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Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 05/11/2013, 17:24
da Leia74
Come al solito in mega ritardo inizio il diario del viaggio in Giappone fatto da me e Balza lo scorso marzo-aprile.

PREMESSA
Come molti di voi sanno, ho studiato giapponese all'universita' e a fine settembre 1997 sono andata a vivere a Tokyo per un anno, in una specie di Erasmus. E' stato un anno stupendo, durante il quale ho visitato parecchie zone del paese e mi sono innamorata del Giappone, anche se con tutti i suoi difetti. Insomma, ho lasciato un pezzo del mio cuore a Tokyo.
Ci sono tornata per 2 settimane a fine 1999 ma poi non ho piu' rimesso piede su suolo nipponico, anche se fin dal 2000 lavoro in mezzo ai giapponesi e non ho mai perso i contatti con questa cultura... ma la voglia di tornare laggiu' si stava facendo sempre piu' forte. Visto anche che Balza non ci era mai stato abbiamo deciso di accontentarmi :mrgreen: e per fortuna siamo riusciti a partire in una stagione speciale, quando i ciliegi sono in fiore. Davvero meraviglioso!!!

Non avevamo tantissimi giorni, 16 in tutto di cui pero' due e mezzo sono serviti per il viaggio.
Itinerario abbastanza classico per Balza che era un neofita, ma con qualche puntatina in posti a me sconosciuti per lasciare un po' di suspance anche a me :D
Ecco i dettagli delle giornate:

26 marzo partenza da Roma con volo diretto per Osaka
27 marzo arrivo a Osaka alle 11, visita e pernotto
28 marzo Osaka - Nara (visita) - Kyoto in serata
29 marzo Kyoto
30 marzo Kyoto
31 marzo (inizio validità JRP) spostamento a Hiroshima, visita, spostamento a Miyajima e pernotto
1 aprile Miyajima e spostamento a Kanazawa con inizio visita e pernotto
2 aprile Kanazawa, bus per Shirakawago, visita e pernotto
3 aprile Shirakawago, bus per Matsumoto (cambiando a Takayama), visita e treno per Tokyo in serata
4 aprile gita a Nikko (dormendo a Tokyo)
5 aprile gita a Kamakura (dormendo a Tokyo)
6 aprile Tokyo (ultimo giorno di validità del JRP)
7 aprile Tokyo
8 aprile gita al lago Kawaguchi vicino monte Fuji (dormendo a Tokyo)
9 aprile Tokyo
10 aprile ore 13 volo Tokyo-Roma con arrivo in serata

A differenza dei nostri viaggi precedenti abbiamo prenotato tutti i pernottamenti prima di partire. Questo leva flessibilita' ma permette di risparmiare, soprattutto in un periodo dell'anno bello pieno di gente. Permette anche di recuperare del tempo prezioso, visto che avevamo intenzioni abbastanza "bellicose" quanto a cose da fare, e passare anche solo 1 ora ogni volta a cercare un alloggio non era fattibile.
Altre prenotazioni da fare prima di partire: il Japan Rail Pass (puo' essere acquistato solo fuori dal Giappone), la visita guidata al Palazzo Imperiale di Kyoto (Kyoto Gosho) e infine il biglietto per il Museo Ghibli di Tokyo.

Come diceva anche Fedea i costi non sono proibitivi. La cosa piu' costosa sono i trasporti, che per lo piu' vanno coperti col JRP.
Come alloggi, noi ci siamo trattati abbastanza bene dormendo in hotel all'occidentale e una notte in un posto tradizionale (che includeva cena e colazione tradizionali). Le 13 notti negli hotel sono costate una media di 10700 yen a notte (circa 90 euro al cambio del momento, 118 yen/euro) trattasi di camera doppia con bagno senza colazione. Il ryokan tradizionale incluse cena e colazione l'abbiamo pagato 21300 yen cioe' esattamente il doppio delle altre notti ma ne valeva la pena!
Per il resto delle colazioni, pranzi, snack e cene (tranne una colazione pagata all'hotel 500 yen a testa) abbiamo speso un totale di 73400 yen (620 euro circa). Questi sono tutti prezzi per due persone naturalmente. A pranzo e cena abbiamo quasi sempre mangiato in ristorantini o pub, un paio di volte anche di buon livello.
Altre spese grosse non ci sono, le visite a templi, palazzi, musei etc costano tutte piu' o meno 300-600 yen, il giornaliero dei bus a Kyoto costa 500 yen, insomma niente di inarrivabile.

Prima di iniziare col diario vero e proprio un avvertimento sulle nostre tempistiche di viaggio: non sono molto standard. Gia' lo sapete che siamo viaggiatori "veloci" ma stavolta ci sono un paio di cosette in piu' da tenere in considerazione, per aiutarvi a pianificare un vostro viaggio se voleste prendere il nostro come spunto.
1) Il Giappone e' super-efficiente ma le cose sono fatte "a modo loro", chi viene da fuori di solito (ci sono le eccezioni) all'inizio resta spaesato e non capisce come muoversi, come funzionino le macchinette dei biglietti, etc. Inoltre l'inglese non e' parlato benissimo, anche se tutti sono super-gentili e cercano di aiutare in tutti i modi. Io pero' conoscevo gia' il paese, i sistemi di trasporto, il funzionamento delle biglietterie, quasi tutti i luoghi visitati e soprattutto la lingua locale. Quindi noi eravamo abbastanza avvantaggiati negli spostamenti e nel chiedere informazioni. Su questi aspetti altre persone hanno dovuto perdere piu' tempo.
2) Siamo appassionati di fotografia e il Giappone e' meraviglioso sotto questo punto di vista, quindi abbiamo dedicato spesso molto piu' tempo del necessario a ciascun singolo luogo (tempio, giardino etc) per scattare tante foto.
In pratica, siamo andati piu' veloci della maggioranza quando ci spostavamo da un luogo all'altro, ma siamo rimasti piu' tempo in ciascun luogo.

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 05/11/2013, 17:40
da Leia74
Partiti da Roma il 26 marzo alle 15 con un volo Alitalia, atterriamo a Osaka il 27 marzo alle 11 stanchi dal viaggio in cui non abbiamo dormito. In Italia sono le 3 del mattino! Marco non sta bene, gli e' salita la febbre verso fine volo. Per fortuna non lo fermano in quarantena alla dogana :lol: e dopo un po' di riposo in aeroporto prendiamo il treno per il centro di Osaka.

Nonostante il tempo grigio non riesco a fare a meno di esaltarmi: dopo 13 anni sono finalmente di nuovo in Giappone!!! Mi sembra di essere tornata a casa, come se non fossi stata via tanto tempo: tutto è familiare, le forme delle case (alcune tradizionali altre orrendi blocchi di cemento), i fili della luce ovunque, gli annunci in stazione, le uniformi delle ragazze che tornano da scuola, le mascherine di chi è raffreddato, la gente che si addormenta nel treno... E' strano, sono felicissima ma allo stesso tempo non provo chissà che batticuore, è come se fosse tutto normale e in effetti per me lo è, anche perché in questi anni ho continuato a stare a stretto contatto con i giapponesi e con la loro cultura. Non vedo l'ora che anche Marco apprezzi tutto quanto, anche se al momento non gli è proprio possibile.

Scesi dal treno alla stazione di Tennoji prendiamo la metro e dopo poco siamo in hotel. Tocca aspettare mezz'ora che la stanza sia pronta. Finalmente Marco si butta a letto, un termometro preso in prestito alla reception dice 38,5. Io esco e al Seven Eleven compro del cibo per "pranzare" visto che sono ormai le 2 del pomeriggio, rientro un po' in camera ma poi per non finire preda del jet lag esco di nuovo e mi giro un po' Osaka da sola.

Pioviggina e allora cammino sotto una galleria di negozi, osservando tutto con occhi avidi di "giapponesità": cibarie, gente, oggetti, edifici, cartelli, strade...
Osaka non la conosco affatto, nel 1998 ci sono stata solo mezza giornata con i miei. Pensavo che il castello fosse più vicino ma cartina alla mano mi rendo conto che a piedi non ci arriverò mai, allora prendo la metro e scendo nelle vicinanze. Per fortuna la pioggerellina ha smesso. Entro nei giardini del castello che sono quasi le 18, credevo fosse orario di chiusura ma ci sono perfino dei gruppi di turisti cinesi con accompagnatore che arrivano solo ora. I ciliegi sono in fiore!!! Peccato per il cielo grigio e per l'ora tarda, tra un po' il sole tramonta. Non entro nel castello, chiude tra poco e comunque se ricordo bene dentro non è interessante, preferisco fare una passeggiata tutto attorno, tra i fiori di ciliegio e i panorami sugli edifici moderni della città.

A poco a poco si fa più buio e si accendono le luci che illuminano il castello, che è quasi più bello così. Esco dai giardini passando accanto a vari tempietti o edifici tradizionali: da dentro ad uno di questi, basso e largo, provengono grida ritmate come di un allenamento sportivo, magari di una qualche arte marziale. Ci sono le bancarelle che vendono takoyaki (polpette di polipo), ramen e altre cibarie.
Cammino tra le persone e mi sento improvvisamente in pace col mondo. Sto salutando uno ad uno i piccoli dettagli della vita quotidiana in Giappone, mi sembra quasi che ciascuna piccola cosa mi dica "bentornata"! Torno con la mente ai meravigliosi giorni passati in questo paese, e sentendomi anche un po' in colpa verso Marco penso che forse era giusto che io avessi questo primo reincontro col Giappone da sola, a tu per tu. Mi sento a casa e mi godo ogni singola cosa anche se apparentemente insignificante.

Ormai si è fatto buio e, passando attraverso un giardino dove i fiori di ciliegio sono illuminati per goderne la vista anche di notte, riprendo la metro e vado verso l'hotel. In camera Marco non si è minimamente ripreso, ha sempre la febbre per cui gli faccio prendere la medicina giapponese comprata apposta in farmacia poco prima. Speravo che stesse meglio per poter uscire insieme e fare due passi nella zona di Dotombori, magari cenare là, ma pare proprio impossibile. Esco di nuovo e torno al Seven Eleven dove mi compro qualcosa per la cena. Rientro e ceno con quelle quattro cose, per fortuna ho trovato anche un mochi al tè verde per "festeggiare" il mio ritorno in terra nipponica anche se l'inizio non è stato dei migliori. Chissà cosa riusciremo a fare domani... Alle 21 cedo alla stanchezza e al jet lag e crollo anche io nel letto.

(Le foto le metto piu' tardi)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 06/11/2013, 21:24
da Leia74
Scusate ieri sera alla fine non ce l'ho fatta, le foto le metto solo ora.

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 06/11/2013, 23:22
da fedea
Leia74 ha scritto:Come al solito in mega ritardo inizio il diario del viaggio in Giappone fatto da me e Balza lo scorso marzo-aprile.

1) Il Giappone e' super-efficiente ma le cose sono fatte "a modo loro", chi viene da fuori di solito (ci sono le eccezioni) all'inizio resta spaesato e non capisce come muoversi, come funzionino le macchinette dei biglietti, etc. Inoltre l'inglese non e' parlato benissimo, anche se tutti sono super-gentili e cercano di aiutare in tutti i modi. Io pero' conoscevo gia' il paese, i sistemi di trasporto, il funzionamento delle biglietterie, quasi tutti i luoghi visitati e soprattutto la lingua locale. Quindi noi eravamo abbastanza avvantaggiati negli spostamenti e nel chiedere informazioni. Su questi aspetti altre persone hanno dovuto perdere piu' tempo.


io non ho avuto alcun problema, anzi ho trovato il tutto semplice, lineare, perfettamente logico.
ma avevo due vantaggi. a) mi ero documentata molto bene prima di partire. b) sono filo crucca, e se ho trovato forti analogie nella cultura giapponese con una qualche popolazione europea sono proprio i tedeschi. chi conosce come funziona la metro a berlino, che e' mediamente complicata, a tokyo avra' veramente zero problemi. certo, poter usare hyperdia con un collegamento internet sempre attivo aiuta parecchio (ma non e' fondamentale).
la metro di tokyo ha, in ogni stazione, delle piantine eccellenti di dove ti trovi e di dove sono locate tutte le uscite. e consultarle e' semplice ma importante, perche' sbagliare l'uscita puo' essere davvero un problema, specie in certi ndi importanti come ueno o shynjiuku.

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 06/11/2013, 23:42
da Leia74
Infatti ho specificato che ci sono le eccezioni :D Io conosco parecchie persone che sono andate in Giappone anche abbastanza informate e preparate, ma lo stesso la prima volta che hanno fatto i biglietti alle macchinette ci hanno messo 10 minuti per capire, per quanto sapessero la teoria (che bisogna cercare il nome della destinazione sulla cartina in alto e vedere quanto costa e poi selezionare il biglietto di prezzo corrispondente etc etc.). Poi anche a cercare la linea giusta nella stazione di Shinjuku gli ci è voluto un po'. Io conoscevo già tutto e infatti siamo arrivati a Shinjuku (da fuori Tokyo), scesi dal treno, attraversato mezza stazione e risaliti su altro treno esattamente 4 minuti dopo. Dubito che la prima volta che scendi dal treno a Shinjuku ti riesca una cosa simile se non ci sei mai stato... intendevo questo ecco :-)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 06/11/2013, 23:52
da fedea
i tuoi amici se si trovano a berlino dove si paga in base al numero di fermate e addirittura al senso di direzione in base al quale ti muovi muoiono :D
io comunque ho sempre fatto il giornaliero, non tanto per la praticita' ma proprio per economizzare, la metro la prendevo veramente spesso.
a kyoto idem, ho preferito spendere un po' di piu' ma fare bus+metro perche' anche se poco ramificata la metro mi ha aiutato in 2-3 occasioni a sveltire i tempi.
a shinijuku non avevo cambi di treno ma volevo vedere prima la parte est e poi la parte ovest, che son proprio due mondi diversi. e se consulti le loro mappe ti muovi bene, sono logiche, basta solo non pensare alla buona "ma si' dove esco esco tanto poi mi ritrovo". see :roll:

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 07/11/2013, 11:35
da Leia74
Boh io a Berlino avevo il settimanale :lol: pero' ad esempio a New York ho capito solo dopo un po' che anche sulla stessa linea alcuni treni della metro erano locali e altri saltavano le fermate, per me una metro fa tutte le fermate e stop.
Concordo sulle cartine alle uscite della metro, ma molta gente non sa nemmeno che ci sono, per questo dicevo "abbastanza informati", ad esempio quasi nessuno si fa la sim come hai fatto tu. Io nel 1997 appena arrivata a Tokyo ci ho messo qualche settimana a capirci qualcosa dei trasporti, pur essendo gia' stata a Parigi e Londra che di reti metro non sono certo sprovviste. Ok era il 1997 e internet era ancora agli albori, ma comunque avrei potuto informarmi meglio. Secondo me la media delle persone che vanno in Giappone si trova non dico in difficolta' ma deve spendere un po' di tempo almeno all'inizio per entrare nel meccanismo.

Continuo con il racconto: il 28 marzo ci svegliamo prestissimo (W il jet lag), Marco sta meglio anche se ha ancora un po' di febbre. Lascio la scelta a lui, e lui decide comunque di rispettare il programma che prevede la visita di Nara e lo spostamento serale a Kyoto. Anzi chiede di andare anche a vedere il castello di Osaka che io ho visto ieri sera! Non vuole ripartire da qui senza aver visto almeno qualcosina... :)
Quindi con bagagli al seguito andiamo al castello, che ammiriamo da fuori, e poi si va alla stazione. In tutto per questa "deviazione" ci e' servita solo un'oretta, tranquillamente inseribile nel giro di oggi. Sono contenta che anche Marco abbia visto almeno il castello!! Se fosse stato bene, ieri pomeriggio avremmo visitato un pochino la citta'. Purtroppo le cose sono andate diversamente, ma per lo meno sembra che adesso si stia riprendendo. Osaka sarebbe stata interessante ma e' forse piu' "perdibile" di altri posti, e comunque se in futuro torneremo in Giappone (spero tanto di si'!!!) penso ripasseremo da qui e si puo' recuperare.

Un'oretta di treno e siamo a Nara, dove lasciamo i bagagli nei lockers in stazione. Purtroppo piove, ma una volta arrivati nel parco (20 minuti a piedi dalla stazione) l'atmosfera uggiosa non da' fastidio, anzi aggiunge fascino al luogo. Questo parco con i suoi cervi e le sue lampade di pietra e' secondo me estremamente suggestivo, e piace tantissimo anche al maritino! :D Al suo interno si trovano vari templi e santuari, io ne ho selezionati solo un paio per la visita in modo da non appesantire troppo la giornata anche in previsione di Kyoto nei prossimi giorni (troppi templi dopo un po' stufano secondo me... :oops: )

Il primo che visitiamo e' il santuario shintoista Kasuga Taisha, famoso per le sue centinaia di lanterne di metallo. Nonostante la pioggia ci restiamo parecchio a scattare foto: il Giappone secondo me e' estremamente fotogenico, non vedevo l'ora di tornarci anche per questo (nei viaggi precedenti ovviamente non avevo la macchina digitale) e per fortuna anche Marco e' d'accordo. Amo queste geometrie, queste ripetizioni ordinate di linee e forme... amo il rosso-aranciato dei santuari shinto che contrasta con il verde dei giardini e con i colori sobri del resto dell'architettura... amo l'ordine e l'attenzione con cui le piu' piccole cose vengono curate anche a livello visivo in questo paese!! Certo ci sono gli orridi edifici moderni stile scatoloni di cemento o i fili della luce esposti ovunque, ma in posti come il parco di Nara ci si dimentica quasi della modernita'... :D

Dopo la visita mentre ci dirigiamo verso il prossimo tempio notiamo un piccolo ristorantino, visto che e' quasi ora di pranzo ci infiliamo dentro e ci godiamo il nostro primo vero pasto in Giappone. Non hanno molta scelta e nel menu che scegliamo entrambi c'e' un piatto che non ho mai preso prima, una ciotolona tipo "pastone" di riso semiliquido e senza sapore, con sopra un po' di erbe e basta. Sembra un piatto da malati, ok che Marco ha un po' di febbre ma questo e' estremamente insipido. Per fortuna il resto e' ottimo. La cucina giappponese piace un sacco a entrambi, anche se Marco l'aveva provata solo in Italia. Per fortuna anche l'originale fatto sul posto gli piace ugualmente!!
Mentre mangiamo arrivano anche delle sacerdotesse shinto con le loro gonne colorate, che belle!

Terminato il pranzo andiamo al secondo e ultimo tempio che vogliamo visitare a Nara, stavolta buddista, il Todaiji. E' l'edficio in legno piu' grande del mondo, e in effetti e' davvero imponente! Al suo interno c'e' una enorme statua di Budda per la quale e' famoso, molte altre statue minori, nonche' un pilastro di legno in cui e' scavato un buco dove la gente cerca di passare: dicono che se ci si riesce nella prossima vita si raggiungera' l'illuminazione.
Essendo il primo tempio buddista di Marco anche qui ci sbizzarriamo con le foto. Anche se questo e' particolarmente affollato, riesco comunque a godermi l'atmosfera "classica" dei templi buddisti, con la loro penombra e l'odore d'incenso che io letteralmente ADORO. Ogni tanto ne brucio un bastoncino a casa, e dopo questo viaggio Marco mi ha detto: ora capisco perche' ti piace tanto l'odore d'incenso, ogni volta che lo accendi sembra di stare di nuovo in Giappone! :lol:

Come ho detto a Nara ci sono molti altri luoghi da visitare ma noi siamo contentissimi cosi', abbiamo visto due templi stupendi e ce li siamo assaporati per bene, l'atmosfera del posto ci e' piaciuta tantissimo, sara' uno dei luoghi che piu' ci rimarranno nel cuore di tutto il viaggio. Quindi decidiamo di tornare in stazione e prendere il treno per Kyoto.
Invece di prendere il rapido, propongo di salire su uno che fa tutte le fermate e di scendere a Fushimi Inari, una delle ultime fermate prima di Kyoto. Potremmo tornarci domani da Kyoto (sono 5 minuti) ma visto che ci siamo... Quando scendiamo incredibilmente e' uscito il sole, magnifico!! Lasciamo di nuovo i bagagli nei lockers (non in stazione dove sono piccoli per i nostri zaini, bensi' in un hotel vicino l'ingresso del santuario) e visitiamo il santuario Fushimi Inari Taisha dedicato al dio Inari, divinita' del buon raccolto e della ricchezza in generale, rappresentato in forma di volpe. Questo santuario e' famoso per il sentiero che sale su per la montagna letteralmente ricoperto da migliaia di torii, cioe' dalle "porte" shintoiste rosse. La cosa buona e' che rimane aperto anche dopo il tramonto, come molti altri luoghi shinto e a differenza di quelli buddisti: abbiamo pensato che venirci verso le 17 fosse l'ideale per vederlo sia col sole che col buio e infatti siamo esaltatissimi!! All'inizio appunto c'e' la luce del tardo pomeriggio che rende i colori shinto ancora piu' sgargianti, poi man mano che saliamo su per il sentiero la luce cala e vengono accese le luci artificiali, rendendo il posto ancora piu' magico!! Solo dopo 2 ore decidiamo a malincuore di tornare giu', riprendere gli zaini e salire su un treno per Kyoto. Anche questo luogo ci e' piaciuto da morire!!

A Kyoto in 10 minuti a piedi siamo al nostro ostello di "alto livello", il Capsule Ryokan, dove le camere hanno il tatami "sopraelevato" che si apre per metterci sotto i bagagli tipo un letto nostro, e la doccia ipertecnologica nella stanza, mentre il gabinetto nel suo stanzino a parte (come in tutte le case e in molti hotel giapponesi) ha il coperchio che si apre in automatico quando apri la porta! Troppo forte!!!
Quando usciamo per cenare sono gia' le 21 e in Giappone a quest'ora molti locali stanno chiudendo, per fortuna non lontano dall'ostello c'e' un Nakau aperto 24 ore, una catena tipo fast food ma con cibo tradizionale, specialmente udon. Si ordina pagando ad una macchinetta, si prende il foglietto che la macchinetta ti da' e lo si porta al bancone, poi ci si siede al tavolo e dopo un po' ti portano il piatto. Questo sistema ora e' diffusissimo ma non esisteva 15 anni fa e all'inizio mi devo far spiegare come funziona, ma e' comodissimo e ci sono le foto dei piatti per chi non legge il giapponese. La cena e' ottima e abbondante e torniamo in ostello estremamente soddisfatti della giornata, con Marco che a parte il raffreddore non sembra avere piu' nessun problema (evviva!!!!)

(foto forse stasera :P )

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 07/11/2013, 13:34
da fedea
ma siete arrivati fino alla vetta del fushimi inari? minchia a me pareva di fare il porticato di san luca, non finiva mai :D
in compenso le case da te e i tempietti minuscoli lungo il percorso erano deliziosi.
i ristorantini con la macchinetta che ti da' il tagliando sono una figata assoluta, ne ho trovato e ne ho usufruito anche a tokyo, comunque nella zona Gion si cena tranquillamente anche alle 23 anche nei ristoranti tradizionali. io ne ho un paio da segnalare dove mi sono trovata da dio, appena ritrovo i biglietti da visita li indico.
peraltro, ho trovato anche una ECCELLENTE caffetteria a Tokyo a due passi dal mio hotel, si' il caffe' costava quasi 3 euro, ma era buonissimo e l'ambiente delizioso. io amo queste cose durante i viaggi, spesso piu' delle attrazioni vere e proprie... ah. il ristorantino nel parco di nara faceva mica degli spiedini che vendeva anche a portar via? se si' e' lo stesso dove mi sono fermata io :D

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 07/11/2013, 14:43
da Leia74
Fushimi Inari: no no fino in cima no, solo fino al quinto o sesto livello, non ricordo. E il bello e' che il "malato" era Marco ma quella stanca ero io!! :lol:
Ma lo sai che non sono mai stata a San Luca a Bologna??? :oops:

Il ristorante era accanto all'entrata del giardino botanico, non mi sembra facesse anche cose a portar via ma magari mi sbaglio, poi pioveva e non c'erano molti venditori "esterni".

Anche a me piace molto provare il cibo locale, di solito nei nostri viaggi a pranzo prendiamo street food o cose veloci mentre la sera piu' nei ristorantini, invece stavolta ci siamo concessi spesso un pranzo normale. Anche sotto questo punto di vista abbiamo preferito prendercela con piu' calma del solito :-)

Si lo sapevo che nelle zone piu' turistiche di Kyoto ci sono posti dove si cena anche piu' tardi, del resto anche a Tokyo la maggior parte dei posti chiudono alle 23. Ma vicino al nostro ostello a Kyoto dopo le 21 era il deserto e quella sera non avevamo voglia di prendere altri mezzi per spostarci. Comunque devo dire che non mi ricordavo gli orari cosi' "nordici" che ci sono in Giappone, che alle 17 chiude tutto il visitabile e alle 20 massimo sono tutti a cena. In effetti nel 1998 cenavo sempre alle 19:30 e alle 21 dovevamo lasciare le stanze comuni del nostro alloggio (ognuno aveva pero' il suo mini appartamentino e ci spostavamo a casa di qualcuno, in 8-10 persone o piu' in una micro stanza, che ridere! :D ) Comunque e' il caso di ricordarsi di questi orari perche' in posti meno turistici si rischia di sentirsi dire "la cucina e' chiusa" alle 20. :shock:

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 08/11/2013, 0:14
da Leia74
Tre foto di Osaka (notare le macchinette delle bibite calde e fredde, onnipresenti in Giappone)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 08/11/2013, 0:21
da Leia74
A Nara: parco e santuario Kasuga Taisha.

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 08/11/2013, 0:30
da Leia74
Sempre Nara: pranzo, tempio Todaiji, rientro verso la stazione

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 08/11/2013, 0:40
da Leia74
Santuario Fushimi Inari e una foto della cena a Kyoto :-)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 15/11/2013, 20:05
da geom.Calboni
Bel report come sempre e belle foto.
Attendiamo il prosieguo.

Credo, però, che prima di un viaggio in Giappone sia forse più che in altri posti indispensabile studiarsi la cultura e la storia del posto, le religioni, le tradizioni culinarie, etc. per non perderti (quasi) niente.

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 16/11/2013, 23:38
da Leia74
Grazie geom. in questi giorni sono super-presa anche nei weekend tutto il giorno fuori a cercare mobili x bagni e cose del genere, e fino alla settimana prossima ho anche fisioterapia dopo l'ufficio quasi tutti i giorni che mi fa arrivare a casa la sera stanchissima, vado a dormire alle 10... sono stravolta!!! Appena torno ad avere del tempo vado avanti col diario.

Sul fatto di conoscere la cultura di un posto, penso che valga per qualsiasi paese anche solo leggermente diverso dal nostro modo di vivere. Il Giappone è indubbiamente particolare ma lo sono anche moltissimi altri paesi soprattutto in Asia e Africa. :-)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 18/11/2013, 0:09
da Leia74
Vediamo di mettere qualcosa di nuovo anche se poca roba :)
I successivi due giorni sono dedicati interamente a Kyoto, e vi dico subito che non bastano.
Il primo giorno iniziamo con il tempio Sanjusangendo, a cui arriviamo a piedi prima dell'apertura. Il nome significa "tempio dei 33 ken", dove ken è una misura di lunghezza, infatti è molto lungo. All'interno ci sono 1001 statue dorate della dea Kannon, ma non si possono fotografare e per una volta rispettiamo il divieto. Vi metto una foto presa da internet. :-) Passiamo un po' di tempo ad ammirare le statue e ad assaporare l'atmosfera, con il monaco che cantilena e ogni tanto batte sulla campana... bellissimo! Poi usciamo, all'esterno il tempio è molto sobrio ma ha un bel giardino con alberi in fiore che ci mettiamo a fotografare per un bel po'.
Seconda tappa, anch'essa raggiunta a piedi anche se non vicinissima, è il tempio Kiyomizudera. Si trova su una collinetta e ha vari livelli, si sale pian piano tra i vari edifici e una volta in cima si ammira l'edificio principale costruito su pali che si staglia su un mare di ciliegi che però non sono ancora del tutto in fiore. Peccato... Questo tempio mi ha leggermente deluso, me lo ricordavo più interessante.
Quando scendiamo è ora di pranzo, ci infiliamo nelle super-caratteristiche e super-turistiche viuzze chiamate Sannenzaka e Ninenzaka, e troviamo un ristorantino tradizionale dove riempire lo stomaco (piatto tipico di Kyoto: la ninshin soba, con le aringhe, buona).

(intanto metto le foto di questo pezzo...)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 18/11/2013, 0:14
da Leia74
Dall'ostello al Sanjusangendo, poi il tempio e il suo giardino:

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 18/11/2013, 0:17
da Leia74
Tempio Kiyomizu-dera (tempio dell'acqua pura)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 18/11/2013, 0:19
da Leia74
Stradine Sannenzaka e Ninenzaka (rispettivamente "la salita dei 3 anni" e "la salita dei 2 anni") e il ristorante del pranzo, con avventori interessanti (e non intendo Marco) :-)

Re: Giappone e ciliegi in fiore

MessaggioInviato: 25/11/2013, 22:23
da Leia74
Continuo con la prima giornata a Kyoto: dopo pranzo camminiamo ancora un po' per le viuzze della zona dove vediamo anche delle ragazze vestite da geisha che si fanno le foto (sono sicuramente turiste) nonchè la caratteristica pagoda Yasaka.
Torniamo sulla strada principale e prendiamo un bus (dopo tanto camminare!) che con un cambio ci lascia vicino al Ginkakuji o Padiglione d'Argento. Per arrivare al padiglione c'è da fare un piccolo vialetto pieno di ciliegi in fiore, davvero bellissimo!! Peccato per la folla, ma siamo nel weekend di massima fioritura in uno dei luoghi più famosi di Kyoto, non si può pretendere la solitudine...