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Cominciamo il resoconto di questo secondo, bellissimo giro nei Balcani.

E cominciamo con Tirana, la capitale dell'Albania, dove siamo atterrati con Alitalia e da cui poi ripartiremo.
Atterriamo tardi, ci vengono a prendere in aereoporto. Abbiam scelto un alberghino su Venere appena fuori dalla citta', molto bellino e molto economico.
Come e' Tirana?
Calda. Caotica. Trafficata. Colorata e vivacissima. Abbiam perso un bel po' nella piazza principale, dove c'e' la Moschea e la Torre dell'Orologio.
Ci siam concessi un solo museo perche' volevamo stare all'aperto. quello di arte contemporanea.
Abbiam visto la fortezza e il quartiere di Bbloku dove abbiam sia pranzato che cenato, ci siam polleggiati nel parchetto che c'e' nella zona universitaria.
Ci siamo divertiti tantissimo nei mercatini dove sembrava di esser tornati indietro di almeno 20 anni, abbiam chiacchierato con un sacco di gente, qui molti parlano l'italiano e han proprio piacere a scambiare due chiacchiere. E' stata una giornata piacevole, anche se il caldo era quasi insopportabile. Come e' stato piacevole tornare nel nostro alberghino un po' in campagna, un po' piu' fresco.
Abbiam scoperto che gli albanesi mangiano poche cose dolci, e non a colazione.
E si', abbiam visto tanti palazzi coloratissimi, come del resto ci aspettavamo.
Il traffico lo abbiam toccato con mano la mattina dopo perche' siamo andati a ritirare la nostra auto a noleggio. Ci danno una Opel Corsa con cambio automatico nonostante avessimo pagato per un'auto di categoria inferiore, cosi' contenti ci avviamo al confine con la Macedonia.
Di confini alla fine ne faremo ben 5.

Ohrid meritebbe un capitolo a parte, tanto e' bella sia la cittadina che il lago.
La prima passeggiata, alla sera, ci rivela una localita' estiva bella, vivace, piena di gente, di colori, di musica.
Ci piace, ma il bello verra' tutto la mattina dopo quando andremo sul lago.
La guida ci consiglia la localita' di Pestani, dove facciamo in bagno in un'acqua cristallina e caldissima e mangiamo in un ristorantino proprio davanti, una trota eccezionale.
Ci sarebbe da spendere un capitolo a parte sui prezzi e sull'accoglienza delle persone, mi limitero' a dire una cosa sola: gli animali in questi posti vengono trattati da dio.
Avete presente i film di Kusturica, con le mucche e le galline per strada e nelle case?
Non e' surreale, e' la realta'.
Abbiam visto la piazza di un paese fermarsi per far attraversare una mucca.
Macchine incolonnate senza nessuna protesta perche' il pastore transitava con le sue capre.
Maialini e galline indisturbati sul ciglio della strada.
Abituati e sereni.
Questi sono animali che vivono magnificamente finche' non arrivano sulla tavola degli esseri umani, e la carne che ci si trova nel piatto e' ovviamente buonissima.
Ne avrebbe da imparare il dio profitto dell'allevamento intensivo a questo proposito...

Dopo mangiato torniamo a Ohrid e andiamo a visitare chiese, vicoletti, monasteri, sopra a tutti quello che domina il paese e che e' quasi il simbolo della Macedonia.
Compriamo anche delle cose, c'e' molto artigianato locale.
E ceniamo di nuovo in riva al lago, e di nuovo ottimo pesce.
Spendendo quato qui si spende per un panino e una bibita in pausa pranzo.

Il proprietario della guesthouse dove alloggiamo, Antonio, simpaticissimo, ci chiede del nostro viaggio.
Gli sembra strano quasi che vogliamo andare a Skopje e proseguire poi per il Kosovo.

Ma la mattina dopo ci fermiamo prima a Sveti Naum. La spiaggetta e' bellissima, un altro bagno e' d'obbligo. Cosi' come la visita al monastero.
Qui incontriamo una famiglia italiana in viaggio da Durazzo. Padovani. Simpatici, viaggiatori un po' maniaci come noi, pensano di farsi il confine a piedi (passa poco oltre, quello con l'Albania, sotto Sveti Naum).
Giochiamo un po' coi simpaticissimi pavoni (geo, prrrrt ), guardiamo il panorama, e' un posto proprio bello, sereno, mette pace.
E ripartiamo.

qui le foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... c98331ae22

(continua)

Prosegue il nostro itinerario in Macedonia, siamo diretti a Skopje ma ci fermiamo un paio d'ore a Bitola.
Fa un caldo pazzesco, ci beviamo qualcosa e vediamo la bella piazza ma poi ripartiamo.
A Skopje ci attende la nostra cs host, piacevolissima macedone che lavora per le nazioni unite, e che ovviamente parla un eccellente inglese.
vive in collina, prima ottima news, visto il caldo che fa. e' piena di gatti, seconda ottima news, perche' per le due notti che saremo li' ci faranno un sacco di compagnia
Subito a cena nella piazza di Skopje, piazza Makedonia. Bella. Bella fontana colorata, bel ponte, belle luci, bella serata c'e' musica in strada e c'e' pieno zeppo di tifosi per non so che partita.
La nostra host ci porta a mangiare in un posto sul lunbgo fiume davvero caratteristico, menu' solo in macedone e ci consiglia lei. Visti i prezzi bassissimi ci concediamo anche un drink e un gelato, dopo, in uno dei locali piu' in di Skopje, proprio sulla piazza.
Il giorno dopo lo passiamo quasi per intero nel vecchio bazar.
Noi adoriamo fare shopping locale, l'ho detto piu' volte. e anche sto giro ci siam sdati. Vediamo la bellissima moschea, ma non entriamo, io ho sempre un certo timore reverenziale nei confronti delle moschee.
Nella chiesa cattolica entriamo, bella con l'altare tutto in legno. Particolare, con anche un bel museo.
Ci piace Skopje, nonostante stian facendo un sacco di lavori che rendono meno agibile il passeggio.
La mattina dopo la nostra host per salutarci ci prepara una bella colazione, ma poi e' tempo di ripartire.
Puntiamo la macchina verso il Kosovo. Facciam la strada piu' breve senza passar da Tetovo, e decidiamo lungo il percorso che si' dai, andiamo pure a Prishtina.
Al confine ci chiedono dove andiamo, noi rispondiamo a Prishtina. Ci chiedono se e' per lavoro, noi no per turismo. Ci guardano un po' strano, mentre noi a dir la verita' intera ci sentiamo proprio fieri di aver valicato questo confine.
Piccola parentesi: la maggior parte dei miei colleghi al melarancio store (evitiamo la pubblicita' tanto lo sanno tutti dove lavoro ) e' fissato con gli Usa e Londra. A sentire che sono stata in Kosovo mi han guardato peggio gli avessi detto che avevo fatto prima Kandahar e poi Teheran tutto via terra. A me veniva tanto da ridere, tanta e' certe volte l'ignoranza, ma vabbe'.
La guida ci suggerisce delle grotte vicino a Prishtina, che troviamo dopo qualche fortuito giro in mezzo ai campi. Bellissime. E bellissima esperienza: eravamo con un gruppo di Kosovari residenti in Germania in visita, una delle quali, giovanissima, ci traduceva in inglese quello che spiegava la guida.
Usciti dalle grotte via alla volta della capitale. Che dopo averne sentite di ogni su quanto era brutta incredibilmente ci piace. Una bella via pedonale ci accoglie, con tante traverse zeppe di localini rumorosi e brulicanti di vita. Pare la Rambla. E non scherzo. Con solo l'aggiunta dei - neanche tantissimi - soldati della Kfor. Passeggiamo e guardiamo le bancarelle ai lati, c'e' un po' di tutto, poi ci fermiamo a mangiare in un posto carinissimo in una delle suddette traverse. Ci facciam due chiacchiere col cameriere che parlava un ottimo inglese e che era proprio incuriosito da sti due italiani a zonzo per Prishtina.
Dopo pranzo altro giretto, visita al muro dei dispersi, alla moschea, a un po' di macerie di guerra. Ma e' anche vero che stan ricostruendo ovunque.
Ora torno indietro di una ventina di anni e vi racconto del mio viaggio a Berlino e nella Germania est (Lipsia e Dresda) nel 1992. Era tutto molto molto simile: tante macerie, ma tanti cantieri e tanta voglia di ripartire e ricostruire. C'era una sensazione di energia forte e di voglia di accogliere di ogni che si respirava nelle strade. Prishtina mi pare la Berlino est di allora. Altrettanto rozza grigia e volgare e altrettanto bella come solo alcune tele di alcuni espressionisti tedeschi riescono ad essere. Mi viene in mente Kirchner, ma ce ne sono tanti altri.
Riprendiamo la macchina e ci muoviamo verso Prizren, facendo prima una sosta dovuta al monastero di Gracanica. Deserto. Immerso nel verde, cintato - perche' poi - dal filo spinato. Ci accoglie una suora gentile che mi porge una pashmina per coprir le spalle, per fortuna dentro e' fresco.
Prizren.
Carinissima, una bomboniera. Il solito ponte in pietra, le moschee, le chiese ortodosse arroccate, i negozietti. Bella proprio, ma ci e' piaciuta piu' Prishtina. I motivi ve li ho detti, non sono facili da esprimere del tutto, ma sono sicura che molti di voi li capiranno appieno.
Qui si fa sera, e' tempo di salutare il Kosovo. Rientriamo in Albania e puntiamo verso il lago. Ma e' buio ormai e' le strade albanesi sono notoriamente poco illuminate, preferiamo fermarci. Il caso ci porta in un paesino di nome Kukes, dove dormiamo in un ottimo hotel per pochissimi euro e mangiamo per ancora meno.
E' tardi, e come al solito gli albanesi si dimostrano fantastici. Entriamo in un bar per chiedere dove possiamo mangiar qualcosa, e il ragazzo dietro al bancone esce dal bar e ci accompagna direttamente in un un locale circa 300mt piu' in la'. e ci traduce un po' tutto (parlava italiano, strano no? ).
Nonostante la cena tarda ce ne torniamo in camera presto, anche perche' non vediamo l'ora di tuffarci di nuovo: domani ci aspetta il secondo lago del nostro viaggio.

Continua, ovviamente, ma ah si', le foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 5d9e74e11a

Un tempo c'era un bel modo pittoresco di arrivare a Scutari dal confine Kosovo-Albania, prendendo un ferry e costeggiando un fiume. Da quest'anno la costruzione di una (efficientissima per carita') autostrada che arriva fino a Tirana ha fatto si' che il ferry limitasse le sue corse ai soli passeggeri. Quindi ci tocca prender a malincuore l'autostrada.
Arriviamo a Scutari ma ne fuggiamo piu' o meno subito. Troppa confusione, troppo traffico, decidiamo che proprio non ci piace. Costeggiamo il lago sul lato sinistro fronte albanese. un sacco di belle spiagge, selvaggie quanto basta, e mucche a bagno. Ci fermiamo a mangiare in un ristorantino tipico e subito dopo ci caliamo in acqua. veramente bellissimo, piu' selvaggio del lago di Ohrid, persino piu' simile al mare. stiam qualche ora, poi ci rivestiamo e ci volgiamo verso il confine con il Montengro. Quello trafficatissimo di Ulcinj, e infatti ci mettiamo quasi un'ora per passare la frontiera. E' pure domenica in effetti... passato il confine, ignoriamo il bivio per il mare e risaliamo verso il lago. Prendiamo la strada panoramica che va verso Virpazar: una delle strade costiere piu' belle che abbia mai visto. Strettissima si snoda lungo la costa del lago, regalando panorami mozzafiato - regalando per modo di dire visto che li paghi a caro prezzo con manovre spericolate se incontri altri viaggiatori automuniti durante il percorso, e noi per fortuna ne abbiamo incontrati pochi.
La guida ci segnala una localita' in riva al lago in mezzo agli ulivi dal nome di Murici.
Ci arriviamo quasi al tramonto con una discesa che definire ripida e' dir poco... pero' accidenti se ne valeva la pena!
c'e' poco e nulla qui, un camping con qualche bungalow di legno dove per fortuna troviamo posto e... la natura. il lago. mucche sulla spiaggia, tranquille e indisturbate. cuccioli di cane a spasso per tutto il campeggio festanti e beati. ulivi, natura, non c'e' il becco di un segnale wifi e per una notte ne siamo perfino felici.
l'unica pecca e' il caldo che fa nel bungalow, per il resto forse la notte piu' bella di tutta la vacanza.
un posto indimenticabile questa Murici.
ceniamo e passeggiamo guardando lo splendido lago.
facciamo conoscenza di una simpatica coppia italo-francese che ci racconta come siano anche loro in giro con auto a noleggio e si stian divertendo un mondo nonostante abbian due bimbe di cui una piccolissima.
Lascerei parlar le foto perche' sul lago di Scutari ho lasciato un pezzo di anima, e' davvero di una bellezza totale.

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 080bb0ec3c

Sarebbe meglio andarci in moto, in macchina e' un po' impervia sta strada che abbiam fatto noi, anche se fattibile. Mi chiedo se Sabrina e Marco ci sian passati.
Alla fine del percorso si arriva a Virpazar, noi ci siamo andati il giorno dopo ma a quel punto ormai avevamo gia' il marein testa.
E ci torneremo piu' o meno alla fine del viaggio per cercare del vino da comprare. Un'altra bella avventura, di cui vi raccontero' poi

Noi nel viaggio di aprile non siamo stati in Montenegro, ma degli amici motociclisti ci hanno parlato benissimo del lato montenegrino del lago di Scutari e quindi e' finito dritto nella lista dei posti da vedere. La tua e' una conferma
Quel ferry di cui parli era quello di Fierze? Ad aprile non era attivo ma scrivendo una mail ci avevano detto che (se attivo) la moto ci sarebbe potuta salire... boh. Magari pensavano a una motina 125 poco piu' grande di una bici, non certo a una 1200 con valigie laterali

quello di Fierze, si'.
ce ne sono solo due al giorno (1 per tratta) e solo passaggeri niente mezzi, a legger sul sito direi manco la moto no.
si', andateci, perche' lo spettacolo e' indescrivibile, poi parlerlo' anche della salita al monte Luvcen.

Il Montenegro aveva in serbo tante altre sorprese per noi.
Ci volgiamo verso il mare, facendo la bellissima litoranea che porta fino a Herceg Novi.
Purtroppo e' domenica, e si vede, le spiagge sono prese d'assalto. Proviamo a fermarci in un paio di posti ma la folla non ci piace e scappiam subito.
Troviamo invece poca gente (forse perche' e' cara per gli standard montenegrini) nella spettacolare spiaggia di Sveti Stefan.
In un posto cosi', e' bello iniziare un percorso sulla costa montenegrina.
Ci siam detti ci facciamo un bagno e ripartiamo invece ci siam fermati tutto il pomeriggio.
Quando risaliamo in macchina vogliam trovare un posto per dormire il piu' possibile nel mezzo, nel mezzo c'e' Budva, ma mai posto c'e' piuaciuto di meno. La citta' vecchia, che vedremo la sera dopo, e' carina (oh poi, rispetto a Kotor e a Herceg Novi neanche chissa' quanto) ma la litoranea e' da fuga immediata, sembra di stare a Rimini, peggio.
Guidando guidando finiamo nella baia di Kotor e seppur un po' decentrato lo troviamo qui il posto che ci piace: un delizioso appartamento a 40 euro a notte in due. Dotato di tutti i confort, con affaccio a mare subito sotto le scale.
Ci passeremo 4 giorni pieni in montenegro, di cui 3 in spiaggia, segnalo in particolare la spiaggia di Jaz subito fuori Budva andando verso Herceg Novi, un mare spettacolare e frequentata solo da serbi, economica e super accogliente (ci portavano i drink all'ombrellone!), e uno - indimenticabile - di tour verso il monastero di Ostrog: per andarci abbiam preso la strada tortuisissima che porta in cima al monte Luvcen, meno stretta di quella che costeggia il lago ma altrettanto spettacolare come panorama, assolutamente imperdibile.
Siamo arrivati nei pressi del monastero verso le 14, ci siam fermati prima a mangiare in un ristorantino a pochi chilometri di distanza, eccellente, e poi siamo saliti, e vabbe', io non sono religiosa, non me ne puo' fregare di meno, ma l'esperienza e' stata totale, questo posto e' MERAVIGLIOSO, esala misticismo da ogni dove, e' accogliente, e' luminoso, e' bellissimo, e' in mezzo al nulla ma vale davvero la pena perdere una giornata per andarci. Non c'e' spiaggia che tenga, per quanto il mare del montenegro e' - imho - pure piu' bello di quello della croazia. vale la pena andare in montenegro solo per vedere questo gioiello.
E a seguire la Baia di Kotor. Kotor stessa e' splendida, ma non si puo' non fare tutto l'anello della baia. Ci vuole quasi un'ora ma il panorama e' imperdibile. montagne a picco su un mare che passa dal verde smeraldo al blu cobalto.
Il montenegro e' bellissimo, voglio solo dire una cosa: chi non c'e' stato, ci vada il piu' presto possibile, perche' ho la sensazione che nel giro di qualche anno il turismo lo rovinera'. Gia' si cominciano a vedere orridi palazzoni in riva al mare costruiti senza il minimo criterio urbanistico, per fortuna sono ancora pochi, ma si sa cosa e' capace di fare l'ansia del profitto.
E i prezzi sono ancora piu' che abbordabili, visto che si cena a base di pesce con al massimo 15 euro a persona.
Non sara' sempre cosi', purtroppo.
Un altro paio di note a margine: tornando dal Monastero di Ostrog siam ripassati da Virpazar, stavolta fermandoci, perche' volevamo comprare del vino. Ne abbiam trovato di eccellente, qui e' pieno di aziende vinicole, tutta roba fatta in casa (fanno anche la grappa) e se si ha un po' di posto in valigia vale assolutamente la pena di prender qualcosa.
Herceg Novi e' un gioiellino, e fino all'ultimo abbiamo avuto la tentazione di fare quei 30 km in piu' e arrivare a Dubrovnik. Alla fine abbiam desistito, i rischi eran troppi, ma prima o poi dovro' programmare un 3-4 giorni solo li' perche' e' gia' il secondo viaggio che per un motivo o per un altro salto sta cittadina.
Non abbiam trovato scoglio. Io di solito preferisco le spiagge di sabbia ma se si vuol fare snorkling lo scoglio ci vuole... solo alla fine tornando verso l'albania abbiam visto posti che probabilmente meritavano nei pressi di Bar.

qui un po' di foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 55555a235f

siam quasi alla fine del racconto, manca solo l'ultima tappa in albania prima del rientro.
una piccola sorpresa, ma ve ne parlero' poi

fedea ha scritto:Il Montenegro aveva in serbo tante altre sorprese per noi.

Mi piace questa frase

rotfl sì di sicuro non in croato

Wow allora prossimamente programmiamo il Montenegro e Ostrog va assolutamente vista. Non siete andati nel Durmitor invece, mi incuriosisce. Sarebbe da fare una settimana intera in Montenegro (contando anche che noi di spiaggia ne faremmo ben poca, magari un pomeriggio ma poi siamo abbastanza allergici allo stare fermi in spiaggia.. )

Fedea ha scritto:il confine con il Montengro. Quello trafficatissimo di Ulcinj, e infatti ci mettiamo quasi un'ora per passare la frontiera. E' pure domenica in effetti... passato il confine, ignoriamo il bivio per il mare e risaliamo verso il lago. Prendiamo la strada panoramica che va verso Virpazar: una delle strade costiere piu' belle che abbia mai visto. Strettissima si snoda lungo la costa del lago, regalando panorami mozzafiato - regalando per modo di dire visto che li paghi a caro prezzo con manovre spericolate se incontri altri viaggiatori automuniti durante il percorso, e noi per fortuna ne abbiamo incontrati pochi.

Facemmo anche noi quella strada, come è noto. Spettacolare.

Fedea ha scritto:il monastero di Ostrog:per andarci abbiam preso la strada tortuisissima che porta in cima al monte Luvcen, meno stretta di quella che costeggia il lago ma altrettanto spettacolare come panorama, assolutamente imperdibile.
Siamo arrivati nei pressi del monastero verso le 14, ci siam fermati prima a mangiare in un ristorantino a pochi chilometri di distanza, eccellente, e poi siamo saliti, e vabbe', io non sono religiosa, non me ne puo' fregare di meno, ma l'esperienza e' stata totale, questo posto e' MERAVIGLIOSO, esala misticismo da ogni dove, e' accogliente, e' luminoso, e' bellissimo, e' in mezzo al nulla ma vale davvero la pena perdere una giornata per andarci. Non c'e' spiaggia che tenga, per quanto il mare del montenegro e' - imho - pure piu' bello di quello della croazia. vale la pena andare in montenegro solo per vedere questo gioiello.

Provai grosso modo le stesse emozioni e lo scrissi, ai tempi, nel racconto. Era il 2007. Da allora porto il braccialetto votivo tipico dell'ortodossia serba (e montenegrina)

Leia74 ha scritto:Wow allora prossimamente programmiamo il Montenegro e Ostrog va assolutamente vista. Non siete andati nel Durmitor invece, mi incuriosisce. Sarebbe da fare una settimana intera in Montenegro (contando anche che noi di spiaggia ne faremmo ben poca, magari un pomeriggio ma poi siamo abbastanza allergici allo stare fermi in spiaggia.. )

ecco sabri vedi i gusti? a me piace il mare, la montagna invece mi annoia in modo atroce. e chi sta fermo peraltro in spiaggia: noi amiamo fare snorkling...
detto questo il durmitor, ma tutta la zona al confine con la bosnia la faremo prossimamente perché vogliamo fare rafting.
il monastero di ostrog è qualcosa che toglie il respiro non va perso per nessun motivo.

Aspetta, fare snorkeling piace anche a me. Non amo stare ferma a prendere il sole, ecco. Ma non pensavo che ci fosse da fare snorkeling in Montenegro, invece se dici che e' interessante...

diciamo che a me piace vivere lentamente.
pure in viaggio. soprattutto in viaggio.
assaporare.
entrare in contatto.
della spiaggia di jaz ricordo il titolare, sto tipo sui 55 che parlava due parole in croce di inglese ma con cui ci siam fatti delle risate grassissime, davvero simpatico e stupito di vedere dei non serbi in una spiaggia frequentata da serbi (e tenuta benissimo). ricordo di aver ordinato un piatto da un menu scritto solo in serbo e di essermelo gustato alla grandissima.
ricordo sto mare cristallino e le montagne all'orizzonte.
si' mi puo' piacere anche stare ore sdraiata al sole, e non necessariamente in spiaggia.
io vado a sensazioni del momento: amo il mare ma non ci ho pensato due volte a sacrificare una giornata in acqua per andare a Ostrog pure se era in the middle of nothing.
ho amato la lentezza di sti posti. entri un bar chiedi un caffe' e te lo portano anche dopo mezz'ora - vivono in modo diverso.
ho visto ingorghi da paura sulle strade strettissime che costellano il montenegro e l'albania, e gente che aspettava pacifica senza farsi problemi, qualcuno si era persino seduto su un muretto a fumare e chiacchierare, e li ho invidiati, noi sempre di corsa che suoniamo se uno non brucia un semaforo appena scatta il verde o se poco poco ci fanno aspettare un minuto di piu' per dare una precedenza.
ho amato quel pezzetto di mare sotto il nostro appartamento, dove li' si' che a metterti una maschera vedevi un mondo.
il loro contatto con gli animali.
se ripassi da prishtina, oltre alla citta', fermati a cercar le grotte. sono imperdibili.

fedea ha scritto:ho amato la lentezza di sti posti. entri un bar chiedi un caffe' e te lo portano anche dopo mezz'ora - vivono in modo diverso.
ho visto ingorghi da paura sulle strade strettissime che costellano il montenegro e l'albania, e gente che aspettava pacifica senza farsi problemi, qualcuno si era persino seduto su un muretto a fumare e chiacchierare, e li ho invidiati, noi sempre di corsa che suoniamo se uno non brucia un semaforo appena scatta il verde o se poco poco ci fanno aspettare un minuto di piu' per dare una precedenza.

Bene sono dell' idea che Fedea ha capito i Balcani, che come non mi stancherò mai di ripetere sono l' anticamera dell' oriente di un mondo rallentato, davvero con un altro tempo, magari molto povero di possibilità materiali e sociali, ma sicuramente che ha molto da dare a livello umano , storico e conoscitivo, l'importante è lasciare a casa la frenesia e lo stress di correre sempre , vivere il momento che poi è uno dei limiti e delle fonti di solitudine e frustrazione che contagia e infetta la nostra " civiltà " occidentale strutturata in piccole monadi che si credono furbe, autosufficienti ma sono sempre insoddisfatte lo stesso.

fedea ha scritto:diciamo che a me piace vivere lentamente.

Ecco, ti ammiro e ti invidio, ma io e la lentezza abitiamo su due pianeti diversi, fin da quando ero bambina. Ci ho provato ma e' piu' forte di me... mi sa che un viaggio assieme non lo potremmo mai fare (scusa per l'OT e chiudo qui).

Jena Plissken ha scritto:

fedea ha scritto:ho amato la lentezza di sti posti. entri un bar chiedi un caffe' e te lo portano anche dopo mezz'ora - vivono in modo diverso.
ho visto ingorghi da paura sulle strade strettissime che costellano il montenegro e l'albania, e gente che aspettava pacifica senza farsi problemi, qualcuno si era persino seduto su un muretto a fumare e chiacchierare, e li ho invidiati, noi sempre di corsa che suoniamo se uno non brucia un semaforo appena scatta il verde o se poco poco ci fanno aspettare un minuto di piu' per dare una precedenza.

Bene sono dell' idea che Fedea ha capito i Balcani, che come non mi stancherò mai di ripetere sono l' anticamera dell' oriente di un mondo rallentato, davvero con un altro tempo, magari molto povero di possibilità materiali e sociali, ma sicuramente che ha molto da dare a livello umano , storico e conoscitivo, l'importante è lasciare a casa la frenesia e lo stress di correre sempre , vivere il momento che poi è uno dei limiti e delle fonti di solitudine e frustrazione che contagia e infetta la nostra " civiltà " occidentale strutturata in piccole monadi che si credono furbe, autosufficienti ma sono sempre insoddisfatte lo stesso.

Fanno eccezioni nei balcani due metropoli quali Atene e Istanbul...dove in molte parti la frenesia c'e' eccome...ma anche Belgrado o Sofia in certi periodi.
le sportellate nel traffico sul bosforo sono all'ordine del giorno

Maxdivi ha scritto:
Fanno eccezioni nei balcani due metropoli quali Atene e Istanbul...dove in molte parti la frenesia c'e' eccome...ma anche Belgrado o Sofia in certi periodi.
le sportellate nel traffico sul bosforo sono all'ordine del giorno

le capitali sono le capitali con tutti i pro e contro

Presa dall'organizzazione del mio prossimo viaggio mi sto dimenticando di finire di raccontarvi di questo... e il finale e' stato proprio in bellezza.
Abbiam passato infatti l'ultima sera in paesino vicino all'aeroporto di Tirana puntando anche un po' il dito a caso e invece... era stupendo.
Il nome e' Kruje, tutto in salita, una splendida fortezza e una bellissima moschea, abbiam cenato e dormito in un hotel bellissimo che ci ha affittato una camera con una vista mozzafiato sulla piazza principale a un prezzo ridicolo.
La mattina dopo prima di andare in aeroporto ci siam fatti tutto il bazar del paese, delizioso, e comprato le ultime cose.
Ce ne siamo andati convinti che torneremo in Albania, perche' l'abbiam davvero solo assaggiata.
Ma c'e' una coda alla ottima impressione che questa nazione, e la sua gente, ci ha lasciato.
Son tornata in Italia e mi sono accorta (neanche subito, quasi una settimana dopo, del resto faceva caldo) che non trovavo piu' il mio giubbino jeans. un giubbino della sisley pagato quasi 100 euro ma cmq prezzo a parte ci tenevo. ci sono rimasta male, anche perche' vattelappesca potevo averlo lasciato ovunque. pero', dico, un tentativo, vado su internet trovo la pagina web dell'hotel di Kruje, gli scrivo, visto mai. Si', mi rispondono due giorni dopo, lo avevo lasciato li' il mio giubbino. Mi chiedono l'indirizzo per rispedirmelo. E manco una settimana dopo era a casa. Io sono anche fortunata lo so. Ma loro sono proprio squisiti. sono piccole cose. ma mi ha fatto un piacere immenso.

eccovi le foto di Kruje:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... a630c9bbda

fedea ha scritto:Abbiam passato infatti l'ultima sera in paesino vicino all'aeroporto di Tirana puntando anche un po' il dito a caso e invece... era stupendo.
Il nome e' Kruje, tutto in salita, una splendida fortezza e una bellissima moschea,

Kruje è la città di Skanderberg. A noi il "furgon" ci abbandonò sulla superstrada a Frushe-Kruje

Riguardo il giubbotto, la comunque fortuna nel provare a scrivere e rintracciarlo e soprattutto la spedizione... mi farebbero aprire un discorso ma non è possibile. Sfuggirebbe di mano
Magari lo pensiamo, lo sappiamo ma meglio non affrontarlo per ovvi motivi di "ordine pubblico"
L'importante è che la Shqiperia vi è piaciuta e siete rimasti, come noi d'altronde, entusiasti.

Siete finiti a Kruje per caso???? E' una delle destinazioni piu' "turistiche" dell'Albania, paese natale di Skanderbeg, il suo museo e' una specie di luogo di pellegrinaggio per gli albanesi. Contenta che vi sia piaciuta