ViaggiatorIndipendenti.it

...di un Giapponese. Rimanete sintonizzati...

Il viaggio del nostro amico Giapponese, che ci piace pensare essere un discepolo orientale del CangaDo, disciplina in realta' nata in occidente in quel di Firenze , inizia nel 2009 quando probabilmente folgorato sulla via della seta decide di recarsi a San Pietroburgo. Di quel viaggio abbiamo qualche traccia sbiadita, di qualche serata in un pub con ragazzi e un paio di foto che mostrano l'aspetto a noi familiare delle sontuose citta' europee...

Il nostro prode Giapponese trascorre l'anno 2010 facendo scorribande tra Polonia e paesi baltici, senza infamia e senza lode, con uniche tre tappe pregevoli Baku in Azerbaijan e Kiev e L'vov in Ucraina, dove peraltro ci conoscemmo, presente anche il mitico DioVik e conoscemmo la leggendaria Giulia la Nera (che peraltro Diovik castigo' anche e per uno scherzo del destino per un soffio non riuscii a castigarmi io... ) . Era il mitico Novembre 2010 e sono sorpeso di come siano gia' passati quasi 3 anni da allora, il tempo sembra davvero volato e quell'esperienza lontana una eternita'. E' incredibile poi quanto dalla foto, seppur carina, risulti quasi insignificante, proprio colei che invece dal vivo e dall'alto, anzi dal basso dei sui scarsi metri 1 e 60 sprigionava una carica erotica e una tale aura energetica tale da far sentire letteralmente tutti male a 50 cm di distanza e chiaramente percepita da tutta la compagnia.

Le fotografie di Baku sono interessanti, danno l'idea di una bella citta', affatto post sovietica, ma moderna e pulita...

Baku 2010: sara' una citta' sicura? come sono i suoi abitanti? mi ricordo un racconto del Geometra che descriveva una situazione blindata con le ragazze.

Dalle foto del Giapponese comunque oltre a notarsi l'influenza musulmana nella architettura si vedono orde di maschioni quasi italici e dalle facce allupate almeno quanto quelle degli Italiani

A fine del 2010 e al principio del 2011 il nostro Giapponese imperversa, nel senso di impervertito , in quel di Ukraina barcamenandosi tra Lvov e Kiev...dalla cima del Ratusz (che all'epoca della mia ultima visita era chiusa ai turisti) riesce a scattare meravigliose foto panoramiche del centro di L'viv riuscendone a catturare bene la bellezza decadente

Inizia quindi la sua esplorazione a piu' riprese dell'universo russo...una serie di viaggi da fare veramente invidia a tutti noi est&erofili su Otra e che rappresentano un'occasione unica per avere uno spaccato di luoghi veramente remoti.
Immaginiamo che il nostro eroe Giapponese abbia iniziato da Mosca nel 2012, ma non e' cosi', infatti lui dall'altra parte del globo ha buon gioco ad iniziare verso fine del 2011 da Vladivostok.

Le foto invernali come parzialmente prevedibile mostrano una citta' grigia, ma nonostante sia visibile la differenza nelle foto estive di un altro viaggio piu' recente sembra abbastanza chiaro che si tratti di una citta' pesantemente industrializzata per via del porto e dall'architettura senz'anima e soprattutto caotica, segno evidente di "piano regolatore" selvaggio. Viene difficile immaginare che cosa possa fare un giovane da queste parti, non sembra assolutamente un luogo da dolce vita, anzi probabilmente deve essere terribilmente noioso, anche se le fanciulle locali potrebbero compensare in altro modo l'assenza di una cultura del divertimento come quella polacca

Da Vladivostok e' probabile che il nostro viandante nipponico si sia mosso alla volta di Novosibirsk in aereo, non essendovi tracce di tappe intermedie neanche di una certa rilevanza come Krasnoyarsk

A Novosibirsk non sembra esserci nulla di particolarmente rilevante dal punto di vista architettonico, anzi la citta' appare piuttosto spoglia e grigiotta, come spesso accade nell'ex universo socialista. Qualche piccola perla per gli appassionati di reliquie sovietiche pero' la si trova, come nella foto della metropolitana

Il nostro viandante Giapponese prosegue poi alla volta di Nizhnij Novgorod a 3000 di chilometri di distanza

Le foto di Nizhnij Novgorod non permettono di capire molto della citta', sembrerebbe a prima impressione essere piu' esteticamente gradevole di Novosibirk. Ma il nostro eroe prosegue in fretta per Mosca.

Le foto di Mosca sono eloquenti, lasciano immediatamente capire che si ha a che fare con qualcosa di mastodontico...una citta' da visitare almeno una volta nella vita

Termina quindi il 2011 per il nostro Giapponese, ma non il suo viaggio, che prosegue attraversando la Moldova e reimperversando per L'Ucraina, sempre nel senso di impervertito , con prima tappa ad Odessa

La citta' ricorda molto come stile L'viv e Ivano-Frankivsk, bella e decadente, ed anche sorprendentemente pulita. Non e' cosi' improbabile che evitati i circuiti turistici non possa riservare qualche soddisfazione, ma sicuramente non sara' per gente impreparata.

Il nostro eroe Giapponese ritorna sul luogo del delitto L'viv, dove pare essere spesso di casa, per poi proseguire per Kiev e Kharki'v ma sfortunatamente non lascia tracce fotografiche, specialmente di quest'ultima citta'. Chiude infine il 2012 tornando a casa da Cracovia, per poi ripercorrere nel 2013 le prime 2 tappe di Vladivostok e Novosibirsk dalla quale si sposta per fare una puntatina alla vicina Barnaul, chissa' per quale motivo. Alcune foto rendono bene l'idea dello stato di desolazione in cui versa il territorio sia urbano che extraurbano in queste aere dimenticate dal Signore di quest'angolo immenso della terra

Dalla prossima tappa in poi il nostro eroe nipponico diventa leggenda...Tomsk-Omsk-Ekaterinburg

Osservando le foto di Tomsk la prima cosa che balza all'occhio e' nuovamente il degrado del territorio o il suo aspetto aspro e desolato. Le dimensioni ridotte delle fotografie mitigano la sensazione veicolata dalle originali ma restano pur sempre espressive di paesaggi che a volte ricordano quelli lunari a volte quelli di una discarica a cielo aperto

Anche Tomsk sembra avere un abbozzo di centro storico e una specie di corso da passeggio lungo un fiume da meritare almeno una visita di una giornata per chi sia di passaggio, ma dalle foto risulta veramente difficile immaginare che ci possa essere qualcosa di magico e segreto in corso qui che valga la pena di scoprire, la domanda sorge praticamente spontanea anche nel residente locale:" cosa diavolo ci fai qua'?", non sembra esserci davvero nessun motivo per doverci essere

Omsk in realta' lascia molto delusi, dalle foto sembra offire anche meno di Tomsk

Ekaterinburg pur non convincendo completamente risulta la migliore delle citta' russe visitate dal Giapponese. Baku in Azerbaijan fa decisamente una bella figura da questo tour virtuale a livello turistico.

Le città russe sulla linea della Transiberiana sono più o meno tutte simili. Brutte copie di Mosca.