Coblenza
Inviato: 22/03/2011, 13:45
Esordisco con una recensione su Coblenza, Germania. È una cittadina alla confluenza tra Reno e Mosella nella regione tedesca della Renania-Palatinato. La nostra filosofia di viaggio è da anni sempre la stessa: vedere posti nuovi, sfruttare viaggi low cost, divertirsi il più possibile. Per questo non abbiamo pregiudizi ogni città merita una visita.
La festività del 17 marzo era troppo invitante per non sfruttare il ponte e allontanarsi da Milano anche se il periodo di viaggio è dei migliori. Partiamo infatti con il cielo completamente coperto da Bergamo per trovare lo stesso tempo nell’aeroporto di Francoforte-Hahn. In Germania siamo già stati ad Amburgo (un paio di volte) a Lubecca e Brema. Questa volta la scelta è caduta su Koblenz una delle più antiche città della Germania. Francoforte-Hahn dove atterriamo era un aeroporto militare riconvertito in scalo Ryanair ed è praticamente in mezzo al nulla! All’arrivo troviamo un vento gelido ad attenderci e cerchiamo subito la fermata dell’autobus che ci porterà in poco più di un’ora a destinazione.
Arriviamo in prima serata e prendiamo subito possesso della camera dato che il nostro albergo si trova strategicamente nei pressi della stazione degli autobus. Il tempo di rinfrescarci e subito ci fiondiamo fuori alla scoperta della città e di un posto dove mangiare. Non mi aspettavo facesse così freddo, sono ben coperto ma scopro che non aver portato anche i guanti è stato un errore!
Passeggiando attraverso strade deserte raggiungiamo un centro altrettanto quasi deserto…
di pub e ristoranti ce ne sono ma sono tutti o chiusi o semi vuoti
il mio socio vede un locale con un po’ di movimento e subito ci infiliamo dentro. La cucina è messicana non proprio quello che avevamo in mente però il locale è pieno. Subito cominciano i problemi con la lingua, la cameriera è carina ma non sa una parola di inglese così, oltre alle birre, fargli capire che vogliamo ordinare da mangiare diventa un problema… proviamo di tutto, il mio amico si improvvisa anche mimo ma niente… alla fine ci manda una collega altrettanto digiuna di lingue straniere ma un po’ più sveglia e riusciamo ad avere un menù
Quello che ordiniamo non è esattamente quello che aspettavamo ma tantè… intanto ci guardiamo intorno alla ricerca di bellezze locali… l’età media per noi che siamo ragazzi solo nello spirito è piuttosto bassa in più io sono reduce da Tallinn! Insomma niente degno di nota
Finito di mangiare usciamo di nuovo a zonzo per il centro, fa sempre freddo e in giro di gente non se ne vede tanta, solo ragazzi, così data l’ora, ormai è mezzanotte, decidiamo di rientrare in albergo…
La festività del 17 marzo era troppo invitante per non sfruttare il ponte e allontanarsi da Milano anche se il periodo di viaggio è dei migliori. Partiamo infatti con il cielo completamente coperto da Bergamo per trovare lo stesso tempo nell’aeroporto di Francoforte-Hahn. In Germania siamo già stati ad Amburgo (un paio di volte) a Lubecca e Brema. Questa volta la scelta è caduta su Koblenz una delle più antiche città della Germania. Francoforte-Hahn dove atterriamo era un aeroporto militare riconvertito in scalo Ryanair ed è praticamente in mezzo al nulla! All’arrivo troviamo un vento gelido ad attenderci e cerchiamo subito la fermata dell’autobus che ci porterà in poco più di un’ora a destinazione.
Arriviamo in prima serata e prendiamo subito possesso della camera dato che il nostro albergo si trova strategicamente nei pressi della stazione degli autobus. Il tempo di rinfrescarci e subito ci fiondiamo fuori alla scoperta della città e di un posto dove mangiare. Non mi aspettavo facesse così freddo, sono ben coperto ma scopro che non aver portato anche i guanti è stato un errore!
Passeggiando attraverso strade deserte raggiungiamo un centro altrettanto quasi deserto…
di pub e ristoranti ce ne sono ma sono tutti o chiusi o semi vuoti
il mio socio vede un locale con un po’ di movimento e subito ci infiliamo dentro. La cucina è messicana non proprio quello che avevamo in mente però il locale è pieno. Subito cominciano i problemi con la lingua, la cameriera è carina ma non sa una parola di inglese così, oltre alle birre, fargli capire che vogliamo ordinare da mangiare diventa un problema… proviamo di tutto, il mio amico si improvvisa anche mimo ma niente… alla fine ci manda una collega altrettanto digiuna di lingue straniere ma un po’ più sveglia e riusciamo ad avere un menù
Quello che ordiniamo non è esattamente quello che aspettavamo ma tantè… intanto ci guardiamo intorno alla ricerca di bellezze locali… l’età media per noi che siamo ragazzi solo nello spirito è piuttosto bassa in più io sono reduce da Tallinn! Insomma niente degno di nota
Finito di mangiare usciamo di nuovo a zonzo per il centro, fa sempre freddo e in giro di gente non se ne vede tanta, solo ragazzi, così data l’ora, ormai è mezzanotte, decidiamo di rientrare in albergo…