geom.Calboni ha scritto:Un racconto da professionista del giornalismo improntato su spunti davvero poco toccati da altri ma molto interessanti da approfondire.
Una cosa che non ti ho chiesto, tra gli itinerari musicali dei locali storici che avete effettuato non siete mica passati dalle vecchie location dello Studio 54 o del Paradise Garage?
Io ho una formazione più dance che rock
Siete stati ad una delle mitiche feste che è solito organizzare l' amico di Pio Colombo?
cozzi11 ha scritto:Grande jena,attendevo questo report!
La disco della febbre del sabato sera dovrebbe esistere ancora a Brooklyn.
flyingsoul ha scritto:mitico il Cbgb!!!
Però effettivamente vederlo così perde molto della sua genuinità...
Jena Plissken ha scritto:Sicuramente e purtroppo per chi li ha vissuti e per chi li ha amati anche in ritardo anagrafico i grandi anni e i grandi locali e personaggi del mondo della musica, arte, letteratura degli anni '60 e fino ad inizio anni 80 sono stati anni irripetibili e unici , per almeno vent' anni e con varie tipologie e tendenze musicali e sfacettature New york è stata davvero il posto dove succedevano le cose e tu ne eri comparsa e attore , ora ovviamente è tutto più omologato e incolore o ci si affida alla nostalgia, ma questa mi sembra una tendenza mondiale di tempi in cui nulla o quasi nulla resterà dagli anni 90 in poi, non c'è più spazio per il mito salvo eccezioni
flyingsoul ha scritto:Era proprio "il colore" di harlem che mi interessava. Peccato non abbia più molto da dire. Il periodo d'oro credo resterà per sempre dal secondo dopoguerra fino agli anni '70
Jena Plissken ha scritto:subito salta all' occhio l' alta età media della popolazione e l' assenza delle tipiche bellezze russe.
pibi ha scritto:bel racconto, attendo little italy anche se pare "mangiata" di ampiezza dai cinesi
comveniva l' acuisto compulsivo di abbigliamento? tipo profumi etc
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