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Per varie coincidenze si improvvisa un raid nella DDR con basi a Lipsia e Dresda ( in cui ero già stato velocemente 10 anni fa ) complice voli economicissimi per Lipsia da Pisa , da una prima scrematura il viaggio doveva comprendere altre città e per non esagerare si esclude la Turingia ( Jena , Weimar , Erfurt ) magari accoppiata a Norimberga
e la zona di Magdeburgo lasciata per future esplorazioni .

Lipsia

La città è gradevole e tranquilla, in Germania i centri storici sono off limits alle auto , edifici storici , musei , bar e ristoranti all' aperto, musei , un bel clima tranquillo e rilassato , tantissime biciclette e piste ciclabili, la temperatura è ottima e fresca e anche se spesso fa capolino una disturbante pioggia si sta bene, da vedere i bellissimi passages gallerie comemnerciali che compongono un vasto reticolato all' interno della città vecchia

Museo della Stasi

Interessantissimo museo all' interno dell 'edificio del Runden Ecke da vedere anche se quasi tutte le scritte sono in tedesco , fuori città c'è anche un bunker che non ho visionato


Lipsia Battaglia delle nazioni

Casualmente giungo a Lipsia nel bicentenario della battaglia del 1813 tappa d' obbligo è il " Panorama " della battaglia e il vicino Völkerschlachtdenkmal immenso e imponente monumento celebrativo costruito dove era l' accampamento di Napoleone che fu sconfitto a Lipsia da una ampia coalizione comprendente tra gli altri Russi, Prussiani austriaci e svedesi, il monumento di recente restauro, ha nelle vicinanze un museo sulla battaglia forum 1813 e dalla sommità di esso ( raggiunge i 91 metri ) si gode uno splendido panorama sulla città e i suoi dintorni.

Faust e Goethe a Lipsia

L' Auerbachs Keller è una cantina, birreria, ristorante con varie sale, all' interno di uno dei più bei passage ( galleria coperta ) di Lipsia, la città ne ha tantissime, era una delle taverne preferite da studente da Goethe proprio qui è ambientato il famosissimo Faust nella scena in un cui Mefistofele porta Faust a bere una birra, " Io lodo la mia Lipsia! Una piccola Parigi che educa il suo popolo " diceva anche uno studente universitario.Alcune statue all' esterno riprendono il Faust e il bar Mephisto è proprio accanto all' Auerbachs Keller.

9 ottobre del 1989

Inoltre non è tutto qui si potrebbero vedere se interessati le case museo di musicisti come Bach e Mendelssohn oltre a fare un giro nella città nuova e ad approfondire l' architettura socialisra o fatti storici come quando l' 9 ottobre del 1989, due giorni prima la DDR aveva festeggiato il proprio quarantennale per le strade di Lipsia scesero in piazza 300000 a Karl Marx Platz per protestare contro il governo ancora comunista della DDR e questo per alcuni storici è considerato uno delle spallate definitive che favorì il crollo del Muro.

Quello che è rimasto della frontiera

Nel documentarmi anche se per assenza di tempo non ho potuto verificare di persona e magari chi lo sa in futuro partirà un' altra spedizione da Lipsia ho individuato 3 punti chiave

Helmstedt–Marienborn presso Magdeburgo con memoriali, musei e rimanenze del Checkpoint Alpha uno dei passaggi più importanti tra le Germanie e dei rispettivi checkpoint

occidentali e della Ddr.

Hötensleben presso Magdeburgo dove si possono vedere recinzioni, torrette e pezzi di muro tra le due Germanie

Mödlareuth a sud di Jena e quasi al confine ceko questa piccolissima cittadina divisa in due dalla cortina di ferro ospita musei e tracce di muri e torrette di avvistamento.

Jena Plissken ha scritto:.......magari accoppiata a Norimberga

Sai che questo non l'approverei mai
Il Libero stato di Sassonia nasconde davvero una caterva di localita' interessanti...ed il tempo non basta mai
Comunque mi fa piacere che alla fine il buon cugino abbia "mischiato le carte" ossia aver modificato il piano originario, mescolando la piu' famosa e recente storia comunista dello stato, con quella che tanti alla fine dimenticano, ovvero le tradizioni piu' antiche ed il patrimonio maggiore dei sassoni che sono la cultura, l'arte, la musica, la letteratura, le scienze ecc. ecc.
Forse alla fine del sovietico rimarra' ben poco in futuro, invece la caratteristica culturale rimarra' per sempre il marchio di fabbrica della Sassonia... prima, durante e dopo il comunismo.
A mio giudizio giusto il fascino e la curiosita' per il sovietico degli ultimi 40 anni, ma non dimentichiamo i secoli restanti
Alla fine considerati i giorni approvo l'aver saltato l'allegato sassone della Turingia, che presenta altrettante meraviglie che vanno viste con calma per essere aprrezzate al meglio
Un tour che approvo in ogni tappa ed approvo il nuovo titolo del post mettendo prima il nome Sassonia e poi DDR.
Viva la piu' slava delle Germanie

Le città divise un salto a Görlitz-Zgorzelec

Gorizia-Nova Gorica tra Italia e Slovenia è un esempio nostrano di città divisa riunificatasi con l'entrata della Slovenia nella comunità europea, ma ci sono tanti altri esempi come le città di Frankfurt/Oder-Slubice, Görlitz-Zgorzelec e Guben-Gubin tra Germania e Polonia, e come ancora tra città appartenenti a paesi dell’ex blocco sovietico e divise successivamente all’indipendenza dei loro stessi paesi, come Valga-Valka tra Estonia e Lituania, Komárom-Komárno tra Ungheria e Slovacchia e Cieszyn-Ceský Tesín tra Polonia e Repubblica Ceca.

La conferenza di Potsdam divise Görlitz-Zgorzelec in due lungo il fiume Oder, non potevo mancare una visita a queste due città e passare il ponte per passare qualche ora in Polonia dove oltre a rimpinzarmi di Pierogi e bere birra Tyskie si fa rifornimento di sigarette visto che costano meno della metà che in Germania nei numerosi negozietti vicino a quello che era una volta il confine, mi colpisce salendo una salita per avere una vista sulla parte tedesca ovvero Gorlitz una piccola chiesa ortodossa greca, scoprirò dopo successive ricerche che si tratta del centro religioso dei 10000 partigiani comunisti greci " ospitati " dalla Polonia all' epoca della guerra civile greca , dopo la sconfitta dei partigiani, molti sono rimpatriati nel corso del tempo qualcuno è rimasto, si ha sempre da imparare.

L' Alta Lusazia è caratterizzata da terreni fertili e colline ondulate, da città storiche e da città moderne, come Bautzen e Görlitz, qui vivevano nella Sorabia i sorbi , minoranza slava di ceppo linguistico vicino al polacco , al ceko etc , germanizzati nel medioevo, sono presenti cartelli in doppia lingua e scuole e diritti per queste minoranze che hanno comunque nazionalità tedesca, la maggorparte di essi vive a Cottbus ( Lusazia inferiore ) ma nel corso del tempo sono decresciuti di numero.


Luoghi incantati

Ad averci tempo e magari una macchina andrebbero visti luoghi incantati nei dintorni di Dresda ( provate a cercarli in foto su Google e resterete stupiti ) come Meissen con il suo castello, Albrechtsburg, il Giardino barocco di Grossedlitz, il fantastico Castello di Moritzburg, la fortezza di Königstein costruita su una roccia inespugnabile, nonchè risalire o ridiscendere l' Elba con il parco naturale di Bastei o il castello barocco di Pilnitz , insomma panorami fiabeschi che non hanno nulla da invidiare ad Austria o Svizzera sebbene siano meno famosi e non invasi dal turismo di massa.

Jena Plissken ha scritto:Komárom-Komárno tra Ungheria e Slovacchia

Ho una cara amica laggiu' Dovro' andarla a trovare..adoro i ponticelli
Domanda tecnica: hai riscontrato sul campo, a parte le classiche indicazioni stradali di rito, gente che chiaccherva in sorabo tra loro a Bautzen e Gorltiz?
Insomma il sorabo e' lingua viva parlata oltre le ore di scuola?
Per i curiosi, il nome slavo della Sassonia ( in tedesco Sachsen ) e' Sakska
Meissen e la Svizzera Sassone hai ragione sono luoghi stupendi..poco conosciuti pero', purtroppo, o forse per fortuna , nell'immaginario italico la Germania e' la Baviera e Berlino, ma e' giusto che sia cosi' considerati i legami culturali tra Roma e Monaco e la fama dell'oktoberfest.
Sul fatto del ponticello, cosa segna effettivamente il confine, bandiere, un cippo o nulla??
Ad Irun trovai zero bandiere, un cippo nano quasi illeggibile, e due pali stemmati ormai arruginiti oltre ai gabbiotti doganali dismessi sul secondo ponticello...e la provocatoria bandiera spagnola repubblicana
Altra domanda: hai notato qualcosa a riguardo dei rapporti odierni tra sassoni e polacchi?
Come vive la gente locale questa frontiera riaperta?

Dove sono passato io non c'era nessun segno distinguibile del passaggio ne cartelli trassasi di un mini ponticello di 30 metri essenzialmente pedonale ( ma non solo ) esistono altre due strade e ponti principali automobilistici dove avevo visto su google segni più evidenti del " passaggio " ovvero cambi, ex o posti di controllo etc

Per quanto riguarda il sorabo ammesso che riesca a distinguerlo chiaramente dal polacco non ho avuto particolari esperienze ne ho sentito alcuno parlare eccetto " forse " due persone sul treno ma a mio parere è piuttosto minorirario visto che in tutta la regione dovrebbero essere sorabi circa 50000 persone per lo più dislocate verso Cottbus, i cartelli bilinque però sono dalle stazioni alle città sempre presenti

I locali vanno per lo più a comprare " sigarette " o qualcuno l' ho anche visto al ristorante, anche perchè Zgorzelec non offre poi molto

Jena Plissken ha scritto:Dove sono passato io non c'era nessun segno distinguibile del passaggio ne cartelli trassasi di un mini ponticello di 30 metri essenzialmente pedonale ( ma non solo ) esistono altre due strade e ponti principali automobilistici dove avevo visto su google segni più evidenti del " passaggio " ovvero cambi, ex o posti di controllo etc

Per quanto riguarda il sorabo ammesso che riesca a distinguerlo chiaramente dal polacco non ho avuto particolari esperienze ne ho sentito alcuno parlare eccetto " forse " due persone sul treno ma a mio parere è piuttosto minorirario visto che in tutta la regione dovrebbero essere sorabi circa 50000 persone per lo più dislocate verso Cottbus, i cartelli bilinque però sono dalle stazioni alle città sempre presenti

I locali vanno per lo più a comprare " sigarette " o qualcuno l' ho anche visto al ristorante, anche perchè Zgorzelec non offre poi molto

Ottimo
Sul sorabo e' come immaginavo..e' un po' come per i baschi, un bilinguismo piu' politico, scolastico e "cartellonistico" che reale.
Sull'articolo da me riportato si parlava di lavoratori polacchi a Gorlitz, in negozi o altro... su questo aspetto niente da segnalare?

Maxdivi ha scritto:

Jena Plissken ha scritto:Dove sono passato io non c'era nessun segno distinguibile del passaggio ne cartelli trassasi di un mini ponticello di 30 metri essenzialmente pedonale ( ma non solo ) esistono altre due strade e ponti principali automobilistici dove avevo visto su google segni più evidenti del " passaggio " ovvero cambi, ex o posti di controllo etc

Per quanto riguarda il sorabo ammesso che riesca a distinguerlo chiaramente dal polacco non ho avuto particolari esperienze ne ho sentito alcuno parlare eccetto " forse " due persone sul treno ma a mio parere è piuttosto minorirario visto che in tutta la regione dovrebbero essere sorabi circa 50000 persone per lo più dislocate verso Cottbus, i cartelli bilinque però sono dalle stazioni alle città sempre presenti

I locali vanno per lo più a comprare " sigarette " o qualcuno l' ho anche visto al ristorante, anche perchè Zgorzelec non offre poi molto

Ottimo
Sul sorabo e' come immaginavo..e' un po' come per i baschi, un bilinguismo piu' politico, scolastico e "cartellonistico" che reale.
Sull'articolo da me riportato si parlava di lavoratori polacchi a Gorlitz, in negozi o altro... su questo aspetto niente da segnalare?

Non ho notato niente di particolare visto che la città comunque è piccola e tranquilla , il centro storico è peraltro molto esteso e non avendo avuto borbardamenti distruttivi come credo nel caso di Bautzen ( che è molto piccolo in confronto ) risulta molto bello e ottimamente conservato senza aver dovuto essere ricostruito totalmente come è successo in altre città tedesche Dresda in primis, una delle pagine nere degli alleati che spesso si dimentica o si vuol dimenticare

Sul viaggio e sulla meta scelta da Jena nulla da eccepire, visto che come si sa, ha un appunto da tempo sulla mia agenda
Quello che però non conoscevo era il Völkerschlachtdenkmal, dalle foto sembra davvero un posto eccezionale. Veramente...
Jena, preparati ad una nuova spedizione in zona

Jena Plissken ha scritto:..come è successo in altre città tedesche Dresda in primis, una delle pagine nere degli alleati che spesso si dimentica o si vuol dimenticare

Concordo, quel bombardamento fu un crimine, poi il paradosso britannico fu quello di accanirsi su Dresda che col nazismo aveva poco a che fare ( leggendo sul web trovo conferma che Hitler la visito' solo due volte ) quanto piuttosto avrebbero dovuto scatenarsi forse su Norimberga, una citta' simbolo del regime. Ma daltronde il bombardamento e' una vendetta di quanto successo ad esempio a Coventry.
Dopo la guerra comunque Dresda stessa, fedele al suo spirito, ha voluto gemellarsi con Coventry ( nonostante la guerra fredda montante ) per saldare la vicinanza nella sventura subita ai britannici, suoi stessi carnefici, nonche' per seppellire qualsiasi altro desiderio di controvendetta, che gruppi di neonazisti ogni anno cercano di sfruttare nell'anniversario della distruzione.
La ricostruzione di tanti edifici in maniera storica cosi' com'erano, e' un' altra questione che ci mostra come Dresda sia forse piu' vicina ( per certi aspetti ) a Varsavia che a Berlino o Francoforte, dove il vecchio non e' stato piu' ricostruito o al massimo reinterpretato. Se i tedeschi amano cancellare il passato ( ultimo esempio e' cio' che sta avvenendo anche per il recente muro di Berlino ), costruendo tutto in maniera "futurista" laddove c'era lo storico, i sassoni come gli slavi sono certamente meno propensi a cancellare la loro storia ( complice anche il regime sovietico ) dimostrando che il passato e' importante per costruire il futuro stesso.

Chemitz

Dal 1953 al 1990 era Karl-Marx-Stadt ora Chemitz la più socialista delle città della Ddr essendo stata ricostruita quasi da zero dopo i bombardamenti e sebbene racchiuda alcune ricostruzioni del passato chiese, city hall etc , sebbene mai completatata in toto è una delle più emblematiche città per tornare un po' indietro nel tempo.

Tra gli highlights della città ovviamente il gigantesco monumento a Karl-Marx con le scritte in varie lingue proletari di tutto il mondo unitevi e una mia scoperta la centrale ma poco usata stazione Mitte una delle più decadenti e spettacolari stazioni mai viste sembra di essere davvero nella Ddr.

Jena Plissken ha scritto:Karl-Marx-Stadt

Il nome della città e della relativa squadra che a volte partecipava alla coppa Uefa mi è sempre suonato "strano", per me bambino ignorante dei tempi

Jena, riguardo a Dresda leggevo della presenza in citta' delle " croci di chiodi di Coventry", ne sai qualcosa?

Maxdivi ha scritto:Jena, riguardo a Dresda leggevo della presenza in citta' delle " croci di chiodi di Coventry", ne sai qualcosa?

non ne ero al corrente se ne parla un po' qui ci sono parecchie foto

http://unbombarolo.wordpress.com/2012/0 ... ntrizzare/

geom.Calboni ha scritto:Dresda. Pronto il ponte bocciato dall'Unesco:
http://www.repubblica.it/viaggi/2013/08 ... f=HRESS-14

Questo evento si inserisce nel discorso storia-futurismo, il ponte ha suscitato ampie polemiche da anni ed il referendum e' stato votato pare dalla meta' degli aventi diritto.
Comunque e' fuori citta' e riguarda la valle dell'Elba e non il centro storico, tra citta' vecchia e nuova, forse si sarebbe inquinato di piu' continuando con la congestione attuale piuttosto che non farlo. Dovrei vederlo dal vivo per giudicarlo.
Chissa' se il primo ministro sassone Stanislav Tillich ha avuto ragione o no...

Jena Plissken ha scritto:

Maxdivi ha scritto:Jena, riguardo a Dresda leggevo della presenza in citta' delle " croci di chiodi di Coventry", ne sai qualcosa?

non ne ero al corrente se ne parla un po' qui ci sono parecchie foto

http://unbombarolo.wordpress.com/2012/0 ... ntrizzare/

Ma che figata vedere citato qui sopra il blog di Andre... corsi e ricorsi. Internet è più piccola di Genova. Questa, a suo tempo, me l'ero persa, rimedio ora.

Samusadork ha scritto:

Jena Plissken ha scritto:

Maxdivi ha scritto:Jena, riguardo a Dresda leggevo della presenza in citta' delle " croci di chiodi di Coventry", ne sai qualcosa?

non ne ero al corrente se ne parla un po' qui ci sono parecchie foto

http://unbombarolo.wordpress.com/2012/0 ... ntrizzare/

Ma che figata vedere citato qui sopra il blog di Andre... corsi e ricorsi. Internet è più piccola di Genova. Questa, a suo tempo, me l'ero persa, rimedio ora.

Grazie , vado a leggerlo anch'io..

Interessante scoprire una tratti di una Germania diversa dall'immaginario standard.

Effettivamente, girando per un po' di città dell'ovest la sensazione avuta era di gran ricostruzione post bellica.. A volte anche cancellando i tratti storici.

Se Dresda e Lipsia invece hanno mantenuto i tratti passati, mi piacerebbe andarci.
Poi ribadiamo che girare in Germania ormai costa come in Italia se non meno