Capodanno a Dublino. voto 10
Inviato: 06/01/2012, 18:51
In Dublin's fair city....
così inizia l'inno della città di Dublino che racconta della leggenda della pescivendola Molly Malone, canzone che tutt'ora continuo a canticchiare e ad ascoltare insieme alle altre interessanti canzoni dell'ottima Irish Music.
Ed è nella capitale irlandese che io e la mia fidanzata abbiamo deciso di passare il Capodanno quest'anno. La partenza è prevista per giovedì 29 dicembre con il volo AerLingus in partenza a mezzogiorno dall'aeroporto di Varsavia. La compagnia di bandiera irlandese è a tutti gli effetti una low cost infatti il volo l'abbiamo pagato solo un'ottantina d'euro a testa e il catering di bordo è a pagamento. Dopo quasi tre ore di volo e un po' di tempo perso ai controlli dei documenti perchè l'Irlanda non ha aderito agli accordi di Schengen, prendiamo uno dei numerosi pullman che per poco più di sei euro ci porta in centro.
Scesi in O'Connoll street ci incamminiamo verso il nostro hotel: il Clarion, quattro stelle con piscina, sauna, palestra e quant'altro trovato con lo sconto del 50% su booking.com.
Il tempo di pettinarci che si sono già fatte le 17, quindi senza cartina alla mano decidiamo di esplorare la città così come si presenta ai nostri occhi. La sensazione che ci dà è subito di una città piccola, facile da girare e abbastanza tranquilla. Fortunatamente non piove, ma tira un forte vento però questo non scoraggia le ragazze irlandesi che spavalde camminano per la città con ai piedi le loro ballerine rigorosamente senza calze accompagnate dai loro maschioni di tanto in tanto in maniche corte o addirittura in pantaloncini corti .
Esploriamo la zona della O'Connol Street e della pedonale Henry Street e poi ci immergiamo subito nel cuore della città: il quartiere di Temple Bar. Passeggiando per la città capiamo subito che aveva ragione lo scrittore dublinese James Joyce quando diceva che era impossibile attraversare la città senza incontrare pub. Ed è infatti in uno di questi che decidiamo di fermarsi: ottimo hamburger e patatine più birra per me fish&chips più guinness per la mia fidanzata, una quindicina d'euro a testa. Non è tardissimo, ma decidiamo di tornare in albergo per dormire in quanto il giorno dopo ci aspetta un tour de force: sia a me che a lei piace molto camminare per le città e Dublino si presta molto a questo tipo di esplorazione.
La mattina ci accorgiamo che quassù fino alle 8:30 è ancora buio, ma alle 9 quando usciamo oltre a trovare un bel po' di pioggia troviamo abbastanza luce.
Ripassiamo dal quartiere di Temple Bar e veniamo subito colpiti dalle innumerevoli taniche (rigorosamente finite fino all'ultima goccia ) di birra lasciate fuori dai pub che pian piano vengono raccolte da alcuni camion. Continuiamo la nostra passeggiata passando dalla City Hall, fino alla famosa chiesa di San Patrizio. Poi passeggiamo nella pedonale Grafton Street dove ad uno dei due capi si trova la statua della pescivendola Molly Malone. Dopo quattro passi al parco di Santo Stefano decidiamo di andare ad asciugarci e goderci una cioccolata calda al St. Sthephen's Green Center. Subito dopo andiamo a vedere la zona georgiana della città con il parco di Merrion Square e dopo torniamo nel “cuore” della città per cercare qualche pub carino dove mettere qualcosa sotto i denti. C'è l'imbarazzo della scelta, optiamo per un pub in una viuzza nascosta e mai altra scelta fu azzeccata. La mia fidanzata si fa portare un hamburg più grosso di lei io una porzione di alette di pollo e patate con salsa al formaggio...una bontà unica!!! Anche qui con una quindicina di euro a testa ce la caviamo.
Quando usciamo per fortuna è smesso di piovere, ma c'è un forte vento e qui intuiamo una cosa: “A Dublino se non piove si vola dal vento!”
Continuiamo il nostro percorso fino alla Cattedrale di Cristo, punto di ritrovo per passare la mezzanotte del 31 dicembre. Andiamo poi a vedere il Castello della città e continuiamo a fare quattro passi nelle vie e viuzze della città. Infine è arrivato il momento di un po' di shopping turistico in uno degli innumerevoli negozi Carrol's. Insieme alla solita calamita opto per una felpa dell'Irlanda e un cd di musica irlandese che ancora continuo ripetutamente ad ascoltare Dopo quasi una quindicina di km fatti a piedi è tempo di comprare qualcosa da mangiare da consumare in albergo e infilarsi nel letto a riposare.
Il giorno del 31 andiamo alla O'Connolly Station dove con 4,40 euro prendiamo un A/R per Howht, paesino a venti minuti dalla città. Qui si può ammirare il panorama dell'Irlanda da cartolina, infatti rimaniamo colpiti dalla bellezza del posto e delle casine incastonate in mezzo al verde e alla natura. Il centro della piccola cittadina che ha dato i natali a Molly Malone si trova salendo una strada che parte dal porto e sale verso una piccola collinetta. Per fortuna il tempo è clemente con noi, non piove ma c'è il solito vento a farci svolazzare i capelli nelle centinaia e centinaia di foto che ci facciamo lasciando sullo sfondo questa meraviglia della natura.
Purtroppo è ora di tornare nella capitale, dove ci aspetta la fabbrica della Guinness. Prima però c'è da far il pit-stop cibo. Dopo le mangiate irlandesi e i pranzi natalizi fatti in Polonia optiamo per qualcosa di leggero. Troviamo un ristorante italiano dove per 12,50 euro mangiamo una bruschetta, un piatto di pasta e un bicchiere di vino. E' il momento di camminare ancora un bel po' per arrivare dove producono la scura più famosa d'Irlanda. L'ingresso è un po' caro (14 euro normale, 10 per gli studenti) ma ne vale la pena poichè l'edificio che si sviluppa in verticale, ricordando la forma di una pinta di birra, in cima ha una bellissima terrazza con vista a 360° sulla città dove si può ammirare il panorama degustando una Guinness offerta gratuitamente dal bar al centro della stanza.
Usciamo per quattro passi nella zona dello shopping e qui mi sento un irlandese anche io , a parte gli scherzi, il vento è cessato e la temperatura è davvero gradevole tanto che decido di togliermi il giubbotto. Infine facciamo un salto al supermercato per comprare qualcosa da sgranare in albergo (sì il nostro cenone di capodanno è stato questo!).
Alle 22:30 usciamo dall'albergo e seguiamo il fiume di gente che va nel quartiere di Temple Bar. Se durante il giorno si vedevano ragazze con ballerine senza calze, adesso tutte girano liberamente con mini gonne che danno poco spazio all'immaginazione (è tutto in bella vista ) e spesso abbinano canottierine o magliette corte e sbracciate: mah? I poteri del whisky e della birra forse! C'è davvero un bel movimento, i pub sono pieni e nei locali dove si balla, la gente e la buona musica non manca. La mezzanotte si avvicina, tutti si incamminano verso la Cattedrale di Cristo. Tutti insieme aspettiamo i dodici rintocchi del campanile che danno il via a baci, abbracci e ovviamente a brindisi e balletti improvvisati sul posto. E' il momento di riempire i boccali di birra, la massa si sposta verso i pub. Si respira davvero un'aria di festa e di divertimento....i botti qui non servono, in Irlanda ci si diverte moltissimo anche senza perdere un dito o una mano intera!
A questo punto la stanchezza si fa sentire e torniamo verso l'albergo. Alle 7:20 abbiamo l'aereo per tornare a Varsavia e poi il pranzo di Capodanno in famiglia. Quindi anche se per quasi tre orette è tempo di dormire.
Grazie Irlanda, tornerò sicuramente presto!
così inizia l'inno della città di Dublino che racconta della leggenda della pescivendola Molly Malone, canzone che tutt'ora continuo a canticchiare e ad ascoltare insieme alle altre interessanti canzoni dell'ottima Irish Music.
Ed è nella capitale irlandese che io e la mia fidanzata abbiamo deciso di passare il Capodanno quest'anno. La partenza è prevista per giovedì 29 dicembre con il volo AerLingus in partenza a mezzogiorno dall'aeroporto di Varsavia. La compagnia di bandiera irlandese è a tutti gli effetti una low cost infatti il volo l'abbiamo pagato solo un'ottantina d'euro a testa e il catering di bordo è a pagamento. Dopo quasi tre ore di volo e un po' di tempo perso ai controlli dei documenti perchè l'Irlanda non ha aderito agli accordi di Schengen, prendiamo uno dei numerosi pullman che per poco più di sei euro ci porta in centro.
Scesi in O'Connoll street ci incamminiamo verso il nostro hotel: il Clarion, quattro stelle con piscina, sauna, palestra e quant'altro trovato con lo sconto del 50% su booking.com.
Il tempo di pettinarci che si sono già fatte le 17, quindi senza cartina alla mano decidiamo di esplorare la città così come si presenta ai nostri occhi. La sensazione che ci dà è subito di una città piccola, facile da girare e abbastanza tranquilla. Fortunatamente non piove, ma tira un forte vento però questo non scoraggia le ragazze irlandesi che spavalde camminano per la città con ai piedi le loro ballerine rigorosamente senza calze accompagnate dai loro maschioni di tanto in tanto in maniche corte o addirittura in pantaloncini corti .
Esploriamo la zona della O'Connol Street e della pedonale Henry Street e poi ci immergiamo subito nel cuore della città: il quartiere di Temple Bar. Passeggiando per la città capiamo subito che aveva ragione lo scrittore dublinese James Joyce quando diceva che era impossibile attraversare la città senza incontrare pub. Ed è infatti in uno di questi che decidiamo di fermarsi: ottimo hamburger e patatine più birra per me fish&chips più guinness per la mia fidanzata, una quindicina d'euro a testa. Non è tardissimo, ma decidiamo di tornare in albergo per dormire in quanto il giorno dopo ci aspetta un tour de force: sia a me che a lei piace molto camminare per le città e Dublino si presta molto a questo tipo di esplorazione.
La mattina ci accorgiamo che quassù fino alle 8:30 è ancora buio, ma alle 9 quando usciamo oltre a trovare un bel po' di pioggia troviamo abbastanza luce.
Ripassiamo dal quartiere di Temple Bar e veniamo subito colpiti dalle innumerevoli taniche (rigorosamente finite fino all'ultima goccia ) di birra lasciate fuori dai pub che pian piano vengono raccolte da alcuni camion. Continuiamo la nostra passeggiata passando dalla City Hall, fino alla famosa chiesa di San Patrizio. Poi passeggiamo nella pedonale Grafton Street dove ad uno dei due capi si trova la statua della pescivendola Molly Malone. Dopo quattro passi al parco di Santo Stefano decidiamo di andare ad asciugarci e goderci una cioccolata calda al St. Sthephen's Green Center. Subito dopo andiamo a vedere la zona georgiana della città con il parco di Merrion Square e dopo torniamo nel “cuore” della città per cercare qualche pub carino dove mettere qualcosa sotto i denti. C'è l'imbarazzo della scelta, optiamo per un pub in una viuzza nascosta e mai altra scelta fu azzeccata. La mia fidanzata si fa portare un hamburg più grosso di lei io una porzione di alette di pollo e patate con salsa al formaggio...una bontà unica!!! Anche qui con una quindicina di euro a testa ce la caviamo.
Quando usciamo per fortuna è smesso di piovere, ma c'è un forte vento e qui intuiamo una cosa: “A Dublino se non piove si vola dal vento!”
Continuiamo il nostro percorso fino alla Cattedrale di Cristo, punto di ritrovo per passare la mezzanotte del 31 dicembre. Andiamo poi a vedere il Castello della città e continuiamo a fare quattro passi nelle vie e viuzze della città. Infine è arrivato il momento di un po' di shopping turistico in uno degli innumerevoli negozi Carrol's. Insieme alla solita calamita opto per una felpa dell'Irlanda e un cd di musica irlandese che ancora continuo ripetutamente ad ascoltare Dopo quasi una quindicina di km fatti a piedi è tempo di comprare qualcosa da mangiare da consumare in albergo e infilarsi nel letto a riposare.
Il giorno del 31 andiamo alla O'Connolly Station dove con 4,40 euro prendiamo un A/R per Howht, paesino a venti minuti dalla città. Qui si può ammirare il panorama dell'Irlanda da cartolina, infatti rimaniamo colpiti dalla bellezza del posto e delle casine incastonate in mezzo al verde e alla natura. Il centro della piccola cittadina che ha dato i natali a Molly Malone si trova salendo una strada che parte dal porto e sale verso una piccola collinetta. Per fortuna il tempo è clemente con noi, non piove ma c'è il solito vento a farci svolazzare i capelli nelle centinaia e centinaia di foto che ci facciamo lasciando sullo sfondo questa meraviglia della natura.
Purtroppo è ora di tornare nella capitale, dove ci aspetta la fabbrica della Guinness. Prima però c'è da far il pit-stop cibo. Dopo le mangiate irlandesi e i pranzi natalizi fatti in Polonia optiamo per qualcosa di leggero. Troviamo un ristorante italiano dove per 12,50 euro mangiamo una bruschetta, un piatto di pasta e un bicchiere di vino. E' il momento di camminare ancora un bel po' per arrivare dove producono la scura più famosa d'Irlanda. L'ingresso è un po' caro (14 euro normale, 10 per gli studenti) ma ne vale la pena poichè l'edificio che si sviluppa in verticale, ricordando la forma di una pinta di birra, in cima ha una bellissima terrazza con vista a 360° sulla città dove si può ammirare il panorama degustando una Guinness offerta gratuitamente dal bar al centro della stanza.
Usciamo per quattro passi nella zona dello shopping e qui mi sento un irlandese anche io , a parte gli scherzi, il vento è cessato e la temperatura è davvero gradevole tanto che decido di togliermi il giubbotto. Infine facciamo un salto al supermercato per comprare qualcosa da sgranare in albergo (sì il nostro cenone di capodanno è stato questo!).
Alle 22:30 usciamo dall'albergo e seguiamo il fiume di gente che va nel quartiere di Temple Bar. Se durante il giorno si vedevano ragazze con ballerine senza calze, adesso tutte girano liberamente con mini gonne che danno poco spazio all'immaginazione (è tutto in bella vista ) e spesso abbinano canottierine o magliette corte e sbracciate: mah? I poteri del whisky e della birra forse! C'è davvero un bel movimento, i pub sono pieni e nei locali dove si balla, la gente e la buona musica non manca. La mezzanotte si avvicina, tutti si incamminano verso la Cattedrale di Cristo. Tutti insieme aspettiamo i dodici rintocchi del campanile che danno il via a baci, abbracci e ovviamente a brindisi e balletti improvvisati sul posto. E' il momento di riempire i boccali di birra, la massa si sposta verso i pub. Si respira davvero un'aria di festa e di divertimento....i botti qui non servono, in Irlanda ci si diverte moltissimo anche senza perdere un dito o una mano intera!
A questo punto la stanchezza si fa sentire e torniamo verso l'albergo. Alle 7:20 abbiamo l'aereo per tornare a Varsavia e poi il pranzo di Capodanno in famiglia. Quindi anche se per quasi tre orette è tempo di dormire.
Grazie Irlanda, tornerò sicuramente presto!