Breve tour dei Balcani occidentali
Inviato: 27/08/2019, 10:32
Questa estate mi sono concesso anche un breve tour in auto dei "Balcani occidentali" seguendo, in un certo senso, il corso del fiume Sava.
Queste le tappe toccate:
- Kumrovec in Croazia con visita al villaggio etnico con annessa casa natale di Jozef Broz Tito e le 2 scuole politiche del partito. Quella storica ed oggi abbandonata ed oramai "monumento" e quella più "recente" semiabbandonata ma utilizzata qualche volta per piccoli eventi.
A Kumrovec mi sono concesso un alloggio proprio dove sorge il monumento all' inno nazionale croato e praticamente sul confine croato - sloveno. Il fiume Sutla segna il confine. La location da me prescelta presenta il piccolo corso del fiume, una 50ina mi metri di distanza da un lato all' altro, come limite del giardino della guest house. In hotel sei in Croazia, tiri un sasso e questo cade in Slovenia. L' altra particolarità è che al limite del giardino passa un piccolo ponte ferroviario sopra il fiume, una vecchia linea ferroviaria, oggi interrotta alle due estremità dal filo spinato...
Per un appassionato di frontiere come me, alloggiare su una frontiera è stato il top.
- Visita allo spomenik (monumento) di Podgaric,nel centro della Croazia. Forse il monumento di epoca socialista jugoslava più famoso. Non me lo aspettavo cosi bello, non solo per l' imperiosità dello stesso, ma anche per la location su una collina che domina una verde valle con un piccolo lago. Davvero una bella sensazione.
- Distretto di Brcko, Bosnia - Herzegovina. Non molti sanno che la Bosbia è divisa in 3 entità: la Repubblica Serba di Bosnia, la Bosnia - Herzegovina vera e propria ed il per niente conosciuto Distretto di Brcko. Una cittadina ubicata sul fiume Sava proprio sul confine con la Croazia, la città, e su quello con la Serbia il resto del territorio. Una sorta di zona franca dove fino a qualche anno fa era ancora attiva una base militare NATO e località nella quale erano, e sono ancora per certi spetti, possibili numerosi tipi di traffici leciti ma soprattutto illeciti tanto che era conosciuta come "Arizona market". Una zona cuscinetto, lo dico io ma senza timore di smentita, creata / lasciata libera appositamente come zona neutra e per avere le mani libere di fare quello che si voleva (o si vuole) durante le guerre balcaniche ed anche ora prova ne è il contrasto tra palazzoni , zone fatiscenti, quartiere ottomano, chiesa ortodossa e la presenza di numerose banche internazionali. A Brcko si vive senza grossi problemi tra musulmani, cattolici ortodossi e cristiani. Perchè è stato voluto a differenza del resto della ex Jugoslavija
Da amante delle frontiere molto bello l' ingresso in città tramite attraversamento di un ponte sul fiume Sava. Questa sponda è Bosnia, l' altra è Croazia. Ed è piacevole passeggiare sull' argine del fiume ed osservare ciò e le varie barce che solcano lil fiume.
- Belgrado, Serbia. Una tappa nella capitale serba ci sta sempre bene. Una delle mie città preferite.
- Museo - memoriale dello Sremski Front anche questo proprio sul confine serbo - croato. Storia poco conosciuta anche questa. Su questa linea di guerra le forze socialiste titinbe con altre armate di partigiani bulgari ed anche italiani, la "Brigata Italija", ricacciarono indietro i nazisti. Episodio della II° Guerra Mondiale da approfondire. Il museo - memoriale si trova in stato di semi abbandono ed il custode, quando si presenta qualche visitatore soprattutto se straniero o addirittura italiano si esalta...
. Sulla starda del rientro, sosta di nuovo in Croazia nel parco nazionale del Lonjsko Polje, una vasta aerea protetta sul fiume Sava, dove sono presenti le cicogne, un tipo di maiali "pescatori" (s buttano in acqua, nuotano e pescano un tipo di crostaceo fluviale, e tante altre specialità faunistiche e floreali. Immense distese verdeggianti, casette in legno nelle qauli è possibili alloggiare, relax, quiete, non esistono negozi (tranne un piccolo market gestito da anziane signore in ogni villaggio), pochissima gente. Una tappa per uscire dal mondo e ritemprarsi. La curiosità è che Jasenovac con il suo useo ed il memoriale sul campo di concentramento nazista che qui sorgeva fa parte di questo parco naturale, seppur ubicato proprio al limite dello stesso. In pratica a seconda da dove si arrivi fa da ingresso o uscita. A Jasenova villaggio è ancora possibile vedere alcune smitragliamenti sulle case (Jasenovac villaggio ed il suo museo - memoriale ero già comunque stato in viaggi precedenti).
- Ex ospedale segreto partigiano "bolnica Franja", in Slovenia. Posto anche questo poco conosciuto ma che ha scritto una pagina di storia durante la II° Guerra Mondiale. Un ospedale formato da varei baracche di legno costruito all' interno di una gola naturale. Durante la guerra decine di partigiani vennero curati li, nascosti dalle montagne e dalla vegetazione,. L'insediamento non venne mai scoperto dai nazisti. Tra i medici che operavano ce ne fu uno anche italiano e vari italiani furono curati li. Pochi anni fa una piena del fiume lo distrusse quasi completamente ma in poco tempo fu ricostruito e riaprto al pubblico. Ora quindi presenta materiale non originale ma è un sito altamente "spettacolare" dal punto di vista scenografico ed importante e triste a livello storico.
Queste le tappe toccate:
- Kumrovec in Croazia con visita al villaggio etnico con annessa casa natale di Jozef Broz Tito e le 2 scuole politiche del partito. Quella storica ed oggi abbandonata ed oramai "monumento" e quella più "recente" semiabbandonata ma utilizzata qualche volta per piccoli eventi.
A Kumrovec mi sono concesso un alloggio proprio dove sorge il monumento all' inno nazionale croato e praticamente sul confine croato - sloveno. Il fiume Sutla segna il confine. La location da me prescelta presenta il piccolo corso del fiume, una 50ina mi metri di distanza da un lato all' altro, come limite del giardino della guest house. In hotel sei in Croazia, tiri un sasso e questo cade in Slovenia. L' altra particolarità è che al limite del giardino passa un piccolo ponte ferroviario sopra il fiume, una vecchia linea ferroviaria, oggi interrotta alle due estremità dal filo spinato...
Per un appassionato di frontiere come me, alloggiare su una frontiera è stato il top.
- Visita allo spomenik (monumento) di Podgaric,nel centro della Croazia. Forse il monumento di epoca socialista jugoslava più famoso. Non me lo aspettavo cosi bello, non solo per l' imperiosità dello stesso, ma anche per la location su una collina che domina una verde valle con un piccolo lago. Davvero una bella sensazione.
- Distretto di Brcko, Bosnia - Herzegovina. Non molti sanno che la Bosbia è divisa in 3 entità: la Repubblica Serba di Bosnia, la Bosnia - Herzegovina vera e propria ed il per niente conosciuto Distretto di Brcko. Una cittadina ubicata sul fiume Sava proprio sul confine con la Croazia, la città, e su quello con la Serbia il resto del territorio. Una sorta di zona franca dove fino a qualche anno fa era ancora attiva una base militare NATO e località nella quale erano, e sono ancora per certi spetti, possibili numerosi tipi di traffici leciti ma soprattutto illeciti tanto che era conosciuta come "Arizona market". Una zona cuscinetto, lo dico io ma senza timore di smentita, creata / lasciata libera appositamente come zona neutra e per avere le mani libere di fare quello che si voleva (o si vuole) durante le guerre balcaniche ed anche ora prova ne è il contrasto tra palazzoni , zone fatiscenti, quartiere ottomano, chiesa ortodossa e la presenza di numerose banche internazionali. A Brcko si vive senza grossi problemi tra musulmani, cattolici ortodossi e cristiani. Perchè è stato voluto a differenza del resto della ex Jugoslavija
Da amante delle frontiere molto bello l' ingresso in città tramite attraversamento di un ponte sul fiume Sava. Questa sponda è Bosnia, l' altra è Croazia. Ed è piacevole passeggiare sull' argine del fiume ed osservare ciò e le varie barce che solcano lil fiume.
- Belgrado, Serbia. Una tappa nella capitale serba ci sta sempre bene. Una delle mie città preferite.
- Museo - memoriale dello Sremski Front anche questo proprio sul confine serbo - croato. Storia poco conosciuta anche questa. Su questa linea di guerra le forze socialiste titinbe con altre armate di partigiani bulgari ed anche italiani, la "Brigata Italija", ricacciarono indietro i nazisti. Episodio della II° Guerra Mondiale da approfondire. Il museo - memoriale si trova in stato di semi abbandono ed il custode, quando si presenta qualche visitatore soprattutto se straniero o addirittura italiano si esalta...
. Sulla starda del rientro, sosta di nuovo in Croazia nel parco nazionale del Lonjsko Polje, una vasta aerea protetta sul fiume Sava, dove sono presenti le cicogne, un tipo di maiali "pescatori" (s buttano in acqua, nuotano e pescano un tipo di crostaceo fluviale, e tante altre specialità faunistiche e floreali. Immense distese verdeggianti, casette in legno nelle qauli è possibili alloggiare, relax, quiete, non esistono negozi (tranne un piccolo market gestito da anziane signore in ogni villaggio), pochissima gente. Una tappa per uscire dal mondo e ritemprarsi. La curiosità è che Jasenovac con il suo useo ed il memoriale sul campo di concentramento nazista che qui sorgeva fa parte di questo parco naturale, seppur ubicato proprio al limite dello stesso. In pratica a seconda da dove si arrivi fa da ingresso o uscita. A Jasenova villaggio è ancora possibile vedere alcune smitragliamenti sulle case (Jasenovac villaggio ed il suo museo - memoriale ero già comunque stato in viaggi precedenti).
- Ex ospedale segreto partigiano "bolnica Franja", in Slovenia. Posto anche questo poco conosciuto ma che ha scritto una pagina di storia durante la II° Guerra Mondiale. Un ospedale formato da varei baracche di legno costruito all' interno di una gola naturale. Durante la guerra decine di partigiani vennero curati li, nascosti dalle montagne e dalla vegetazione,. L'insediamento non venne mai scoperto dai nazisti. Tra i medici che operavano ce ne fu uno anche italiano e vari italiani furono curati li. Pochi anni fa una piena del fiume lo distrusse quasi completamente ma in poco tempo fu ricostruito e riaprto al pubblico. Ora quindi presenta materiale non originale ma è un sito altamente "spettacolare" dal punto di vista scenografico ed importante e triste a livello storico.