cavi così. Fuori le foto ed un resoconto emozionale più dettagliato.

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 22:44
da giuli
appunto!
itinerario che ha sempre interessato molto anche me, resto sintonizzata

origini del viaggio istituzionale

MessaggioInviato: 17/05/2010, 23:49
da Porcaccia Bidet
Esimi iscritti,
ad O.T.R.A., associazione da sempre attenta alle ricorrenze istituzionali, non potevano sfuggire i festeggiamenti per i 150 anni dell’unita nazionale.
Per tale ragione, il Consiglio Organizzativo ha deciso di intraprendere viaggio speciale, anzi un vero e proprio pellegrinaggio della Religione civile.
Come sapete, il processo di unificazione nazionale termina con la prima Guerra Mondiale, da alcuni storiografi denominata anche “Quarta Guerra di Indipendenza”.
Il Consiglio Organizzativo ha decretato di visitare a Redipuglia (GO), dallo sloveno "sredij polije" ovvero “terra di mezzo”, il più grande Sacrario Militare Italiano, realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Inaugurato nel 1938, il Sacrario custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. Per la precisione, sono custodite le spoglie mortali dei combattenti dell’invitta Terza Armata comandata dal Duca d’Aosta Emanuele Filiberto di Savoia.
Il Consiglio Organizzativo ha scelto poi di risalire l’Isonzo fino a Caporetto dove, nell’ottobre del 1917, fu combattuta l’omonima battaglia dal Regio Esercito italiano contro le forze austro-ungariche e tedesche. La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell'Isonzo, (in tedesco schlacht von Karfreit, o zwölfte Isonzoschlacht) rappresenta tutt'ora la più grave disfatta dell'esercito italiano.
Il Consiglio Organizzativo ritiene che l’amore per i viaggi, gli altri popoli e le altre culture non possa in alcun modo prescindere dall’amor di Patria. Anzi, le due passioni, si corroborano a vicenda.
Orbene, un viaggio del genere non poteva essere intrapreso da un’ordinaria delegazione associativa: O.T.R.A. doveva essere rappresentata dai massimi vertici istituzionali, vale a dire, il Direttore Organizzativo (alias Geometra) ed il sottoscritto Cancelliere (pronipote di un soldato della gloriosa Terza Armata sepolto a Redipuglia).
Le previsioni del tempo annunciavano pioggia, i soliti disfattisti suggerivano un rinvio del viaggio. Tuttavia, la volontà del Consiglio Organizzativo è stata granitica: che nessuno mai dica che un Consigliere O.T.R.A. abbia rinunziato ad un viaggio già programmato! Mai si dica che un temporale ci abbia impedito di onorare i Caduti!
Dopo un attento studio delle previsioni meteorologiche, siamo impavidamente partiti da Firenze e, fino a Redipuglia, abbiamo viaggiato sotto una pioggia ininterrotta. A Redipuglia la pioggia è cessata e, tranne qualche schizzetto, non si è più ripresentata.
L’ultima tappa del viaggio è stata Verona, dove siamo stati amabilmente accolti dal rag. Pingo e gentile consorte. Lì è nata l’idea di assistere, in futuro, ad uno spettacolo della splendida stagione operistica dell’Arena. Ormai si sa: il Consiglio Organizzativo è culturalmente insaziabile…
Seguiranno articoli più dettagliati.

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 18/05/2010, 0:24
da Rysio
Complimenti per l'itinerario!
Si vede la mano del Cancelliere in questi viaggi...
Ed un grandissimo plauso per le parole in ricordo di coloro
che hanno combattuto e perso la vita in nome di qualcosa più grande di loro
e per un ideale comune: l'Italia.
Nonostante le "bestemmie" che si sentono in giro sull'unità e l'ignoranza
piuttosto diffusa, possiamo affermare con orgoglio che non è stato
un sacrificio inutile!
Bravo Porcaccia bidet!

Re: origini del viaggio istituzionale

MessaggioInviato: 18/05/2010, 22:31
da palaz
Porcaccia Bidet ha scritto:Esimi iscritti,
ad O.T.R.A., associazione da sempre attenta alle ricorrenze istituzionali, non potevano sfuggire i festeggiamenti per i 150 anni dell’unita nazionale.
Per tale ragione, il Consiglio Organizzativo ha deciso di intraprendere viaggio speciale, anzi un vero e proprio pellegrinaggio della Religione civile.
Come sapete, il processo di unificazione nazionale termina con la prima Guerra Mondiale, da alcuni storiografi denominata anche “Quarta Guerra di Indipendenza”.
Il Consiglio Organizzativo ha decretato di visitare a Redipuglia (GO), dallo sloveno "sredij polije" ovvero “terra di mezzo”, il più grande Sacrario Militare Italiano, realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Inaugurato nel 1938, il Sacrario custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. Per la precisione, sono custodite le spoglie mortali dei combattenti dell’invitta Terza Armata comandata dal Duca d’Aosta Emanuele Filiberto di Savoia.
Il Consiglio Organizzativo ha scelto poi di risalire l’Isonzo fino a Caporetto dove, nell’ottobre del 1917, fu combattuta l’omonima battaglia dal Regio Esercito italiano contro le forze austro-ungariche e tedesche. La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell'Isonzo, (in tedesco schlacht von Karfreit, o zwölfte Isonzoschlacht) rappresenta tutt'ora la più grave disfatta dell'esercito italiano.
Il Consiglio Organizzativo ritiene che l’amore per i viaggi, gli altri popoli e le altre culture non possa in alcun modo prescindere dall’amor di Patria. Anzi, le due passioni, si corroborano a vicenda.
Orbene, un viaggio del genere non poteva essere intrapreso da un’ordinaria delegazione associativa: O.T.R.A. doveva essere rappresentata dai massimi vertici istituzionali, vale a dire, il Direttore Organizzativo (alias Geometra) ed il sottoscritto Cancelliere (pronipote di un soldato della gloriosa Terza Armata sepolto a Redipuglia).
Le previsioni del tempo annunciavano pioggia, i soliti disfattisti suggerivano un rinvio del viaggio. Tuttavia, la volontà del Consiglio Organizzativo è stata granitica: che nessuno mai dica che un Consigliere O.T.R.A. abbia rinunziato ad un viaggio già programmato! Mai si dica che un temporale ci abbia impedito di onorare i Caduti!
Dopo un attento studio delle previsioni meteorologiche, siamo impavidamente partiti da Firenze e, fino a Redipuglia, abbiamo viaggiato sotto una pioggia ininterrotta. A Redipuglia la pioggia è cessata e, tranne qualche schizzetto, non si è più ripresentata.
L’ultima tappa del viaggio è stata Verona, dove siamo stati amabilmente accolti dal rag. Pingo e gentile consorte. Lì è nata l’idea di assistere, in futuro, ad uno spettacolo della splendida stagione operistica dell’Arena. Ormai si sa: il Consiglio Organizzativo è culturalmente insaziabile…
Seguiranno articoli più dettagliati.


Ma che lavoravi all'Istituto Luce? :lol:

Il sacrario della Terza armata in una foto del suddetto Istituto:
Immagine
(http://www.archivioluce.com/archivio/)


Bell'inizio; il giusto tono e l'enfasi che si addice a tale evento.

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 18/05/2010, 23:37
da Jena Plissken
Bel viaggio sono molto più esperto della seconda guerra mondiale avrei molto da imparare ed è un itinerario certamente interessante ;)

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 19/05/2010, 8:48
da geom.Calboni
a breve posterò qualche foto e dirò di più.

devo però dire che sono stato sorpreso nel visitare i musei della I° guerra mondiale a Gorizia e a Kobarid, davvero molto interessanti.
ma perchè, almeno quello di Gorizia visto che è Italia, questi musei sono misconosciuti e relegati a bassa importanza? :roll:

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 19/05/2010, 10:09
da Lebowski
geom.Calboni ha scritto:a breve posterò qualche foto e dirò di più.

devo però dire che sono stato sorpreso nel visitare i musei della I° guerra mondiale a Gorizia e a Kobarid, davvero molto interessanti.
ma perchè, almeno quello di Gorizia visto che è Italia, questi musei sono misconosciuti e relegati a bassa importanza? :roll:


Non sono così sconosciuti. Forse perché sei cresciuto a Cosenza (niente di offensivo). ;)
Intendo dire che per noi che stiamo al Nord, spesso alle medie o alle superiori proponevano il viaggio Palmanova, Trieste, etc. in gita scolastica. Con il Sacrario Militare di Redipuglia.
è quasi un must.

Io in quelle zone non ci andai con la squola ;) perché andammo in gita solo in prima e in quinta. (in prima perché non ci conoscevano, in quinta perché era d'obbligo: negli altri anni nessun professore si sarebbe azzardato a portarci).
Mi soffermai a Redipuglia di ritorno dalla Croazia, in una calda domenica di luglio del 2008. Da solo.
Ora vedo se trovo qualche foto anche io da postare.

Di quel giorno ricordo un gruppo di ragazzi, dall'accento miei conterranei (credo Brescia). Uno di loro era un similesaltato e un altro lo calmò subito con una frase: "Quali eroi? Erano solo contadinotti ignoranti che non sapevano nemmeno perché erano lì" riferendosi ai morti.
Pensandoci bene aveva ragione. Però dovrebbe ricordare che la stragrande maggioranza degli italiani dell'epoca era composta da poveri contadini. L'unica differenza tra lui e loro la fa la data di nascita.

C'è un luogo sconosciuto a me sino a pochi giorni fa, a 25-30 km da casa che è pure patrimonio dell'Unesco, il villaggio operaio di capriate (BG). Lo visiterò prossimamente. Della mia ignoranza mi vergogno un po'. Ma questo è OT.
Ciao

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 19/05/2010, 13:07
da geom.Calboni
Lebowski ha scritto:
Non sono così sconosciuti. Forse perché sei cresciuto a Cosenza (niente di offensivo). ;)
Intendo dire che per noi che stiamo al Nord, spesso alle medie o alle superiori proponevano il viaggio Palmanova, Trieste, etc. in gita scolastica. Con il Sacrario Militare di Redipuglia.
è quasi un must.

Redipuglia certo che è famoso e lo conoscevo ma è il museo di Gorizia che personalmente non ne ho mai sentito parlare se non in fase di "studio" della nostra gita.
forse al nord è conosciuto per via delle gite scolastiche (come dovrebbe essere) però nel resto d'Italia (anche centrale) non è sponsorizzato per niente. Anche perchè in 34 anni ne avrei dovuto sentire parlare prima o poi... 8-)

O.T.: per la cronaca, a noi sudisti 8-) , durante le gite scolastiche ci portavano a Pompei, Grotte di Castellana, trulli di Alberobello e zoosafari di Fasano... :D

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 19/05/2010, 13:41
da Lebowski
geom.Calboni ha scritto:
Lebowski ha scritto:
Non sono così sconosciuti. Forse perché sei cresciuto a Cosenza (niente di offensivo). ;)
Intendo dire che per noi che stiamo al Nord, spesso alle medie o alle superiori proponevano il viaggio Palmanova, Trieste, etc. in gita scolastica. Con il Sacrario Militare di Redipuglia.
è quasi un must.

Redipuglia certo che è famoso e lo conoscevo ma è il museo di Gorizia che personalmente non ne ho mai sentito parlare se non in fase di "studio" della nostra gita.
forse al nord è conosciuto per via delle gite scolastiche (come dovrebbe essere) però nel resto d'Italia (anche centrale) non è sponsorizzato per niente. Anche perchè in 34 anni ne avrei dovuto sentire parlare prima o poi... 8-)

O.T.: per la cronaca, a noi sudisti 8-) , durante le gite scolastiche ci portavano a Pompei, Grotte di Castellana, trulli di Alberobello e zoosafari di Fasano... :D


Ah, se ti riferivi al Museo di Gorizia, allora è sconosciuto anche qua. ;)
Pensavo a tutto il tragitto.
Sulla Prima Guerra Mondiale, so che è molto affascinante (dicono, a me non sembra) ma al tempo stesso faticoso il percorso sui vari monti (Pasubio etc.) in Veneto con le trincee, le gallerie, etc. dove si attestavano i soldati.
Un paio di miei amici lo fecero da adolescenti in un campo scuola. Io non ci andai (i chierichetti non mi sono mai andati a genio, già allora mi dedicavo ad altro ;))

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 24/05/2010, 11:59
da Porcaccia Bidet
Esimi iscritti,
ringrazio per le gentili e simpatiche parole di interessamento. Mi compiaccio che l’argomento abbia tenuto piuttosto alto il livello della discussione.
Ricordo che il 24 maggio di 95 anni fa, l'Italia, purtroppo, entrò, in guerra. Riporto la prima strofa de "La leggenda del Piave", meglio conosciuta come "La canzone del Piave", una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E.A. Mario).

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"

Sacrario Militare di Redipuglia

MessaggioInviato: 26/05/2010, 22:49
da Porcaccia Bidet
Sacrario Militare di Redipuglia

Caporetto e Udine

MessaggioInviato: 26/05/2010, 22:59
da Porcaccia Bidet
Ossario italiano di Caporetto. Udine Piazza della Libertà (la piazza principale).

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 08/06/2010, 13:27
da geom.Calboni
Porcaccia Bidet ci illustra la storia del Sacrario di Redipuglia:

http://www.on-the-road-again.it/italia/ ... rmata.html

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mondiale

MessaggioInviato: 17/08/2010, 18:26
da geom.Calboni
Porcaccia Bidet ci conduce nelle cause della Disfatta di Caporetto:

http://www.on-the-road-again.it/europa/ ... fatta.html

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mond

MessaggioInviato: 26/10/2010, 12:57
da geom.Calboni
Un altro pezzo che se ne va: :roll:

Gorizia, demolito l’ultimo valico della “cortina di ferro”
Il valico internazionale della Casa Rossa a Gorizia è stato demolito: non esistono quindi più le garitte, un tempo presidiate dalla Polizia jugoslava, che costituivano l’ultima traccia materiale della cortina di ferro. Al loro posto ci sarà un’aiuola spartitraffico. L’intervento è stato effettuato dal lato sloveno del confine.
Rimarrà invece in piedi la pensilina dalla parte italiana, da dove le autorità avevano rimosso le cabine stradali già alla fine del 2007, anno in cui la Slovenia fece il suo ingresso nell’area di Schengen.

Re: Tra Friuli e Slovenia. Sulle tracce della I° guerra mond

MessaggioInviato: 26/10/2010, 13:44
da Lebowski
Di quella battaglia mi ha sempre lasciato piuttosto basito una cosa:
perché esistono ancora oggi vie, piazze, stazioni etc. intitolate a Luigi Cadorna?

Fu un macellaio incompetente, dispotico, irrispettoso e soprattutto un vile, dato che non si assunse mai alcuna responsabilità su quella disfatta e la scaricò sui sottoposti, sino ai semplici soldati, morti in realtà perché - e questa fu una delle cause principali che portò anche alla disfatta - erano rimasti senza ordini.
Sarebbe dovuto finire fucilato seduta stante (non scherzo, in molti la pensano così. non inorridite, all'epoca si era in regime di legge marziale) e invece fece fucilare tanti innocenti soldati.
Infatti furono soprattutto gli alti comandi alleati a chiedere subito il suo siluramento.

La sua storia è una bella metafora della nostra società. Uno dei casi peggiori. Condensa un po' tutto:
nepotismo, furbizia, rigetto delle responsabilità ai sottoposti (ma chi sta sopra non paga mai?), scaricabarile e per finire un bel riciclaggio in politica.
E noi abbiamo, ripeto, strade e via dicendo intitolate a questo "signore".
Se lui ha una strada io, signor nessuno, merito un viale.
Scusate il tono un po' polemico. ;)