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I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 04/03/2009, 18:21
da Moran
Volevo parlare di un concetto che secondo me è condiviso da molti di noi che scriviamo qui.
Alcuni luoghi non sono importanti di per sé (anche se possono esserlo per altri motivi), ma devono il loro fascino all'essere dei "luoghi dell'anima": posti sognati, visti al cinema o letti nelle descrizioni di un libro. A me capita (e credo proprio di non essere il solo), di andare a cercare i posti, gli indirizzi, le case che sono descritte nelle storie che mi hanno appassionato. Da questo punto di vista, per me appassionato di letteratura inglese in generale e di romanzi polizieschi in particolare, la Mecca è ovviamente Londra. Non solo quando si percorrono i sentieri più ovvi e battuti, come andare in pellegrinaggio a Baker Street (magari per scoprire, come hanno già fatto altri appassionati, che la vera casa di Sherlock Holmes non era affatto dove c'è oggi il 221b, ma quattro o cinque isolati più in giù) ma anche passeggiando per le strade più comuni.
L'effetto non è limitato ai soli personaggi di fantasia: una mattina, gironzolando a caso per vicoli, capitai nel Temple (una delle zone più belle di Londra, che consiglio caldamente di visitare anche a scapito di luoghi più famosi turisticamente) dopo aver visto una targa stradale che diceva "Mitre Court", pensando "Wow! questo è il posto di uno dei delitti di Jack lo Squartatore!" (in realtà mi sbagliavo di grosso, mi confondevo con Mitre Square, parecchio lontano da lì) e così mi imbattei anche nell'altro indirizzo, per me letterariamente importante, di King's Bench Walk 5, dove viveva il dottor Thorndyke. E a Vienna, nella casa di Sigmund Freud, non potei non provare un brivido di fronte alla porta dello studio del fondatore della psicanalisi. Perchè proprio quella porta e non il resto della casa, dove pure aveva vissuto Freud? Perchè di quella porta Freud parla in Introduzione alla psicanalisi, un libro che mi è piaciuto moltissimo, quando descrive un episodio capitato nel suo studio e che era collegato proprio alla porta.
Il grande scrittore Jorge Luis Borges, nella sua vecchiaia, ormai ricco e famoso, girava tutto il mondo per metà dell'anno, e anche se era completamente cieco godeva nel ritrovarsi in luoghi che per lui erano importanti, perché erano stati il teatro dei sogni che aveva vissuto sulle pagine degli autori che amava. Per lui non era importante la cecità, perché vedeva quei posti con gli occhi dell'anima. Mentre invece non lo interessavano affatto posti altrettanto belli e carichi di storia, ma che non facevano parte della sua storia.
Anche noi, nel nostro piccolo, vediamo alcuni luoghi con gli occhi dell'anima. E chi non ha nessun posto che gli ispiri queste sensazioni, forse non ha nemmeno l'anima.
E voi? Quali sono i vostri "luoghi dell'anima" per eccellenza?

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 04/03/2009, 20:54
da cametauval
Mamma mia... ce ne sono talmente tanti per me che in ogni caso dovrei citarli a rate!
Però ho anche un certo pudore nel farlo, capisco che altri non possano condividere le mie emozioni ma mi fa arrabbiare :evil: se chi non condivide si permette di riderci sù (e questo mi è successo e non una sola volta..)
Quindi finisco per raccontare le mie emozioni a pochissimi intimi.
Provare solo pietà per quei poveracci privi di sensibilità e di rispetto ma non sò più se mi va di buttare le mie "perle" private in pasto ai cretini.
Conunque il post di Moran mi è piaciuto molto.

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 05/03/2009, 16:12
da nonnomario
Io, molti anni fa, lessi Sho-gun di Clavell, ed il racconto del Giappone del periodo Edo, mi affascinò molto, tanto che quando nel 1992 riuscimmo ad andare in Giappone, qualche settimana prima, lo rilessi per non perdermi qualcosa che mi sembrava un sogno che si stava realizzando, là poi, con una guida eccezionale come quel signore giapponese conosciuto in treno, l’apice della contentezza fu quando visitammo Nikko, luogo sacro dove sono sepolti molti Shogun, ma fui contento anche di visitare altri luoghi (Izu, Hakone, ecc.), non fu un giro turistico (anche se alcune mete lo furono), fu più una specie di pellegrinaggio, una soddisfazione dell’anima.
Altra meta per soddisfare la curiosità suscitata dalla lettura, fu la Guascogna nell’Aquitania e la regione del Perigord, il ricordo di quei castelli, di quei campi coltivati a tabacco, quelle grotte lungo la Dordogna…..

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 05/03/2009, 17:25
da Voronezh
nonnomario ha scritto:...la Guascogna nell’Aquitania e la regione del Perigord, il ricordo di quei castelli, di quei campi coltivati a tabacco, quelle grotte lungo la Dordogna…..
quando puoi, raccontaci qualcosa di più, che la meta è nei miei piani da molto tempo :)

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 06/03/2009, 16:07
da obe
io son rimasto affascinato dal film "assassinio sull oriente express" e fin da piccolo sognavo di fare un viaggio su un treno simile.. lento, romantico, senza fretta.

Purtroppo penso che nei tempi moderni.. ora sia impossibile

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 07/03/2009, 1:49
da Moran
obe ha scritto:io son rimasto affascinato dal film "assassinio sull oriente express" e fin da piccolo sognavo di fare un viaggio su un treno simile.. lento, romantico, senza fretta.
Purtroppo penso che nei tempi moderni.. ora sia impossibile

No, affatto. Basta avere un po' di soldini da spendere.
http://www.orient-express.com
Venezia-Parigi-Londra, ogni mercoledì e sabato, da marzo a novembre, € 2.230 solo andata, € 3.350 A/R (per persona, in cabina doppia). Ci sono anche altre tratte.
Purtroppo la zona del romanzo di Agatha Christie, essendo nella ex Jugoslavia (nel libro, il treno si ferma tra Vincovci e Brod) oggi non è percorsa dallo storico treno. Una tratta da Istanbul a Venezia, passando per Bucarest, Budapest e Vienna, in 6 giorni, costa € 5.600.
Quale banca rapiniamo? :mrgreen:
cametauval ha scritto:Però ho anche un certo pudore nel farlo, capisco che altri non possano condividere le mie emozioni ma mi fa arrabbiare :evil: se chi non condivide si permette di riderci sù (e questo mi è successo e non una sola volta..)
Ah, bè, se è per quello io ne ho di strane. Quando le racconto mi guardano come se fossi svitato, e probabilmente lo sono. Però se qualcuno va a King's Cross a cercare il binario 9 e 1/2 di Harry Potter non suscita altrettanto stupore: un fenomeno di culto più diffuso è visto più come una cosa "normale". Ma come far capire al profano la gioia che ho provato, gironzolando a caso una mattina a Holborn, nell'imboccare per caso Great Turnstile, esattamente come fa il famoso investigatore Gideon Fell in un romanzo di John Dickson Carr, sbucare in Lincoln's Inn Fields e, seguendo i suoi passi, capitare davanti alla casa al numero 16 dove venne commesso un bizzarro omicidio, e scoprire che è esattamente uguale a come è descritta nel libro, e come probabilmente la vide Carr nei primi anni '30?
Ridano pure, non sanno cosa si perdono...
Una di queste storie sulle tracce di una storia, una delle più belle, la racconta Terzani nel capitolo 21 di Un indovino mi disse, quando a Ulan Bator va a cercare le tracce di Ferdinand Ossendowski e del racconto delle sue peripezie tra la Siberia e la Mongolia nel 1920, in un libro intitolato Beasts, Men and Gods.
"Da qui era nata la mia promessa di andare a Ulan Bator con lui! Volevo ricercare le tracce di quella storia... Scendere dal treno alla stazione di Ulan Bator con quel volume, appena letto e riletto, sotto il braccio fu come essere in compagnia di un fantasma: il libro era lui, Ossendowski. ... L'erba era alta e incolta; a camminarci in mezzo se ne sentiva forte l'odore.Ne strappai alcuni ciuffi che stavano mettendo il fiore e li misi tra le pagine del libro, convinto di fargli piacere. ... Mi venne da posare Ossendowski per terra, sedermi a gambe incrociate davanti al trono e rivolgermi a lui. «Ho mantenuto la promessa. Ci siamo.» L'aria era immobile, poi un qualche alito di vento scosse lievemente le strisce di seta colorata che pendevano ai lati di un tanka, e davvero mi parve che quel fiato animasse una visione d'altri tempi. ... Ovviamente giocavo a vedere e a sentire, ma mi resi conto di come la suggestione sia facile, a cercarla, e come i posti, gli oggetti abbiano una loro vita nascosta che si rivela a chi la conosce."

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 07/03/2009, 9:13
da nonnomario
obe ha scritto:io son rimasto affascinato dal film "assassinio sull oriente express" e fin da piccolo sognavo di fare un viaggio su un treno simile.. lento, romantico, senza fretta.

Purtroppo penso che nei tempi moderni.. ora sia impossibile

Negli anni 70 viaggiava tra Parigi e Istanbul, poi iniziarono ad accorciargli la tratta quando ci furono i primi problemi nella ex Jugoslavia, negli ultimi viaggi che fece come treno normale, facendo cioè servizio viaggiatori con biglietto ordinario, era limitato a Lubiana.
Io ci salii parecchie volte tra Verona e Domodossola, ricordo alcuni vagoni letto, cuccette e vetture con famiglie o operai che migravano, gente semplice, per la maggior parte proveniente dai paesi più poveri della ex repubblica, che se eri seduto vicino a loro quando mangiavano, ti offrivano il loro cibo.

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 17/03/2009, 9:04
da obe
Moran ha scritto:
obe ha scritto:io son rimasto affascinato dal film "assassinio sull oriente express" e fin da piccolo sognavo di fare un viaggio su un treno simile.. lento, romantico, senza fretta.
Purtroppo penso che nei tempi moderni.. ora sia impossibile

No, affatto. Basta avere un po' di soldini da spendere.
http://www.orient-express.com
Venezia-Parigi-Londra, ogni mercoledì e sabato, da marzo a novembre, € 2.230 solo andata, € 3.350 A/R (per persona, in cabina doppia). Ci sono anche altre tratte.
Purtroppo la zona del romanzo di Agatha Christie, essendo nella ex Jugoslavia (nel libro, il treno si ferma tra Vincovci e Brod) oggi non è percorsa dallo storico treno. Una tratta da Istanbul a Venezia, passando per Bucarest, Budapest e Vienna, in 6 giorni, costa € 5.600.
Quale banca rapiniamo? :mrgreen:


quasi quasi una rapina ci starebbe dentro... :lol:

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 29/03/2009, 20:27
da Viajero Solitario
Dopo avere letto un libro di Lucía Etxebarría (Un milagro en equilibrio), mi sono avventurato per i vicoletti di Lavapiés (ci vive) da lei descritti e mi sono fatto offrire un chupito nel bar dove lei va sempre (nel libro c'è scritto che se gli mostri il libro, il primo chupito te lo offre il proprietario)!!! :lol:

Sicuramente mi affascinato molto Ronda anche per le descrizioni di Hemingway... quando sono arrivato lì, ho buttato la mappa e vagato a ispirazione. Stessa cosa per Cádiz dove sono stato un mese, sotto l'influenza di una canzone di Niña Pastori.

Magari qualcuno mi prenderà per stupido... mi sono emozionato a leggere nel libro "L'ombra del Vento" di Carlos Ruíz Zafon, perché descriveva con cura gli angoli del Tibidabo che conoscevo...

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 30/03/2009, 12:00
da Voronezh
Viajero Solitario ha scritto:Magari qualcuno mi prenderà per stupido... mi sono emozionato a leggere nel libro "L'ombra del Vento" di Carlos Ruíz Zafon, perché descriveva con cura gli angoli del Tibidabo che conoscevo...

Stesse emozioni, stessa nostalgia...
siamo in due a essere stupidi :)

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 30/03/2009, 12:14
da cametauval
Codice: Seleziona tutto
Stesse emozioni, stessa nostalgia...
siamo in due a essere stupidi


il fatto è che lo stupido è quello che pensa che lo siate voi, siete solo generosi nel condividere le vostre emozioni nel forum.

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 30/03/2009, 12:45
da Moran
Siamo in buona compagnia...
Ecco, non avevo parlato dell'effetto opposto: leggere dopo, ritrovare in un libro posti dove sei già stato e che forse per questo ti rendono più caro il libro. A me è successo diverse volte:
- il pub O'Neill's (l'originale, non le centinaia di imitazioni sparse per il mondo oggi che è diventato una catena) a Dublino, che poi ritrovai in un racconto di "Gente di Dublino" di Joyce;
- i vicoli dell'Alfama, il lungomare di Cascais e la Baixa, prima visti e poi ritrovati nel bellissimo "Sostiene Pereira" di Tabucchi;
e tanti altri...

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 30/03/2009, 13:16
da Goldendragon
bel thread, bravo Moran

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 01/04/2009, 18:59
da Nanni
sembrerà strano ma non spesso non leggo libri che descrivono luoghi, o almeno non lo faccio con quell'intento!! questo solo perchè poi si finisce per viaggiare TROPPO con la fantasia e non studiare...come sto facendo adesso con voi!!!

sto leggendo Terzani e dirvi che sto soffrendo a non essere gia in vietnam e cambogia ecc è riduttivo!!!

io spesso faccio l'opposto visito un posto e poi cerco tutti i libri e o film che ne parlano.

c'è un posto in cui voglio andare e visitare a piedi: la grecia raccontata in "troppi" libri e da troppe persone, io vivo in quella che era un tempo la magna grecia e a detta di tutti cucina e luoghi simili, visi ed atmosfere, insomma un luogo da andarci con calma.

lavapies anche io l'adoro, cerco casa proprio li, non ho letto il libro, ma lo farò! qual' è il bar?

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 01/04/2009, 20:43
da Viajero Solitario
Non ricordo il nome, te lo dirò tra qualche giorno perché ho prestato il libro a una mia amica. In italiano il titolo tradotto è: "Una donna in bilico"

Re: I luoghi dell'anima

MessaggioInviato: 07/04/2009, 21:29
da teresalavispa
Moran ha scritto:- i vicoli dell'Alfama, il lungomare di Cascais e la Baixa, prima visti e poi ritrovati nel bellissimo "Sostiene Pereira" di Tabucchi;
e tanti altri...

Come darti torto, un incanto... :geek: