Ma perché diavolo uno dovrebbe mai decidere di vivere in siberia??
Tornato in italia dopo l’avventura tatara in quel di Kazan, mi rendo conto che il mio paese è peggiorato ulteriormente e che proprio non riesco più a viverci. Quindi torniamo al punto di partenza.
Che fare? Dove andare? Ho tre prerogative che mi fanno scegliere la meta: Fuori dalla NATO, gelo e Lontano dalla piaga sociale del femminismo e, soprattutto, delle sue conseguenze.
Non avevo una gran scelta: Bielorussia, Russia e Mongolia. Ovviamente la scelta è ricaduta nuovamente sulla grande patria. Ci tengo però a precisare che è una conseguenza, non una causa. Tornare in Russia non era nei miei piani, ma davvero non sapevo dove andare e, senza avere soldi a disposizione per esplorare altri paesi, ho deciso di riprovarci, per l’ultima volta.
Dunque perché la Siberia? Come nel mio precedente articolo sulla siberia appunto, tra tutti i posti in Russia da me visitati durante la mia esperienza a Kazan, la siberia è stata la regione che più di ogni altra mi ha dato vibrazioni positive. Così, per un paio di mesi, provo in tutti i modi a trovare un’organizzazione qualsiasi che mi invitasse in modo da ottenere un visto lavorativo, Ma più passava il tempo, più sentivo che stessi solo perdendo tempo, così, per la seconda volta, mi gioco la carta dello studente. Con l’aiuto di un contatto in loco trovo il corso di russo più economico e mi iscrivo, ricevo l’invito, parto, in ritardo già per il corso e, scoprirò più tardi, anche per tutto il resto.
Arrivo in una ormai già fredda Novosibirsk, accolto dal mio contatto in loco già all’aeroporto. Una cosa che più di ogni altra cosa mi è piaciuta della siberia, che è poi il motivo principale che mi fa scegliere un luogo, è la disponibilità delle persone. I russi in generale sono persone molto disponibili, ma i siberiani lo sono ancora di più! Ed inoltre sono anche molto più socievoli che in ogni altra regione da me visitata.
Ma poi, come tutte le favole, arrivano le note dolenti. Ora, a distanza di un mese, faccio il primo punto della situazione. Quanto al lavoro, c’è. Opportunità in effetti qui non mancano, il punto è che gli stipendi sono ridicoli ed il costo della vita è quasi paragonabile alla capitale! Con in più un indice di sviluppo nettamente inferiore ad essa, quindi servizi peggiori e inquinamento esagerato, in assoluto la città più inquinata in cui abbia mai vissuto…e vengo da Torino, che non prende lezioni da nessuno quanto ad inquinamento.
Se un adulto decide di trasferirsi volontariamente in un altro paese, quando cerca lavoro, deve offrire PIU’ di una persona del posto, per giustificare all’azienda, che decide di assumerti, il costo della stessa e la documentazione relativa. Questo significa che cercano solo persone già formate e da utilizzare subito per fatturare. Per cui alla fine, il lavoro al momento più abbordabile per me, resta l’insegnante di Italiano.
Scuole di lingue ce ne sono molte ma, ovviamente, i corsi iniziano a settembre, per cui, molti corsi sono già stati assegnati. Per fortuna, presentarsi direttamente alle scuole aiuta, queste, sapendo che c’è un madrelingua disposto ad insegnare, si prodigano per cercare studenti e formare nuovi gruppi. Al momento ho iniziato a lavorare, col tempo spero di aumentare le ore.
Ed ora torniamo al Femminismo, Se questo ha le sue nefaste conseguenze nei paesi occidentali, la sua assenza, in un economia turbo capitalistica, ne ha altre. Questo, si traduce in pretese esagerate da parte delle potenziali compagne, che si aspettano tutte di esser trattate come regine, senza dare nulla in cambio, almeno all’inizio della relazione. Questo fa si che il gioco finisce, a conti fatti, per esser persino peggiore di quello nei paesi occidentali. Non si aspettano semplicemente l’uomo romantico, ma l’uomo che paghi sempre per loro (e fin qui ci può anche stare) ma che in più le ricopra di attenzioni e di regali. insomma, un dispendio di energie e denaro senza eguali da nessuna parte. Con inoltre l’incognita dell’ interesse sincero, perché non è che rispondano in base a questi criteri, sono estremamente capricciose e quasi sempre bucano gli appuntamenti con scuse ridicole.
Pensavo sbagliassi qualcosa io, ma, entrato in contatto con stranieri residenti qui da tempo, mi hanno confermato, e dimostrato, tutto questo.
Quest’ultimo paragrafo e per tutti quei maschietti alla canna del gas che si recano in posti remoti inseguendo una chimera. Se decidete di venire in Siberia, NON fatelo per le donne. Certo, le eccezioni si trovano sempre, ma le eccezioni sono ovunque, vale davvero la pena venire fin qui? pensateci…