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Sono nato a Modena e rimango modenese nel sangue, ma ciò che io considero "la mia terra" è quel braccio di mare che da Genova abbraccia Viareggio.

E' lì che ho passato i miei momenti più belli e più intensi di ricordi, ed è lì che penso quando sono lontano.
Spesso quando viaggio e mi trovo in un posto che mi suscita riflessione, nostalgia, quando guardo un paesaggio che sento familiare o sento un odore che mi sembra di aver già sentito, i pensieri ritornano in quel braccio di mare.

Anche a Modena e soprattutto nei campi e nelle sue colline mi sento a casa, anche questa in fondo è la mia terra. Dopo tutto, due secoli fa Modena e la costa Ligure Apuana erano un'unica entità territoriale, e non sono pochi i sentieri storici che dall'Emilia arrivano sino al mare.
Non so, ho sempre pensato che un solo luogo io non ce l'ho.

Non penso che il tema interessi a molti, forse è più un modo per buttare giù pensieri e sentirmi meno lontano da casa, in ogni modo gradirei che gli interventi fossero relazionati con questi luoghi.

Già Ennio invitava i suoi concittadini
a conoscere il porto di Luni:
da allora, e sono venti secoli,
poeti e scrittori, visitatori illustri
e amanti del mare hanno percorso,
ammirati, le strade della nostra terra.
È, in fondo, quello che proponiamo
a chi ci conosce e sarà la scoperta
di nuovi panorami, di angoli segreti,
di riposi nascosti: è l’invito che
facciamo a chi non conosce la
favola eterna delle Cinque Terre,
dei tramonti sul mare, delle Chiese
genovesi, del solare trionfo di Lerici,
della magica civiltà delle pietre
di Lunigiana e degli antichi
ricordi di Luni.
Un percorso sempre vario
e sempre diverso quello che
proponiamo: dai resti di Luni,
al poetico arco del golfo, alle
sognate Cinque Terre e al mare
della riviera, fino alla agreste pace
della Val di Vara solcata dal fiume.
Ripetiamo l’antico invito e diamo
l’affettuoso benvenuto perché
diventi, per tanti, una piacevole
consuetudine.