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Premessa: come molti di voi ben sanno, sono anni che stavo meditando questo viaggio. Che non sara' il primo in quella zona, perche' queste due settimane, bellissime e pienissime, hanno solo aperto altri mille interrogativi e interessi.
Che giro fare, lo avevam gia' deciso mesi fa, prenotando i biglietti necessari agli spostamenti maggiori: treno da Venezia a Belgrado, aereo da Belgrado a Sarajevo, nave da Split ad Ancona. Nel mezzo, molto deciso prima, molto altro deciso all'ultimo momento. Per esempio avevamo ipotizzato un passaggio di poche ore a Mostar: abbiam finito per restarci tre giorni.

Siamo arrivati a Belgrado la mattina del 14 agosto, dopo un viaggio in treno caldo ma comodo, avevam lo scompartimento da 6 tutto per noi. Ad accoglierci, una citta' calda e solare, e la nostra prima cs host, Aka, che abita a poche centinaia di metri dalla grande chiesa ortodossa e che ci ha accolto magnificamente, nel migliore dei cs style. Abbiam mangiato bevuto e chiacchierato con lei per diverse ore prima di uscire. Lei poi era un punto di vista proprio particolare: di Sarajevo, vive a Belgrado da poco piu' di un anno con il suo moroso (serbo). Siam rimasti con lei i primi due giorni.
Visto il sole, il caldo, la nostra scarsa voglia di luoghi chiusi abbiam deciso di saltare tutti i musei, l'unico cui proprio non potevo rinunciare era quello nazionale storico contenuto nel complesso dove e' anche la tomba di Tito.
Le mie impressioni su Belgrado sono contrastanti: in parte mi ha deluso, perche' l'ho trovata molto piu' moderna ed europea di quanto mi aspettassi. E' molto dispersiva, i mezzi pubblici non mi sembran congegnati troppo bene, ci siam persi diverse volte (ma questo in fondo era anche divertente) e interagire coi locali era difficilissimo, il livello di inglese sorpredentemente basso (cosa del tutto inaspettata), ma la gente e' meravigliosa e gentilissima e pur non capendo un accidente o quasi di quel che dicevamo riusciva in qualche modo a spiegarci e per ben due volte una persona ci ha proprio accompagnato sul luogo che cercavamo!
Il lungo fiume e' meraviglioso: ci abbiam passato un pomeriggio intero buttati sull'erba.
La fortezza e' bella, e il panorama che vi si gode e' indescrivibile.
Il cibo e' di livello altissimo, abbiam mangiato sempre benissimo e con pochissimi soldi. In particolare abbiam beccato un ristorantino sul lungo fiume dove abbiam mangiato pesce ottimo, freschissimo, e spendendo davvero una cifra ridicola.
Wi Fi piu' o meno ovunque, e gratis.
Dopo due giorni ci siamo spostati nella Neo Beograd dai nostri secondi host, una coppia deliziosa e di livello culturale elevatissimo, siam stati ore a parlar di cinema, mi han passato sul portatile un paio di film serbi che spero di riuscire a vedere quanto prima... e ci han fatto un tour completo del loro quartiere, Zemun, bello, tranquillo, stradine particolari, e una salita su un belvedere incredibile. Ci han mostrato gli edifici bombardati durante la guerra e raccontato un po' il loro punto di vista sulla situazione economica della zona. Splendide persone.
Poi siam stati anche fortunati visto che loro han vissuto per un anno a Novi Sad e volendo farci una gita di un giorno ci han dato una marea di informazioni e consigli.
Novi Sad: un gioiellino. Piccola, si visita in poche ore (ehm siam riusciti comunque a perderci anche li' ), si mangia da dio, e ci si arriva in poco tempo con un comodo pullman.
vi ri linko le foto, che ho postato in altro topic:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 8e9&type=1
http://www.facebook.com/media/set/?set= ... c49&type=1

L'ultimo giorno siamo andati a visitare la tomba di Tito e il complesso in cui e' custodita, poi in aereoporto per prendere il volo per Sarajevo.

(continua)

Solo una domanda: tra Novi Sad e Belgrado, quanti turisti italiani avete trovato?
L'anno scorso, quando ci andai io, non ce n'erano. Era lo stesso identico periodo. A Novi Sad solo un gruppo giovane, due coppie e un ragazzo, che mi ritrovai vicini di camera in ostello.
A Belgrado poco di più. Del resto è tutto narrato nel mio racconto.
Solo che adesso, a leggere il forum, sembra che quest'anno ci sia stata l'invasione.


Siete stati al festival di Guca?

Lebowski ha scritto:Solo una domanda: tra Novi Sad e Belgrado, quanti turisti italiani avete trovato?

Pochi. Ce n'eran di piu' in Bosnia, e ovviamente (ma ce lo immaginavamo) l'invasione totale in Croazia.

Siete stati al festival di Guca?

No, se non sbaglio finiva proprio il 14 quando siamo arrivati.
Poi sinceramente... avrei preferito l'Exit semmai. Anche se i nostri secondi host ci han detto che e' parecchio peggiorato nelle ultime due edizioni.

fedea ha scritto:

Lebowski ha scritto:Solo una domanda: tra Novi Sad e Belgrado, quanti turisti italiani avete trovato?

Pochi. Ce n'eran di piu' in Bosnia, e ovviamente (ma ce lo immaginavamo) l'invasione totale in Croazia.

Oltretutto ora c'è il volo diretto Roma - Beograd
E quest'anno, tra l'altro, è stato in zona mezzo OTRA...

fedea ha scritto:Poi sinceramente... avrei preferito l'Exit semmai. Anche se i nostri secondi host ci han detto che e' parecchio peggiorato nelle ultime due edizioni.

Me lo hanno detto in molti che, essendo diventato oramai un evento quasi di massa ha perso un po lo spirito iniziale ma...non si può avere tutto...

Fedea, capisco che forse per motivi di tempo, ma vi siete "persi" il treno tra Beograd e Sarajevo che dal racconto di Maxdivi in un altro topic sembra davvero molto interessante e particolare...

Arriviamo a Sarajevo alle 22, e troviamo in aereoporto a prenderci Tarik, simpaticissimo e carinissimo gestore dell'ostello dove abbiam alloggiato per 3 notti. Ostello in pieno centro, accogliente, pulitissimo, 15 euro a notte a testa per camera doppia con bagno, scelta fatta usando tripadvisor (che si e' rivelato molto prezioso anche per i ristoranti). Il giro in macchina in notturna ci ha subito mostrato un posto diversissimo da Belgrado, e estremamente affascinante. Ma eravamo stanchi, siamo andati subito a dormire, anche perche' la mattina dopo avevamo prenotato un free tour di cui avevam trovato nota su cs.
L'appuntamento era davanti al museo nazionale, un po' fuori dal centro, il tour e' durato quasi 4 ore, il ragazzo che lo curava, Nino, preparatissimo, simpatico, e disponibilissimo. Ci ha fatto vedere il 90 per cento della citta' e raccontato, raccontato, raccontato. In prima persona, perche' lui l'assedio lo ha vissuto. Sapeva cosa voleva dire passeggiare per la via principale (non a caso chiamata sniper road) in quei 3 maledetti anni. Ci ha fatto vedere i (pochi) edifici ancora recanti i segni della guerra. Ci ha fatto vedere i vari monumenti commemorativi. Il mercato dove durante l'assedio si svolgeva la compravendita alimentare spesso in nero. Ci ha fatto respirare l'aria di una citta' incredibile e meravigliosa. Era un venerdi' mattina, la moschea era zeppa di fedeli e eravamo pure durante il ramadan quindi non siam potuti entrare, ma anche sbirciare da fuori e' stato significativo. Che dire? Sarajevo mi ha commossa. E' stupenda. Trabocca di storia, a partire dall'angolo dopo il ponte in pietra dove e' stato ammazzato Francesco Ferdinando dando il via alla prima guerra mondiale. Trabocca di cultura e di tolleranza, con i suoi tanti e diversi luoghi di culto che coesistono a poche decine di metri l'uno dall'altro. Trabocca di vita, perche' e' piena di gente, a tutte le ore, e in tutte le strade. Trabocca di amore per gli animali, che sono trattati benissimo (i cani randagi convivono pacificamente con la gente che li nutre, le femmine vengono sterilizzate a spese del comune e riconoscibili con una targhettina sull'orecchio) e sempre presenti). In Bosnia (ma anche in Herzegovina) abbia trovato un livello di inglese altissimo, dalle persone piu' inaspettate (anche gli anziani), un artigianato fiorente (abbiam comprato un sacco di cose), tanta gente disposta a parlare e raccontarsi, ad aprirsi, a farti capire il proprio punto di vista. Sentir raccontare la guerra da un ragazzo di neanche 30 anni quando i miei ricordi mi fan pensare sempre ai miei nonni e' impressionante. Straniante. Hai di fronte una cattedrale cattolica stupenda e senti cantare il muezzin e incroci un ebreo che cammina tranquillo per strada chiacchierando con altra gente. Sarajevo e' un mix di Istanbul e Gerusalemme riuscendo, secondo me, ad essere piu' bella e toccante di entrambe.
Anche qui un cibo meraviglioso, prezzi bassissimi, abbiam passato una gran bella serata coi cs locali prima a cena e poi in questo postaccio chiamato Kino Bosna di cui accennavo in altro topic... che altro? Le foto ve le posto piu' avanti perche' queste le devo ancora sistemare... Ma Sarajevo m'e' rimasta dentro, anche se alla fine ci abbiam passato un giorno in meno di quanto avevamo inizialmente deciso, ma un giorno in piu' del necessario in fondo, perche' dopo il free tour del primo giorno avevamo praticamente gia' visto tutto.
Accanto al nostro ostello c'era un piccolo cimitero dedicato ai caduti, penso quasi tutti islamici visto il simbolo della mezzaluna sulle tombe, e faceva impressione, visto che eran praticamente tutti nati dopo di me e tutti morti tra il 92 e il 95.
Sarajevo e' come vorrei che fosse Gerasulemme, e come forse non sara' mai.

geom.Calboni ha scritto:Fedea, capisco che forse per motivi di tempo, ma vi siete "persi" il treno tra Beograd e Sarajevo che dal racconto di Maxdivi in un altro topic sembra davvero molto interessante e particolare...

No per carita', gia' ho un paio di rimpianti (grossi) di cui parlero' piu' oltre per cose non potute fare per il poco tempo... togliersi un altro giorno era impensabile. In fondo l'esperienza in treno con passaggio frontiere e poliziotti vari a controllare ce la siam fatta dall'Italia alla Serbia. Non si puo' aver tutto

Bella la descrizione di Sarajevo. Io l'ho vissuta male, nel senso che non stavo bene fisicamente, ma mi ha colpito e prima o poi ci torno! Attendo le tue impressioni su Mostar!

e' successo anche a me a Novi Sad (problemi tipici femminili ) ma non ha influito piu' del dovuto per fortuna.
Prima di passare a Mostar sistemo le foto e le linko, volevo giusto premettere una riflessione... Mostar c'entrera' sicuramente con la parola Most, Ponte. Ecco, i ponti. Il latin bridge di Sarajevo, il ponte vecchio di Mostar. Il ponte di Visegrad di Aldric dove purtroppo non siam potuti andare. Ponti importanti. Ma anche il ponte (ridicolo) che i croati han messo a nord di Dubrovnik per evitare, a chi passasse in macchina, di transitare dalla Bosnia-Herzegovina sul suo unico unico affaccio a mare, Neum. Ponti che uniscono e ponti che dividono. Significativi.

Quella del ponte a nord di Dubrovnik mi mancava, quando sono andata io da Split a Dubrovnik in bus abbiamo passato Neum (ma alle frontiere non ci ha fermato nessuno, penso fosse perche' era un bus di linea che non fa soste in Bosnia per cui e' come se "non ci entrasse", non so...). I ponti sono sempre interessanti e significativi si'.
Io a Sarajevo ero stata male nel senso di vomito e febbre, un po' peggio di te a Novi Sad mi sa...

ne parlan qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Neum

come di una cosa ancora in costruzione, la nostra guida a Sarajevo ci diceva che era stato gia' realizzato ma penso da pochissimo, quindi quando sei stata tu ancora non c'era.
ridicolo, comunque.

Leia74 ha scritto: quando sono andata io da Dubrovnik a Budva in bus abbiamo passato Neum (ma alle frontiere non ci ha fermato nessuno, penso fosse perche' era un bus di linea che non fa soste in Bosnia per cui e' come se "non ci entrasse", non so...).

Anche per noi fu così ma con una sosta all' "autogrill" panoramico sul mare Adriatico.

Ops non me ne sono accorta ma ho scritto uno svarione poco fa, parlando di spostamento da Dubrovnik a Budva, quando invece era Split-Dubrovnik (ad essere pignoli era Mostar-Dubrovnik ma comunque il pezzo di strada di cui si parla e' a NORD di Dubrovnik non a sud) Ho corretto il mio messaggio piu' sopra ma il quote del Geom rimarra' a memoria dell'errore

Le foto di Sarajevo:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... d70&type=1

Mostar.

Partiamo in bus di domenica tarda mattinata, dopo una breve puntata al museo ebraico.
Avevam prenotato una guesthouse trovata grazie a tripadvisor, che si e' rivelata economica, bella (camera molto grande con aria condizionata) e gestita da persone fantastiche, che si sono offerte di portarci in giro nei dintorni per una cifra ridicola.
Mostar si vede in poche ore, ma val la pena raggiungere il centro dalle vie secondarie, perche' li' non han ricostruito nulla, e i segni della guerra sono molto evidenti, file e file di palazzi pieni di buchi di pallottole...
La nostra intenzione era di ripartire la mattina dopo, anche perche' effettivamente la citta' si vede bene in poche ore ma... mentre cenavamo in un bel ristorantino affacciato sul ponte piu' piccolo, fotocopia in miniatura del ponte vecchio, ci siam detti che forse valeva la pena prendercela un po' piu' comoda, e megari restare un giorno in piu'.
La mattina dopo ci siamo infilati il costume da bagno e siamo andati alla spiaggetta sotto al ponte. Una meraviglia. Qui abbiam conosciuto due ragazzi italiani che stavan facendo piu' o meno il nostro giro al contrario. Ci siam goduti la Neretva per ore, e' stato semplicemente stupendo. Il mio moroso s'e' prodotto anche in diverse acrobazie tuffatorie (no non dal ponte per fortuna, anche se gli mancava solo quello ) tirandosi dietro i due ragazzi italiani che avevam conosciuto.
Abbiam pranzato tardi, in un ristorantino li' vicino, e nel pomeriggio siam tornati alla guesthouse. Qui ci han proposto un giro in macchina nei dintorni, che ci sembrava bello e anche sinceramente molto economico. Fissiamo per il giorno dopo, decidendo al volo che la Croazia poteva pure aspettare
Abbiam fatto benissimo: saltando Medjugorie di cui non ci poteva fregar di meno, siam stati a Blagaj e a Počitelj, e infine alle stupende cascate di Kravice dove abbiam polleggiato tutto il santo giorno.
Eravam tentati di restare ancora un giorno piu' per fare rafting, ma alla fine abbiam rinunciato, perche' se no in Croazia saremmo finiti per andarci solo per prendere il traghetto di ritorno! L'Herzegovina ci ha davvero conquistato: bella, verde, pulita, bellissima gente, artigianato locale bello ed economico, un livello di inglese elevatissimo (questo davvero inaspettato, sinceramente, a Belgrado che e' una capitale importante e grande lo parlan molto meno e molto meno bene), peccato davvero non aver un paio di giorni in piu' per fare rafting e arrivare a visegrad, ma vorra' dire che ci torneremo.
Speriamo resti cosi' difficile da raggiungere, e per difficile intendo che non ci arrivino voli low cost, anzi mi pare di aver capito che a Sarajevo non ci arrivano neanche voli diretti dall'Italia, bisogna far scalo a Belgrado. L'unica nota negativa, ma in fondo relativamente, sono i pellegrini. Troppi, chiassosi, rompicoglioni in modo assurdo, si spostano in branco, si riconoscono a chilometri di distanza, coi ragazzi della guesthouse ci siam fatti delle gran risate quando gli abbiam fatto capire che di andare a Medjugorie non ci poteva interessar di meno, devono pure aver tirato un sospiro di sollievo
A posteriori, questa e' stata la parte piu' bella del viaggio.

Sono tanto contenta che abbiate fatto i dintorni di Mostar, io avevo scelto l'ostello in pratica solo perche' avevo letto che facevano questa escursione e mi era piaciuta tantissimo! Le cascate sono stupende e anche noi avevamo passato ore a rilassarci la'. Il nostro giro era passato da Medjugorie ma ci siamo fermati tipo 10 minuti, e abbiamo preso un gelato invece di fare visite (solo io per curiosita' ho attraversato la strada e sono entrata a dare un'occhiata alla chiesa due minuti). Avete fatto bene a saltarla, non c'e' assolutamente nulla di interessante ma solo tanto casino e negozi di souvenir per pellegrini!!!

bel giro fede, e avete fatto bene a saltare medjugorie: potevate essere ammorbati

Si' questo giro lo organizzano un po' in tutti gli ufficetti del centro, alla fin fine, noi con 20 euro a testa ci siam fatti portare da uno dei ragazzi della guesthouse che e' stato a nostra disposizione tutto il giorno e ci siam molto divertiti, era simpatico e ci ha raccontato un sacco di cose e s'e' fatto pure il bagno con noi. alla fine gli abbiam lasciato dieci euro di piu', per noi eran spicci, per loro sono un sacco di soldi...

forse stasera posto le altre foto

sono stata un po' piu' lunga ma alla fine eccole

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 16d&type=1

prossimi giorni proseguo il racconto

Ma cmq l'Exit festival e quello di Gula non sono totalmente diversi,almeno musicalmente?

Perche' quest'anno mi e' sfuggito, ma l'anno prox sono molto lanciato per Gula!