Paesi Baschi
Inviato: 11/10/2011, 21:13
ciao,
a distanza di più di un mese dal rientro ritrovo il piacere di scrivere un piccolo reportage di viaggio, quest'anno ho scelto i paesi baschi per una settimana molto intensa distribuita tra tre città Santander ( che in realtà fa parte della regione della Cantabria ) Bilbao in piena semana grande e infine San Sebastian a chiudere il loop.
Santander:
Il volo di andata è il serale ryan che è praticamente sold out, le ruote toccano il suolo cantabrico con ben quaranta minuti di anticipo, in realtà essendo l'areoporto qualcosa come la proverbiale stazione delle corriere di provincia non ci sono molti voli ( sette voli di arrivo indicati in tutto il giorno ) e arrivare un pò prima consente alla compagnia aerea di velocizzare le operazioni di imbarco per i passeggeri che sullo stesso aereo torneranno quaranta minuti dopo a bgy.
Il bus mi scarica davanti alla stazione in mezzo a palazzoni di diversi stili abbastanza brutti, l'impatto non è esaltante ma ero preparata e ben consapevole che Santander non fosse esattamente la città più bella della Spagna
Mi dirigo versa la pension Madrid21 prenotata con hostelworld , amara sopresa, la prenotazione non esiste più, ma la dueña non si scompone e con nochalance mi " riprotegge" si fa per dire presso una anziana che affitta stanze del suo appartamento, mi è parso di capire in forma abusiva; la abuela mi accoglie in vestaglia aprendo una seria infinita di chiavistelli , fortunatamente non è scattato il coprifuoco e pesanti chiavi alla mano ho fatto un giro serale per la città che però non mi ha offerto spunti particolari.
Il giorno seguente lascio i bagagli alla nonnina che li ripone sottochiave nel suo salotto museo di altri tempi ed esco a visitare la città, il giro si sviluppa nel cento tra cattadrale il cui chiostro è comunque molto bello e l'ayuntamento, finisco alla piazza dei portici e infine ai giardini pereda , da qui inizio a camminare per il lungomare che nobilita non poco l'aspetto estetico della città, su questo grande viale si affacciano le eleganti facciate di vari palazzi e i tavolini dei caffe all'aperto, sul molo sono attraccate numerosi barchette e i pescatori raccolgono abbondanti frutti dalla loro attività, mi stupisce il molo praticamente a picco sul mare e sarà strano ma anche i cestini dell'immondizia in stile marinaresco sono degni di nota, curiosi complemento d'arredo urbano.
Dopo dieci minuti arrivo al cospetto del palazzo dei congressi, un'enorme ziqurrat completamente fuori contesto ricoperta da pannelli di rame ormai ossidato, supero la spiaggetta della concha semideserta visto il cielo nuvoloso e arrivo alla penisola della Magdalena, il principale punto di interesse della città.
La penisola della Magdalena e nota per ospitare l'omonimo palazzo un tempo residenza estiva della casa reale spagnola, oggi sede dell'università internazionale Menéndez Pelayo; il palazzo non è visitabile opto così per il parco, preferendo il giro a piedi piuttosto che il trenino per famigliole, all'interno del parco c'è un piccolo zoo che almeno nelle intenzioni dovrebbe essere una grande attrazione per i bimbi , peccato però gli animali siano ormai in via di imbalsamazione...
Nelle vicinanze si trovano altre spiagge, tra cui quella del cammello, chiamata così per la grande roccia che ricorda , con un pò di immaginazione, un grande cammello, purtroppo il tempo incerto non favorisce la permanenza in spiaggia, così dopo aver pranzato presso un baracchino sul lungomare torno verso il centro optando però per il bus.
Recupero i bagagli, piccolo attimo di suspance legato al fatto che la vecchina non rispondeva al citofono, fortunatamente la vedetta , ossia la vicina centenaria la avvisa per tempo, posso recuperare così i miei averi, grande sospiro di sollievo...
Da qui raggiungo la stazione dei treni per raggiungere Bilbao, e qui commetto il grosso errore di prendere il treno anzichè il bus, il treno si dimostrerà infatti molto più lento per via delle numerose fermate e per la velocità media che non è certo quella del TGV, finalmente dopo aver avuto l'impressione di attraversare una jungla raggiungo Bilbao in tarda serata sotto un temporale epico con tanto di tuoni e fulmini
segue
a distanza di più di un mese dal rientro ritrovo il piacere di scrivere un piccolo reportage di viaggio, quest'anno ho scelto i paesi baschi per una settimana molto intensa distribuita tra tre città Santander ( che in realtà fa parte della regione della Cantabria ) Bilbao in piena semana grande e infine San Sebastian a chiudere il loop.
Santander:
Il volo di andata è il serale ryan che è praticamente sold out, le ruote toccano il suolo cantabrico con ben quaranta minuti di anticipo, in realtà essendo l'areoporto qualcosa come la proverbiale stazione delle corriere di provincia non ci sono molti voli ( sette voli di arrivo indicati in tutto il giorno ) e arrivare un pò prima consente alla compagnia aerea di velocizzare le operazioni di imbarco per i passeggeri che sullo stesso aereo torneranno quaranta minuti dopo a bgy.
Il bus mi scarica davanti alla stazione in mezzo a palazzoni di diversi stili abbastanza brutti, l'impatto non è esaltante ma ero preparata e ben consapevole che Santander non fosse esattamente la città più bella della Spagna
Mi dirigo versa la pension Madrid21 prenotata con hostelworld , amara sopresa, la prenotazione non esiste più, ma la dueña non si scompone e con nochalance mi " riprotegge" si fa per dire presso una anziana che affitta stanze del suo appartamento, mi è parso di capire in forma abusiva; la abuela mi accoglie in vestaglia aprendo una seria infinita di chiavistelli , fortunatamente non è scattato il coprifuoco e pesanti chiavi alla mano ho fatto un giro serale per la città che però non mi ha offerto spunti particolari.
Il giorno seguente lascio i bagagli alla nonnina che li ripone sottochiave nel suo salotto museo di altri tempi ed esco a visitare la città, il giro si sviluppa nel cento tra cattadrale il cui chiostro è comunque molto bello e l'ayuntamento, finisco alla piazza dei portici e infine ai giardini pereda , da qui inizio a camminare per il lungomare che nobilita non poco l'aspetto estetico della città, su questo grande viale si affacciano le eleganti facciate di vari palazzi e i tavolini dei caffe all'aperto, sul molo sono attraccate numerosi barchette e i pescatori raccolgono abbondanti frutti dalla loro attività, mi stupisce il molo praticamente a picco sul mare e sarà strano ma anche i cestini dell'immondizia in stile marinaresco sono degni di nota, curiosi complemento d'arredo urbano.
Dopo dieci minuti arrivo al cospetto del palazzo dei congressi, un'enorme ziqurrat completamente fuori contesto ricoperta da pannelli di rame ormai ossidato, supero la spiaggetta della concha semideserta visto il cielo nuvoloso e arrivo alla penisola della Magdalena, il principale punto di interesse della città.
La penisola della Magdalena e nota per ospitare l'omonimo palazzo un tempo residenza estiva della casa reale spagnola, oggi sede dell'università internazionale Menéndez Pelayo; il palazzo non è visitabile opto così per il parco, preferendo il giro a piedi piuttosto che il trenino per famigliole, all'interno del parco c'è un piccolo zoo che almeno nelle intenzioni dovrebbe essere una grande attrazione per i bimbi , peccato però gli animali siano ormai in via di imbalsamazione...
Nelle vicinanze si trovano altre spiagge, tra cui quella del cammello, chiamata così per la grande roccia che ricorda , con un pò di immaginazione, un grande cammello, purtroppo il tempo incerto non favorisce la permanenza in spiaggia, così dopo aver pranzato presso un baracchino sul lungomare torno verso il centro optando però per il bus.
Recupero i bagagli, piccolo attimo di suspance legato al fatto che la vecchina non rispondeva al citofono, fortunatamente la vedetta , ossia la vicina centenaria la avvisa per tempo, posso recuperare così i miei averi, grande sospiro di sollievo...
Da qui raggiungo la stazione dei treni per raggiungere Bilbao, e qui commetto il grosso errore di prendere il treno anzichè il bus, il treno si dimostrerà infatti molto più lento per via delle numerose fermate e per la velocità media che non è certo quella del TGV, finalmente dopo aver avuto l'impressione di attraversare una jungla raggiungo Bilbao in tarda serata sotto un temporale epico con tanto di tuoni e fulmini
segue