La leggenda del pianista sul mar baltico
Inviato: 29/04/2015, 22:05
Iniziamo col dire che questo viaggio e' nato come una sfida personale.
Da sempre sostengo che viaggiare sia un modo meraviglioso per mettersi in discussione, per uscire dalla propria comfort zone.
questo viaggio - con diverse varianti - lo progetto da anni, ed ogni volta rimandavo per... il freddo. non ho mai amato i paesaggi nordici, io mi sento "a casa" nel sud est asiatico con 35 gradi e il 98% di umidita'. Bangkok e' il mio mondo, con quella sua afa che ti piomba addosso appena esci dal Suvharnabumi e ti sembra di entrare in una piscina comunale una domenica di agosto.
io mi sento a mio agio nel sud del mondo, nel caos disorganizzato, nei mezzi che passano quando capita e viaggiano lentamente, in questo senso anche il viaggio in Giappone fu una grossa sfida, ma aveva molte piu' frecce al suo arco (estremo oriente, cibo che amo, ricordi della mia infanzia televisiva e della mia crescita universitaria nelle sale cinematografiche coi film del far east antico e moderno).
premessa necessaria, forse non sufficiente.
non so come l'idea sia rigermogliata nella mia mente piu' o meno un anno fa. poco meno. forse appena tornata dal marocco, devo aver pensato ma dai l'anno prossimo in primavera andiamo al freddo. andiamo nei paesi baltici.
ho cominciato a studiare. a leggere, a informarmarmi, come sempre prima di concretamente iniziare a organizzare un viaggio. io comincio (ma credo molti di voi) a viaggiare in questo momento: quando l'idea inizia davvero a prendere forma. quando ne studi la fattibilita'.
e cosi' ho buttato giu' il primo itinerario, helsinki tallinn riga, giro anche troppo scontato, forse perplessa su helsinki che leggevo quasi ovunque essere non cosi' interessante (ah, meno male che non ci ho voluto credere piu' di tanto e ho seguito il mio istinto). ma comunque l'idea era quella.
come comincio a buttare giu' un viaggio? ne parlo qui con voi, tra le tante cose, leggo su tripadvisor, sfoglio travelpedia, guardo foto, guardo i voli, mi incuriosisco... e nella mia curiosita', nel mio girovagare salta fuori per la prima volta da qualche parte qualcuno che parla di "arrivare a san pietroburgo senza visto". cosa?? ma che davvero e' possibile? ed e' cosi' vicina ad helsinki, accidenti... leggo e leggo ancora. scarico informazioni e ne verifico la fattibilita', i costi, le possibilita', il tempo.
arriva il piano ferie in ditta, e a gennaio partono i click. in una serata e' fatta, volo prenotato, nave prenotata. il pianista ha attaccato il secondo pezzo, quello dell'organizzazione vera e propria.
lo sapete tutti, da quelle parti i costi sono alti. eppure, si vede che era destino, siamo fortunati.
tanto per fare il conto della serva:
3 notti a helsinki 40 euro a testa a notte nel best western a katajanokka. con colazione. vista la citta' e i suoi prezzi, offerta eccellente.
e poi helsinki, si', e' cara. ma manco cosi' tanto come ci aspettavamo e credevamo.
e tra tutte e' la stata forse la sorpresa piu' bella.
perche' Helsinki, sta citta' che molti mi descrivevano come anonima e bruttina e' proprio bella.
mi ha conquistata.
si', non e' stoccolma. manco copenhagen. ma e' cosi' particolare, con le sue isole, la sua gente, i suoi gabbiani, le sue chiese, i suoi tram, i suoi ristorantini (che non sono manco cosi' cari... certo, scordatevi il vino, piuttosto prendete una birra, ma io non ho mai speso piu' di 25 euro a pasto mangiando veramente benissimo), il suo mare, il suo ordine, la sua pulizia (non c'e' una cartaccia per terra a pagarla oro), la sua... calma. ci aspettavamo un nord tutto votato al profitto e tutto di corsa. no, la gente se la gode. le piazze sono piene, per loro era primavera (ehm per noi quei 10 gradi erano ancora piuttosto rigidini...), eran tutti in strada... certo, e' una citta' che dorme presto, i locali, molti, alle 21 chiudono e festa finita, ma se entri nel loro giro... ti conquista. voglio fare il gioco dei paragoni. per me helsinki assomiglia (e anche tantissimo) a belgrado. poi vi diro' a cosa somigliano san pietroburgo e tallinn.
ne ho ritrovato l'atmosfera, il clima multiculturale, e' una citta' giovane, con una bellissima area universitaria, tanta acqua, tanto verde...
c'e' una bellissima chiesa scavata nella roccia, siamo entrati che c'era un concerto.
c'e' suomenlinna, con la sua rocca, i suoi bunker, le sue casette.
ci sono i suoi lunghilaghi, con la gente a passeggio nel pomeriggio, i suoi caffe' che ti siedi nel profumo di cannella ordini un the mentre vedi un gabbiano che zampetta sul prato accanto.
io mi sono sentita proprio in pace.
(to be continued...)
foto:
http://www.facebook.com/media/set/?set= ... ed692e009d
Da sempre sostengo che viaggiare sia un modo meraviglioso per mettersi in discussione, per uscire dalla propria comfort zone.
questo viaggio - con diverse varianti - lo progetto da anni, ed ogni volta rimandavo per... il freddo. non ho mai amato i paesaggi nordici, io mi sento "a casa" nel sud est asiatico con 35 gradi e il 98% di umidita'. Bangkok e' il mio mondo, con quella sua afa che ti piomba addosso appena esci dal Suvharnabumi e ti sembra di entrare in una piscina comunale una domenica di agosto.
io mi sento a mio agio nel sud del mondo, nel caos disorganizzato, nei mezzi che passano quando capita e viaggiano lentamente, in questo senso anche il viaggio in Giappone fu una grossa sfida, ma aveva molte piu' frecce al suo arco (estremo oriente, cibo che amo, ricordi della mia infanzia televisiva e della mia crescita universitaria nelle sale cinematografiche coi film del far east antico e moderno).
premessa necessaria, forse non sufficiente.
non so come l'idea sia rigermogliata nella mia mente piu' o meno un anno fa. poco meno. forse appena tornata dal marocco, devo aver pensato ma dai l'anno prossimo in primavera andiamo al freddo. andiamo nei paesi baltici.
ho cominciato a studiare. a leggere, a informarmarmi, come sempre prima di concretamente iniziare a organizzare un viaggio. io comincio (ma credo molti di voi) a viaggiare in questo momento: quando l'idea inizia davvero a prendere forma. quando ne studi la fattibilita'.
e cosi' ho buttato giu' il primo itinerario, helsinki tallinn riga, giro anche troppo scontato, forse perplessa su helsinki che leggevo quasi ovunque essere non cosi' interessante (ah, meno male che non ci ho voluto credere piu' di tanto e ho seguito il mio istinto). ma comunque l'idea era quella.
come comincio a buttare giu' un viaggio? ne parlo qui con voi, tra le tante cose, leggo su tripadvisor, sfoglio travelpedia, guardo foto, guardo i voli, mi incuriosisco... e nella mia curiosita', nel mio girovagare salta fuori per la prima volta da qualche parte qualcuno che parla di "arrivare a san pietroburgo senza visto". cosa?? ma che davvero e' possibile? ed e' cosi' vicina ad helsinki, accidenti... leggo e leggo ancora. scarico informazioni e ne verifico la fattibilita', i costi, le possibilita', il tempo.
arriva il piano ferie in ditta, e a gennaio partono i click. in una serata e' fatta, volo prenotato, nave prenotata. il pianista ha attaccato il secondo pezzo, quello dell'organizzazione vera e propria.
lo sapete tutti, da quelle parti i costi sono alti. eppure, si vede che era destino, siamo fortunati.
tanto per fare il conto della serva:
3 notti a helsinki 40 euro a testa a notte nel best western a katajanokka. con colazione. vista la citta' e i suoi prezzi, offerta eccellente.
e poi helsinki, si', e' cara. ma manco cosi' tanto come ci aspettavamo e credevamo.
e tra tutte e' la stata forse la sorpresa piu' bella.
perche' Helsinki, sta citta' che molti mi descrivevano come anonima e bruttina e' proprio bella.
mi ha conquistata.
si', non e' stoccolma. manco copenhagen. ma e' cosi' particolare, con le sue isole, la sua gente, i suoi gabbiani, le sue chiese, i suoi tram, i suoi ristorantini (che non sono manco cosi' cari... certo, scordatevi il vino, piuttosto prendete una birra, ma io non ho mai speso piu' di 25 euro a pasto mangiando veramente benissimo), il suo mare, il suo ordine, la sua pulizia (non c'e' una cartaccia per terra a pagarla oro), la sua... calma. ci aspettavamo un nord tutto votato al profitto e tutto di corsa. no, la gente se la gode. le piazze sono piene, per loro era primavera (ehm per noi quei 10 gradi erano ancora piuttosto rigidini...), eran tutti in strada... certo, e' una citta' che dorme presto, i locali, molti, alle 21 chiudono e festa finita, ma se entri nel loro giro... ti conquista. voglio fare il gioco dei paragoni. per me helsinki assomiglia (e anche tantissimo) a belgrado. poi vi diro' a cosa somigliano san pietroburgo e tallinn.
ne ho ritrovato l'atmosfera, il clima multiculturale, e' una citta' giovane, con una bellissima area universitaria, tanta acqua, tanto verde...
c'e' una bellissima chiesa scavata nella roccia, siamo entrati che c'era un concerto.
c'e' suomenlinna, con la sua rocca, i suoi bunker, le sue casette.
ci sono i suoi lunghilaghi, con la gente a passeggio nel pomeriggio, i suoi caffe' che ti siedi nel profumo di cannella ordini un the mentre vedi un gabbiano che zampetta sul prato accanto.
io mi sono sentita proprio in pace.
(to be continued...)
foto:
http://www.facebook.com/media/set/?set= ... ed692e009d