E si torna a viaggiare... anche se giusto per un week end lungo e verso mete non "impegnative" ma l' importante era rimettersi... "nuovamente sulla strada"...
Insieme Gc ed altri 2 giovanotti (uno vive a Zagreb e ci ha raggiunto nel corso del viaggio) ci siamo concessi una visita fatta bene di Trieste, dove avevo messo piede più volte per via di cambi treni / bus per i paesi dell' ex Jogoslavija ma che non avevo mai ancora approfondito più di tanto.
Le impressioni positive che avevo raccolto sulla città le ho confermate ed anzi anche rafforzate dopo aver approfondito il centro con le sue strade pedonali, le sue piazze, l' architettura "austro-ungarica", piazza Unità d' Italia (davvero spettacolare illuminata di notte), i resti dell' anfiteatro romano, il vecchio centro storico abbarbicato sulla collina, la bellissima Cattedrale, il castello di San Giorgio e poi il famosissimo Castello di Miramare a picco sull' Adriatico, il relativo parco e concludendo il tutto con una visita alla Risiera di San Sabba e ad i dirimpettai ( unendo sacro e profano) stadi di calcio, quello vecchio il "Grezar" e quello nuovo il "Rocco".
Interessanta anche la notte triestina.
Insomma, una città dalle molteplici influenze e dagli ovvi mescolii di razze (italiana, istriana, dalmata, croata, etc.)
Dopo Trieste è finalmente (era un grosso "buco nero"per me) la volta dei famosissimi Laghi di Plitvice in Croazia (dove ci ha raggiunto il quarto compenente del gruppo) . Conosciuti in tutto il mondo (pieno di koreani del sud tra gli altri visitatori) e già visitati da chiunque si sia recato in vacanza in Croazia almeno una volta nella vita, offrono davvero uno spettacolo clamoroso tra laghi, cascate, montagne, boschi, camminamenti sulle acque tramite passerrelle.
Un posto davvero consigliatissimo per quei (pochi) che ancora non ci si sono recati.
Di quiete totale la notte trascorsa in una guest house in un vilaggio di quattro case a ridosso del parco.
Ultima tappa del viaggio è stata la città dalmata di Zadar per unire ancora un po di "cultura" al relax.
Unica delle città più grandi della Croazia in cui ancora non avevo messo piede, si presenta piccola ma piacevole anche se con prezzi turistici per "allocchi".
Un paio di giorni in città per visitarla, rilassarsi e conoscere autoctoni ci hanno comunque ritemprato per affrontare il rientro in Italia accompagnato dalla costante presenza della Cappa negativa che ci ha regalato un clamoro ingorgo di 3 ore d' orologio sull' autostrada croata e creando un effetto domino che ci ha visto effettuare il viaggio di rientro in auto quasi come un' odissea.
Ovviamente la Cappa negativa sotto forma di pioggia quasi permanente è stata sempre presente. Molto simpatica anche durante la visita dei laghi (nessun riparo) e sintomatica quando pioveva col sole solamente sopra le nostre teste... (il "nuvolone da impiegato di fantozziana memoria sotto forma di realtà).