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Poche storie. Se ci fosse una capitale della goduria, sarebbe sicuramente Rimini.
E se c'è una festa che meglio la celebra è il Capodanno.
A me, a dire il vero, la serata di Capodanno non ha mai entusiasmato. Ho sempre pensato che il divertimento capiti così, quasi per caso. Non ha senso affannarsi in una ricerca che, nella maggior parte dei casi, si rivela infruttuosa. Quindi l'ho sempre presa così, come veniva. Del resto la sola differenza, a pensarci bene, tra una serata in giro con amici e l'ultima dell'anno sta in pochi minuti, quelli intorno alla mezzanotte. Per il resto non c'è alcuna differenza.
Ciò che la rende diversa è il periodo di festività, tanti giorni che permettono di muoversi e staccare un po' dalla solita routine.
Ho colto quindi l'occasione per recarmi a Rimini in coicidenza con l'ultimo dell'anno.
Sono sincero: ero partito con la speranza di fare il vitellone. Alla fine sono finito, al massimo, a rievocare Zampanò. Per certi verso lo zio matto di Amarcord.
Sì, Rimini vive in simbiosi con il suo più illustre cittadino: Federico Fellini.
Lui l'ha raccontata meglio con immagini oniriche. A dire il vero dei suoi film ho amato alcuni personaggi, alcune scene, ma quasi mai la storia intera e il suo collage ad eccezione di qualche opera, come La Dolce Vita (paradossalmente non ambientata a Rimini) o, appunto, i vitelloni.
I film che più si distaccavano dal mondo dei sogni tanto caro al regista.
4 giorni in un albergo 4 stelle, mezza pensione. Una cosa impensabile per me ma, in fondo, non ho neppure speso tanto complice il fatto che non fosse altissima stagione e che, in fondo, anche una bettola mi sarebbe costata poco meno. "Crepi l'avarizia e goduria sia" mi sono detto: sauna, idromassaggio, ristorante, etc. etc.
Ho evitato il cenone in albergo, optando saggiamente per il Mc Donald's.
L'ultima mia sortita romagnola è avvenuta 17 anni fa. Classica vacanza con sveglia alle 3 del pomeriggio, mare, serata lunga fino all'alba. Vedevo l'alba e mai il mattino, per farla breve.
In certi aspetti la vacanza ha rievocato tanti ricordi, tanti sogni, tanti personaggi di quel periodo.
Non farò un diario-racconto ma estrapolerò argomenti vari, con immagini (alcune anche simpatiche) per raccontarla.
At salud!

Lebowski ha scritto:A me, a dire il vero, la serata di Capodanno non ha mai entusiasmato. Ho sempre pensato che il divertimento capiti così, quasi per caso. Non ha senso affannarsi in una ricerca che, nella maggior parte dei casi, si rivela infruttuosa. Quindi l'ho sempre presa così, come veniva. Del resto la sola differenza, a pensarci bene, tra una serata in giro con amici e l'ultima dell'anno sta in pochi minuti, quelli intorno alla mezzanotte. Per il resto non c'è alcuna differenza.

Concordo pienamente col cugino A memoria non ricordo nessun capodanno clamorosamente divertente...al contrario la gran serata spesso arriva quando meno te l'aspetti
Attendo il resto....vorrei andarci anch'io prima o poi..

bella questa cosa Leb.

penso che quasi tutti abbiano passato parte della propria gioventù a Rimini-Riccione (chi poco, chi tanto...)
Son curioso di sapere le prime impressioni che hai avuto a tornarci.. se è più la nostalgia, o uno sguardo distaccato oppure se in versione "vecio pensionato" in cui hai pensato "ai miei tempi....."

Io sinceramente non saprei l'effetto che potrebbe farmi tornare ora a Riccione a distanza di 10 anni dalla mia ultima apparizione (un lontano weekend di Pasqua); sicuramente riaffiorirebbero bei ricordi, grandi risate e magari avrei anche lo slancio giovanile per rilanciarmi in pista. ..

Dai dai. son molto curioso!

ps. basta che non mi fai il Ligabue di "Da zero a dieci"

Maxdivi:

Capodanno quasi sempre è così. Su quello di quest'anno ci arriverò, quello che ricordo con più nostalgia risale al 2005-2006, uno dei più strani.

Obe

Confesso di non aver visto il film di Ligabue. Anzi, in tema di confessioni ammetto di non amare assolutamente il cantante, che reputo il più sopravvalutato in assoluto.

La vacanza ha visto un po' tutto quello che dici. Tra cazzate varie (v. colpo di clacson in autostrada in prossimità del passaggio a S. Arcangelo di Romagna, in onore alle "6.000 vittime"), a nostalgia, etc. Ci arriverò.
D'inverno si vive la città in modo completamente diverso da quelle vacanze. Anzi, una particolarità di Rimini è che è struttuturata per dividere i cittadini dai turisti marittimi. Sembrano due città completamente diverse, con il passaggio a livello che fa da spartiacque. Di qua c'è la città, popolata da cittadini e molto interessante. Di là gli alberghi, i locali, etc. con la parte dei divertimenti che un po' tutti conosciamo.
In un certo senso è un pregio della città.
è diversa, ma tutto sommato merita anche a Capodanno.

interessa anche a me! ci tornerò week end prossimo per ritrovare tre cari amici.
L'ultima volta ci sono stata per un fine settimana toccata e fuga nel 2008, ricordo la prima volta a 19 anni dieci anni fa, il treno da lecco a rimini costava 22 a/r in pieno agosto

Rimini d'inverno. E le città d'estate.
Non c'è che dire, tutto il contrario di quello che farebbe la gente.
Insomma, quando indicavo la città romagnola come meta per le vacanze invernali venivo un po' deriso.
A dire il vero non ho mai capito il perché. Rimini ha anche il mare. Anche. Esattamente come Venezia, Genova o Roma (ok, poco distante).
Insomma: è una città di 100.000 anime circa. Non una cittadina. E per il Capodanno molta gente vi si reca in vacanza. Che poi, a essere sinceri, il fatto che ci sia il mare è secondario pure ad agosto: non me ne vogliano i riminesi, ma non ci si va certo per la bellezza delle acque.
E' una città ricca di divertimenti, locali, etc. Viva. Ha molti aspetti culturali. E il mare d'inverno ha il suo fascino. Non è vero che ispira tristezza. In realtà infonde malinconia. Sono due sentimenti collegati, ma molto diversi. Il primo eslcude qualunque senso di felicità. Il secondo ne è la diretta derivazione. Si ha malinconia perché si rimpiange qualcosa di bello. La malinconia è direttamente legata alla felicità. Si sa che c'era vita, si sa che ritornerà. Questo ispira il mare di Rimini.
Non è morte, è sonno. Certo, fa effetto camminare per il lungomare e incontrare gente imbacuccata per le temperature, i bagni vuoti, etc.
Ancora più forte è lo straneamento nel camminare lungo viale Regina Elena o viale Regina Margherita. Più ci si allontana da Marina Centro e più si nota la presenza di negozi e alberghi chiusi per la stagione. Ma più ci si avvicina al centro e più aumenta la presenza di turisti con la quasi totalità dei locali aperti. I turisti non erano assolutamente pochi, provenienti da tutta Europa ma in particolare dalla Russia o da zone russofone. Il turismo russo la fa da padrone. è il turismo straniero numero 1 in città, tanto che ormai i ristoranti o alcuni negozi hanno una sola lingua straniera accostata (in rari casi neppure accostata) all'italiano: il russo. Via inglese o tedesco.
Parlando con albergatori mi hanno confermato la cosa: una volta erano i tedeschi, poi quelli del nord europa, ora i russi. Forse i prossimi saranno i cinesi, così dicevano.
E c'è da ringraziare, perché ho la sensazione che senza i figli degli zar la crisi sarebbe stata molto più alta (su questo aspetto ci torno parlando del Capodanno).
Tra gli italiani ho notato una forte e netta presenza di toscani. Un po' inspiegabile.

giuli ha scritto:interessa anche a me! ci tornerò week end prossimo per ritrovare tre cari amici.
L'ultima volta ci sono stata per un fine settimana toccata e fuga nel 2008, ricordo la prima volta a 19 anni dieci anni fa, il treno da lecco a rimini costava 22 a/r in pieno agosto

A me tra autostrada e benzina (casello di Lodi - 300 km circa da Rimini) è costata quasi 100 eur (con una 500, quindi consumi ridotti). Tornando indietro opterei per il treno. Penso che persino prendendo l'alta velocità fino a Bologna mi costerebbe meno.
Ero con amico e quindi si è diviso, non tantissimo, 50 a testa.
Però il costo mi è sembrato un po' alto. Eh, bei tempi quelli a cui ti riferivi, con il mitico Milano - Ancona.

Vai, secondo me come città merita anche dal punto di vista culturale, ci arriverò.
E per Capodanno Rimini organizzava un mese di iniziative varie (tra concerti dei Negrita, Capossela + quello di Capodanno con Elio), musei legati al cinema, presepi vari (compresi quelli famosi con le statue di sabbia), mercatini vari.
A me non è dispiaciuta, anche se va detto che di tutte queste iniziative ho fatto ovviamente solo quelle comprese nel periodo di mia permanenza. Non so se nel prossimo we ci sarà ancora qualcosa in città.

Lebowski ha scritto:

giuli ha scritto:interessa anche a me! ci tornerò week end prossimo per ritrovare tre cari amici.
L'ultima volta ci sono stata per un fine settimana toccata e fuga nel 2008, ricordo la prima volta a 19 anni dieci anni fa, il treno da lecco a rimini costava 22 a/r in pieno agosto

A me tra autostrada e benzina (casello di Lodi - 300 km circa da Rimini) è costata quasi 100 eur (con una 500, quindi consumi ridotti). Tornando indietro opterei per il treno. Penso che persino prendendo l'alta velocità fino a Bologna mi costerebbe meno.
Ero con amico e quindi si è diviso, non tantissimo, 50 a testa.
Però il costo mi è sembrato un po' alto. Eh, bei tempi quelli a cui ti riferivi, con il mitico Milano - Ancona.

week end prossimo con il freccia azzurra spenderò 28 a/r da Milano ( 9 + 19), biglietti acquistati un mese fa più o meno..
alla fine me la cavo con poco, pensavo peggio

Non so come sia Rimini ora sicuramente cambiata sia rispetto a questo romanzo anni 80 di Tondelli , sia rispetto a quella anni 90 che ho vissuto in una turbolenta settimana estiva, tornai nel luglio 2006 e trovai una atmosfera molto dimessa rispetto ai bei tempi, aspetto di leggere questo report che il buon Lebo ci regala

Jena, ho letto quel libro. Devo dire che non mi ha entusiasmato particolarmente. Però la tua immagine curiosa mi serve un assist. Decido quindi di postare le foto più curiose fatte in vacanza.

Ah, dimenticavo: sono stato a Rimini dal 29/12 al 2/1.
Dunque, Rimini si vanta di essere fondata dai Romani. Ariminum è il nome latino.
Diciamo che la conoscenza di quel mondo è un po' deficitaria se in P.zza Cavour, una delle più centrali, compare in bella mostra una data in numeri romani con un bell'errore (mai più di 3 lettere identiche di fila è una regola, in questo caso disattesa. I cittadini riminesi del 1543 - presumo sia quella la data che volevano scrivere - erano un po' somarelli):



In uno dei palazzi di quella piazza c'è un bel museo di presepi da tutto il mondo. Devo dire che alcuni erano veramente simpatici e belli. Più avanti posterò immagini un po' più serie. Il più "strano" è sicuramente quello etiope. Perché? Leggete bene.




Sempre per rimanere nella piazza, poco lontano sorge un caffé-torrefazione. Ci siamo entrati un paio di volte. La prima volta mi reco in bagno. Entro e chi ti trovo? Frank Zappa! Ora, l'immagine è un po' strana. Vi giuro che il suo sguardo è anche inquietante, un po' incazzato. Proprio come se fosse stato disturbato in un chiaro momento di privacy.



La toponomastica di Rimini merita un capito a sé. Moltissime vie sono intitolate a nomi di film, ad attori famosi, etc. etc. Al mondo del cinema. Una bella scelta.
C'è però da muovere un appunto all'amminstrazione comunale di Rimini (ma sulle osservazioni etc. ci arriverò alla fine). Ora, io non ho mai goduto di un senso dell'orientamento sviluppato. Nel tardo pomeriggio del 31 decidiamo di tornare in albergo e notiamo che in centro compare una via dal nome identico a quello di una via poco distante dal nostro hotel. Le cartine confermano, prendendo la via si taglia parecchio. Così ci inoltriamo. Dopo un po' arriviamo a un bivio. Ora, mi chiedo: ma quante vie Lagomaggio esistono? Siamo a un bivio, provieniamo da via Lagomaggio e quel cartello ci indica due direzioni opposte con la stessa via. Sindaco, ma le pare? Da ottobre chiedi una tassa di soggiorno ai turisti. Sarebbe meglio che aggiustassi i marciapiedi sconnessi e ponessi mano agli errori toponomastici. Inutile dirlo, avevamo il 50% di possibilità di sbagliare strada. La cappa è sempre stata presente. Vi lascio intuire se abbiamo azzeccato o sbagliato strada.

Ciao
Interessante la tua scelta, complimenti. Aspetto il seguito.
Io ho vissuto parecchio Rimini in tarda adolescenza, e sporadicamente Riccione. Ho amato di più la prima.
Effettivamente c'è una separazione come dicevi tra il "centro" e il mare.
Per me il grande plus della zona è la gente, i romagnoli.

heartpacker ha scritto:Ciao
Interessante la tua scelta, complimenti. Aspetto il seguito.
Io ho vissuto parecchio Rimini in tarda adolescenza, e sporadicamente Riccione. Ho amato di più la prima.
Effettivamente c'è una separazione come dicevi tra il "centro" e il mare.
Per me il grande plus della zona è la gente, i romagnoli.

Effettivamente è vero. Oltre al senso dell'ospitalità e alla voglia innata di divertirsi, hanno anche - gusti miei personali - l'accento più simpatico tra i vari accenti italiani. Sentir parlare con quell'inflessione ispira subito simpatia.

Noto che Rimini e Riccione hanno svezzato molti noi. In un certo senso è un must per molte persone.
E' stata per molti la prima vacanza da soli.
Diciamo che Rimini è la tetta materna a cui molti hanno attinto e che ci ha "svessato" - come direbbe un romagnolo, che cambia la z in s - verso l'indipendenza.

Lebowski ha scritto:Jena, ho letto quel libro. Devo dire che non mi ha entusiasmato particolarmente. Però la tua immagine curiosa mi serve un assist. Decido quindi di postare le foto più curiose fatte in vacanza.

si Rimini è un libro un po' sperimentale e raffazzonato ma fotografa piuttosto bene la Rimini anni 80, niente a che fare comunque con i racconti folgoranti di Altri libertini .

Più che Rimini città punterei i riflettori appunto sulla varia umanità dai Riminesi ai Milanesi " estivi ", alla frotta di personaggi variegati, ai vitelloni e ai vecchi playboy alla Zanza alias di Maurizio Zanfanti, alle " straniere ", agli albergatori, ai pr etc etc etc Rimini non dormiva mai, a qualsiasi ora , in qualsiasi momento , quando meno te lo aspettavi, c'era sempre un ' incontro divertente , delle buone storie che qualcuno ti raccontava, spesso inverosimili e romanzate ai massimi livelli ma che ti strappavano una risata e confermavano le doti affabulatorie e di simpatia dei veri " commercianti " e " commerciali " ben diversi dai Liguri chiusi, irritanti e noiosi a cui almeno noi eravamo abituati

La sera del 31

Siamo appena rientrati in camera. Sono circa le 18. Decidiamo di riposare un po' prima di prepararci per la serata. Quando sono più o meno le 9 scendiamo. Appena usciti dall'ascensore notiamo che nella sala della reception c'è una decina di ospiti che sta attendendo il cenone. Gli uomini sono vestiti da pinguini, le donne hanno cercato di limitare i danni dell'età con trucco e parrucco. Diciamo che nel nostro albergo noi abbassavamo l'età media. Un uomo mi guarda in modo strano, sprezzante. Mi squadra dalla testa ai piedi. Questo era il mio abbigliamento: scarpe invernali scamosciate, jeans, maglioncino girocollo e giubbetto-cappottino. Normale. Figurarsi se mi travesto da pinguino per capodanno. Così, quasi per provocare, mi reco alla reception con la scusa di ritirare una cartina proprio per passargli davanti. Probabilmente avrà pensato che avremmo fatto il cenone in albergo. G. mi conferma che al passaggio mi ha squadrato ancora per bene. Usciamo e ci dirigiamo verso il centro. Prima tappa il Rose & Crown, un pub che si vanta di essere il primo pub inglese in Italia. C'eravamo stati la sera prima, suonavano dal vivo un paio di persone sotto una base musicale: una cantante e un chitarrista, sui 60, che era la copia sputata di Johnny Rotten. Arrivati notiamo che la lista ha i prezzi notevolmente lievitati causa 31 dicembre: un hamburger sta sui 9 euro, un piatto di patatine sui 6,50. Molti ristoranti o bar sono pieni o hanno il cenone. Evitiamo i kebabbari, causa odori di cibo sprigionati e chiusi nel negozio, e ci dirigiamo diretti verso l'opzione più logica: il Mc Donald's che disterà 7-800 metri dal pub. Molti hanno avuto la nostra stessa idea, il fast food è pieno. Per la cifra di circa 8 euro farò il mio cenone, dolce compreso. Finito il cibo decido di andare in bagno, la fila è unica ma i cessi sono separati. Come sempre avviene le donne in fila sono molte di più, così avanzo fino al primo uomo, in realtà un ragazzino con mamma. Dopo 10 minuti siamo ancora lì, così il ragazzino bussa alla porta del bagno degli uomini, per vedere se realmente c'è qualcuno. Passano altri 5 minuti e non esce nessuno. Mamma e ragazzino decidono di entrare assieme in quello delle donne una volta liberato. Passano 25 minuti e il bagno degli uomini è ancora occupato. Intanto la fila ha raggiunto dimensioni mostruose ed io sono in cima, il primo di sesso maschile. Ecco aprirsi la porta: un uomo con barba finalmente esce. Dev'essere stato male, i suoi pantaloni sono una prova inequivocabile. Ha ridotto il bagno anche peggio. Uno schifo. Mi faccio coraggio. Ancora oggi non so come ho fatto a fare pipì in quel luogo.
Sono le 10 e 40 e decidiamo di recarci alla piazza di fronte al Grand Hotel, dove si tiene il concerto.di Capodanno. Fino al mese prima voci ufficiali e ufficiose davano un bis dell'anno scorso con la presenza di Battiato, cosa che avrei molto gradito. Verso il 10 dicembre l'ufficialità del concerto:Arisa + Elio e le storie tese. Potere della tv e di x factor, programma di cui forse ho visto una puntata, probabimente manco quella. Sulla prima preferisco soprassedere, è fuori dai miei gusti. La nota più stonata è stata la durata, dall'ora prevista (9-10) si è passati alle 2 ore. Per me un supplizio. Su Elio non è che mi dispiacesse come proposta, anzi. Il punto è che conosco la band dal 1990, dai loro esordi. All'epoca giravano musicassette pirata, messe in commercio proprio da loro. Tra loro c'era un mio concittadino, Feiez (alias Panino, ovvero Paolo Panigada), scomparso circa 15 anni fa e che conoscevo di vista. Li avevo già visti da "non famosi" (prima di San Remo, per intenderci) sia come EELST che come Biba Band, una band jazz dove oltre a Feiez suonavano un paio di altri componenti della band. Insomma, avrei preferito qualcosa di nuovo, tutto qua. Sul palco si rivelano grandi musicisti, cosa che già sapevo. Prima del loro inizio, ritardato di oltre un'ora, abbiamo incontrato casualmente un nostro concittadino in città perché fidanzato con una di Rimini. Ci aveva rivelato che dovrebbero trovarsi, sparsi per la folla, altri due nostri concittadini che non troveremo. Elio parte subito con John Holmes, quindi mi dico "vai, un concerto con i fiocchi". Noto che pochissimi conoscono le canzoni, l'età è molto eterogenea. Infatti, quando esce Mangoni sul palco alzo subito il pugno al cielo gridando "vai Mangoni!" ma noto che pochissimi faranno il mio stesso gesto. Elio poi segue una scaletetta che fino alle 23:45 non apprezzo molto. Così decidiamo di spostarci verso il lungomare per i fuochi d'artificio. Verso le 00:10 decido si muovermi verso la stazione per la navetta che dovrebbe portarci al Velvet, una disco molto fuori mano che, al prezzo di soli 5 euro, propone rock. Purtroppo noto che la scaletta è cambiata e sta suonando Cassonetto, una delle mie preferite. Lascio stare, fa anche molto freddo. Su quello la cappa ha colpito duro. A fronte di giornate assolate e relativamente tiepide, le serate sono state abbastanza fredde. Vengo dalla Lombardia e quindi non è che temessi il freddo. La due sere prima erano state accettabili (0, +1). La sera del'1 sarà addirittura "tiepida" con un bel +5. Ma il 31 il gelo sarà forte, con un bel -3 verso la mezza e un bel -4 al ritorno in albergo. Arrivati in stazione saliamo sulla navetta, andiamo al Velvet e trascorriamo 3 ore lì. Devo dire che non mi è dispiaciuta: età varia, abbastanza grossa, quindi piena ma non stressante. Torniamo verso le 3 e qualcosa non prima di aver visto un'altra scena strana: un ragazzo e una ragazza che si uniscono sul cofano di una 206. Al freddo. Un'altra coppia di loro amici li copre come può, ma la scena, molto breve, è evidente.
Tornati in stazione con il pullmino, percorriamo al gelo i 2 km e rotti che ci separano dall'albergo e, verso le 4 e mezza, facciamo il nostro rientro in albergo. Saliamo in ascensore che ci riporta al piano e sentiamo un forte odore di vomito. Uno dei vecchi che ha fatto il cenone ha probabilmente esagerato e, sebbene sia stato tutto pulito, l'odore è ancora forte. Bravi pinguini!
Addio 2012: anno nefasto, specie in salute.
Benvenuto 2013, anno che si preannuncia ricco di nubi su altri fronti.

Jena Plissken ha scritto:

Lebowski ha scritto:Jena, ho letto quel libro. Devo dire che non mi ha entusiasmato particolarmente. Però la tua immagine curiosa mi serve un assist. Decido quindi di postare le foto più curiose fatte in vacanza.

si Rimini è un libro un po' sperimentale e raffazzonato ma fotografa piuttosto bene la Rimini anni 80, niente a che fare comunque con i racconti folgoranti di Altri libertini .

Più che Rimini città punterei i riflettori appunto sulla varia umanità dai Riminesi ai Milanesi " estivi ", alla frotta di personaggi variegati, ai vitelloni e ai vecchi playboy alla Zanza alias di Maurizio Zanfanti, alle " straniere ", agli albergatori, ai pr etc etc etc Rimini non dormiva mai, a qualsiasi ora , in qualsiasi momento , quando meno te lo aspettavi, c'era sempre un ' incontro divertente , delle buone storie che qualcuno ti raccontava, spesso inverosimili e romanzate ai massimi livelli ma che ti strappavano una risata e confermavano le doti affabulatorie e di simpatia dei veri " commercianti " e " commerciali " ben diversi dai Liguri chiusi, irritanti e noiosi a cui almeno noi eravamo abituati

Infatti, era una RImini che non dormiva mai quella estiva.
I pr c'erano anche questa volta, ma solo di un pub ed erano molto maleducati, provenivano dalla Puglia. Incontrati, li avrei presi a sberle. Nulla a che vedere con quelli estivi, specie di quegli anni. Specie le pr.
I commercianti di Rimini sono affabili. In fondo fanno tutti lo stesso lavoro, cercare di vendere. Ma loro lo fanno con simpatia, vanno ben al di là del loro ruolo. Non hai mai la sensazione che ti stiano truffando. Ricordo a Cesenatico di molti anni fa un piadinero che mi ha insegnato a mangiare il crescione (cassone a Rimini), tanti altri episodi. Ognuno di noi ne ha sicuramente qualcuno.
Il turista da quelle parti è visto come un bene e non un limone da spremere e truffare, come purtroppo avviene da altre parti senza capire che così facendo ci si tira solo la zappa sui piedi.

Anche per me Rimni è stata la prima vacanza da solo con amici

Jena,dimentichi una raduno che è stato mitico

cozzi11 ha scritto:Anche per me Rimni è stata la prima vacanza da solo con amici

Jena,dimentichi una raduno che è stato mitico

si esattamente hai ragione Cozzi non l' ho citato perchè era una iniziativa nostra ma è stato sicuramente tra i raduni più riusciti per quantità e qualità dei partecipanti
lo rispolvero per varie ragioni con commozione

http://www.youtube.com/watch?v=DILA7rtW5lA

ad un certo punto io e Leonardo finimmo in braccio alticci ad un gruppo di ignari riminesi fighetti in uno di quei localini discobar nella zona della piazza

Capitolo pr stratosferiche ho rivisto le foto ieri nei miei archivi di una polacca e di un ' italiana, mamma mia

Jena Plissken ha scritto:

cozzi11 ha scritto:Anche per me Rimni è stata la prima vacanza da solo con amici

Jena,dimentichi una raduno che è stato mitico

si esattamente hai ragione Cozzi non l' ho citato perchè era una iniziativa nostra ma è stato sicuramente tra i raduni più riusciti per quantità e qualità dei partecipanti
lo rispolvero per varie ragioni con commozione

http://www.youtube.com/watch?v=DILA7rtW5lA

ad un certo punto io e Leonardo finimmo in braccio alticci ad un gruppo di ignari riminesi fighetti in uno di quei localini discobar nella zona della piazza

mamma mia quanti ricordi, col melandrone spiaccicato sull'asfalto.
e i nostri ospiti eccezionali, e l'indimenticabile prada...

fedea ha scritto:

Jena Plissken ha scritto:

cozzi11 ha scritto:Anche per me Rimni è stata la prima vacanza da solo con amici

Jena,dimentichi una raduno che è stato mitico

si esattamente hai ragione Cozzi non l' ho citato perchè era una iniziativa nostra ma è stato sicuramente tra i raduni più riusciti per quantità e qualità dei partecipanti
lo rispolvero per varie ragioni con commozione

http://www.youtube.com/watch?v=DILA7rtW5lA

ad un certo punto io e Leonardo finimmo in braccio alticci ad un gruppo di ignari riminesi fighetti in uno di quei localini discobar nella zona della piazza

mamma mia quanti ricordi, col melandrone spiaccicato sull'asfalto.
e i nostri ospiti eccezionali, e l'indimenticabile prada...

si, che bei ricordi!!!
indimenticabile melandri che si scontra col marciapiede, purino col labbro tutto rovinato il giorno dopo
grazie jena del video, non lo ricordavo!
ehm...per chi non mi conoscesse sono quella coi capelli rossi immortalata mentre baciavo prada
è stato un piacere avervi per casa e in giro

tornando a bomba al racconto di leb: hai centrato molto rimini e i riminesi, brev!
per la malinconia del mare d'inverno, come dicevamo non triste ma speranzosa, per l'ospitalità innata, per l'assurdità della via lagomaggio (che non è l'unica ) e per tutte le descrizioni varie

mi permetto di riportare un testo sulla romagnolità, è di un mio amico, riccionese ma sempre romagnolo è, che pubblica cose strambe ma geniali, parzialmente in dialetto ma si dovrebbe capire, se no chiedete chiarimenti:

Perchè siam Romagnoli... (dal libro "il gatto di Godzilla" ISBN 9788867510597) - pubblicata da Roberto Casadei il giorno Sabato 2 ottobre 2010 alle ore 7.49 ·

Perché "malassandè, pataca" è meglio del prozac...
Perché la piadina è un gran bagascia luvacciosa e fa l'amore con tutti, anche col kebab e lo speck...
Perché sotto il Conca son tutti marocchini e sopra Lugo tutti dell' altitalia, ma vogliamo bene a tutti, dabòn...
Perché da noi non ci si fidanza: "Us fa l'Amor"...
Perché la piada sardoni e cipolla fresca, va innaffiata col rosso...
Perché lo Ssciàduro in mano all'arzdora è il miglior mediatore famigliare del mondo...
Perché "Me a t'amaz!" lo si dice solo a chi vogliamo bene...
Perché abbiam installato il wifi sull'estirpatrice...
Perché è la Stagione al mare, la nostra scuola di vita...
Perché siam in bilico tra Epicuro e Carlomarcs...
Perché l'unico imbarazzo che abbiamo è quello di stomaco...
Perché "boia de singuler, um toca d'andè ma la messa"...
Perché usciam dal Cocoricò cantando Romagna e Sangiovese...
Perché i cappelletti col lesso a luglio, sono un lusso che pochi posson permettersi...
Perché quando torniamo a casa arbaltati con una gatta da comunione, è colpa degli strozzapreti troppo unti del ristorante...
Perché "Di, ciò..." riassume tutti gli affanni e i triboli esistenziali...
Perché siam metodici: san Gregorio e san Martino, sono pellegrinaggi obbligati...
Perché il senegalese che parla come se fosse di sant'archenzul, lo sentiamo fratello...
Perché guai a chi ci tocca la esse...
Perché abbiam tutti il polistirolo e i triglicicoli alti, ma ai ciccioli non si può mica dire di no...
Perché da noi il nebbione è un'evento meteriologgico scassamaroni, non uno stato mentale...
Perché se la zia ti invita a casa, ti trovi a far la veggia fino all'una di notte davanti ad una mastella di piselli da sgranare...
Perché se passa un'amico a salutarci:"dai fermati da noi, mangiamo quel che c'è!" e in venti minuti scappa fora un buffè da sposalizio...
Perché anche la ragazza più cancaro dei cancari, si trova il gaggiotto...
Perché dopo "salutami tutti a casa!" si dice "presenterò!"...
Perché anche se sei il più fighetto dei fighetti, almeno una volta nella vita a luglio hai fatto la conserva...
Perché la spiaggia d'inverno coi radi stolfosi cocali, sto grigio che è di mille colori, sto freddo che ti scalda il cuore, con le gabine chiuse e con l'eco dei pensieri che riempie il mare: NON SI PUÒ' DIMENTICARE!

ciao lebowski, è stato un piacere conoscerti di persona