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L'ultimo posto da cui siamo tornati è la florida.
Dieci giorni nel sud della florida.
Il nostro itinerario Miami, key west, everglades, naples, fort myers, sanibel, clear waters, cape canaveral, cocoa beach, Miami.
Che dire.... la florida è un posto strano, questo panorama totalmente piatto è strano ai miei occhi.
Quando parlo di questo viaggio lo definisco sempre " i caraibi in salsa americana".
Non posso dire che sia un posto che mi rimarrà nel cuore, certo è stato un viaggio di osservazione.

Gli usa mi creano sempre sentimenti contrapposti, mi piaciono alcune cose del loro sistema altre invece non riesco a capirle.

Per esempio perchè molti negozi sono aperti 24 ore e tutti hanno il drive thru, chi compra le ciambelle di notte??
La florida sembra un grande parco di divertimento tutto è in funzione del turista o del pensionato americano.
Miami ha delle particolarità, in particolare miami beach a livello architettonico è piacevole.
Key west è l'unico posto con un'anima tra quelli visitati.
Le spiaggie sono molto belle (e io che pensavo l'avessimo grande a rimini).
Fort myers e sanibel sono contrapposte la prima giovanile e famigliare la seconda per pensionati e più chic (ma che conchiglie sulla spiaggia mai viste così tante).
A Cape canaveral è emozionante vedere le piste di lancio.
E' stata una sorpresa cocoa beach e i suoi surfisti.
Un posto che consiglierei da fare una volta nella vita, ma nel quale non tornerei una seconda volta, escludendo key west dove potrebbe valer la pena di tornare.

Nel 2007 avevo in programma di andare in Florida perchè una mia "amica" viveva a Miami.
Poi un pò il luogo veniva dietro una lunga lista (diciamo che era in 197esima posizione su 200, i 3 che rimanevano sono dentro a una guerra civile), un pò che da quello che mi raccontava la vita culturale e sociale non è che fosse così entusiasmante, un pò (anzi soprattutto) che la "amica" divenne amica, lasciai stare la cosa.

Diciamo che da quello che ho capito vivere in Florida è bello per fare festa o da usare come base per viaggiare frequentemente verso il Centro e Sud America, visto che l'aerodromo di Miami è lo scalo principale per i voli da e per il sud America, e che da lì viaggiare in Centro America è come viaggiare dentro l'Europa.

Comunque la maggior parte dei suoi amici erano stranieri, non riusciva a legare con le persone del posto.
Peccato che la maggior parte dei cubani che vivono lì, da quello che mi diceva perdono la maggior parte delle proprie tradizioni.

non conosco personalemte Miami ma mi pare sia lo Stato Unito d' America dove "allà se habla ingles".
E' normale che i cubani lì perdano le tradizioni, lo fanno in funzione anticastrista.
Proprio adesso sto leggendo "Foto di gruppo con chitarrista" di Mauro Pagani (quello della PFM) nel quale si parla di Miami e parla proprio del "governo Cubano in esilio".

Probabilmente se riandrò in SudAmerica il volo intercontinentale passerà per Miami visto che non voglio più usare compagnie sudamericane

a me non pare così normale, Castro c'entra relativamente con le loro tradizioni, hanno familiari e amici rimasti a casa e non pochi se finisse il regime tornerebbero a Cuba.

Quando le chiesi all'inizio: com'è Miami? la risposta fu laconica: "fea, sucia y peligrosa" (brutta, sporca e pericolosa).

che esperienza hai avuto con compagnie sudamericane?

gluone ha scritto:Per esempio perchè molti negozi sono aperti 24 ore e tutti hanno il drive thru, chi compra le ciambelle di notte??

Quelli in fame chimica e/o alcolizzati

pibi ha scritto:Probabilmente se riandrò in SudAmerica il volo intercontinentale passerà per Miami visto che non voglio più usare compagnie sudamericane

perche'?

a questo punto se voglio tornare/andare (e ci voglio andare!) mi rimangono solo le compagnie americane..

nel 2006 mi annullarono il viaggio in Brasile causa fallimento Varig, rischiai di comprare il volo con Air Condor: non mi beccano più
le compagnia nordamericane sono generalmente più puntuali e affidabili
quelle sudamericane le utilizzerei solo con voli con Code Sharing, altrimenti no: in caso si ritardi e su richiesta danni generalmente non liquidano.

Parecchie persone per andare in SuDAmerica triangolavano ad Atlanta e raccontavano esperienze positive.

scareface ha scritto:

pibi ha scritto:Probabilmente se riandrò in SudAmerica il volo intercontinentale passerà per Miami visto che non voglio più usare compagnie sudamericane

perche'?

a questo punto se voglio tornare/andare (e ci voglio andare!) mi rimangono solo le compagnie americane..

L'unica accettabile è la Tam solo da Malpensa o Parigi perchè vola con il 777. Il resto fanno davvero pena. La migliore come qualità per il Sud America comunque rimane Tap seguita da Air France

gluone ha scritto: ....Gli usa mi creano sempre sentimenti contrapposti, mi piaciono alcune cose del loro sistema altre invece non riesco a capirle.

come non essere d'accordo! è un paese con troppo tutto e troppo niente, nel bene e nel male

gluone ha scritto: La florida sembra un grande parco di divertimento tutto è in funzione del turista o del pensionato americano.

in particolare la florida è il buen retiro per americani e canadesi vecchi e ricchi, che ci svernano, o il divertimentificio di disneyworld e dello springback per gli studenti
ho visto poco degli usa, e circa 15 anni fa, ma la florida per me è uno stato un pò insulso rispetto ad altri, se prorpio si vuole andarew negli usa consiglierei altro

Carl Bro ha scritto:a me non pare così normale, Castro c'entra relativamente con le loro tradizioni, hanno familiari e amici rimasti a casa e non pochi se finisse il regime tornerebbero a Cuba.

I singoli avranno pure familiari ed origini sull'isola, ma credo che la "colonia" cubana sia trapiantata da lungo tempo lì ed ha ormai acquisito uno stile di vita locale. E probabilmente i cubani avranno anche influenzato quello degli autoctoni.

Non sono mai andato, ma andrei. Non che mi attiri - o aspetti - granché, ma può essere un buon mix tra sole, mare e cazzeggio notturno.

P.S: non so che ho scritto, ma non avevo voglia di scrivere meglio. So' fuso oggi..

http://www.rebelion.org/noticia.php?id=16921

Un Miami de izquierda y solidario con la revolución cubana

Andrés Gómez ha scritto:Miami, específicamente, que es la ciudad donde yo vivo, es una ciudad de más de 2 millones de habitantes y en cuanto a su comunidad cubana, esta ha cambiado notablemente en estos últimos 25 años. Por eso hoy se puede hablar de verdadero estereotipo y falseamiento de la verdad cuando se habla de nuestra comunidad como un bloque homogéneo contrarrevolucionario.

Andrés Gómez ha scritto:Nosotros somos aquí, de acuerdo al censo del año 2000, más de 700 mil cubanos, de los cuales 2 tercios nacimos en Cuba y de esos la mitad hemos llegado a Miami desde el año 80 al presente.
Yo lo hice con mi familia en el año 60. Yo pertenezco a esa oleada de cubanos que salimos al principio del proceso revolucionario, que la mayoría pertenecíamos a las clases gobernantes.

Andrés Gómez ha scritto:Los que vinieron desde los años 80 tienen otra extracción de clase y tienen otras vivencias. Por lo tanto la percepción de esos diferentes segmentos de la comunidad cubana de Miami en cuanto a Cuba cambia, porque los que vinieron desde el 80 en adelante tienen aun sus familiares en Cuba y las razones por las que ellos han emigrado son las razones que tiene cualquier emigrante de un país pobre hacia uno rico, en cuanto a la cuestión material, claro.

Andrés Gómez ha scritto:Este segmento migratorio tiene el deseo de relacionarse con su país de origen, que es el deseo de relacionarse normalmente con su familia, igual que cualquier otro emigrado. Esta situación no es la misma para el sector de la emigración que vino en los 60’s, porque estos cubanos vinieron con su familia y la poca que pudo haber quedado en Cuba, hoy ya no existe.

Andrés Gómez ha scritto:Por lo tanto Miami es un Miami muy diferente al que tanta gente percibe. Esa percepción distorsionada ha sido inducida, durante muchos años, por el gobierno de los Estados Unidos en sus diferentes administraciones y por los cubanos que dominan políticamente esta ciudad y esta comunidad, que son los cubanos de la extrema derecha que han estado íntimamente ligados a las administraciones de los Estados Unidos y especialmente a esta última.

Su intención es precisamente proyectar la imagen de una comunidad homogénea política e ideológicamente hablando, una comunidad ultra-derechista y una comunidad que apoya las políticas estadounidenses de bloqueo y demás agresiones a Cuba. .

brevemente, dice che ci sono molti sterotipi sulla colonia cubana emigrata a miami.
I primi emigrati, negli anni '60, appartenevano alla classe dirigente cubana ed emigrarono prevalentemente per cause politiche. Erano di ultra destra e andarono a braccetto con l'amministrazione locale. Non mi stupisce che abbia acquisito uno stile di vita locale.
Dagli anno '80 l'emigrazione è cambiata, oggi è prevalentemente economica che politica. C'è meno astio verso il regime.

A San Francisco e New York, per esempio, in alcuni quartieri non mi sentivo negli states.
Da quello che mi raccontava, a Miami non è così. A parte la lingua, di cubano si respira davvero poco ( )
Per questo ero sorpreso, anche perchè lì più del 50% degli abitanti sono di origini cubane, a SF e NY sono una minoranza, eppure mantengono forti le loro origini.
Ricondurre tutto a Castro mi sembra riduttivo.

ps non sono castrista

Carl Bro ha scritto: non sono castrista

Sei castrato.
Perdonami, me l'hai messa lì.

A me la Florida attira... Diciamo che non e' al primo posto delle zone USA che vorrei visitare: per ora ho visto solo NYC e Washington DC, e in cima alla lista ci sono sicuramente le zone dell'Ovest con i parchi nazionali e poi il New England. Anche la zona del "profondo sud" tipo New Orleans mi attira. Ma in Florida ci andrei anche solo per le Everglades e le Keys, magari appunto abbinandola a New Orleans oppure alle Bahamas (giusto per aggiungere una bandierina )
E poi alcuni parchi divertimento o Cape Canaveral devono essere interessanti...

le everglades sono abbastanza interessanti (ma per me tutti i parchi ad ovest sono meglio), munisciti di mooolto spray antizanzare ed è un caldo afoso allucinante (non so se in certi periodi è meglio, ma a novembre era assurdo )
delle keys per me la cosa più bella è la strada che corre tra il mare, col ponte seven miles, ma le isole di per sè niente di chè; a key west c'è la casa di hemingway e poco altro, mega ville o casette colorate, carina ma...
i parchi divertimento sono sempre interessanti, l'epcot meglio di disney, anche gli studios sono divertenti per le sceneggiate da film che ti fanno "rivivere"; a cape canaveral non riuscivo a realizzare che la cosa fosse vera: forse perchè sono capitata il giorno prima di un lancio, quindi non ti fanno fare tutte le zone possibili, le rampe le vedi da molto lontano, insomma...sembrava come quando lo vedi in tv, ma certamente è interessante

Secondo me il motivo per cui la comunità cubana di miami è così poco cubana può essere spiegato in parte dal diverso concetto del consumo che si ha a cuba e in florida (è la prima cosa che mi ha colpito nel visitare i due paesi).
A cuba il consumo è in stretta relazione al bisogno, in florida il consumo è in stretta relazione al benessere economico.
Ho avuto la netta impressione di una spinta al consumo necessaria al sistema econimico stesso.
....Non so se riesco a spiegarmi visto che non è proprio l'argomento su cui sono ferrata.

Non è nemmeno per me il primo paese che avrei visitato ma complice una tariffa aerea competitiva e la voglia di un viaggio di osservazione siamo partiti.