Portugal 2009
Inviato: 30/08/2009, 12:57
ciao a tutti!
in questo thread mi cimenterò nel racconto del mio recente viaggio in Portogallo, non avendo noleggiato la macchina il mio viaggio si è concentrato sull'abbinata classica Porto - Lisbona con alcune brevi traferte nei dintorni.
Il Portogallo era una meta che avevo già in mente da tempo, ho organizzato il tutto all'ultimo, come quasi sempre , l'itinerario prevedeva i primi due giorni a Porto e i restanti a Lisbona con ultimo giorno finale a Madrid.
PORTO
1 giorno
Volo Ryan da Orio destinazione Porto all'alba, orario non propriamente benevolo che mi costringe ad una levataccia, recupero qualche ora di sonno sull'aereo finchè non mi svegliano le squillanti trombette di mr. O' Leary che annunciano l'avvenuto atterraggio all'areoporto Francisco Carneiro: sono in Portogallo.
Poco più tardi mi trovo già in avenida dos Aliados, la via principale di Porto dove hanno sede il Municipio e diverse banche, si tratta di un lungo viale con eleganti palazzi stile art nuveau, la mia attenzione è però catturata da decine di statue di "omini" a grandezza naturale dipinti e decorati in diverse fogge che si trovano esposti lungo la via, tutti insieme fanno proprio un bell'effetto.
Entro in un normalissimo bar per la colazione, oltre che l'enorme quantità di dolci, brioches e paste varie mi stupisce anche il conto, spendo infatti una sciocchezza per una colazione a tre portate.
Deposito il bagaglio in albergo, la pensao Cristal in Galeria Rua de Paris in pieno centro, e parto subito all'esplorazione della città, la prima meta è la Torre de Los Clerigos che si trova a pochi passi, di per sè non ha una struttura magnifica ma permette di osservare Porto dall' alto facendosi un'idea complessiva, non male per una città fatta di sali scendi continui, subito individuo la cattedrale e poco più dietro il coloratissimo quartiere della Ribeira, il fiume Douro con i tre ponti che l'attraversano e sull'altra sponda Vila Nova de Gaia e le sue numerose cantine.
Punto diretta al quartiere della Ribeira, sicuramente il più caratteristico e dotato di maggior fascino , mi trovo di fronte ad un dedalo di viuzze di acciottolato tra case con facciate colorate e ricoperte da azulejos decorati, le famose piastrelle che sono parte integrante della cultura portoghese; mi addentro tra il labirinto di vicoletti, alle finestre panni stesi, anziane sedute sull'uscio di casa con "negozi" improvvisati negli usci delle case, qua e là qualche altare o immagine sacra integrate nei muri segno di devozione popolare e svolazzanti bandiere del Portogallo e del Porto.
Arrivo dinnazi alla cattedrale e ridiscendo verso il Douro, viste le sembianze del quartiere sarebbe più naturale aspettarsi il mare, ma c'è da dire che il Douro si getta nell'oceano Atlantico appena qualche chilometro più in là.
Lungo il fiume sono attraccate numerose riscostruzioni di imbarcazioni tradizionali, quelle che trasportavano le botti di vino dai vigneti della Valle de Douro a Porto, oggi più che altro hanno scopo coreografico e pubblicizzano locali o marche di vino.
Attraverso l'immenso ponte a due piani dom Luìs I che collega Porto alla dirimpettaia Vila Nova de Gaia, il ponte ha una struttura in ferro e si fonde bene con l'aspetto scrostato e antico della Ribeira,alcuni ragazzini si gettano dal ponte e compiono spettacolari tuffi nel fiume tra lo stupore e gli applausi dei passanti, per me sono semplicemente dei pazzi
In cinque minuti sono a Vila Nova de Gaia, ristoranti, cantine, insegne tutto parla delle diverse marche di vino Porto che hanno contribuito alla richezza e allo sviluppo della città.
Nella mia ignoranza enologica, non conoscevo minimamente le caratteristiche di questo tipo di vino, nè le case produttrici, l'unica marca di cui avevo sentito vagamente parlare era la Sandman e per questo motivo decido di visitare questa cantina , la visita guidata si svolge negli ombrosi e freschi locali adibiti alla stagionatura del vino tra enormi botti, tini e scaffali di bottiglie vintage, la guida è un ragazzo che indossa il caratteristico cappello e il mantello nero come nel marchio, di fatto richiama il tradizionale cappello lusitano e il mantello che indossavano gli studenti portoghesi.
La visità è molto interessante e si conclude con la degustazione di due qualità di vino, bianco e rosso, ma solo dopo aver assistito alla proiezione di un video sul consumo responsabile dell' alcool .
Appuro che il vino porto non fa per me,troppo liquoroso e dolciastro,esco e mi rilasso al sole sull' invitante lungo Douro, mi diletto in qualche foto alla Ribeira, bel contesto, unica nota stonata un enorme pannello pubblicitario Seat posto su un edificio in ristrutturazione . che stride con l'aspetto da cartolina quartiere dichiarato patrimonio dall' Unesco.
Si fa tardi concludo la giornata in bellezza concedendomi un aperitivo in uno dei nuovi lounge bar con veranda sul lungo fiume, visto il luogo sarebbe stato più caratteristico un calice di porto in una taverna con fado in sottofondo ma tant'è...
segue
in questo thread mi cimenterò nel racconto del mio recente viaggio in Portogallo, non avendo noleggiato la macchina il mio viaggio si è concentrato sull'abbinata classica Porto - Lisbona con alcune brevi traferte nei dintorni.
Il Portogallo era una meta che avevo già in mente da tempo, ho organizzato il tutto all'ultimo, come quasi sempre , l'itinerario prevedeva i primi due giorni a Porto e i restanti a Lisbona con ultimo giorno finale a Madrid.
PORTO
1 giorno
Volo Ryan da Orio destinazione Porto all'alba, orario non propriamente benevolo che mi costringe ad una levataccia, recupero qualche ora di sonno sull'aereo finchè non mi svegliano le squillanti trombette di mr. O' Leary che annunciano l'avvenuto atterraggio all'areoporto Francisco Carneiro: sono in Portogallo.
Poco più tardi mi trovo già in avenida dos Aliados, la via principale di Porto dove hanno sede il Municipio e diverse banche, si tratta di un lungo viale con eleganti palazzi stile art nuveau, la mia attenzione è però catturata da decine di statue di "omini" a grandezza naturale dipinti e decorati in diverse fogge che si trovano esposti lungo la via, tutti insieme fanno proprio un bell'effetto.
Entro in un normalissimo bar per la colazione, oltre che l'enorme quantità di dolci, brioches e paste varie mi stupisce anche il conto, spendo infatti una sciocchezza per una colazione a tre portate.
Deposito il bagaglio in albergo, la pensao Cristal in Galeria Rua de Paris in pieno centro, e parto subito all'esplorazione della città, la prima meta è la Torre de Los Clerigos che si trova a pochi passi, di per sè non ha una struttura magnifica ma permette di osservare Porto dall' alto facendosi un'idea complessiva, non male per una città fatta di sali scendi continui, subito individuo la cattedrale e poco più dietro il coloratissimo quartiere della Ribeira, il fiume Douro con i tre ponti che l'attraversano e sull'altra sponda Vila Nova de Gaia e le sue numerose cantine.
Punto diretta al quartiere della Ribeira, sicuramente il più caratteristico e dotato di maggior fascino , mi trovo di fronte ad un dedalo di viuzze di acciottolato tra case con facciate colorate e ricoperte da azulejos decorati, le famose piastrelle che sono parte integrante della cultura portoghese; mi addentro tra il labirinto di vicoletti, alle finestre panni stesi, anziane sedute sull'uscio di casa con "negozi" improvvisati negli usci delle case, qua e là qualche altare o immagine sacra integrate nei muri segno di devozione popolare e svolazzanti bandiere del Portogallo e del Porto.
Arrivo dinnazi alla cattedrale e ridiscendo verso il Douro, viste le sembianze del quartiere sarebbe più naturale aspettarsi il mare, ma c'è da dire che il Douro si getta nell'oceano Atlantico appena qualche chilometro più in là.
Lungo il fiume sono attraccate numerose riscostruzioni di imbarcazioni tradizionali, quelle che trasportavano le botti di vino dai vigneti della Valle de Douro a Porto, oggi più che altro hanno scopo coreografico e pubblicizzano locali o marche di vino.
Attraverso l'immenso ponte a due piani dom Luìs I che collega Porto alla dirimpettaia Vila Nova de Gaia, il ponte ha una struttura in ferro e si fonde bene con l'aspetto scrostato e antico della Ribeira,alcuni ragazzini si gettano dal ponte e compiono spettacolari tuffi nel fiume tra lo stupore e gli applausi dei passanti, per me sono semplicemente dei pazzi
In cinque minuti sono a Vila Nova de Gaia, ristoranti, cantine, insegne tutto parla delle diverse marche di vino Porto che hanno contribuito alla richezza e allo sviluppo della città.
Nella mia ignoranza enologica, non conoscevo minimamente le caratteristiche di questo tipo di vino, nè le case produttrici, l'unica marca di cui avevo sentito vagamente parlare era la Sandman e per questo motivo decido di visitare questa cantina , la visita guidata si svolge negli ombrosi e freschi locali adibiti alla stagionatura del vino tra enormi botti, tini e scaffali di bottiglie vintage, la guida è un ragazzo che indossa il caratteristico cappello e il mantello nero come nel marchio, di fatto richiama il tradizionale cappello lusitano e il mantello che indossavano gli studenti portoghesi.
La visità è molto interessante e si conclude con la degustazione di due qualità di vino, bianco e rosso, ma solo dopo aver assistito alla proiezione di un video sul consumo responsabile dell' alcool .
Appuro che il vino porto non fa per me,troppo liquoroso e dolciastro,esco e mi rilasso al sole sull' invitante lungo Douro, mi diletto in qualche foto alla Ribeira, bel contesto, unica nota stonata un enorme pannello pubblicitario Seat posto su un edificio in ristrutturazione . che stride con l'aspetto da cartolina quartiere dichiarato patrimonio dall' Unesco.
Si fa tardi concludo la giornata in bellezza concedendomi un aperitivo in uno dei nuovi lounge bar con veranda sul lungo fiume, visto il luogo sarebbe stato più caratteristico un calice di porto in una taverna con fado in sottofondo ma tant'è...
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