Trenino del Bernina - St. Moritz - Livigno
Inviato: 08/12/2012, 21:54
Dunque.
Trenino Rosso del Bernina
- è molto spettacolare. Io, dovendo fare un tour in giornata, ho optato per la tratta diretta con pacchetto di agenzia. In realtà, consiglio personale, è meglio fare a tappe. Si sale, si scende e si prende il treno successivo. Del resto il biglietto è valido per l'intera tratta completa, quindi si può salire e scendere a piacimento lungo le varie fermate. Va detto che se si dovesse scegliere di scendere dal treno in questa stagione bisogna anche essere attrezzati, dato che si passa dalle temperature di valle (Tirano) a quelle dei vari ghiacciai a 2000 e rotti metri, quindi anche a -25° e oltre.
In questo modo è facile visitare ciò che si vuole: ad esempio, Poschiavo è un bel paesotto famoso per la caccia alle streghe dell'Inquisizione e nel comune sono ancora conservate le carte dei processi alle donne tacciate di stregoneria. Oppure, si può scendere alla fermata di un ghiacciaio e visitarlo a piedi. Insomma, si è liberi di fare ciò che si vuole.
- I paesi che si susseguono sono spettacolari sia dal punto di vista naturalistico che storico-artistico. Sin da Tirano, luogo di partenza, con una basilica splendida, che al suo interno ha tutti gli spazi abbelliti da affreschi, stucchi, quadri o statue. Al punto che, leggenda narra, gli artisti che hanno contribuito alla sua creazione furono poi accecati per non permettere loro di creare qualcosa di più bello.
Per quanto riguarda i paesaggi, cambiano ovviamente molto in base al periodo in cui si prende il treno. Non mi dilungo molto nel descriverli, metterò qualche foto.
St Moritz
- il paese non ha moltissimo da offrire. Si susseguono negozi di lusso a hotel prestigiosi. Bello il lago della cittadina. Ho avuto poco tempo per visitarla, 45 minuti e nevicava, quindi non ho fatto foto.
Non quindi molto da narrare. Alcune curiosità:
è carissima, non solo nel lusso (ovviamente me lo aspettavo) ma pure nei bar, fast-food, distributori automatici di merendine.
Poco fuori da St. Moritz, dove l'italiano è lingua ufficiale (anche se si è nel Cantone dei Grigioni), ci sono alcune particolarità di lingua. Già con i ticinesi lo sapevo, nel senso che hanno un italiano con termini un po' particolari. Qualche esempio: al di là del podestà, cioè il sindaco, con l'autobus siamo passati in un paesino mentre andavamo a Livigno. Avete presente quei cartelli elettronici che indicano la velocità di transito? Beh, loro non la chiamano velocità ma "sveltezza". "Sveltezza rilevata" era la frase che compariva.
In Svizzera le donne hanno dei parcheggi riservati (allego foto). Lancio un sondaggio: è per galateria (di solito sono quelli più vicini alle uscite/entrate) o perché così se sbagliano a parcheggiare fanno danni tra loro e non a noi maschietti? E poi, curiosità mia, se passa un vigile e vede un'auto parcheggiata lì come fa a capire se è uomo o donna il guidatore che vi ha parcheggiato e quindi a multarlo se non è donna?
LIvigno
- premessa: a me la montagna non piace. Però devo dire che tra le varie località montagnose da me visitate questa è una delle più belle, oltre che più fredde. Ma il -13 di montagna provato già altre volte in altri luoghi oltre che in Valtellina è meglio del -1 o -2 in pianura.
I mercatini sono scarsi, quindi non li ho frequentati. Avevamo 2 ore di tempo a disposizione e mi sono dedicato allo shopping e al magnà.
Shopping: è ultraconveniente sui prodotti supertassati, vedi benzina (che stava a 1,12 ma non mi interessava) o le sigarette (3 euro circa il pacchetto, in media).
Sul resto bisogna sapere dove andare perché in elettronica o abbigliamento la convenienza è inferiore a qualunque offerta internet o di casa propria.
Ma attenzione, consiglio personale: a parte quei prodotti venduti a prezzi fissi, per il resto vanno evitati i negozi duty free. Il perché è presto detto: lavorano con i turisti e, di conseguenza, i prezzi sono automaticamente più alti. Andare dove il commercio funziona con i locali. Faccio un esempio: ho preso una bottiglia di Inferno, vino che conosco molto bene. Nei vari duty free sia quel vino che lo Sfursat li trovavo a prezzi quasi superiori a quelli di casa mia. Non capivo il perché. Alla fine, in uno di questi ho visto che tra i vari vini, dell'Inferno vi era una sola bottiglia e quindi il prezzo era accettabile, forse perché in offerta (8,20 rispetto agli 11-15 chiesti in altri duty free). L'ho presa al volo.
Poi, camminando, sono finito in un minimarket per comprare la slinzega e i vini stavano a molto meno. Qualche esempio? Il Sassella che nel duty free era a 7-8 euro, nel market era a 3-3,5. Il mio identico vino era a 6 e rotti. In pratica ci ho un smenato un paio di euro, anche se va detto che qua costerebbe molto più che gli 8,2 euro da me spesi.
Insomma, mio personale parere: shopping, a parte eccezioni che si possono trovare ma che non fanno testo (tipo trovare un paio di occhiali da sole o di scarpe a buon prezzo ma bisogna sapere dove), la città è conveniente nei minimarket e quindi solo su alcuni prodotti (sigarette, alcoli e superalcolici, alimentari tipici).
Ho mangiato in un bar/ristorante di albergo e mi è andata bene. Ma anche lì, bisogna cercare per bene altrimenti si spende. Ho preso un tagliere di affettati e formaggi vari locali (bitto, bresaola, lardo, etc.) con pane, coperto, rosso di valtellina (1 bicchiere), limoncello e caffé che sarebbero stati offerti ma non ho accettato, spendendo in tutto 12 euro. In altri ristoranti, bar, etc. (non più "in" ma della stessa categoria) avrei speso molto di più.
Le foto sul viaggio del trenino le posto alla prossima.
Trenino Rosso del Bernina
- è molto spettacolare. Io, dovendo fare un tour in giornata, ho optato per la tratta diretta con pacchetto di agenzia. In realtà, consiglio personale, è meglio fare a tappe. Si sale, si scende e si prende il treno successivo. Del resto il biglietto è valido per l'intera tratta completa, quindi si può salire e scendere a piacimento lungo le varie fermate. Va detto che se si dovesse scegliere di scendere dal treno in questa stagione bisogna anche essere attrezzati, dato che si passa dalle temperature di valle (Tirano) a quelle dei vari ghiacciai a 2000 e rotti metri, quindi anche a -25° e oltre.
In questo modo è facile visitare ciò che si vuole: ad esempio, Poschiavo è un bel paesotto famoso per la caccia alle streghe dell'Inquisizione e nel comune sono ancora conservate le carte dei processi alle donne tacciate di stregoneria. Oppure, si può scendere alla fermata di un ghiacciaio e visitarlo a piedi. Insomma, si è liberi di fare ciò che si vuole.
- I paesi che si susseguono sono spettacolari sia dal punto di vista naturalistico che storico-artistico. Sin da Tirano, luogo di partenza, con una basilica splendida, che al suo interno ha tutti gli spazi abbelliti da affreschi, stucchi, quadri o statue. Al punto che, leggenda narra, gli artisti che hanno contribuito alla sua creazione furono poi accecati per non permettere loro di creare qualcosa di più bello.
Per quanto riguarda i paesaggi, cambiano ovviamente molto in base al periodo in cui si prende il treno. Non mi dilungo molto nel descriverli, metterò qualche foto.
St Moritz
- il paese non ha moltissimo da offrire. Si susseguono negozi di lusso a hotel prestigiosi. Bello il lago della cittadina. Ho avuto poco tempo per visitarla, 45 minuti e nevicava, quindi non ho fatto foto.
Non quindi molto da narrare. Alcune curiosità:
è carissima, non solo nel lusso (ovviamente me lo aspettavo) ma pure nei bar, fast-food, distributori automatici di merendine.
Poco fuori da St. Moritz, dove l'italiano è lingua ufficiale (anche se si è nel Cantone dei Grigioni), ci sono alcune particolarità di lingua. Già con i ticinesi lo sapevo, nel senso che hanno un italiano con termini un po' particolari. Qualche esempio: al di là del podestà, cioè il sindaco, con l'autobus siamo passati in un paesino mentre andavamo a Livigno. Avete presente quei cartelli elettronici che indicano la velocità di transito? Beh, loro non la chiamano velocità ma "sveltezza". "Sveltezza rilevata" era la frase che compariva.
In Svizzera le donne hanno dei parcheggi riservati (allego foto). Lancio un sondaggio: è per galateria (di solito sono quelli più vicini alle uscite/entrate) o perché così se sbagliano a parcheggiare fanno danni tra loro e non a noi maschietti? E poi, curiosità mia, se passa un vigile e vede un'auto parcheggiata lì come fa a capire se è uomo o donna il guidatore che vi ha parcheggiato e quindi a multarlo se non è donna?
LIvigno
- premessa: a me la montagna non piace. Però devo dire che tra le varie località montagnose da me visitate questa è una delle più belle, oltre che più fredde. Ma il -13 di montagna provato già altre volte in altri luoghi oltre che in Valtellina è meglio del -1 o -2 in pianura.
I mercatini sono scarsi, quindi non li ho frequentati. Avevamo 2 ore di tempo a disposizione e mi sono dedicato allo shopping e al magnà.
Shopping: è ultraconveniente sui prodotti supertassati, vedi benzina (che stava a 1,12 ma non mi interessava) o le sigarette (3 euro circa il pacchetto, in media).
Sul resto bisogna sapere dove andare perché in elettronica o abbigliamento la convenienza è inferiore a qualunque offerta internet o di casa propria.
Ma attenzione, consiglio personale: a parte quei prodotti venduti a prezzi fissi, per il resto vanno evitati i negozi duty free. Il perché è presto detto: lavorano con i turisti e, di conseguenza, i prezzi sono automaticamente più alti. Andare dove il commercio funziona con i locali. Faccio un esempio: ho preso una bottiglia di Inferno, vino che conosco molto bene. Nei vari duty free sia quel vino che lo Sfursat li trovavo a prezzi quasi superiori a quelli di casa mia. Non capivo il perché. Alla fine, in uno di questi ho visto che tra i vari vini, dell'Inferno vi era una sola bottiglia e quindi il prezzo era accettabile, forse perché in offerta (8,20 rispetto agli 11-15 chiesti in altri duty free). L'ho presa al volo.
Poi, camminando, sono finito in un minimarket per comprare la slinzega e i vini stavano a molto meno. Qualche esempio? Il Sassella che nel duty free era a 7-8 euro, nel market era a 3-3,5. Il mio identico vino era a 6 e rotti. In pratica ci ho un smenato un paio di euro, anche se va detto che qua costerebbe molto più che gli 8,2 euro da me spesi.
Insomma, mio personale parere: shopping, a parte eccezioni che si possono trovare ma che non fanno testo (tipo trovare un paio di occhiali da sole o di scarpe a buon prezzo ma bisogna sapere dove), la città è conveniente nei minimarket e quindi solo su alcuni prodotti (sigarette, alcoli e superalcolici, alimentari tipici).
Ho mangiato in un bar/ristorante di albergo e mi è andata bene. Ma anche lì, bisogna cercare per bene altrimenti si spende. Ho preso un tagliere di affettati e formaggi vari locali (bitto, bresaola, lardo, etc.) con pane, coperto, rosso di valtellina (1 bicchiere), limoncello e caffé che sarebbero stati offerti ma non ho accettato, spendendo in tutto 12 euro. In altri ristoranti, bar, etc. (non più "in" ma della stessa categoria) avrei speso molto di più.
Le foto sul viaggio del trenino le posto alla prossima.