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Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 10:21
da Leia74
Siamo tornati da un paio di settimane dalla Mongolia, volevo scrivere due cose a caldo perchè come al solito non so se e quando riuscirò a scrivere un vero e proprio diario.

Per la prima volta da molti anni abbiamo partecipato ad un viaggio di gruppo, anche se la destinazione di per sè fa già un po’ di selezione e speravamo (per fortuna a ragione) di non beccare gente lamentosa o che ci avrebbe in qualche modo rovinato il viaggio.

In realtà abbiamo fatto tre distinte parti del viaggio: di base ci siamo iscritti ad un tour organizzato ma gli ultimi giorni del tour c’era l’opzione di due diversi itinerari, in questo modo i 13 partecipanti si sono divisi in 6 e 7 persone nei due giri diversi. Inoltre la coppia di nostri amici che hanno prenotato per primi (facendoci venire voglia di unirci a loro) avevano richiesto prima dell’inizio del tour una estensione “privata” di 4 giorni, a cui ci siamo aggregati poi anche noi due e un altro amico.

In pratica il giro è stato questo:
- Arrivo a Ulan Bator il 24 settembre mattina, 24-25-26-27 settembre visita del deserto del Gobi solo noi 5 amici con autista e guida (un po’ tirato come tempi ma avevamo a disposizione solo quei giorni).
- Il 27 settembre sera arrivo a Ulan Bator e unione col gruppo del tour organizzato, che era arrivato in mattinata.
- 28 settembre mattina: volo per l’estremo ovest del paese. 28-29-30 sett- 1-2-3 ottobre viaggio tutti assieme nella regione ovest con due giorni a Olgii dedicati al locale Festival delle Aquile (ragione principale del viaggio).
- Il 4 ottobre ci siamo divisi, l’altro gruppo di 6 persone ha proseguito in macchina tornando indietro verso Ulan Bator da laggiù, mentre noi 5 amici più altre due partecipanti avevamo optato per il giro “trekking”, quindi abbiamo passato altre 2 notti nelle remote zone degli Altai prima di rientrare nella civiltà e volare l’8 ottobre a Ulan Bator e da lì il 9 rientrare in Italia.

Com’è la Mongolia? Un posto pazzesco per panorami e paesaggi. A fine settembre / inizio ottobre è un posto FREDDO. Un posto dove le comodità della vita moderna non sono scontate, dove gli hotel sono in condizioni decisamente diverse da quelle a cui siamo abituati e nonostante questo sono un desiderato momento di respiro dopo varie notti tra tende, ger e case di gente. Un posto dove la gente nelle ger ti accoglie con un tè salato e dello yogurt essiccato (bleah!) sempre pronti per eventuali ospiti. Un posto bellissimo, selvaggio, spettacolare. Un posto difficile da girare da soli: nessuno parla inglese, serve guidare centinaia di km su sterrati, senza indicazioni, su piste nel mezzo del nulla, oppure essere preparati a voli aerei interni che vengono annullati o spostati con molta facilità.

Noi siamo stati accompagnati per quasi tutto il tempo (esclusi i primi 4 giorni “privati”) da Alfredo, che ci vive da 8 anni e oltre ad essere (stato) console onorario dell’Italia ha anche una cooperativa che organizza viaggi. Solo se si è accompagnati da qualcuno che parla mongolo si riesce secondo me ad entrare in contatto con la gente, a fermarsi nelle ger per un tè o a farsi ospitare dalle famiglie per la notte. E anche a gestire gli inevitabili inconvenienti, problemi e discussioni con la gente che dovrebbe essere là per darti un servizio (hotel, ristorante etc) ma che a volte sembra più infastidita dalla tua presenza che altro.

CONTINUA....

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 10:26
da Leia74
Capitolo cibo.

Abbiamo mangiato spesso cose tradizionali. Nonostante la paura che avevamo prima di partire di non riuscire a mangiare niente, abbiamo scoperto che la cucina locale non è così male. Solo è un bel po’ monotona, basata per lo più sulla carne di montone: riso saltato con montone e verdure, noodles con montone e verdure, brodo con carne di montone e verdure, “crepes” fritte con ripieno di montone (i kuushuur), ravioli al vapore con ripieno di montone (i buuz)... Poi nelle ger ci hanno offerto sempre “pane fritto”, burro di yak, yogurt essiccato, tè salato con il latte, a volte marmellata fatta da loro (ottima).

La colazione e alcuni pranzi e cene però ce li ha preparati Alfredo e abbiamo avuto un po’ di alternanza con cose più simili al nostro palato: un paio di volte ci hanno fatto perfino la pasta (!) e poi insalata di riso, insalata di farro, panini con salumi e formaggio, insomma per spezzare dal solito montone è andata bene così. Noi non siamo di quelli che in viaggio cercano la cucina italiana ma devo ammettere che il cibo mongolo mi ha messo alla prova. C’era anche una ragazza vegetariana e lei ha avuto più problemi di noi, doveva sempre chiedere i piatti tipici ma fatti “senza carne”, o al limite mangiava solo le insalate del contorno (poche verdure: carote, cipolle, patate, cavolo, peperoni... e zero frutta). Una sera abbiamo assaggiato il famoso ayrag, latte di cavalla fermentato, ma il singolo sorso che ho bevuto non mi ha fatto così schifo. Certo non ne berrei una tazza... :shock:

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 10:27
da Leia74
È stato un viaggio bellissimo ma scomodo. Abbiamo dormito spesso per terra (con materassini sottili e sacchi a pelo adeguati alla temperatura, forniti a noleggio dall’organizzazione), in tende o in case di qualcuno, oppure su letti scomodi, troppo duri e piccoli o con molle che uscivano, con lenzuola e coperte troppo corte, senza cuscini. Anche in hotel è capitato di non avere la stanza riscaldata, e la temperatura esterna di notte scendeva sotto zero per cui era freddo anche dentro. In tenda a 2500 metri di altitudine a meno 5 gradi e con vento forte abbiamo patito molto il freddo... ma anche nelle ger con la stufa a carbone (o a sterco essiccato!) la mattina faceva freddino. Dentro al sacco a pelo si stava bene ma appena mettevi il naso fuori si congelava. Poi anche dormire in 6 o in 10 nello stesso locale, se aiutava dal punto di vista delle temperature, non era comodissimo quanto a rumori e privacy anche vista la mancanza di un bagno (cambiarsi l’intimo senza uscire dal sacco a pelo, esercizio di contorsionismo!)

Nelle ger e anche nelle case dei locali infatti non ci sono bagni nè acqua corrente: si fa tutto all’aperto, anche se fa freddo, piove, nevica e tira un vento pazzesco. Naturalmente in quei casi non ci si lava. Ci hanno spiegato che per la gente del posto il bagno in casa non è una priorità, in molti casi nelle cittadine ci sarebbe la possibilità di costruirselo ma non lo fanno perchè non è così importante per loro. Però per noi sì :P e infatti in hotel l’organizzazione cerca sempre stanze con bagno, ma a volte non c’era la doccia in stanza, oppure l’acqua calda era solo a determinati orari, o magari non era caldissima ma appena tiepida... eppure vi assicuro che dopo 5 notti senza bagno anche il semplice fatto di alzarsi la mattina e avere un gabinetto all’interno dello stesso edificio ci è sembrato un lusso incredibile. Una volta abbiamo fatto la doccia nei bagni pubblici come fanno tutti i mongoli che non hanno il bagno in casa.

Ecco, da questo viaggio sono tornata con una consapevolezza di quanto diamo per scontato ma è in realtà una comodità pazzesca: riscaldamento in casa, un letto comodo con coperte abbastanza grandi da coprirti, un bagno al chiuso e riscaldato dove potersi SEDERE per un po’ (il mio intestino ha ringraziato una volta in hotel dopo quelle famose 5 notti :P ).

CONTINUA

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 10:28
da Leia74
Gli spostamenti, a parte i due voli interni, li abbiamo sempre fatti in 4x4. L’organizzazione aveva un “bussino” UAZ e una jeep con 7 posti, che si sono rivelati affidabili nonostante le mille prove a cui sono stati sottoposti (buche, guadi, salite, pietraie etc) e nonostante le varie rotture: tre forature, una marmitta staccata, un paio di problemi ad ammortizzatori e sospensioni, un “porta ruota di scorta” sotto la scocca staccato... tutte cose risolte nel giro di pochissimo dagli autisti, con i ricambi che avevamo dietro e la loro esperienza.

Vorrei spendere qualche parola anche per l’organizzazione a cura di Sain Sanaa, cooperativa creata da 4 soci di cui 3 sono mongoli e uno è Alfredo Savino. Fanno tutto loro, e se vi accompagna Alfredo lui da solo fa da accompagnatore, guida, interprete, autista, meccanico, cuoco, organizzatore... Un mazzo grande come una casa!!!! Non posso che fargli i complimenti! Se invece vi accompagnano i soci mongoli probabilmente le incombenze saranno divise tra due persone (uno dei soci fa l’autista ma parla solo mongolo, un’altra fa la guida e parla italiano, l’ultimo socio non l’abbiamo conosciuto). In ogni caso sono stati bravi ad affrontare e cercare di risolvere nel modo migliore gli imprevisti e i problemi che da quanto ho capito sono la regola in Mongolia.

Poi noi nella parte iniziale del viaggio (quella fatta solo per noi) abbiamo anche avuto a che fare con una ragazza mongola che non è socia della cooperativa, è una studentessa che loro impiegano come guida (sa l’inglese) ma che non ci ha soddisfatto molto: si è fatta spesso i cavoli suoi mentre viaggiavamo in macchina invece di spiegarci qualcosa sulla Mongolia o sui posti che avremmo visitato. Non era nemmeno molto in grado di darci dei tempi per le singole fermate per le visite: dato che stava con 5 fotografi sarebbe servito qualcuno che ci desse un po’ una regolata, invece così abbiamo passato fin troppo tempo a scattare in ciascun posto e abbiamo rischiato di fare tardi la sera. Diciamo che più che una guida è stata una cuoca ed interprete (l’autista, bravissimo, parlava solo mongolo). Di questo abbiamo anche parlato con Alfredo, il quale ci ha detto che purtroppo in Mongolia è difficile trovare la professionalità e ci ha chiesto di mandargli una mail scritta con le nostre lamentele in modo da poter far capire alla persona in questione che ci sono dei problemi (spero di farlo nei prossimi giorni).

CONTINUA

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 10:28
da Leia74
L’ultimo commento lo dedico ai luoghi che abbiamo visto e alle persone incontrate durante il viaggio.

I paesaggi sono incredibili, spazi sconfinati dove non c’è traccia della presenza umana, sensazione di libertà assoluta, cieli e orizzonti a 360 gradi, colori che vanno dal viola e dal verde/grigio delle rocce al giallo e rosso dei cespugli (in autunno, penso che in estate sia tutto verde!), dal blu del cielo e dei laghi al bianco della neve sulle montagne, al rosso della terra e dei canyon... in alcuni momenti (anzi, direi spesso) mi sono sentita dentro ad un film del vecchio West o dentro al Signore degli Anelli. Neanche in Patagonia ho avuto le stesse sensazioni.

La gente è gentilissima, ti accoglie in casa sua (le ger) se hai bisogno di una informazione o una sosta, ti offre da mangiare e da bere, a volte da dormire... Ovviamente nella cultura del posto è una disponibilità che si dà reciprocamente, ti ospito ma so che poi sarò io ad averne bisogno da qualche parte e a venire ospitato. È una tradizione dovuta soprattutto all’ambiente ostile, dove la città più vicina può essere distante ore di viaggio e se qualcuno si perde e non viene aiutato rischia davvero la vita. Nelle cittadine invece abbiamo visto sempre bimbi in divisa scolastica sorridenti e gentili, anziani con gli abiti tradizionali, e ogni volta che scattavamo loro una foto erano felici di vedersi nei display delle nostre macchine fotografiche. Devo dire che a volte mi sono sentita un po’ invadente, anche perchè non ero sola ma eravamo almeno 6 o 7 persone tutte con macchine fotografiche grandi, che contemporaneamente puntavamo l’obiettivo sulla signora che ci stava facendo il tè nella ger o sul suo bambino che raccoglieva sterco essiccato fuori dalla tenda. Mettendomi nei loro panni mi sentirei abbastanza a disagio con tutti quegli obiettivi puntati su di me. In effetti per un viaggio fotografico che abbia come soggetto (anche) delle persone, sarebbe sicuramente meglio essere da soli o comunque dividersi e scattare a soggetti diversi.

Per ora mi fermo qui, prossimamente vorrei iniziare il diario vero e proprio ma intanto volevo scrivere le impressioni a caldo... Se avete domande chiedete pure.

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 14:44
da eestlane
Possiamo vederle le foto? :)

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 21/10/2016, 15:02
da Leia74
Per ora ho solo scaricato le circa 4200 foto sul computer, e non le ho ancora nemmeno guardate. Credo che per metterne online almeno qualcuna ci vorranno mesi... :oops:

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 22/10/2016, 6:06
da flyingsoul
eestlane ha scritto:Possiamo vederle le foto? :)


Quoto

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 22/10/2016, 6:07
da flyingsoul
hai per caso notato e/o chiesto se parlano russo?
Da quello che mi è stato detto in mongolia una buona fetta della popolazione lo parla, anche perché la relazione tra i due paesi e sempre stata molto stretta

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 22/10/2016, 20:02
da Leia74
Essendo con una guida che parla il mongolo non abbiamo avuto modo di capire se parlano altre lingue, mi dispiace.
Sicuramente c'è ancora una forte influenza e probabilmente a Ulan Bator molti lo parlano, penso che i pastori che vivono nelle ger in mezzo alla steppa forse no...

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 23/10/2016, 6:39
da flyingsoul
Leia74 ha scritto:Essendo con una guida che parla il mongolo non abbiamo avuto modo di capire se parlano altre lingue, mi dispiace.
Sicuramente c'è ancora una forte influenza e probabilmente a Ulan Bator molti lo parlano, penso che i pastori che vivono nelle ger in mezzo alla steppa forse no...


Va bene, grazie :)
Visto che la mongolia è a "due passi" da dove sono ora, un pensierino ce lo stavo facendo ;)

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 23/10/2016, 17:14
da Lebowski
Leia74 ha scritto:Per ora ho solo scaricato le circa 4200 foto sul computer, e non le ho ancora nemmeno guardate. Credo che per metterne online almeno qualcuna ci vorranno mesi... :oops:


Noi porteremo pazienza, tu portaci le foto. ;)
Grazie!

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 27/10/2016, 16:27
da geom.Calboni
Leia74 ha scritto:Vorrei spendere qualche parola anche per l’organizzazione a cura di Sain Sanaa, cooperativa creata da 4 soci di cui 3 sono mongoli e uno è Alfredo Savino.

Conosco bene l' associazione. Ne faceva parte attiva Mister G tra l' altro e, almeno fino a poco tempo fa, organizzavano eventi a tema "Mongolia" a Milano. C' era anche l' idea di organizzare qualcosa insieme.

Leia74 ha scritto:24-25-26-27 settembre visita del deserto del Gobi ... (un po’ tirato come tempi ma avevamo a disposizione solo quei giorni).

4 giorni non bastano?

Complimenti per il viaggio... ottima scelta.

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 27/10/2016, 17:37
da Leia74
geom.Calboni ha scritto:4 giorni non bastano?


5 sarebbero stati meglio, se non altro per avere meno da "correre" sulla strada. Alla fine abbiamo visto le cose principali, e va bene così, ma se avessimo avuto qualche giorno in più, durante la risalita avremmo potuto fermarci in qualche altro posto (ad esempio il monastero di Ongii che inizialmente credevamo fosse incluso nel giro ma che invece non c'era, proprio a causa dei tempi ristretti). Oppure ancora meglio, si poteva aggiungere la Orkhon Valley con i resti dell'antica capitale Kharkhorin e il monastero Erdene Zuul, che vorrei assolutamente vedere in un eventuale futuro viaggio in Mongolia...

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 28/10/2016, 8:25
da geom.Calboni
Il Kummis, latte di cavalla, vi ha fatto schifo... :)
Io ho provato 2 - 3 volte quello "da supermercato", ed anche io non l' ho gradito, ma mi hanno detto che quello "fatto in casa" nelle yurte dal sapore più forte e magari anche col condimento di mosche, etc. è davvero imbevibile.

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 28/10/2016, 10:02
da Leia74
In Mongolia il latte di cavalla fermentato si chiama ayrag e a dire il vero non è così terribile, è un po' frizzante ed è aspro. Ma un sorso non ci ha fatto schifo. Non credo ne avrei bevuto molto di più, ecco... :lol:

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 28/10/2016, 14:12
da geom.Calboni
Leia74 ha scritto:In Mongolia il latte di cavalla fermentato si chiama ayrag e a dire il vero non è così terribile, è un po' frizzante ed è aspro. Ma un sorso non ci ha fatto schifo. Non credo ne avrei bevuto molto di più, ecco... :lol:

Uguale per me in Kazakhstan ad altri posti ;) :)

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 30/10/2016, 18:59
da vilmer7
che bello! in attesa di foto ed al altre storie ;)

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 17/11/2016, 16:15
da gringox
Leia ciao.

Grazie per la condivisione del tuo racconto sul viaggio in MGL... ahh che ricordi...era il lontanissimo 1998--- e allora il "buon" (allora ancora "buono":))))) Alfredo Savino era semplicemente un "cristiano" come noi appassionato di Mongolia ed appartenente come me all'associazione Soyombo di Milano...

Ne ha fatta di strada il ragazzo, ehehe... Ora è un personaggio importante da quelle parti!

L'Ayrag è cosa "forte", davvero non a tutti può piacere; ricordo che anche a me all'inizio non piaceva, ma poi mi ero abituato. Il Kummis è la stessa cosa, ma è un termine usato nell'Asia Centrale, in particolare in Kazakhstan.
Ayrag, da non confondere con arkhi, che è la vodka mongola.)) E da non confondere neppure con l'ayran (che invece compro spesso qui a Kiev) che è una sorta di kefir più liquido e gasato, un misto tra latte acido e smetana...roba che va bene per il "pokmelje" (sintomi da post-ubriacatura):))

Ciao,

Gringox

Re: Mongolia 2016: Gobi e Altai (con Festival delle Aquile)

MessaggioInviato: 23/11/2016, 16:51
da obe
Leila
Ho seguito il vostro viaggio in diretta, gustandomi le foto che pubblicavate giorno per giorno.
La Mongolia l’ho sfiorata quest’anno arrivando fino al Baikal e, anche invogliato dal fatto che molta gente incontrata in viaggio poi finiva lì, mi ha incuriosito parecchio.
Paesaggi spettacolari! Da rimanere a bocca aperta..
Aaa. Il famoso ayrag… sai che sono stra-curioso di provarlo?!

Qual è la parte più selvaggia che hai trovato? Gli Altai? O il deserto dei Gobi?
Forse la più grande pecca e che bisogna per forza affidarsi a una guida/autista come avete fatto voi, in particolare se si vuole andare nei posti più isolati.
Da quel che ho capito comunque sarebbe meglio organizzarsi bene da qui, ma nel caso hai visto ad Ulan Bator che tour/escursioni standard prevedevano?
Ultima domanda, hai visto l’appartamento di pupo?

http://www.rockol.it/news-48243/regalan ... o-mongolia