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Sofia

MessaggioInviato: 15/11/2016, 23:44
da ryancooper
SOFIA 2016

Prima o poi doveva giungere il momento di mettere piede sul suolo bulgaro dopo aver girovagato
tanto per il resto del centro-est Europa.Inizialmente ai primi di ottobre avevo prenotato i voli
per il weekend di metà gennaio 2017, poi a inizio novembre sapendo di avere dei giorni liberi lungo
la settimana ho deciso di anticipare e andarci a metà di questo mese da martedì 15 a giovedì 17
sfruttando convenientissime tariffe di mamma Ryan da Malpensa.
Per il pernottamento in quel di Sofia prenoto alla Vega Pension per 20 euro a notte ,sistemazione
in una strategica posizione nei pressi della centralissima fermata della metro Serdika.
Il geometra Calboni gentilmente mi ha messo in contatto con Mattia che in città gestisce il
già noto ritorante Felicità.
Cercherò di scrivere un diario di viaggio itinerante mentre sarò in viaggio pubblicandolo online quando possibile .


MARTEDI' 15 NOVEMBRE

Scrivendo sopra le nuvole.


Il volo è previsto per le 12:50, vista l'ora decido di raggiungere l'aerostazione lombarda
sfruttando il pullman da Alessandria , giungo a destinazione alle 8:45 con un anticipo in pure
stile fantozziano.
La mattinata fino alle 11 scorre vagando per il terminal A prima fuori e poi dentro l'area imbarchi,una volta uscito il gate assegnato mi
una volta saputo il numero del gate mi sposto al terminal B da dove partono anche i voli
intercontinentali. La mia passione per gli aerei si sfoga, riesco ad ammirare da vicino i giganti del cielo , ben due A380 di Emirates, un A330 Alitalia e un A350 di Tam.
Consumato un frugale pasto consistente in un trancio di pizza , dopo aver esplorato l'intero terminal mi accomodo al gate assegnato. Il volo è segnalato in ritardo, prima la partenza dalle 12:50 viene posticipata alle 13:30 , successivamente alle 13:55, alla fine ci staccheremo dal suolo italico alle 14:30.
Sto scrivendo a 10.000 metri , aereo pieno direi al 60% ho un'intera fila tutta per me , naturalmente sono posizionato di fianco al finestrino quassù dove c'è sempe il sole.
Durante i giorni precedenti la partenza ho raccolto informazioni online per esplorare al meglio Sofia incentrando il giro sulle sue chiese di diversi culti e sulle tracce del suo recente passato sovietico . E' stato quello un periodo storico che ho vissuto durante l'infanzia e l'adolescenza seguendo gli eventi che si sono succeduti e andando a cercarne le testimonianze nei miei tanti viaggi nei Paesi interessati dopo la caduta del Muro . Spero di trovare a Sofia anche una sana volgarità e tornare a casa con esperienze e ricordi positivi.
Siamo al tramonto , i riflessi del sole caduto sotto l'orizzonte fanno da preambolo all'inizio della discesa sotto le nubi, poco oltre svettano alcune cime delle montagne , scendiamo veloci in mezzo alle nuvole scure,sotto e già buio.

PRIMA NOTTE A SOFIA

Atterriamo naturalmente in ritardo, il controllo passaporti va via veloce, l'aerostazione è il vecchio terminal volgare . Mi reco al più moderno terminal 2 tramite navetta gratuita perchè la c'è
la stazione della metropolitana. Cambio i soldi presso l'unico chiosco aperto a queel'ora e scendo in metropolitana, il biglietto costa 1,60 lev, il cambio è facile da calcolare, sono circa 2 leva per 1 euro.
Mezz'ora circa e arrivo a Serdika , la stazione più vicina al centro,la Pansion Vega è ubicata in Hristo Botev 62, circa 300 mt a est da Serdika.
La reception della pensione è rappresentata da un tavolino con pc davanti, tavolinetto dietro con stampante , il tutto di fronte al sottoscala per i piani alla fine della prima rampetta di scala dall'ingressino. Portoncino esterno apribile con codice, receptionist che alle 21 già è sparito, camera discreta con bagnetto minuscolo tanto che la doccia è quasi sopra al water, però per quel che costa va bene.
Purtroppo causa ritardo del volo è saltato l'appuntamento con Mattia, lo vedrò domani.
Alle 20 scendo per la cena che consumo presso la rustica ma buona Soup House aperto 24 h , cena abbonadante e poca spesa.
Per smaltire il pasto mi concedo una passeggiata fino alla cattedrale Nevski percorrendo Todor Aleksandrov e Osvoboditel, freddo pungente e poca gente in giro, belli i palazzi illuminati lungo il viale Osvoboditel così come la chiesa di san Nicola e Levski, avrò tempo domani di visitarle internamente. La giornata è stata lunga, dopo il rifornimento al supermerato Billa all'ingresso dela stazione metro University torno alla pensione.
Impatto con Sofia positivo , domani la conoscerò meglio .

Re: Sofia

MessaggioInviato: 16/11/2016, 9:52
da geom.Calboni
Se l' avessi visitata anni fa l' avresti trovata ancora più volgare ;)
Ma basta uscire un po dal centro per respirare questa atmosfera... :)

Re: Sofia

MessaggioInviato: 25/11/2016, 22:25
da Zamba
io vado a Sofia dal 16 al 18 dicembre,via Mxp,anche io al Vega sono

Re: Sofia

MessaggioInviato: 26/11/2016, 0:09
da ryancooper
Zamba ha scritto:io vado a Sofia dal 16 al 18 dicembre,via Mxp,anche io al Vega sono


Preparati alla doccia quasi sopra al water :mrgreen: :mrgreen:
Struttura economica , camera dignitosa con questo minuscolo bagno.
Per la cena c'è la comoda Soap House di fianco aperta 24 ore su 24, non malvagia.

Re: Sofia

MessaggioInviato: 26/11/2016, 23:53
da ryancooper
MERCOLEDI' 16


La sveglia è regolata alle 7:45 , complice la dormita notturna non proprio profonda e la luce che traspare dalle veneziane non molto oscuranti, sono sveglio prima dell'ora scelta . Mi tiro giù dal letto poco dopo l'ora del risveglio infreddolito in quanto ho volutamente spento lo split che riscalda l'ambiente per quel suo leggero ma fastidioso rumore che non mi avrebbe fatto chiudere occhio. La camera è al primo piano , sia la reception che il piano delle stanze è permanentemente invaso da un odore tipo lenzuola, vettovaglie umide, l'ho sempre percepito .
Una volta pronto scendo in strada e consumo la colazione all'interno di una rustica caffetteria di fianco alla porta d'uscita della pensione. Consumo un dolce alla panna freddo , non il massimo per leggerezza e un ottimo cappuccino .Gli arredi sono datati ma non troppo e l'ambiente pulito, non sono all'interno di una delle tante catene di caffetteria tutte uguali che popolano tutto il resto dell' Europa. Una delle note positive di questa zona è che fuori dalla pensione le numerose attività commerciali non ti fanno mancare nulla , c'è pure un banco dei pegni sempre aperto.
Una delle situazioni che preferisco nei miei viaggi è girare e vivere dove c'è la gente del posto e assaporare la loro quotidianità e semplicità come fossi uno di loro, come la sera prima a cena alla Soap House .
E' ora di iniziare a vivere Sofia e conoscerla, mi incammino direzione cattedrale Nevski.
Percorro a piedi inizialmente Teodor Alexandrov fino all'incrocio con Maria Luiza , utilizzo il sottopassaggio ed esco in piazza Nezavisimost. Basta girarsi attorno per vedere parte di ciò che la città offre agli occhi del visitatore. Dietro di me campeggia la statua di Sophia, alla mia sinistra i resti di insediamenti romani e poco più in là la moschea e il mercato coperto. Alla mia destra la chiesa Nedelya che si trova nelle immediate vicinanze di Vitosha , la via pedonale principale del centro .
Proseguo dritto davanti a me , la sede stradale è molto larga e pedonale , due aperture coperte da altrettante cupole vetrate mostrano altre testimonianze architettoniche di costruzioni romane nel sottosuolo. Compio una deviazione per andare a visitare il piccolo edificio della Rotonda San Giorgio risalente all'epoca Romana del IV secolo successivamente trasformata in chiesa . Si trova all'interno del cortile del grande complesso che ospita il Balkan Hotel e la residenza del Presidente della Bulgaria. Riprendo la strada abbandonata poco prima , attorno ci sono gli austeri palazzi ministeriali che comprendono la residenza del Presidente bulgaro , il Consiglio dei Ministri e la Communist Party House un tempo sede del Partito Comunista bulgaro.
Vado avanti imboccando Osvoboditel , la strada è pavimentata con piastrelle gialle , alla mia destra il Museo Nazionale Archeologico , poco piu' in là la National Art Gallery e il museo Etnografico. Non mancano aeree verdi e giardini , banche , ristoranti , bar e hotel.
Successivamente mi imbatto nella Galleria Nazionale, nel Museo di Storia Naturale e nella chiesa di San Nicola che visito per qualche minuto.
Devio sulla sinistra attraversando i giardini della chiesa e arrivo in vista di Nevski.
Lungo il cammino di avvicinamento un altro giardino dove i venditori del quotidiano mercatino delle anticaglie cominciano cominciano a esporre le loro mercanzie.
Alla mia sinistra la Basilica di Santa Sofia e il monumento al Milite Ignoto .
Giungo al cospetto della cattedrale Nevski ed entro. Ideata nel 1879 come segno di riconoscimento verso la Russia che liberò la Bulgaria dal dominio ottomano il progetto venne approvato nel 1898 ma la costruzione avvenne tra gli anni 1904-1913. E' la piu' grande chiesa ortodossa bulgara costituita da caratteristiche cupole e può ospitare fino a 5000 persone .
E' mia intenzione visitare la cripta che ospita una ricca collezione di icone ma è presto, aprono alle 10. Nel frattempo giro attorno alla chiesa scattando diverse foto , poi visito il volgare mercatino dove acquisto una vecchia bandiera sovietica.
Arriva l'ora di entrare nella cripta, le icone sono molto belle e risalgono a varie epoche , provengono da diverse chiese e monasteri bulgari.
Terminata l'interessantissima visita proseguo il tour scendendo nella piazza dove sono ubicati il Palazzo dell' Assemblea Nazionale e la statua equestre dello Zar Alessandro II, poco oltre l'Università .
Scendo in metropolitana , stazione University e col treno arrivo fino alla fermata Joliot Curie.
Fuori dalla stazione della metro mi incammino direzione Museo Arte Socialista situato in ulitsa Lachezar Stanchev 7 .Lungo la strada palazzi di recente costruzione lasciano spazio a condomini più vecchi , di fianco a me la lunga sopraelevata coperta all'interno della quale corrono i convogli della metropolitana in direzione aeroporto. Sotto alla struttura compaiono attività commerciali varie come parcheggi, una stazioncina di mashrutke e vecchi pullman, un concessionario Citroen e poco oltre officine e soprattutto gommisti.
Arrivo in fondo e la strada si interrompe ad un incrocio, sulla destra passando sotto al cavalcavia altri gommisti , sulla sinistra un parco, la via del museo è aldilà dello stesso.
Attraversato il parco vedo file di auto in coda prima di una barriera , intuisco si tratti della Motorizzazione Civile , vicino le piccole costruzioni filiali di assicurazioni, capisco ora anche la folta presenza di officine già descritte. Oltrepasso l'area della Motorizzazione e vedo il museo che fa da contraltare a un grosso edificio commerciale.
L'area esterna del museo ospita alcune statue e busti di epoca sovietica ( 1944-1989 ) un tempo sparpagliate in giro per Sofia. Il principale soggetto è Lenin del quale è sposta una statua gigante, le opere sono di varie dimensioni e raffigurano personaggi politici e intellettuali oltre a figure retoriche e propagandistiche. Un gruppetto di ragazzi spagnoli si abbandona a goliardate varie , uno si fa fotografare mentre bacia sulla bocca un busto del Che , altri si arrampicano sulla grande statua di Lenin facendosi fotografare. Per 6 leva si ha accesso alla visione di un filmato d'epoca e all'esposizione di busti e dipinti raffiguranti i principali protagonisti del Marxismo e Comunismo.
Tutto interessante seppur non ricco di reperti , apre una finestra su un passato comune agli altri Paesi dell'area comunista. E' possibile acquistare alcuni souvenir del museo.
Dopo la soddisfacente visita ripercorro la via dell'andata e con la metro scendendo a Serdica torno alla pensione verso le 12:30.
Mi rilasso un poco non prima di aver scaricato in bagno tramite defecazione non senza sofferenze la pesante cena della sera prima e l'altrettanto poco leggera colazione del mattino.
Per le 14 ho appuntamento con Mattia al Felicità dunque mi rimetto in marcia, arrivato nella piazza del mercato coperto ricevo un sms , è Mattia che disdice causa impegni di lavoro, ci vedremo piu' tardi.
Già che ci sono visito il mercato coperto, internamente lo pensavo piu' volgare , non è molto grande se vogliamo confrontarlo con quello di Budapest.
Una volta fuori mi butto dentro il primo ristorante che trovo dislocato all'interno di un cortile lungo una vicina via di negozi , ulitsa Pirotska.
Per l'equivalente di 10 euro zuppa, bevanda , piatto costituito da teneri bocconcini di pollo in salsa calda di formaggio e patate bollite, caffè, Sofia è pure economica.
Dopo pranzo proseguo lungo Pirotksa, all' incrocio con Stambolov noto da una vicina piazza con un mercato, mi ci tuffo . Strutture recenti ospitano varie attività di vendita di prodotti alimentari .
Sofia e piena di negozietti volgari senza stile e ordine con prodotti stipati all'inverosimile alfine di sfruttare al massimo lo spazio concesso , vecchi negozi da noi scomparsi da tempo .
Dopo una sosta alla pensione sono pronto per continuare a scoprire la città .
Solito giro del mattino , Alexandrov, Osvoboditel dritto fino al parco Borisova , degna di nota poco prima di giungervi la piazza del Palazzo dell' Assemblea Nazionale con al centro la statua equestre dello Zar Alessandro II. Lungo il percorso mi fermo più volte per scattare numerose fotografie .
Arrivo al parco e mi fermo a guardare il monumento dedicato all'Armata Rossa .
Il parco è grande , continuo la passeggiata fino allo stadio Vasil Levski , osservandolo da fuori , poi arrivo fino al vicino Ponte delle Aquile e con la metro torno a Serdika.
Nel frattempo ho fissato un appuntamento con Mattia al Felicità , ho ancora tempo per percorrermi a piedi tutta Vitosha , il corso di Sofia che sinceramente offre meno rispetto alle vie principali di altre città. Una volta in fondo ammiro l' enorme piazza Bulgaria dominata dal Palazzo della Cultura Ndk .
Con la metro torno a Serdika e successivamente alla pensione passando non da Aleksandrov ma da dietro il mercato coperto . Il tempo di una doccia e alle 18:30 precise mi presento al Felicità .
Mattia non c'è ancora , gli telefonano e intanto mi siedo e ordino una pizza. Arrivano lui e la pizza contemporaneamente. Passiamo un po di tempo al tavolo mangiando e colloquiando soprattutto di viaggi , ragazzo simpatico e in gamba .
L'incontro dura un paio d'ore , uscendo ho modo di conoscere il fratello poi ci salutiamo.
Mi concedo una passeggiata in solitaria , tappa finale prima del rientro alla pensione ancora una volta piazza Bulgaria, questa volta la percorro tutta fino al Palazzo della Cultura e poco oltre . Veramente enorme e spaziosa piazza Bulgaria , mi piace , da rivedere in estate .
La giornata è stata lunga e faticosa , domani si torna in Italia, meglio ritirarsi.

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