Terzo episodio: L'ASTICE E IL MELOGRANO
Il Bambino: Maxdivi
Il fratello: Il fratello di Maxdivi;
Juventino Granata: venditore di succhi di frutta;
The Kavkaz Brothers: venditori di spezie e sementi;
Babushka Marija: venditrice di pannocchie;
Matrioshka Olija, matrioshka Ira, La Grande Anna ( Bolshoija Matrioshka) : venditrici di vari settori;
Capelli Corvini: venditrice di Kvas;
Il Resto del Mondo: comparse, per farla breve tutti i frequentatori del mercato Privoz in un caotico sabato mattina;
Terminata la battaglia con le creature
la notte trascorse tranquilla, sebbene la presenza di sopravvisuti nelle stanze
.
Il mattino ha l'oro in bocca ed ad Odessa ha tutto in bocca, come gia' sapevo e trovero' conferma nella mattinata. Dopo esserci strafogati al buffet della colazione...strapieno di russi da ogni dove, al ritmo di :
http://www.youtube.com/watch?v=YrdNfX7W ... re=related sparata a palla da Ru Tv in sala, decidiamo di dirigerci finalmente verso le zone centrali della citta'....ho un programma di marcia da rispettare del resto
. Useremo il fantomatico tram, gloria odessita, che percorre tutto il Bulevard francese...il tram risulta essere bello pieno, frequentato da tutti i cittadini, ma anche dai turisti russi e qualche sporadico straniero ( Spagna, Francia, Germania, Usa ). Il biglietto si fa alla mitica conduttrice. Scendiamo di fianco al mercato principale Privoz. E' il maggiore mercato alimentare della citta'...e si vanta di essere il piu' grande mercato alimentare della buonanima Urss. La scelta e' se dirigerci al centro storico o girare il mercato. La scelta e' banale...si va al mercato
. Cotto e mangiato direbbe qualcuno. Trovare l'entrata principale non e' altreattanto banale. Qui, a differenza di Mali Fontan, e' tutto piu' caotico....i sanatori, il giardino botanico sono gia' lontani. Il numero delle persone circolanti, il traffico veicolare e pedonale e' aumentato di cento volte. Il che mi mette sulla faccia da bambino un sorriso tale, pari al ricevere un uovo di pasqua. Privoz e' il mio uovo di pasqua. Ma la sorpresa la conosco gia'....sono venuto qui ad Odessa per gustarmela tutta. parlo dell'interno del mercato ovviamente. Cerchiamo una via di passaggio tra la folla...la strada e' trafficatissima di auto...ma qui l'incredibile....riesco ad attraversarla indenne
. Non tentano di uccidermi come a Mosca o a Pietrogrado.....incredibile si fermano in stile sudista....si fa casino....le auto che si insultano tra loro...ma rispettano il pedone se passa sulle striscie o col verde...lo "mandano al Cremlino"
se invece ha torto...bellissimo. Alla faccia delle Russie settentrionali
. le Lada dominano la scena sulla carreggiata, ma sul marciapiede domina il caos ordinato dell'oriente. Il mercato supera i confini stabiliti e fuoriesce dalle mura perimetrali....subito un cunicolo di bancarelle, alimenti, ma anche qualche vestitino femminile e maschile. Noto della "bella roba"
. Dinanzi ai miei occhi di bambino si presenta una bancarella delle delizie...non ci posso credere...ma e' realta'...un venditore di succhi di frutta...ma fin qui e' normale...il Bosforo e la capitale non e' lontana...ma si tratta di melograni di Gerusalemme
! Ebbene si'...seguendo la tradizione ebraica si possono gustare i deliziosi frutti spremuti come se si fosse nella Citta' universale. Devo avere un succo subito. Il proprietario della bancarella e' un tale, Juventino Granata....granata perche' vende melograni...granat...Juventino prorio perche' ci fa sapere che e' della Juventus
la Vecchia Signora dice lui...Babushka dico io
. Da buon Juventino mi vuol rifilare delle bottiglie usate risciacquate per i succhi...ma riesco a farlo desistere
. Un litro di "puro sangue di Gerusalemme" ( solo melograno ) ed un litro mix ( arancia, melograno, limetta ). Il mix e' definito "viagra odessita"....ma non sembra avere effetti significativi
. All'interno e' comunque strapieno di altri venditori di succhi simili...quindi melograni a volonta'. In questa prima sala con solo una tettoia e' presente unicamente frutta, con qualche eccezione come bancarelle di coltelli e "coltelloni"
mannaie di ogni razza e dimensioni. C'e' la bancarella dei cd con musica ebraica. Ma la frutta domina. Dall'insalata ai meloni, quantita' assurde di cocomeri disposti quasi a formare piramidi egizie, pomodori, melanzane, ortaggi. Banane di cinque qualita' di prezzo
dalle fresche e dure piu' care, alle molliccie medie, alle "banane nere" completamente sfatte che si vendono comunque
pur non essendo secondo me tali da chiamarsi banane
. E poi il grano turco....delizia delle delizie del sud....sbucciato o non sbucciato....incontro babushka Marija, venditrice di tale prodotto, mi fa tenerezza, e' cosi' anziana...fragile in tutto questo casino...sembra quasi fuori posto...ma e' cosi'. Ma non posso fermarmi....c'e' ancora tanto da vedere...