La Scozia in moto :-)

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 21/08/2009, 23:23

Sperando di non finirlo tra 6 mesi :shock: inizio a pubblicare il diario e qualche foto del nostro recentissimo viaggio in Scozia e un pochino anche nel nord dell'Inghilterra.

Questo viaggio nasce inizialmente dall’idea di Marco, il mio ragazzo, di andare in Scozia in moto da solo nell’estate del 2008. Idea abortita all’ultimissimo minuto causa problemi imprevisti, ma che è stata ripresa quasi uguale un anno dopo, con la “sola” aggiunta di una passeggera (io) visto che nel frattempo Marco non era più single. :D
Causa minor disponibilità di ferie mia rispetto alla sua, ci siamo organizzati in modo che lui partisse in moto da Roma qualche giorno prima, e io lo raggiungessi in volo già nel nord dell’Inghilterra, a Newcastle. Al ritorno allo stesso modo io avrei preso un volo da Newcastle e lui avrebbe proseguito da solo via terra fino a casa.

Essendo questo il mio primo vero viaggio in moto, ho scoperto che i preparativi di questo tipo di viaggio sono abbastanza complicati. Attrezzatura adatta eventualmente da comprare (ad esempio Marco ha preso un casco nuovo, con la mentoniera apribile, per non doverselo levare ogni 2 minuti per fare foto, e un nuovo GPS da montare sul manubrio; io invece i copriscarpe antipioggia, e assieme abbiamo preso un interfono), tagliando della moto con cambio gomme, attenta distribuzione del bagaglio. Noi siamo partiti abbastanza carichi, avevamo le due borse laterali una per ciascuno per gli effetti personali, poi due sacche impermeabili una più grande e una sopra più piccola al posto del bauletto, dove abbiamo messo la tenda, fornelletto e pentolame mai usati, sacco a pelo mio e altre cose. Marco aveva la sua fedele borsa-zaino da serbatoio per le cose da usare durante il giorno, più un bel marsupio con tracolla (anche questo preso nuovo) per la macchina fotografica e gli obiettivi. Io mi sono limitata a un marsupio grandicello dove entravano portafogli, cellulare e altre minuzie oltre alla macchina fotografica, e a uno zainetto che durante gli spostamenti restava quasi vuoto visto che dietro la mia schiena c’erano le due sacche impermeabili, ma che serviva quando ci fermavamo per levare un po’ di peso dalla borsa-zaino da serbatoio di Marco. Indispensabili coperture antipioggia per questi due zaini e per i due marsupi, anche se alcune volte non sono stati sufficienti. :P Devo ammettere che la prossima volta porteremo meno roba :P :P

Lasciata quindi quasi tutta la mia roba a Marco (casco incluso!) l’ho salutato alla sua partenza la sera di venerdì 24 luglio dopo il lavoro. Lo scopo era arrivare a Modena per poter fare i due giorni seguenti non da solo ma assieme ad altre 2 moto, che andavano in Inghilterra e partivano sabato mattina da Bologna. Dopo una breve dormita, la mattina di sabato 25 luglio sono partiti in 5 su 3 moto verso nord. Questa parte non ve la posso raccontare bene, magari se Marco scrive il suo resoconto la potrete leggere là. :P In ogni caso so che sono passati dal Brennero, poi in Austria hanno fatto strade statali per non pagare la vignetta delle autostrade, e poi si sono fermati a pranzare a Fussen appena al di là del confine tedesco. Dopo di che una bella tirata sulle autostrade tedesche (gratuite) e una piccola deviazione di 50 km per andare a dormire in una città interessante, Strasburgo.
Domenica 26 luglio i nostri sono passati da Lussemburgo e Belgio per arrivare a Dunkerque, dove la sera si sono imbarcati per Dover. Notte trascorsa in un b&b di Dover dove il gentile proprietario ha lasciato parcheggiare le moto in garage.
Lunedì 27 luglio Marco e le altre 2 moto si sono separate, loro andavano in Irlanda mentre Marco ha iniziato la lenta risalita dell’Inghilterra, visto che aveva 3 giorni pieni a disposizione per arrivare a Newcastle. In questa giornata ha visitato prima Canterbury e poi Cambridge, per andare a dormire infine in un campeggio a nord di Nottingham. (esattamente a Tuxford)
Martedì 28 luglio, facendo base sempre nello stesso campeggio, Marco ha visitato York passando per la foresta di Sherwood e vari paesini delle campagne inglesi.
Infine mercoledì 29 luglio con calma e sotto la pioggia si è spostato a Newcastle, nell’ostello fuori città verso l’aeroporto che avevamo prenotato dall’Italia. In origine voleva andare a vedere Durham ma la pioggia e la stanchezza lo hanno fatto restare in ostello a riposare un paio d’ore nel pomeriggio, per poi vedere il centro di Newcastle. La sera alle 22.40 è atterrato il mio volo Easyjet da Roma Ciampino e Marco è venuto a prendermi all’aeroporto in moto! Oltre allo zainetto stracolmo come bagaglio a mano, avevo addosso scarponcini, jeans, felpa, paraschiena e giacca invernale da moto: potete immaginare il caldo mentre andavo dopo l’ufficio in aeroporto a Roma. Per fortuna in zone con aria condizionata nessun problema, e una volta atterrata perfino un po’ freddo (sarà stato lo shock termico :P )
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 21/08/2009, 23:24

Dopo una notte nell’ostello fuori Newcastle, inizia finalmente anche per me il viaggio!!!

Giovedì 30 luglio, che tra l’altro è il mio compleanno, prevede che arriviamo ad Edimburgo in serata. Dall’Italia abbiamo prenotato lì 2 notti in un campeggio a sud del centro, per cui stasera si tendeggia :) Ma prima c’è una delle cose a cui Marco teneva di più in questo viaggio: una gita in barca alle Farne Islands per vedere da vicino (e fotografare) vari uccelli marini tra cui i buffi e carinissimi pulcinella di mare (puffin in inglese) che rimangono nei nidi da maggio a luglio. Siamo a fine stagione e forse se ne vedranno pochi, ma meglio di niente. Quindi partiamo presto dall’ostello verso le 8, ma subito facciamo una breve tappa in una stazione di servizio per fare colazione e prelevare soldi. Scopro che il mio bancomat per l’ennesima volta mi dà problemi all’estero, toccherà cambiare i contanti che ho e farmi ricaricare da casa la postepay su cui però si pagano 5 euro a prelievo. Uffa! Userò molto la carta di credito mi sa...

Nel nostro percorso verso le isole Farne passiamo accanto ad Alnwick e al suo castello, che è stato usato per alcuni film di Harry Potter. Purtroppo non abbiamo tempo per visitarlo, lo vediamo da lontano, ma l’emozione del nostro primo castello (anche se non ancora scozzese) è forte! Proviamo ad avvicinarci per vederlo da vicino, passiamo per il centro di Alnwick molto carino (mi ero dimenticata quanto sono carini i piccoli centri inglesi, con le loro case di mattoni rossi e i negozi dalle insegne classiche) ma non c’è modo di arrivare al castello. Ci accontentiamo di quella visione in lontananza e proseguiamo, la nostra gita parte alle 10.

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Ci avviciniamo al mare, il Mare del Nord che Marco vede per la prima volta!! Alle 9.30 siamo a Seahouses, il piccolo porto da cui parte la gita. Purtroppo ci dicono che la nostra escursione, una giornata intera su due diverse isole, non si fa perchè su una delle due isole non si riesce a sbarcare causa vento. Paghiamo per la gita di mezza giornata su un’isola sola e ci dicono di tornare alle 11:50 per l’imbarco. A saperlo avremmo potuto fermarci ad Alnwick e vedere bene il castello... Vabbè, troviamo subito un’alternativa: un paio di miglia a nord lungo la costa c’è un altro castello, nel paese di Bamburgh. Lo si vede già da Seahouses, è alto sulla costa, e sembra decisamente fotogenico. Passiamo un’oretta a girargli attorno e a passeggiare sulla spiaggia: c’è il sole e molto vento, e c’è parecchia gente che come noi passeggia, gioca, si rilassa, addirittura fa il bagno in quelle acque che saranno anche molto belle ma devono essere gelide!! L’atmosfera è davvero piacevole, che bello, siamo in viaggio, siamo su una spiaggia bianca del nord dell’Inghilterra con un bel castello che la sovrasta, c’è il sole... che fantastica sensazione!!

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Verso le 11.30 torniamo a Seahouses, ci sbafiamo un buonissimo fish&chips (il primo della vacanza e il primo in assoluto per Marco) e alle 12 si salpa verso le Farne Islands! Il mare è mosso e le onde ci arrivano spesso addosso bagnando noi e le macchine fotografiche, ma evitiamo il peggio e ci divertiamo: all’inizio si fa un giro attorno alle varie isolette dell’arcipelago, avvicinandoci alle scogliere dove nidificano gli uccelli, vediamo anche alcune foche nell’acqua, ed ecco i nostri primi puffin! Purtroppo il sole di prima è stato nascosto da un nuvolone nero stile Fantozzi (sulla costa c’è ancora il sole) che poco distante scarica pioggia ma su di noi fa semplicemente diventare la luce uno schifo, decisamente inadatta per le foto. Uffa!

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Schivando il nuvolone che si muove e fa piovere un po’ qua e un po’ là, terminiamo il giro delle isole e ci fanno sbarcare sulla isola Farne, l’isola principale, dove si paga un ulteriore balzello perchè è una riserva naturale. Qui abbiamo quasi un’ora di tempo (ci dicono che noi che avremmo voluto la gita di un giorno possiamo stare di più e tornare con un altro battello, ma alla fine non ne approfitteremo) e prima di tutto visitiamo la piccola chiesetta dell’isola con annessa casa che ora è un centro informazioni. Inizia a piovigginare anche qui, ma facciamo ugualmente una passeggiata lungo le coste dell’isola: vediamo prima molti cormorani e poi finalmente arriviamo alla zona dei puffin, vicino ad un faro. Le scogliere sono alte e molto belle, ma i puffin sono lontani!!! Marco mi sembra un po’ deluso, non riesce a capire come proprio qui dei suoi amici abbiano potuto fare certe foto che ha visto di primi piani di puffin, forse avevano un teleobiettivo più potente... Siccome piove, dopo poco ci ritiriamo nella chiesetta, ma poi esce di nuovo il sole e sfruttiamo gli ultimi 10 minuti per tornare dai puffin e fare altre foto. Tornati a terra verso le 15, ci infiliamo in un caffè a scaldarci un po’ con tè e dolcetti.

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Verso le 16, con largo anticipo rispetto alle previsioni causa appunto gita più breve, partiamo verso nord. Finalmente si passa la frontiera con la Scozia!!! Ci fermiamo a fare foto col cippo che la indica e le bandiere. Io in Scozia ci sono già stata qualche anno fa 3 giorni per lavoro, e comunque ci sono arrivata in aereo, per cui sono contenta ma non in modo esagerato. Ma immagino che per Marco sia un’emozione forte: è arrivato fin quassù con la moto da Roma, ed è la prima volta che va così lontano!

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Continuiamo a salire, e visto che è presto decidiamo di non puntare direttamente a Edimburgo ma di andare a vedere un altro castello che sembrava interessante: il Tantallon Castle. Poco prima di arrivarci però facciamo una fermata imprevista a Whitekirk perchè la chiesetta ci attira un sacco, con le sue mura in mattoni e il cimitero nel verde attorno. È davvero carina!
Arrivati al castello, scopriamo che anche qui come ad Alnwick non ci si può avvicinare, la strada che ci arriva è chiusa da un cancello con gli orari di apertura (ovviamente sono passate le 18 ed è chiuso). Da lontano si vede già un po’, ma non è la splendida visione che immaginavo. Allora cerco un pochino a piedi e scopro un passaggio dove si può arrivare più vicino e da un lato molto più suggestivo: si vede la scogliera su cui è costruito il castello, decisamente più scenografico! Un altro posto interessante lì accanto è Bass Rock, un’isola a forma di panettone che sbuca dal mare appena al largo, e completamente ricoperta di uccelli!! Da lontano sembra fatta di roccia bianca, ma se si guarda con un binocolo si capisce che il bianco sono tutte le sule che ci stanno sopra!! È talmente piena di sule che questi uccelli hanno preso il loro nome completo “sula bassana” proprio da quest’isola. Marco prima o poi ha intenzione di andarci, è uno dei sogni di ogni fotografo naturalista, ma non in questo viaggio. Tanto torneremo sicuro anche per vedere Edimburgo che stavolta trascureremo molto.

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A questo punto è ora di andare al campeggio di Edimburgo: il Mortonhall Caravan Park, prenotato dall’Italia via internet, efficientissimo, ha però chiesto il pagamento anticipato della prima notte con tanto di aggiunta di 1.5 sterline per la prenotazione. Il prezzo base di una piazzola per 2 persone + moto è di 22 sterline. Decisamente caro rispetto al resto del paese, ma del resto siamo a Edimburgo...
Arriviamo alle 19.30, e veniamo accolti poco prima dell’ingresso da un prato recintato dove pascolano degli angus, i tipici bovini scozzesi con il pelo lungo e le corna. La luce sarebbe perfetta per le foto ma preferiamo entrare in campeggio, le foto magari domani.
Prendiamo il foglietto col mio nome appeso fuori della reception e andiamo alla piazzola che ci è stata assegnata per montare la tenda. È un campeggio enorme e attrezzatissimo, ma dopo le 19 non c’è nessuno in reception. Questa sarà una costante di tutti i campeggi scozzesi, anzi di solito chiudono anche prima, e sinceramente mi sembra una cavolata. Va bè che si può quasi sempre entrare, cercare posto, piantare la tenda e poi la mattina dopo registrarsi e pagare, ma visto che d’estate quassù c’è luce fino dopo le 21 potrebbero anche sprecarsi e restare aperti almeno fino alle 20. Anche solo per spiegarti dove andare a metterti, dove sono le varie cose, e se vuoi lasciargli qualche batteria da ricaricare...
Per lo meno c’è il sole, e possiamo montare la tenda con calma. Poi andiamo a cena al ristorante del campeggio (l’ho detto che era attrezzatissimo!) che resta per fortuna aperto fino alle 23. La prima giornata di viaggio è stata bella e densa di emozioni, e siamo già stanchi morti, per cui alle 23 si va a nanna.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 21/08/2009, 23:30

Venerdì 31 luglio:
Visto che stasera dormiamo ancora nello stesso posto, oggi possiamo viaggiare con la moto scarica, che bello! Prima di partire abbiamo deciso di dedicare questa giornata non tanto alla città di Edimburgo quanto ai suoi dintorni, per approfittare del fatto di avere un mezzo nostro. Per vedere bene la città si può sempre tornare per un weekend con un volo low cost...

Quindi stamattina dopo la colazione fatta in tenda con biscotti e latte al cioccolato (perchè non lo vendono in Italia?? Ogni volta che vado all’estero ne bevo a litrate...) verso le 10 partiamo in direzione Rosslyn Chapel che si trova a Roslin, poco distante dal campeggio verso sud. Il tempo inizialmente soleggiato poi volgerà al nuvoloso.
Appena arrivati, entrando ci si trova in un centro informativo dove si possono leggere varie notizie sulla chiesa, e vedere un breve video che noi abbiamo però saltato. Poi si entra nel cortile dove c’è la chiesa. Questa è attualmente in restauro, ma anche se non si vede il tetto (nemmeno dall’interno, e purtroppo il soffitto era una delle cose più belle) merita ugualmente le 7.5 sterline dell’ingresso. Intanto, grazie alle impalcature tutto attorno è possibile salire all’esterno all’altezza del tetto e vederlo da vicino, cosa che non si poteva fare prima nè si potrà più fare una volta finiti i lavori. E soprattutto, la parte più bella della chiesa è l’interno, che a parte il soffitto appunto, si vede benissimo. Noi infatti passiamo più di un’ora ad ammirare tutte le incredibili decorazioni di marmo, prima leggendo la piccola guida che ci siamo comprati poi ascoltando la guida in carne ed ossa che stava conducendo una visita guidata. È stato interessante ascoltare gli aneddoti relativi alla storia della cappella e al suo essere considerata un luogo “magico”, al centro di linee di forza, con legami coi Templari e con il Sacro Graal (anche Dan Brown ha usato questi legami nel romanzo Il Codice da Vinci).

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Soddisfatti della visita, verso le 12 usciamo e iniziamo il percorso per la nostra prossima tappa, Melrose. Per arrivarci però invece della strada più diretta Marco sceglie una strada che sulla cartina è segnata come panoramica, la strada che passa per Peebles. Una scelta decisamente azzeccata, davvero dei bei paesaggi! Vediamo il fiume Tweed, verdissimi pascoli pieni di pecore e mucche, tanti fiori rosa a lato strada che suppongo siano una qualche specie di erica, bei paesini di case basse e negozietti. Ci fermiamo in uno di questi paesini, mi pare Innerleithen, per pranzare. C’è un caffè che ci ispira ma è appena stato riempito da un gruppone enorme di ciclisti, il resto dei posti dove mangiare sono pub, preferiamo comprare due panini pronti dal fornaio e mangiarli in piedi accanto alla moto :P Poco dopo le 14 arriviamo a Melrose e alla sua famosa Abbey, dove invece del biglietto semplice compriamo l’Explorer Pass valido 7 giorni a scelta entro la validità massima di 14. Costa 30 sterline, ma dovremmo ammortizzarle se vediamo tutte le cose che ho preventivato.
L’abbazia è in rovina ma è molto bella e suggestiva. Passeggiamo tra le sue grandiose rovine e ci riposiamo un pochino su una panchina visto che siamo anche abbastanza stanchi.

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Ma la nostra giornata non è finita qui! Verso le 16:30 ripartiamo alla volta di Edimburgo: le abbiamo lasciato le ore finali della giornata, vedremo solo quello che riusciamo a vedere, il resto la prossima volta!! Peccato che mentre siamo per la strada si metta a piovere... In città puntiamo al castello (grazie GPS) e troviamo un parcheggio per moto esattamente là sotto! Siccome piove parecchio però, ci rifugiamo in un pub lì di fronte dove decidiamo di cenare: è presto ma non per gli standard locali. Infatti dopo un po’, alle 18, la cucina apre e noi ordiniamo un fish&chips per Marco e un hamburger di angus per me. Marco mi chiamerà assassina di angus per alcuni giorni poi!!! :P
Dopo aver mangiato, più caldi e asciutti, quando ha ormai quasi smesso di piovere, usciamo alla scoperta della città. Prima di tutto risaliamo la poca strada verso il castello: peccato che lo spiazzo davanti sia off limits e ci siano spalti e ponteggi ovunque, immagino per il Military Tattoo che si svolge fra qualche giorno. Per cui del castello da vicino non abbiamo visto quasi niente. Da lì scendiamo con calma e ci facciamo tutto il Royal Mile, vedendo solo da fuori le chiese e gli edifici, entrando in qualche vicolo laterale, cercando disperatamente l’unica attrazione che resta aperta fino alle 20, il The Real Mary King’s Close, ma quando finalmente la troviamo scopriamo che i tour di oggi sono già tutti esauriti. Vabbè... Ad un certo punto da una strada laterale si vedono la stazione e i binari che sembrano dividere la città vecchia da quella nuova, i cui edifici si fanno notare dall’altro lato del cavalcavia.

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Ormai sta facendo buio, sono le 20:30, ma io insisto un pochino per continuare a scendere fino a Holyrood. Marco poverino mi segue un po’ stravolto... Riusciamo a vedere nella luce del crepuscolo il moderno Parlamento Scozzese e il Palazzo di Holyrood (ovviamente da fuori) e poi alle 21 passate inizamo la RISALITA del Royal Mile. Eh già, perchè era da rifare tutto all’indietro in salita!!! Le nostre povere gambe chiedono pietà, ma riusciamo nell’impresa e alle 22 saliti in moto salutiamo con un arrivederci la bella Edimburgo, scattando un’ultima suggestiva foto notturna al suo castello dal basso.

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Per fortuna il campeggio non è lontano e tenda e materassini sono già pronti ad aspettarci per il meritato riposo... ma non prima di aver scritto il mio diario di viaggio e aver riguardato le foto di oggi per cancellare quelle inutili... quindi vado a dormire alle 23.30, ma Marco mi sa che stava già ronfando!!
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cametauval » 22/08/2009, 10:55

Che dire... wow :D :!: :!: :!:
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 22/08/2009, 17:08

Grazie :)

Sabato 1 agosto
Stamattina siamo veloci a rimettere tutto nelle borse e fare colazione, e prima delle 9 saremmo pronti per smontare la tenda e ripartire, ma si mette a piovere a catinelle!! Già vestiti “da moto” di tutto punto, dentro la tenda vuota attendiamo fiduciosi che smetta... e finalmente dopo più di mezz’ora possiamo smontare la tenda: almeno la parte interna è rimasta asciutta. Il sovratelo fradicio viene stivato separatamente, e finalmente alle 10 si parte (non senza una piccola sosta a fotografare gli angus appena fuori del campeggio). Direzione ovest!!
Per sera vorremmo arrivare sul Loch Lomond, ma come prima tappa ci fermiamo a vedere i grandiosi moderni ponti sul Firth of Forth. Arriviamo a South Queensferry e intrufolandoci in una marina riusciamo a vederli bene da un pontile e scattare belle foto, a parte il fatto che il cielo è nuvoloso.

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Poi proseguiamo per la seconda tappa, la Falkirk Wheel, che non è esattamente a Falkirk (meno male che le indicazioni stradali in Gran Bretagna sono fatte benissimo!!!). Si tratta di una specie di “ascensore” per barche che collega due bacini che si trovano a due altezze diverse. In questo modo la costa est e la costa ovest della Scozia sono collegate via acqua! È molto interessante assistere al movimento della ruota che porta una barca da sopra a sotto e un’altra da sotto a sopra. Volendo ci si possono fare delle gite in barca ma noi non siamo interessati :P

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Verso mezzogiorno ripartiamo, la prossima fermata è Stirling. La città non ci accoglie in modo molto benevolo: infatti fatichiamo non poco a trovare parcheggio, non ci sono posti appositi per le moto e dobbiamo metterla nel parcheggio auto a lato strada che è a pagamento, e comunque ci sono pochi posti. Siccome è l’una, mentre Marco sistema la moto (ha notato che i bagagli pendono da un lato) e cerca di pagare il parcheggio, io vado verso il centro (2 minuti a piedi) ed entro in un pub con fuori un’insegna che dice “anche a portar via”. Peccato che il menù sia lo stesso di quello ai tavoli, con prezzi da minimo 8 sterline a piatto, e che per prepararmi 2 hamburger ci mettano 15 minuti!!! Pensando che ormai Marco avesse finito con la moto, gli scrivo di raggiungermi, ma in realtà faccio prima io a tornare coi panini da lui. Bagagli sistemati, ma deve ancora pagare il parcheggio. Vado io in cerca delle macchinette, ma non sembrano gradire i nostri soldi: metto dentro una per una le monetine, ma quando schiaccio il pulsante per avere il bigliettino mi risputa i soldi. Proviamo varie macchinette ma con tutte succede la stessa cosa. Sarà mica perchè non arriviamo alla tariffa per 2 ore? Ma sopra c’è scritto “max 2 h” non “min 2 h”!!! Stirling non mi piace!!!! Stufi decidiamo di mangiare davanti alla moto e di fare poi un rapido giro sperando che non passino vigili a dare la multa.
Verso le 14 saliamo al castello: lungo la strada vediamo le mura della città e il Mar’s Wark, che sembra quasi una porta di una città romana ma si tratta invece dei resti di una abitazione in stile rinascimentale. Boh…

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Arrivati in cima ci accoglie un po’ di sole, e ci godiamo la vista dal piazzale del castello fin sul monumento a Wallace. Poi entriamo dal portone del castello, vediamo quel poco che si può vedere senza pagare e ce ne andiamo: le recensioni che abbiamo letto sulla visita all’interno sono abbastanza negative quindi abbiamo deciso di lasciarlo stare.

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Sulla via del ritorno ci fermiamo a vedere la chiesa di Holy Rode, molto bella soprattutto dentro, e passiamo per la strada principale dell’insediamento medievale dove si teneva il mercato, la Broad Street. In centro prelevo finalmente un po’ di soldi dalla Postepay ricaricata da casa (finora mi aveva anticipato tutto Marco) e poi proviamo a chiamare un po’ di B&B che abbiamo sulle guide, per trovare da dormire per stasera. Peccato che sia tutto occupato!! Decidiamo quindi di fermarci all’Ufficio Turistico (TIC) per farci aiutare nella ricerca di alloggio sul Loch Lomond, sono solo le 15.30 ma altrimenti rischiamo di non trovare posto. Dopo varie telefonate, il TIC ci trova una doppia in un B&B a Balloch, sulla riva sud del lago, per la cifra di 54 sterline + 4 di commissione al TIC stesso. Meno male!!!

Iniziamo così a renderci conto che trovare da dormire in Scozia in agosto è tutt’altro che semplice, e tranne forse i campeggi, richiede sempre un minimo di anticipo nel programmare. È difficilissimo trovare per la sera stessa, e poi bisogna decidersi entro il primo pomeriggio, non si riesce a trovare semplicemente arrivando la sera in un posto. Tutti i B&B richiedono che tu arrivi entro le 19 (se no devi chiamare e metterti d’accordo, se per loro è ok) e anche i TIC chiudono alle 17.30 circa. Ma insomma, c’è luce fino a tardi d’estate, non potrebbero tenere degli orari un po’ più lunghi almeno da giugno ad agosto???
Per cui durante la giornata bisogna sempre stare lì a pensare a dove si dormirà, ovviamente sulle guide sono segnalati solo pochi B&B, quindi chiamati quelli (tutto pieno ovviamente) o si usa internet o si va al TIC. Io forse mi ero abituata troppo bene, nei miei viaggi precedenti avevo sempre trovato da dormire senza problemi in ostello, ma stavolta volevamo camere doppie che non tutti gli ostelli hanno, e in ogni caso erano tutti pieni anche loro!! Inoltre in ostello avevo anche facile accesso a internet e alla ricerca dell’alloggio successivo, cosa che in campeggio o B&B non è fattibile. Ma ad esempio nel 2005 in Irlanda ho sempre alloggiato in B&B e c’era un utile sistema per cui i B&B avevano un libriccino con tutti gli altri B&B del paese (forse erano solo quelli di una data catena, ma comunque ce n’erano tanti) per cui si poteva chiamare da un B&B all’altro la mattina stessa prima di partire. Suppongo che essendo luglio ci fosse meno casino, ma non abbiamo mai avuto problemi a trovare. In Scozia niente del genere.

Ma torniamo a noi. Finalmente, assicuratici un posto dove dormire stasera, verso le 16 ripartiamo da Stirling per andare lì vicino, al Wallace Monument. Dal parcheggio al monumento c’è una salita di circa 10 minuti, oppure si aspetta la navetta gratuita. Ovviamente noi optiamo per la seconda! Non ci stiamo nè nella prima, nè nella seconda, e intanto passa quasi mezz’ora. Finalmente arriviamo in cima, e paghiamo le 6,5 sterline (!!!)dell’ingresso che includono anche un’audioguida. Il monumento è una torre, e ad ogni piano le sale sono adibite a museo: al primo piano ci sono pannelli che raccontano la storia di Wallace, un video e come chicca, la spada di Wallace in esposizione in una teca. È pieno di gente, e ci sono un sacco di bambini e ragazzi: mi viene il sospetto che sia una meta “obbligatoria” per i ragazzini scozzesi alla scoperta della propria storia. Ai due piani superiori ci sono altri pannelli che raccontano di altre personalità importanti della storia scozzese, e della costruzione di questo monumento. Finalmente si arriva in cima, sulla terrazza da cui si può spaziare con lo sguardo a 360 gradi. Stirling e il suo castello sono la prima cosa su cui cade lo sguardo, poi viene spontaneo cercare il ponte su cui si combattè la battaglia per cui Wallace è tanto famoso. Ma poi grazie anche all’audioguida si notano un sacco di posti interessanti da tutti i lati del monumento.

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Quando ne usciamo sono quasi le 18 e ormai non facciamo più in tempo a visitare all’interno l’ultima tappa di oggi, il Doune Castle. Ci andiamo comunque per vederlo da fuori, è un bel castello massiccio circondato da prati verdi e merita un bel po’ di foto.

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Verso le 18:30 iniziamo la marcia di avvicinamento al Loch Lomond e al nostro B&B di stasera, a Balloch. Il tempo, che fino a questo momento ha retto, quando mancano circa 10 miglia si stanca di aspettare che arriviamo e si lascia andare a una pioggia decisamente forte. Per fortuna troviamo un mezzo riparo sotto gli alberi e ci infiliamo gli antipioggia senza troppi danni. Verso le 20 siamo al B&B “McAlpine” (consigliato!) dove la gentilissima padrona ci accoglie e ci mostra la nostra camera: una stanza carinissima, tutta decorata in stile inglese in rosa, dove abbiamo quasi paura di entrare con le borse della moto e le scarpe sporche! Dopo svariate notti di campeggio e ostello ci sembra il paradiso!! Prima di poterci lasciar andare al relax però dobbiamo uscire e cercare da mangiare, visto che qui dopo le 21 si rischia di restare senza cena. Un pub / ristorante a pochi metri dal B&B ci salva dalla pioggia e dalla fame, e mangiamo anche abbastanza bene. Qui Marco sperimenta lo haggis (io assaggio solo un boccone), che a dire il vero non è mica poi così male! Dopo cena siamo davvero stanchi per cui sistemazioni varie e a letto prima del solito verso le 23.
Le mie foto:
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 22/08/2009, 17:14

Domenica 2 agosto
Stamattina la prima cosa che faccio è chiamare un ostello di Oban e chiedere se hanno una doppia per stasera e domani. Mi dicono che hanno posto solo per oggi, per ora ci accontentiamo e prenoto l’alloggio per stasera, almeno staremo tranquilli tutto il giorno da questo punto di vista!!
Poi ci possiamo godere con calma una favolosa colazione completa, con uova, bacon, salsicce, pomodori, funghi, latte, cereali, toast con burro e marmellata, yoghurt... Penso sia sufficiente per arrivare quasi fino a cena! In effetti dormire in B&B ha anche questo vantaggio! :D
Inoltre i padroni del B&B ci suggeriscono un paio di posti dove andare prima di lasciare la zona del Loch Lomond. Una delle due dritte è fondamentale: infatti avrei voluto seguire un suggerimento preso su internet e salire a piedi su Conic Hill, vicino Balmaha sulla costa est del lago, da lassù il panorama dovrebbe essere stupendo. Ma si tratta di circa 3 ore di camminata tra andata e ritorno e avremmo poi dovuto correre abbastanza per essere a Oban stasera. Invece i signori del B&B ci suggeriscono una collinetta più bassa e anche più vicina ma che a loro dire fa vedere un bel panorama lo stesso.

Verso le 10 lasciamo quindi un bel po’ di bagagli al B&B e ci dirigiamo verso il primo dei due luoghi da loro suggerito, il Loch Lomond Shores che si trova appena fuori Balloch. Sarebbe credo una specie di centro commerciale-turistico sulla riva del lago, ma noi invece di andare proprio là ci ritroviamo al molo da cui partono delle barche per un giro sul lago. Fa lo stesso, scattiamo due foto e ci dirigiamo verso la famosa collinetta suggerita. Si chiama Duncryne (detta “the dump”) e si trova accanto al paesino di Gartocharn a circa 5 miglia da Balloch. Dopo un po’ di fatica per trovare il posto dove parcheggiare (prima chiediamo a un ufficio postale, poi ci insegue un cane-fulmine che va più veloce della moto) facciamo i 20 minuti di leggerissima salita su questa specie di bozzo che esce da un terreno altrimenti quasi pianeggiante. Attorno a noi campi e pascoli verdi, paesini tranquilli, c’è anche il sole! Una volta in cima si apre davanti ai nostri occhi il panorama sul Loch Lomond e le sue numerose isolette. Bellissimo!!!

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Dopo adeguata contemplazione del paesaggio e un po’ di relax riguadagnamo la moto e torniamo al B&B, carichiamo i bagagli e si parte verso le 13. La prima cosa che vogliamo fare è un giro sulla sponda est del lago, passando da Balmaha e arrivando fino a Rowandennan dove la strada finisce. Dalla strada si vedono bei panorami sul lago, anche se non favolosi come pensavo, complice anche il tempo che nel frattempo è di nuovo nuvoloso.
Una volta lì, Marco si accorge che il GPS ha i cavi messi male, e la sosta per sistemarli diventa occasione per mangiucchiare qualcosa che avevo con me. Al momento di ripartire il mio interfono non si accende più. In effetti ieri sera quando l’abbiamo messo in carica non sembrava caricarsi, e quindi la batteria è scarica. Non sappiamo perchè ma non riusciremo più a caricarlo per tutta la vacanza, fine delle nostre conversazioni in moto!! :(

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Torniamo verso Balmaha e ci dirigiamo a nord, passando per Aberfoyle. Da qui in avanti la strada è la vera meta, i paesaggi che attraversiamo sono stupendi: prima il Duke's Pass, poi si attraversano i Trossach e i loro laghi, con scorci spettacolari. Appena sbucati sul Loch Achray ci fermiamo a scattare foto ad un edificio sulla sponda di fronte che sembra un castello delle fiabe, e nel frattempo è uscito di nuovo il sole! Facciamo una piccola deviazione per raggiungere la punta est del Loch Katrine, delizioso, e poi proseguiamo lungo il Loch Venachar. Si va poi verso nord, lungo il Loch Lubnaig, dove facciamo un’altra sosta foto in una piccola zona dove la gente ha piantato tende e si sta godendo la domenica pomeriggio. Tornati alla moto veniamo intrattenuti da una simpatica vecchina che ci chiede da dove veniamo, non si capisce molto di quello che dice ma il marito è più comprensibile: facciamo due chiacchiere con questa coppietta di anziani che ci augura ogni bene e poi si riparte.

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Dei km successivi ricordo con un po’ di rimpianto una scena vista passando da Lochearnhead, con rimpianto perchè non avevo la macchina fotografica accesa e non l’ho fotografata (dovete sapere che anche mentre la moto va, riesco a tenere la macchina fotografica accesa, pur con grande dispendio di batterie, e a fare delle foto in corsa :P ). Alla destra della strada si apre la valle glaciale dove si trova il lago, di cui si vede solo la punta ovest e una bellissima lunga conca che si allontana. Tra noi e il lago c’è il paesino e più vicino ancora prati verdi punteggiati di pecore. Che paesaggio idilliaco!!
Passiamo vari paesi, tra cui Tyndrum. La luce del tardo pomeriggio è stupenda e ci fermiamo di nuovo poco prima di Dalmally per scattare delle foto: siamo in un’ampia e stupenda vallata, con colline dolci ai lati, un torrente che scorre nel fondo, non c’è anima viva a parte le auto sulla strada che pur essendo una statale veloce non è molto trafficata ed è “defilata” rispetto alla valle... sembra il paradiso terrestre! Pochi minuti prima, dalla moto, avevo anche visto un paio di cervi vicino al torrente. Che pace!!

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Verso le 19 arriviamo a Loch Awe e qui vorremmo (o almeno io vorrei) fotografare il Kilchurne Castle che dalla foto in copertina della mia Rough Guide mi “chiama” fin da prima della partenza. Peccato che nel primo punto in cui ci fermiamo, fuori dal paese, il castello si veda solo attraverso i rami degli alberi! Oltretutto, il sole sta per scendere dietro una montagna e il castello dopo poco è in ombra. Nonostante le corse qua e là in cerca di una visuale migliore prima che l’ombra inghiotta il castello, non riusciamo a fare delle foto decenti. Che nervi!!!

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Riprendiamo la moto, e dopo pochi metri dietro una curva mi sembra si veda meglio: chiedo a Marco di fermarsi, tornare indietro un po’ etc, ma anche stavolta non si vede niente tra i rami. Marco è anche un po’ infastidito visto che con la moto così carica non è facile fare inversione, quindi quando dopo altri pochi metri mi rendo conto che dal centro del paese (sulla riva del lago) il castello si vedeva bene, non gli chiedo di fermarsi di nuovo! Mi sento un po’ stupida poi, ormai che c’eravamo e avevamo perso tanto tempo per fotografarlo, almeno avremmo dato un senso a tutto sto casino! Invece lascio correre, e salvo pentirmene dopo un po’.

In realtà avevo anche un po’ fretta perchè avevo detto all’ostello che saremmo arrivati verso le 19, ma quando lasciamo Loch Awe sono già le 19.20 e manca ancora un po’ di strada. Per questo motivo dico a Marco di non fermarsi troppo per le foto, nonostante ci sia una luce incredibilmente bella e sulla strada per Oban passiamo lungo la costa con insenature bellissime piene di barche, in controluce sul mare scintillante illuminato dal sole basso... Marco osa fermarsi a scattare foto solo una volta, non resisteva proprio, e sembra anche abbastanza incavolato della mia fretta. Mi fa notare che potremmo chiamare l’ostello e dire che arriviamo un po’ più tardi, ma io ribatto che in fondo mancano solo poche miglia... In effetti aveva ragione, mi sento davvero stupida per la seconda volta in pochi minuti oggi. Riprendiamo la nostra cavalcata verso Oban, dove troviamo un parcheggio per le moto e andiamo all’ostello verso le 20. Ovviamente nessuno ci dice nulla del ritardo e io mi sento ancora più stupida.

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Ci danno la nostra stanza, e dicono che forse la potremo tenere anche domani sera, la conferma ce la daranno domani mattina. Sarebbe bellissimo non doverci preoccupare di trovare un altro alloggio! Per la cronaca, l’ostello è il Oban Backpackers e la doppia senza bagno costa 38 sterline a notte.

Una volta mollato il bagaglio, ci fiondiamo sul lungomare di Oban per sfruttare la splendida luce del tramonto. Nonostante la fame (non abbiamo pranzato!) rimaniamo a scattare foto circa un’ora, fino alle 21.30. Il sole all’orizzonte illumina le barche e gli edifici del porto, del lungomare, le isole di fronte a Oban... i gabbiani sono molto amichevoli e si avvicinano parecchio... nell’acqua c’è perfino una coppia di cigni!

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Quando ormai il sole è tramontato decidiamo di andare in cerca di un posto per mangiare. Ci rendiamo così conto che l’altra metà del lungomare di Oban era altrettanto carina, ma ormai è quasi buio e le foto non sono un gran che. Mi faccio attrarre da un locale di nome “Skipinnish Ceilidh House”, mi sembra che siano chiamati così (ceilidh house) i posti dove si suona musica tradizionale: infatti c’è un cartellone che parla appunto di un concerto di musica tipica oggi fino alle 22. Il signore che fa da cassa con un tavolino all’ingresso ci dice che il concerto è quasi finito, ma se vogliamo possiamo entrare gratis a sentire le ultime canzoni. Non ce lo facciamo ripetere due volte! In realtà il locale era quasi vuoto, e la nostra speranza che magari ci fosse del cibo resta disillusa, ma il complessino che suona è bravo e coinvolge le persone sedute ai tavoli (noi siamo in posizione defilata per fortuna) per farle ballare. Poi fanno entrare anche un ballerino vero, che fa la “danza del marinaio” vestito in effetti come Braccio di Ferro!! E infine concludono con Auld Lang Syne, una canzone popolare lenta e triste da noi conosciuta come Il Valzer delle Candele. Che bello!!!
Torniamo fuori in cerca di cibo, e pian piano raggiungiamo il terminal dei traghetti. Diamo un’occhiata agli orari visto che domani mattina dobbiamo venirci, e poi torniamo indietro passando per la strada parallela al lungomare, la strada “principale”. Qui per miracolo poco prima delle 22.30 troviamo ancora aperto un fish&chips dove possiamo comprare la nostra cena!! In ostello mangiamo finalmente nella cucina a nostra disposizione, e poi a nanna!

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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cozzi11 » 22/08/2009, 20:37

Non ho ancora letto niente e fatto scorrere le foto velocemente,tanto so già che mi piacerà :D

Le foto sotto i cartelli "welcome" sono sempre molto fiere secondo me 8-)
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda unefillesimple » 24/08/2009, 14:57

Wow Leia! Hai mai preso in considerazione l'idea di scrivere un libro? :-)

Ammiro moltissimo la tua certosina descrizione dei dettagli, io mi dico sempre che dovrei segnarmi i nomi dei posti, le indicazioni, le strade..i prezzi....e poi alla fine non lo faccio mai....Invece con i tuoi resoconti altre persone potrebbere organizzare in toto un viaggio!

A proposito dei ponti del South Queensferry un buon modo di vedere il ponte ferroviario è quello di salire tramite un accesso pedonale all'inizio del ponte stradale e lì c'è una spianata con un parapetto dalla quale si gode di una vista davvero bella (la mia digitale era in omaggio con il divano...per cui è quello che é)

http://www.facebook.com/home.php?ref=ho ... 1471238394

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Io ho visto solo Edinburgo, con una toccata e fuga nella Highlands, ma mi sono ripromessa di fare un bel giro naturalistico in Scozia...prima o poi...
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 24/08/2009, 15:06

unefillesimple ha scritto:Wow Leia! Hai mai preso in considerazione l'idea di scrivere un libro? :-)

Ammiro moltissimo la tua certosina descrizione dei dettagli, io mi dico sempre che dovrei segnarmi i nomi dei posti, le indicazioni, le strade..i prezzi....e poi alla fine non lo faccio mai....Invece con i tuoi resoconti altre persone potrebbere organizzare in toto un viaggio!


Grazie! Io invece ho paura che i miei resoconti siano una palla mostruosa (in fondo alla gente cosa gliene frega se siamo arrivati alle 4 o alle 5??) e mi dico sempre che stavolta faro' un racconto breve, giusto per far capire che giro abbiamo fatto. Ma poi mi piace anche scrivere tutto per bene, anche solo per avere un ricordo delle sensazioni, delle cose viste, alla fine penso che li scrivo piu' per me che per gli altri sti racconti :mrgreen:

E comunque a seguire i miei resoconti passo passo, la gente farebbe un viaggio pesante e molto stancante, ho dei ritmi fin troppo veloci. Meno male che ho trovato un ragazzo che mi sta abbastanza dietro... pero' mi piacerebbe fare un viaggio con i tempi un po' piu' lenti e assaporare bene ciascun luogo. Lo dico sempre, sia mai che un giorno ci riesco davvero.

Grazie per la dritta sui ponti, stasera do' un'occhiata alle foto. :D
Spero di mettere online qualcos'altro del racconto, stasera.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda vilmer7 » 24/08/2009, 16:25

Leia74 ha scritto: .... Io invece ho paura che i miei resoconti siano una palla mostruosa (in fondo alla gente cosa gliene frega se siamo arrivati alle 4 o alle 5??) e mi dico sempre che stavolta faro' un racconto breve, giusto per far capire che giro abbiamo fatto. Ma poi mi piace anche scrivere tutto per bene, anche solo per avere un ricordo delle sensazioni, delle cose viste, alla fine penso che li scrivo piu' per me che per gli altri sti racconti :mrgreen: ... pero' mi piacerebbe fare un viaggio con i tempi un po' piu' lenti e assaporare bene ciascun luogo. Lo dico sempre, sia mai che un giorno ci riesco davvero.


l'altro giorno mi è saltato internet proprio quando avevo finito di commentare :twisted: recupero oggi:
1. in quanto a foto ormai si sa...siete dei professionisti, complimenti sono molto belle 8-)
2. premesso che io sono più che prolissa :roll: , quindi... se ti incoraggia a me piace molto leggere i particolari dei viaggi, fa assaporare meglio il tutto, quasi come ad esserci :D
3. dopo viaggi con ritmi folli fatti in gioventù, mi ero dedicata di più allo slow-trip (va beh, non so se dice :? ma si è capito) e devo dire che personalmente alla fine preferisco vedere meno ma assaporare di più; prossimo viaggio però ho un programmino tipo i tuoi, poi ti dirò ;)
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 24/08/2009, 16:43

Grazie per i complimenti alle foto, ma ripeto, le mie non sono gran che in confronto a quelle di Marco. Sono contenta anche che ti piaccia leggere i dettagli :P

vilmer7 ha scritto:dopo viaggi con ritmi folli fatti in gioventù, mi ero dedicata di più allo slow-trip (va beh, non so se dice :? ma si è capito) e devo dire che personalmente alla fine preferisco vedere meno ma assaporare di più


Spero di riuscire a convertirmi (non del tutto ma almeno un po') agli slow-trip anche io... Ormai comincio ad avere un'eta', e da questo viaggio sono tornata abbastanza stravolta :lol: :lol:
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cametauval » 24/08/2009, 16:48

Complimenti, veramente.
Ecco, io non scriverei un report come il tuo perchè proprio non ci riesco a mettere su internet le mie emozioni, i particolari o quelle cose che sono solo mie, insomma... poi quando scrivo penso "a chi gli frega?" e preferisco mettere un link.. Però quando viaggio dimentico il tempo e in genere assaporo tutto :D siamo tutti così diversi :!: :lol:
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 24/08/2009, 22:15

Lunedì 3 agosto
Oggi sveglia prestissimo, alle 6.45, per andare a comprare prima possibile i biglietti del traghetto per Craignure, sull’isola di Mull. Usciamo senza aver fatto colazione, andiamo dritti al terminal traghetti, e ci dicono che il ferry delle 9.50 è tutto prenotato, ma se vogliamo rischiare ci fanno lo stesso il biglietto: forse per una moto il posto si trova, se siamo i primi della fila... Noi decidiamo di rischiare, alla peggio aspetteremo quello delle 11.55. Per il rientro, invece di prendere lo stesso traghetto da Craignure, decidiamo di prenderne uno da Tobermory alla terraferma nord, tanto per fare un giro diverso. Sembra una soluzione ideale, peccato che per tornare a Oban da dove arriva il traghetto poi ci siano TANTI km da fare! Ma lo scopriremo solo stasera...
Per ora con i nostri biglietti (sia l’andata che il ritorno, totale per moto + noi due = 40 sterline) torniamo in ostello, dove ci confermano che stasera potremo stare nella stessa stanza. Meno male! Finalmente facciamo colazione e poi usciamo alle 8.30 lasciando anche un po’ di cose da lavare in ostello. Abbiamo quasi un’ora da aspettare in coda all’imbarco del traghetto, ma così siamo sicuri di essere i primi della “lista d’attesa”. Assieme a noi ci sono anche due ciclisti. Finalmente arriva il ferry e ci fanno salire, evviva!!! Partiamo puntualissimi alle 9.50.

Purtroppo oggi la giornata non è bella come ieri, è nuvoloso, ma la traversata ce la facciamo comunque all’aperto e ci godiamo il panorama di isolette, baie e barche: che bello, stiamo andando verso la nostra prima isola scozzese!! Mull è molto vicina ad Oban, non si esce mai in mare aperto e in meno di 45 minuti siamo a Craignure. La nostra prima meta sarà Fionnphort per andare all’isola di Iona, ma prima facciamo una breve deviazione per vedere da vicino il Duart Castle. Fin da lontano offre un bel soggetto per le foto, sullo sfondo di brughiere, coste frastagliate e mare. Arrivati al castello ovviamente non lo visitiamo dentro ma scattiamo qualche altra foto.

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Tornati sulla strada principale andiamo verso ovest, e il paesaggio selvaggio di Mull ci cattura. Brughiere, torba, erica, laghetti e piccole pozze in mezzo al nulla... è bellissima, nonostante o forse anche grazie al tempo nuvoloso e piovigginoso. La strada scorre e ogni tanto ci fermiamo a scattare foto, prima siamo nell’entroterra poi sbuchiamo sulla costa, ci sono le pecore lungo la strada, casette bianche e panorami di colline e montagne sul mare... Meraviglioso.

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Arriviamo a Fionnphort alle 13.30 passate, e mentre Marco parcheggia la moto io entro nel baretto che c’è all’attracco dei ferry per Iona e compro dei tramezzini, e poi compro anche i biglietti del traghetto (4,1 sterline a testa a/r). L’isola di Iona è a uno sputo di distanza da Mull, il piccolo traghetto infatti ci mette meno di 10 minuti e fa la spola di continuo. Inoltre è solo per pedoni (c’è spazio per qualche auto ma suppongo sia solo per la gente del posto), tanto una volta di là si visita tutto a piedi, è un’isola piccolissima. Dal molo del traghetto si ha una bella vista sull’isola, il paesino e le sue chiese. Aspettiamo pochi minuti e poi il ferry arriva e ci porta di là.

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Iona è famosa perchè qui nel 500 d.C. arrivò dall’Irlanda il monaco San Colombano, vi fondò un monastero e da qui iniziò la diffusione del cristianesimo in Scozia. Ancora oggi la sua principale attrattiva è l’Abbazia, ma prima di arrivarci passiamo a piedi per il convento delle Benedettine, di cui è rimasta parte della chiesa e alcune altre pareti e fondamenta, poi vediamo la quattrocentesca croce MacLean lungo la strada, e infine arriviamo all’Abbazia.
La prima zona che si incontra non è a pagamento, si tratta di un antico cimitero (la guida dice che secondo la leggenda qui sarebbero sepolte decine di antichi re di Norvegia, Irlanda, Francia e Scozia) con una piccola chiesa altrettanto antica, la cappella di San Oran che pare risalga ai tempi di San Colombano. Poi c’è il recinto dell’Abbazia e qui si paga. Finalmente possiamo usare di nuovo il nostro Explorer Pass, e la cassiera ci dice che sta iniziando una visita guidata. Quindi ci affrettiamo verso l’ingresso della chiesa, che è stata semi ricostruita ma mantenendo le parti originali rimaste e comunque rispettando lo stile originale, in pietre grigie che danno la sensazione di essere trasportati indietro nel tempo. All’interno ci sono alcune pietre tombali scolpite e dei bellissimi capitelli e decorazioni. La guida sta spiegando ma noi dopo un po’ ci separiamo dal gruppo e proseguiamo la visita nel chiostro, che però è stato evidentemente ricostruito di recente. Così torniamo fuori e scattiamo qualche foto alle varie croci celtiche che ci sono attorno all’Abbazia, tra cui la più antica è quella di San Martino, del 9° secolo.

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Torniamo verso il centro del paese e arriviamo al molo appena in tempo per prendere il traghetto, perfetto perchè stiamo un po’ stretti coi tempi e aspettare anche solo 15-20 minuti qui sarebbe stato un peccato.

Poco dopo le 15 ripartiamo da Fionnphort e ci rifacciamo al contrario la strada lungo la costa per circa 11 miglia, poi però prendiamo un bivio a sinistra per andare verso nord. Sulla cartina questa è una stradina bianca, e in effetti è davvero stretta, piena di brecciolino, e serpeggia per un bel po’ nell’interno. Piove anche un pochino, ma quando arriviamo in cima in vista della costa dall’altro lato lo spettacolo è fantastico. Scendiamo fino al livello del mare e continuiamo lungo la costa del Loch na Keal, un’insenatura della costa ovest di Mull. La pioggia peggiora e c’è un sacco di vento, la strada corre tra il mare alla nostra sinistra e una serie di rocce a strapiombo che si innalzano su di noi a destra, con le pecore che brucano a bordo strada... Sembra un tormento a dirla così ma lo spettacolo era magnifico, mi dispiace tantissimo avere una sola foto di questo pezzo di strada (colpa della pioggia) perchè era veramente bellissimo. Se un giorno torneremo a Mull la voglio assolutamente rifare, magari col sole...

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Ci abbiamo messo un sacco di tempo ma verso le 17 arriviamo a Salen, e da lì siamo di nuovo sulla più turistica costa est di Mull, sulla strada principale che collega Craignure a Tobermory. Noi proseguiamo verso nord per Tobermory appunto, da dove alle 18 abbiamo il traghetto. La costa da questo lato è meno spettacolare, e arriviamo in paese alle 17.20. Parcheggiamo la moto all’imbarco del traghetto e approfittiamo del tempo rimasto per visitare e fotografare questo fantastico paesino, con le sue case colorate lungo il porto. Davvero caratteristico e molto molto bello!

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Il traghetto che parte da Tobermory in circa 40 minuti porta a Kilchoan, sulla costa sud della penisola di Ardnamurchan. Noi pensiamo che la nostra giornata di giri sia praticamente finita,ma mentre siamo sul traghetto (che non ha posti al chiuso, meno male che non piove più) ci rendiamo conto che da lì bisogna fare un giro immenso per tornare a Oban!! Stamattina quando abbiamo preso il biglietto abbiamo dato un’occhiata alla cartina ma non ci siamo resi conto di quanto fosse lontano. Marco è già un po’ stanco ma non c’è molto da fare, cercheremo di arrivare a casa il prima possibile. Meno male che oggi doveva essere una giornata rilassante: moto scarica, giretto sull’isola, posto per dormire assicurato, avevo addirittura pensato che avremmo avuto un po’ di tempo per rilassarci prima di cena! Invece sarà difficile che siamo in ostello prima delle 22!! :twisted: Mi sento un po’ in colpa perchè il viaggio più o meno l’ho programmato io, ma al primo fuori programma non sono stata capace di tenere le fila della cosa. :( E poi è psicologicamente devastante scoprire quando pensavi di essere quasi a casa, di avere ancora 180 km da fare!
In ogni caso una volta sbarcati a Kilchoan iniziamo il nostro lungo rientro. Ovviamente non tiro neanche più fuori la mia idea di passare da Tioram Castle (nel nord di questa penisola). La prima parte di strada è anche abbastanza pesante, stretta, piena di brecciolino, cunette... piove pure! Marco cerca di sbrigarsi ma oggettivamente non può andare tanto veloce. Arrivati a Salen (un’altra, non quella dell’isola di Mull) cerchiamo di vedere di sfuggita se ci sono posti che fanno da mangiare ma non ci sembra e lasciamo stare. Lì c’è un bivio che indica Corran Ferry, mi viene il dubbio che ci sia una strada più breve per tornare usando questo ferry ma non ne sono sicura e poi non so se fa servizio fino a tardi quindi non dico niente (poi ho scoperto che avremmo potuto usarlo e ci saremmo risparmiati quasi un’ora, tagliando circa 50 km su 180, ma ormai è tardi, e poi non avremmo visto Glenfinnan :P). Al bivio dunque prendiamo verso nord fino a Inverailort, e non ci mettiamo neanche più a cercare posti per cenare, vogliamo solo andare avanti. Poi prendiamo la A830 verso est, e lungo la strada vedo un bellissimo paesaggio: un loch (penso il Loch Ailort, prima di arrivare alla A830) con in mezzo delle isolette piccole con degli alberi sopra. Mi dispiace non scattare foto ma pioviggina e Marco non vuole certo fermarsi, cerco di godermi il paesaggio il più possibile pensando che se non fosse stato per questo imprevisto questi posti non li avrei manco mai visti, me li assaporo come un “regalo” del destino.

Continuando per di là finiamo per passare per Glenfinnan, il cui viadotto avremmo voluto vedere domani con una piccola deviazione da Fort William. Ovviamente ci fermiamo a fare delle foto visto che siamo qui, anche se il cielo è grigio e la luce già scarseggia (sono le 20.30). Cerco di alleggerire l’atmosfera facendo notare che domani così avremo meno strada da fare, ma non sembra consolare molto Marco che è davvero stanco. Tra l’altro il viadotto della ferrovia, il famoso viadotto su cui passa il treno di Harry Potter, visto dal parcheggio si vede male. Anche il Glenfinnan Monument, dall’altro lato della strada, non è al suo meglio visto da qui sotto. Marco è convinto che ci sia modo di fare delle foto più belle dall’alto, ma non è il momento di cercare informazioni sulla guida nè di mettersi a fare passeggiate nei dintorni, peccato. Potremmo tornare domani, ma sappiamo già bene che non lo faremo... (In effetti c’è una passeggiata di circa 1,2 km che porta a un punto panoramico). Questo è uno dei pochi rimpianti del viaggio, se mai torneremo in Scozia penso sarebbe bello tornare qui e visitarlo bene.

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Da qui in avanti faremo tutta una tirata o quasi. Siccome pioviggina non posso scattare foto mentre andiamo. Nella mia mente cerco di fermare delle immagini che spero mi rimangano sempre impresse nella memoria: in particolare ricordo il loch Eil, prima di arrivare a Fort William, con un’acqua calmissima e piatta come una tavola su cui si riflettevano le cime delle montagne retrostanti anche se stava iniziando a fare buio. Davvero una sensazione di pace e calma mentre noi facevamo scorrere rapidamente la strada sotto le ruote.
A Fort William chiedo a Marco di fare un veloce giro per il centro per vedere se ci sono supermercati aperti (al paesino prima ne avevo visto uno della catena Co-operative) ma niente. Proseguiamo verso sud, la meta si avvicina, ma io comincio ad essere davvero stanca e non vedo l’ora di arrivare. Per di più ho la scarpa destra completamente fradicia, perchè la tuta antipioggia si è sollevata e ha lasciato scoperto l’ultimo pezzo dei jeans, che si sono bagnati e hanno fatto bagnare anche il bordo superiore (di tessuto) dello scarponcino, da lì l’acqua si è propagata e ora ho il calzino zuppo. Ok, lo so, gli scarponcini da trekking non sono l’ideale per andare in moto, ma soldi per gli stivali quest’anno non li avevo...

Ad un certo punto, verso Appin, a destra della strada su un’isoletta in mezzo al loch c’è il Castle Stalker, uno dei vari posti che mi ero segnata con un “non si sa mai”. Lo indico con la mano a Marco, lui lo vede e decide di fermarsi. È decisamente suggestivo! Ormai è quasi notte ma tira fuori il cavalletto e scattiamo alcune foto. Per quanto stanco, devo dire che se le foto chiamano Marco risponde!! :P Io invece ero davvero distrutta e non ne potevo più, stavo iniziando anche ad avere freddo...

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Dopo un quarto d’ora di sosta-foto, alle 22 ripartiamo e in un modo o nell’altro alle 22.30 siamo ad Oban. In ostello ci metto un po’ per scaldarmi, soprattutto a causa della scarpa bagnata, poi scendiamo in cucina e verso le 23 ceniamo con una busta di risotto simil-indiano comprata qualche giorno prima per ogni evenienza. Meno male che c’è la cucina!!! Non contenti, ci mangiamo anche un po’ della roba che era lì pronta per la colazione: ma come ci era stato detto, lasciamo 50 pence per ogni toast che ci facciamo!!
Anche questa “rilassante” giornata è finalmente finita, e andiamo a nanna stanchissimi verso mezzanotte.
Ultima modifica di Leia74 il 30/08/2009, 19:27, modificato 2 volte in totale.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 24/08/2009, 22:24

Martedì 4 agosto
Visto che ieri doveva essere una giornata rilassante, per oggi avevo programmato una cosa un po’ più lunga e pesante. Argh. Vedremo fino a dove riusciamo ad arrivare...
Stamattina mi alzo prima di Marco e lo lascio dormire ancora un po’. Verso le 7.30 esco e vado a comprare qualcosa per fare colazione (ieri avevamo notato un supermercatino già aperto a quest’ora) nonchè a ritirare la roba lavata alla reception dell’ostello. Dopo aver svegliato il pilota, fatto colazione e preparato i bagagli, alle 9.30 si parte.
Per prima cosa ripassiamo (non appositamente, ma era di strada) dall’inafferrabile Kilchurn Castle, e stavolta faccio fermare Marco nel punto che due giorni fa mi era sembrato il migliore per fotografarlo ma dove non ci eravamo fermati. Finalmente si riesce a vederlo bene, anche se pure oggi la luce non è delle migliori visto che è nuvoloso.

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Proseguendo arriviamo a Tyndrum, dove però stavolta svoltiamo verso nord. Questa strada passa prima per il margine ovest della vasta brughiera paludosa chiamata Rannoch Moor. Tra nuvoloni e qualche schiarita osserviamo il paesaggio e ci fermiamo a un punto panoramico vicino anche ad un loch.

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Poi proseguiamo verso la Glen Coe, la valle definita “la più bella della Scozia”. La strada che vi porta attraversa prima un tratto pianeggiante e da lontano la si vede infilarsi tra le due montagne che costituiscono l’ingresso della valle. Un panorama decisamente da colpo d’occhio, e infatti anche noi ci fermiamo a scattare qualche foto.

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Sono quasi le 11.30 quando ci inoltriamo nella valle e inizia a piovere. Nonostante ciò, la valle è di una bellezza mozzafiato: verde verde verdissima, con ruscelli e cascatelle che scendono dalle montagne ricoperte di erba verde e con le cime di nuda roccia. Quasi non ci sono alberi, e questo rende il tutto ancora più suggestivo.

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Usciamo dalla valle a Ballachulish e in teoria dovremmo proseguire verso nord. In realtà, visto che è presto decidiamo di fare una deviazione verso sud (praticamente torniamo verso Oban lungo la strada costiera) per rivedere con la luce del giorno il Castle Stalker che ieri sera ci era piaciuto tanto. Sono circa 15 miglia ad andare e 15 a tornare, in tutto ci mettiamo 40 minuti più o meno. Il castello merita davvero e siamo contenti di questa piccola aggiunta al programma.

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Quando ormai stiamo risalendo in moto per tornare verso nord si mette a piovere a dirotto, credo la prima pioggia veramente forte della vacanza almeno da quando sono arrivata io. Poco male, siamo attrezzati :) Arriviamo a Fort William verso l’una e mezza e ci fermiamo per mangiare. Optiamo per un veloce panino da Subway e mentre siamo dentro smette di piovere ed esce anche il sole! Cambio un po’ di contanti (ma il tasso di cambio è altissimo rispetto a quello ufficiale, cavolo costa decisamente meno prelevare dai bancomat...) e si riparte dopo un’oretta. Peccato che dopo un po’ riprenda a piovere, il tempo è sempre così mutevole in Scozia!!

Da Fort William, eliminata la deviazione prevista per Glenfinnan visto che ci siamo passati ieri, prendiamo ancora verso nord per andare sul mitico Loch Ness. La strada corre accanto a vari altri loch che tutti assieme formano la Great Glen, la “grande vallata” che divide la Scozia in due tra est e ovest. A Fort Augustus passiamo su un ponte che ruota per far passare le barche e vediamo di sfuggita le famose chiuse del canale che collega i vari loch permettendo a una barca di andare da Fort William a Inverness superando i dislivelli dei laghi. Finalmente corriamo lungo la sponda ovest del Loch Ness, che a dire il vero non mi è sembrato particolarmente degno di nota.

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Nel nostro programma infatti lo scopo principale di arrivare fin quassù è quello di visitare l’Urquhart Castle, per poi tornare verso ovest sulla costa.
Arriviamo al castello (ormai non piove più) verso le 16.40, e iniziamo a cercare un punto panoramico in giro per il parcheggio da cui si possano fare foto decenti alle rovine giù sulla riva del lago. Non è una mossa molto intelligente visto che una volta entrati il castello è visibilissimo mentre adesso ci tocca salire su muretti e cercare dei buchi tra i rami degli alberi... Perso così un po’ di tempo, entriamo nel centro visitatori e la gentile signora alla cassa (biglietto incluso nell’Explorer Pass) ci dice di sbrigarci con la visita perchè alle 17.30 chiudono la zona del castello vero e proprio. Il centro visitatori resta invece aperto fino alle 18. Quindi con un po’ di ansia addosso (almeno io) passiamo attraverso il negozietto di souvenir e ci troviamo davanti al castello: bellissimo colpo d’occhio! Le rovine del castello sorgono sulla riva del lago, con una torre sulla sinistra e una muraglia sulla destra. Ci mettiamo a esplorare bene tutto, e nel mentre esce anche il sole che ci permette di fare foto stupende con il castello e lo sfondo del lago!

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Alle 17.30 la temuta “cacciata” non avviene, e possiamo girovagare ancora un po’, per poi passare nel negozietto a comprare qualche souvenir (non si può tornare senza una piccola Nessie da regalare ad amici e parenti) e infine alle 18 uscire con tutta calma.

Le visite di oggi sono finite, ora ci aspetta una sgroppata per avvicinarci il più possibile a Skye e trovare un posto dove dormire. Torniamo ancora verso sud per poi deviare a ovest in direzione di Kyle of Lochalsh, con un paio di soste-foto. Mentre stiamo attraversando una zona interna molto desolata di brughiere, ci fermiamo in una piazzola di sosta a metterci di nuovo le tute antipioggia. C’è un’auto dalla targa tedesca parcheggiata con un tipo di fuori, che ci si avvicina e in un inglese dal forte accento tedesco ci chiede aiuto: si è chiuso fuori dalla macchina e dentro ha TUTTO (chiavi, cellulare, soldi etc). Non sa come fare, sembra disperato. Marco prova a usare un po’ degli attrezzi che ha con sè sulla moto, io presto la mia pinzetta per le sopracciglia :P ma niente da fare. Sono le 7 di sera ma per fortuna in strada qualche macchina passa ancora, gli suggeriamo di chiedere un passaggio al paese più vicino, e lo salutiamo senza aver potuto fare molto per lui. Ci stiamo ancora chiedendo che fine avrà mai fatto! :P Tra l’altro circa un miglio dopo c’è un piccolo hotel, sperso nel nulla, ci fermiamo e io entro a dire che c’era sto tipo che aveva bisogno di aiuto, se per caso loro potevano andarlo a prendere o magari fare una telefonata a qualcuno. Il personale tutto intento a preparare la cena e la sala da pranzo non mi è sembrato molto collaborativo, ma più di così noi non potevamo fare, anche perchè pure noi eravamo un po’ preoccupati di riuscire a trovare dove dormire e volevamo sbrigarci ad andare avanti.

Verso le 20 contro ogni nostra aspettativa ma rispettando il programma che mi ero fatta, arriviamo nella zona dell’Eilean Donan Castle. La visita la faremo domani, ma ci fermiamo lo stesso a scattare qualche foto visto che la luce non è poi così male in questo istante. :D

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Da qui in avanti dobbiamo assolutamente trovare un campeggio dove piantare la tenda. Il GPS di Marco ce ne indica uno poco distante in un paesino appena fuori la strada principale, ma ci sembra troppo fuori mano e tentiamo la sorte andando verso il successivo che ci viene segnalato 8 miglia dopo. Nel mezzo, ne notiamo un altro, ma dopo una veloce ispezione fuggiamo: piccolissimo, sembra un prato con solo i bagni a distinguerlo da un punto di campeggio libero. Infine arriviamo a Balmacara al campeggio “Reraig” segnalato appunto dal GPS, che si presenta bene con una insegna AA (l’equivalente dell’ACI in Gran Bretagna). Passiamo dal “warden”, il gestore, che è a disposizione fino alle 23 seppur dentro casa sua, lui ci spiega dove metterci e paghiamo 2 notti un totale di 20 sterline! Un campeggio relativamente piccolo ma dal gentilissimo gestore, pulito e decisamente raccomandabile! Noi avevamo bisogno di ricaricare le batterie sia delle macchine fotografiche sia dei cellulari e per 2 sere e 2 mattine di fila ci hanno lasciato la verandina di casa loro (il gestore) aperta per permetterci di usarle le prese di corrente.
Appena arriviamo decidiamo di lasciare la moto sulla nostra piazzola e non montare la tenda ma fiondarci nel vicino pub di un hotel sperando che alle 20.30 passate facciano ancora del cibo. Per fortuna sì, per cui ceniamo (io salmone, buono!!!) e solo dopo montiamo la nostra tenda, anche se quasi al buio. Tra l’altro nel frattempo ha smesso anche di piovere! :) Ops mi sa che non avevo nemmeno detto che aveva ricominciato :P :P
L’unica nota negativa viene dal nostro primo incontro con le fameliche midges (mini-zanzarine) che pullulano nel campeggio. Argh! Stanotte sarà dura, anche se abbiamo cercato di evitare che entrassero nella tenda non siamo riusciti a salvarci del tutto!! La stanchezza però ci fa crollare lo stesso poco dopo mezzanotte.
Sono molto contenta che siamo riusciti a fare tutto quello che era in programma oggi e ad arrivare così vicino a Skye stasera, perchè ciò significa che domani riusciremo a vedere gli Highland Games a Portree, e che avendo già visto l’Urquhart Castle non sarà necessario passarci durante gli ultimi giorni del viaggio e quindi potremo dedicarli alle Shetland!! Che bello!!!!
Ultima modifica di Leia74 il 27/09/2009, 13:40, modificato 2 volte in totale.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cametauval » 25/08/2009, 9:15

Che figata :!:
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 26/08/2009, 21:01

Mercoledì 5 agosto
Dopo una magra colazione con un po’ di biscotti davanti alla tenda, poco dopo le 9 ci muoviamo per andare a visitare l’Eilean Donan Castle. Prima però le foto si sprecano da tutte le possibili angolazioni, visto che c’è il sole (alternato a nuvole). Veramente magnifico! Finalmente verso le 10 entriamo nel castello (5,5 sterline a testa) e lo visitiamo per bene. È una ricostruzione ma è fatta molto bene e all’interno c’è un bellissimo enorme salone e le stanze degli ultimi proprietari con mobilio di inizio Novecento. Dopo la visita ci fermiamo un pochino nel centro visitatori del castello per concederci una seconda abbondante colazione al suo bar e comprare qualche souvenir.

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Verso le 11.30 si parte in direzione Isola di Skye, in particolare il suo capoluogo Portree. Passiamo il curvo ponte che collega l’isola alla terraferma, ci “godiamo” il forte vento che ci colpisce, e all’arrivo troviamo la cittadina addobbata a festa e i vigili che deviano il traffico fuori dal centro. Per fortuna si riesce lo stesso ad arrivare ad una piazza centrale dove parcheggiamo accanto ad altre moto verso le 12.30.

Seguendo la folla e chiedendo un po’ arriviamo alla zona dove si svolgono gli Highland Games, i famosi giochi tradizionali scozzesi che avevo davvero tanta voglia di vedere. Sono felicissima di essere riuscita ad incastrare uno di questi eventi tra le varie visite nel mio itinerario!!! All’ingresso si pagano 8 sterline a testa ma valgono per tutto il giorno, si può uscire e rientrare a piacimento. I giochi si svolgono su una collinetta dove una zona più bassa è stata recintata e tutta la gente si accalca attorno al recinto in punti più alti a mo' di stadio.
Nella parte recintata si possono vedere vari eventi contemporaneamente: da un lato c’è un piccolo palco su cui salgono a turno coppie di bambine e ragazze vestite da ballerine ma con i motivi dei tartan, che danzano i balli tradizionali e vengono giudicate. Ai piedi del palco un poveraccio con la cornamusa suona per tutto il tempo questi balli, non mi sembra che gli abbia dato il cambio nessuno per tutto il giorno!
Da un altro lato del “campo” ci sono una piccola zona giuria (coperta da un telo di plastica) davanti alla quale un ragazzino si esibisce suonando la cornamusa, rigorosamente vestito in kilt. In quella zona si vedono anche camminare su e giù giudici e altri personaggi dell’organizzazione tutti in kilt, di cui uno ha un microfono e ogni tanto annuncia qualcosa, senza che per altro le esibizioni delle ballerine o del piccolo cornamusista si fermino un istante.
Nel mezzo del campo c’è lo spazio per le gare di forza: quando arriviamo noi, e fortunatamente riusciamo a piazzarci in una posizione buona per vedere e fare foto, stanno facendo il lancio del martello. E ovviamente anche qui gli atleti sono in kilt: mi fanno un po’ ridere con quei gonnellini sopra i muscoli, e le facce che fanno mentre lanciano!

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Stiamo parecchio a vedere questi lanciatori, e ad un certo punto, sempre senza che nessuno interrompa quello che sta facendo, la banda sempre in kilt e sempre piena di cornamuse, si mette a suonare e fa il giro attorno al campo, per poi uscire facendosi strada tra due ali di gente che si scosta al suo passaggio.

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Dopo il lancio del martello tocca al lancio del peso, ma nel frattempo è partita anche una gara di corsa che inizia con un giro attorno al campo e poi non so dove sia finita. Le bambine continuano ad alternarsi sul palco e a ballare, i lanciatori lanciano i loro pesi, e io mi diverto un sacco!! Anche le persone attorno a noi sono interessanti da guardare: ci sono bambini e adulti vestiti con il kilt e la tasca davanti, e anche un signore anziano con un bellissimo barbone bianco vestito di tutto punto da capo a piedi in modo tradizionale. Bellissimo!!!

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Come ogni festa che si rispetti, attorno alla zona centrale ci sono baracchini che vendono cibarie e oggettini vari. Dopo un po’ ovviamente ci viene fame e ci mettiamo in fila per comprare un hamburger. La fila ad un certo punto viene interrotta dal passaggio della banda che ritorna sul campo, che bello quando ci passano accanto! Finalmente ci pappiamo il meritato pranzo, scattiamo qualche foto agli altri spettatori, e poi cerchiamo un altro punto di osservazione dove piazzarci, da cui si veda meglio il palco delle ballerine. Ammirato per un po’ anche questo spettacolo, verso le 15 decidiamo di prenderci una pausa e di tornare in centro, per visitarlo e per andare al centro info turistiche (TIC).
Prima di tutto scendiamo al piccolo ma carino porticciolo,

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e poi andiamo al TIC dove cerchiamo di sapere se ci sono tour in barca per vedere le balene. Sull’isola di Mull abbiamo visto pubblicizzati questi tour, ma lì non avevamo tempo di farli, mentre qui domani potremmo. Ci danno un paio di opuscoli, ma non si garantisce minimamente che si vedano balene: noi chiamiamo uno dei due tour e ci dicono che per domani è pieno, all’altro invece non risponde nessuno (e non risponderà per tutto il pomeriggio). Mi dispiace che non siamo riusciti a fare questo giro, non avevo pensato a prenotarlo dall’Italia o inserirlo nell’itinerario perchè io le balene le ho viste già in Norvegia e in Argentina, ma Marco no e ci teneva (peccato che me n’ero dimenticata... ehm...) . Vabbè un motivo in più per tornare (io) o andare per la prima volta (Marco) in Norvegia :P
Al TIC chiediamo anche informazioni sui traghetti per le Ebridi Esterne ma ci rimandano all’ufficio della Calmac a Uig nel nord di Skye, che chiude alle 18.
Prima delle 16 torniamo alla zona dei giochi perchè secondo il programma ora iniziano le ultime due gare che sono anche le più tipiche: il lancio del tronco e il tiro alla fune. Il primo si rivela davvero spettacolare, al secondo invece partecipano persone che si sono offerte tra gli spettatori quindi la maggior parte sono vestiti in modo normale, ma è divertente lo stesso vedere le facce che fanno. Pioviggina un po’ ma non sembra infastidire nessuno, come nessuno se la prende se le premiazioni dei vari vincitori vengono fatte dall’annunciatore mentre i lanciatori lanciano tronchi e le ballerine ballano. :P

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Verso le 17 lasciamo Portree e i simpaticissimi giochi non ancora finiti in direzione Uig, sperando di arrivare in tempo per trovare il terminal traghetti ancora aperto. Appena arrivati non facciamo in tempo a scendere dalla moto che ci assale una specie di tempesta, ci infiliamo di corsa le tute antipioggia e poi entriamo nel terminal. Il gentilissimo addetto ci dice che sul traghetto di domani pomeriggio per Tarbert c’è posto, ma su quello per tornare in terraferma dopodomani no, è tutto prenotato. Ci dice anche che di solito per una moto si trova posto lo stesso se arriviamo in anticipo, ma non ce lo può garantire, solo gli addetti del porto di partenza lo possono decidere. Quindi se vogliamo lui ci fa il biglietto di andata per Tarbert e poi una volta lì possiamo comprare (a nostro rischio) quello di ritorno. Rischiamo? Ma sì dai!! Io ci tengo tanto ad andare sulle Ebridi Esterne... Possiamo dedicargli meno di 24 ore e quindi ci limiteremo all’isola principale, chiamata Harris nella zona sud e Lewis in quella nord, ma lì ci sono le cose più interessanti e non mi va di perdermele. Compriamo quindi i biglietti di andata da Uig a Tarbert (su Harris) per la sera dopo alle 18 (21 sterline per moto e 2 persone).

Quando usciamo dal terminal traghetti la pioggia sta di nuovo smettendo e ci sono ancora 3 ore di luce. Considerato che su Skye c’è un sacco da vedere, propongo di fare adesso un giretto della penisola più a nord, la penisola di Trotternish, che ho letto essere una delle zone più belle dell’isola. Andiamo da Uig verso nord per girare attorno alla penisola in senso orario, e dopo un po’ esce il sole e i paesaggi ci lasciano senza fiato: casette bianche, prati verdi, mare, isolette, pecore, una luce stupenda... Passiamo la punta nord dove vediamo una montagna a strapiombo, poi iniziamo a scendere lungo la costa est: ad un certo punto sulla destra c’è un bivio che va verso l’interno e indica i Quiraing, una zona di pinnacoli di roccia e montagne molto suggestiva. A dire il vero non sono bene neanche io cosa stiamo cercando, ma la strada sale e lo spettacolo attorno a noi è bellissimo e alla fine mi rendo conto che sono quelli i Quiraing :P

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Torniamo giù sulla costa e continuiamo verso sud, ma dopo poco ci fermiamo a vedere la Kilt Rock e la sua cascata: delle scogliere maestose che mi hanno ricordato le famose Cliffs of Moher irlandesi, anche se sono un po’ meno lunghe. Veramente fantastiche!

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L’ultima particolarità di questa zona è l’Old Man of Storr, un pilastro di roccia che sporge dalla montagna sempre nell’interno. Questo si vede anche da lontano, e noi non abbiamo tempo di fare la passeggiata fino a raggiungerlo, quindi lo salutiamo dalla moto e via verso Portree. A dire il vero, di tutta la penisola di Trotternish mi è sembrata la cosa meno interessante.... Un’ultima emozione ce la regala un pastore che con tutte le sue pecore sta camminando per un breve tratto sulla carreggiata stradale, per cui dobbiamo spegnere la moto per non spaventarle e aspettare che abbiano raggiunto il cancello del loro recinto. Il traffico è pesante anche qui nelle Highlands!!! :P

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Arrivati a Portree sono ormai passate le 20.30 e abbiamo qualche dubbio di riuscire a trovare da mangiare, ma per fortuna un pub / ristorante della piazza (“Isles Inn” segnalato anche dalla guida per la sua musica dal vivo) ha la cucina aperta fino alle 22. :D Stasera non ne posso più delle patatine fritte e verdure lesse che qui affibbiano come contorno ad ogni piatto e mi prendo un pollo al curry con riso, almeno cambio un po’ gusto e poi ho voglia di cereali!!! La zona ristorante non dà direttamente nell’area pub dove stanno suonando dal vivo, ma la musica si sente bene lo stesso. Peccato che non sia come speravo musica tradizionale, bensì un bravo sassofonista che suona jazz e pop, comunque molto romantico :)
Poco prima delle 22 ripartiamo in direzione campeggio, sono solo 45 minuti ma negli ultimi 10 come al nostro solito si mette a piovere. All’inizio resistiamo, ma poi la cosa peggiora e dopo il ponte che ci riporta sulla terraferma, 2 miglia prima di arrivare ci fermiamo sotto la tettoia di un benzinaio per metterci l’antipioggia. In quel momento ci raggiunge là sotto un’altra moto, quasi senza bagaglio, con un tipo svizzero barbuto che ci rivolge la parola in inglese: “anche voi siete alla ricerca di un alloggio?” Veramente no, ce l’abbiamo... Al che ci racconta che sta cercando da dormire ma “on this fu..ing island” non c’era un buco libero e ora è dovuto tornare sulla terraferma ed è tutto “no vacancies”... ma tanto lui ha il serbatoio pieno e quindi può anche andare avanti tutta la notte! Dopodichè ci saluta e se ne va nella notte sotto una specie di diluvio universale. Che tipi strambi che si incontranooooo!!! :P
Noi terminiamo di vestirci e ci facciamo le ultime 2 miglia sotto la pioggia, per goderci il meritato riposo nella nostra tenda anche stasera. Oggi è stata proprio una bella giornata!! :D
Ultima modifica di Leia74 il 27/09/2009, 13:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Leia74 » 26/08/2009, 21:08

Giovedì 6 agosto
Stamattina si ri-disfa la tenda e si parte armi e bagagli. Per fortuna c’è il sole e non rischiamo di bagnarla. Una volta preparato tutto cerchiamo un modo di fare colazione: spesa al mini-market fuori dal campeggio e mangiamo i nostri biscotti sulle panchine di una piazzola di sosta, con un bellissimo panorama sul loch e in lontananza il ponte che porta a Skye.
La prima tappa “tecnica” oggi la facciamo al TIC di Kyle of Lochalsh, nel tentativo di trovare da dormire per stasera: peccato che loro non abbiano questo servizio. Ci dicono che il TIC di Portree è l’unico in zona che possa aiutarci e quindi dobbiamo programmare anche un passaggio per di là oggi. La sosta ci “frutta” comunque qualche souvenir :P

Proseguiamo quindi per l’isola di Skye e dopo poco svoltiamo a sinistra su una strada secondaria con l’idea di andare a sud fino a Elgol, da dove dovrebbero esserci dei bei panorami. La strada non è poi così male (con la moto carica farsi una stradina con brecciolino e dossi dopo ogni curva non sarebbe stato il massimo) e in effetti già durante il percorso si possono ammirare delle belle vedute sulle montagne di Skye nonchè su insenature costellate di pecore. Verso le 12 arriviamo a Elgol e Marco decide di proseguire fino alla FINE della strada, giù per un ripido pendio, al termine del quale c’è la scuola elementare del paese (argh!! alla faccia, che strada che si devono fare i bambini qui!) e un piccolo molo con qualche barca. Nella piccolissima baietta ci sono alcuni angus che “pascolano” sulle pietre, e un po’ di gente che gli si avvicina tantissimo per fare le foto. Potevamo essere da meno noi? No di certo! L’angus scelto da Marco sembra una modella, si mette quasi in posa e si lascia riprendere per 10 minuti buoni senza battere ciglio! Le pecore che pure stanno là attorno passano in secondo piano :P

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Tornati indietro sulla strada principale, all’una passata siamo a Portree. La tappa al TIC locale non dà i frutti sperati: chiamano per noi vari B&B a Tarbert e vicinanze (sull’isola di Harris nelle Ebridi Esterne) ma o sono pieni o non rispondono. Ci facciamo lasciare una lista di campeggi delle Ebridi e proviamo a chiamarne uno noi. Ci rispondono che non c’è problema, almeno abbiamo la certezza di un posto dove passare la notte! Visto che ci siamo proviamo a chiamare anche per la sera dopo, a Ullapool. Ancora non siamo sicuri che il traghetto che dovrebbe riportarci sulla terraferma ci farà salire, ma il campeggio di Ullapool (trovato sulla guida) dice che per una tenda il posto si trova sempre e non serve prenotare, e anche se arriviamo di sera va bene. Per cui si preannunciano 2 sere di fila in 2 diversi campeggi, non è il massimo dover montare e smontare tutto così spesso, ma pare non ci siano alternative. Speriamo solo non piova!
Visto che ci siamo fermati, mangiamo anche qualcosa a Portree al suo fish&chips. Verso le 14.30 ripartiamo sapendo di dover essere al massimo alle 17.30 a Uig per l’imbarco sul traghetto. In queste 3 ore vorremmo andare al Dunvegan Castle, ma non siamo interessati alla visita all’interno o ai giardini e vorremmo solo vedere il castello da fuori. Ahimè una volta lì ci accorgiamo che ci sono cancelli e siepi e se non si paga l’ingresso non si vede nulla. Che si fa? Proseguiamo ancora verso ovest, fino alla punta più occidentale di Skye, Neist Point. Il panorama delle scogliere qui è fantastico, e ci sarebbe anche un faro fotografatissimo per raggiungere il quale però bisogna fare una passeggiata di almeno mezz’ora solo andata. Il faro è nascosto dietro un promontorio e da dove siamo noi non si vede, ma non abbiamo tempo di fare la passeggiata e ci accontentiamo delle scogliere. Peccato che una volta a casa ci siamo resi conto che camminando per poco verso destra probabilmente saremmo arrivati ad un punto da cui il faro si vedeva, ma ormai... Mannaggia!! Da segnarsi per un eventuale ritorno in Scozia!

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Verso le 16:20 riprendiamo la moto e con un po’ di fretta ci dirigiamo a Uig. Arriviamo prima delle 17:30 così non scoprirò mai se davvero il check-in del traghetto chiude in modo categorico 30 minuti prima della partenza o se sono flessibili :P
Come a Oban ci mettono in una fila a parte rispetto alle macchine, facendoci passare davanti a tutti anche se siamo arrivati per ultimi. I vantaggi della moto!! :P Il traghetto ritarda un pochino e noi passiamo il tempo a fare foto alla baia di Uig che col sole è davvero spettacolare.

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Finalmente il traghetto arriva e si parte con quasi un’ora di ritardo. Che emozione, sto andando sulle Ebridi Esterne!! Non so perchè ma ci tenevo tanto, mi sembrano isole così remote e strane, con la loro popolazione in maggioranza di lingua gaelica, il vento costante... l’immagine che ho in mente è di un posto ai confini del mondo, chissà se verrà confermata.

La traversata dura circa 1 ora e 40, noi la passiamo all’aperto mangiando tramezzini mentre ammiriamo il panorama, e verso le 20.30 o poco più siamo a Tarbert sull’isola di Harris!
Seguendo le indicazioni per il nostro campeggio andiamo verso sud sulla strada principale e poi prendiamo a sinistra su una secondaria chiamata Golden Road. Ci inoltriamo in una zona di brughiera e laghetti che sembra davvero ai confini del mondo!! Passiamo un paesino piccolissimo, ancora brughiera, poi un paesino ancora più piccolo, ancora brughiera... dalla svolta a sinistra sono solo 3 miglia ma sembrano lunghissime. Ci fermiamo anche a fare delle foto perchè i paesaggi con la luce del tramonto sono stupendi.

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Finalmente arriviamo al campeggio, il Minch View Touring Park. Uhm... campeggio? C’è uno spiazzo erboso con alcune zone un po’ acquose, davanti ad uno spiazzo pietroso per camper e macchine. I bagni sono fatti con delle assi di legno, poi c’è la casa della proprietaria... e attorno il nulla più assoluto! Da un lato un loch, dall’altro il mare con una serie di isolette... Uno dei posti più isolati e belli dove io abbia dormito! Al momento comunque restiamo un po’ spiazzati dall’aspetto primitivo e dalle piccole dimensioni. Andiamo alla casa dove ci accoglie la proprietaria, una vecchina con un accento quasi incomprensibile. Ci mostra tutte le “facilities”: fontanelle di acqua potabile, bagno, docce, bidoni dell’immondizia. Tutto questo per la cifra di 8 sterline (per tenda, moto e 2 persone)!! Wow.
La signora non ci indica prese per la corrente, e io inizio a preoccuparmi: ho 2 batterie della macchina fotografica scariche, e le altre 2 mi bastano al massimo fino a domani sera. Contando che anche domani saremo in campeggio e ci arriveremo tardi, potrei avere qualche problema... (La mattina dopo al momento di partire mi sono accorta che le colonnine per la corrente c’erano, nello spiazzo per i camper... stupida io a non chiedere!!)

Quando siamo arrivati noi c’erano solo un camper e un furgoncino in stile hippy :P , ma mentre scarichiamo i bagagli arrivano una dopo l’altra due macchine, e la zona comincia a farsi popolata. Noi ci accaparriamo subito lo spazio che ci piace di più nell’erba, poi anche le altre persone iniziano a montare ciascuna macchina una tenda. Arriva una signora con un cane e ci saluta, è una pensionata inglese che gira da sola col suo piccolo camper e il cane. Complimenti!
Una volta finito di montare la nostra tenda il sole è tramontato ma c’è ancora abbastanza luce (sono le 21.30), io e Marco decidiamo di salire in cima alla collinetta più vicina per vedere il panorama e fare delle foto. Che pace lassù, che tranquillità!! Il paesaggio del mare, delle isolette e del loch mi rimane nel cuore.

(qui si vede la nostra tenda, azzurra)
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Mi piacerebbe riuscire a stare sveglia fino a che la luce se ne va del tutto per vedere le stelle. Peccato che una volta tornati alla tenda, gonfiato il materassino, lavata e sistemata (per la cronaca, i bagni sono puliti ma sempre comunque in mezzo alla natura, insetti compresi) fa troppo freddo per i miei gusti e mi rinchiudo nel sacco a pelo dentro la tenda. Marco invece decide che domani si alzerà all’alba per fare foto. Pazzo :P
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda Moran » 27/08/2009, 20:30

Madò che posti. La Scozia è ai primi posti nell'elenco delle mie prossime destinazioni.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cametauval » 28/08/2009, 7:57

Moran ha scritto:Madò che posti. La Scozia è ai primi posti nell'elenco delle mie prossime destinazioni.


pure nei miei :!: già da un po' a dire il vero... a Natale che meriti?
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Re: La Scozia in moto :-)

Messaggioda cozzi11 » 28/08/2009, 9:55

Peccato per il Mary king's close,è molto interessante e curioso :P
أنا أعرف كيف يكتب في الخارجية

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