Belgio - Olanda 2013: brassane ancora, Sam.
Inviato: 11/05/2013, 23:08
Itinerario: LIegi - Maastricht
Date: 27 e 28 aprile LIegi, 29 aprile Maastrich, rientro il 30
Puntavo il Belgio da un paio d'anni ma per varie ragioni mi ero sempre visto costretto a rimandare l'appuntamento.
Il motivo del mio interesse era, ed è, dato dalle birre. Molti considerano il Belgio l'Università della Birra. Chi ne sa qualcosa sa di cosa parlo.
Molti stili, molte tipologie, molte "filosofie" (vedi quelle trappiste). è, senza ombra di dubbio, il paese al mondo con la più alta cultura in tal senso (indipentemente dal fatto che piacciano o meno. Per varietà di stili e di culture legate a questo prodotto, considerando anche la grandezza del paese, è straordinario).
Sino a un paio di settimane prima della partenza avevo previsto una "gita" in un monastero brassicolo. Poi mi sono visto costretto a rinunciarvi. Il fatto di andarci da solo, il fatto che quasi tutti si trovano in villaggi sperduti raggiugibili solo in auto ma soprattutto il costo e il fatto che - a quanto pare - in alcune zone del Belgio le visite hanno un costo fisso indipendentemente dal numero dei partecipanti mi ha costretto a un cambio di programma. Solo degustazione in giro per Liegi e niente visita produttiva.
La cosa non mi è dispiacuta molto. del resto, parlando anche con chi invece è riuscito nella visita, visto uno c'è poca differenza con gli altri. Certo, le abbazie hanno il loro fascino ma ce l'hanno pure anche senza l'aspetto brassicolo.
Scelgo così, come detto, di dedicarmi alla sola degustazione. E cambio anche il programma, anche per motivi logistici: farò una notte a Maastricht, avendo Aachen come aeroporto mi sembra una buona scelta.
Pochi giorni prima della partenza scopro che, proprio in quei giorni, in Olanda ci sarà la Festa della Regina. Un motivo in più per confermare la scelta già presa.
Questo il resoconto, diviso per città e temi.
Liegi
Calatrava, un archist...
Il primo passaggio lo dedico al famoso architetto spagnolo. Per me non è un archistar ma un archistronzo.
Nel senso che lui ha il suo stile e se ne fotte dell'armonia con gli stili che circondano le sue opere architettoniche.
Passo a trattare lui, come prima cosa, perché la prima cosa che ho visto di Liegi è stata ovviamente la stazione dopo essere sbarcato dal treno proveniente da Maastricht.
E la stazione è stata progettata da lui.
Ora, il quartiera che la circonda è il classico quartiere belga con le case con i mattoni scuri a vista etc. Una sorta di quartiere ottocentesco, quasi da città mineraria di fine 800.
E indovinate lui cosa ci piazza? Ecco qualche foto, giudicate voi.
Personalmente penso che un'opera debba essere in armonia con il contesto storico e architettonico che la circonda altrimenti per quanto bella (e per me manco lo è) rimane comunque "una cagata pazzesca". Non approvo quindi il suo atteggiamento da star: lui, come scritto, se ne fotte della zona in cui va contestualizzata l'opera. Parte della colpa è anche dell'UE, dato che questa stazione è stata finanziata con soldi pubblici dell'UE. (solo di notte, grazie alle luci, devo dire che la resa era bella. Ma semplicemente perché il resto del quartiere, dalla mia camera, non era visibile).
(foto del quartiere, della stazione di notte, della stazione di giorno)
L'hotel
E veniamo alla seconda cosa visitata. Ovviamente, l'albergo. Ho scelto il Best Western a 50 mt dalla stazione. Liegi non ha un'offerta ampia e i prezzi quindi sono un po' alti, soprattutto perché se ne fottono che tu sia in una singola. Paghi comunque una doppia (nel senso che anche le singole costano come le doppie, pur essendo camere singole). Ho preso quindi una doppia, anche se ero solo, al costo di 59 euro a notte, compreso sconto di venere.
Bello, niente da dire.
Avevo la tv in camera (con 2 canali rai). Unici due appunti:
2 receptionist su 3 parlavano inglese. Una no, nel senso che lo parlava male e non mi capiva. Infatti ha dovuto chiedere una mano a una collega quando le ho chiesto info.
L'altro appunto è sui muri, poco spessi. Si sentivano i rumori. Questo non ha intimorito la coppia accanto alla mia camera che nella notte di sabato si è divertita.
Lo so per certo: verso le 3.30, prima di addormentarmi, i due gemiti di lei sono stati segnali inequivocabili.
(per me, comunque, fingeva. Oppure lui le ha dato poco piacere. O entrambe le cose).
Date: 27 e 28 aprile LIegi, 29 aprile Maastrich, rientro il 30
Puntavo il Belgio da un paio d'anni ma per varie ragioni mi ero sempre visto costretto a rimandare l'appuntamento.
Il motivo del mio interesse era, ed è, dato dalle birre. Molti considerano il Belgio l'Università della Birra. Chi ne sa qualcosa sa di cosa parlo.
Molti stili, molte tipologie, molte "filosofie" (vedi quelle trappiste). è, senza ombra di dubbio, il paese al mondo con la più alta cultura in tal senso (indipentemente dal fatto che piacciano o meno. Per varietà di stili e di culture legate a questo prodotto, considerando anche la grandezza del paese, è straordinario).
Sino a un paio di settimane prima della partenza avevo previsto una "gita" in un monastero brassicolo. Poi mi sono visto costretto a rinunciarvi. Il fatto di andarci da solo, il fatto che quasi tutti si trovano in villaggi sperduti raggiugibili solo in auto ma soprattutto il costo e il fatto che - a quanto pare - in alcune zone del Belgio le visite hanno un costo fisso indipendentemente dal numero dei partecipanti mi ha costretto a un cambio di programma. Solo degustazione in giro per Liegi e niente visita produttiva.
La cosa non mi è dispiacuta molto. del resto, parlando anche con chi invece è riuscito nella visita, visto uno c'è poca differenza con gli altri. Certo, le abbazie hanno il loro fascino ma ce l'hanno pure anche senza l'aspetto brassicolo.
Scelgo così, come detto, di dedicarmi alla sola degustazione. E cambio anche il programma, anche per motivi logistici: farò una notte a Maastricht, avendo Aachen come aeroporto mi sembra una buona scelta.
Pochi giorni prima della partenza scopro che, proprio in quei giorni, in Olanda ci sarà la Festa della Regina. Un motivo in più per confermare la scelta già presa.
Questo il resoconto, diviso per città e temi.
Liegi
Calatrava, un archist...
Il primo passaggio lo dedico al famoso architetto spagnolo. Per me non è un archistar ma un archistronzo.
Nel senso che lui ha il suo stile e se ne fotte dell'armonia con gli stili che circondano le sue opere architettoniche.
Passo a trattare lui, come prima cosa, perché la prima cosa che ho visto di Liegi è stata ovviamente la stazione dopo essere sbarcato dal treno proveniente da Maastricht.
E la stazione è stata progettata da lui.
Ora, il quartiera che la circonda è il classico quartiere belga con le case con i mattoni scuri a vista etc. Una sorta di quartiere ottocentesco, quasi da città mineraria di fine 800.
E indovinate lui cosa ci piazza? Ecco qualche foto, giudicate voi.
Personalmente penso che un'opera debba essere in armonia con il contesto storico e architettonico che la circonda altrimenti per quanto bella (e per me manco lo è) rimane comunque "una cagata pazzesca". Non approvo quindi il suo atteggiamento da star: lui, come scritto, se ne fotte della zona in cui va contestualizzata l'opera. Parte della colpa è anche dell'UE, dato che questa stazione è stata finanziata con soldi pubblici dell'UE. (solo di notte, grazie alle luci, devo dire che la resa era bella. Ma semplicemente perché il resto del quartiere, dalla mia camera, non era visibile).
(foto del quartiere, della stazione di notte, della stazione di giorno)
L'hotel
E veniamo alla seconda cosa visitata. Ovviamente, l'albergo. Ho scelto il Best Western a 50 mt dalla stazione. Liegi non ha un'offerta ampia e i prezzi quindi sono un po' alti, soprattutto perché se ne fottono che tu sia in una singola. Paghi comunque una doppia (nel senso che anche le singole costano come le doppie, pur essendo camere singole). Ho preso quindi una doppia, anche se ero solo, al costo di 59 euro a notte, compreso sconto di venere.
Bello, niente da dire.
Avevo la tv in camera (con 2 canali rai). Unici due appunti:
2 receptionist su 3 parlavano inglese. Una no, nel senso che lo parlava male e non mi capiva. Infatti ha dovuto chiedere una mano a una collega quando le ho chiesto info.
L'altro appunto è sui muri, poco spessi. Si sentivano i rumori. Questo non ha intimorito la coppia accanto alla mia camera che nella notte di sabato si è divertita.
Lo so per certo: verso le 3.30, prima di addormentarmi, i due gemiti di lei sono stati segnali inequivocabili.
(per me, comunque, fingeva. Oppure lui le ha dato poco piacere. O entrambe le cose).