27-28 Gennaio: 33 ore a Cagliari
Inviato: 11/09/2009, 22:36
Tornando da arbitrare una partita di promozione in prov. di Arezzo mentre ero in autostrada mi telefona la mia ragazza per dirmi che aveva trovato un volo da Pisa a Cagliari per due settimane dopo, partenza la mattina del 27 gennaio e ritorno il giorno dopo di pomeriggio, A/R a 4,96 euro a testa.
Ok, arrivato a casa prenotiamo e cerchiamo anche un posto per dormire. Cercando su internet troviamo un ottimo B&B in via Sassari, in pieno centro a due passi dalla stazione degli autobus e dei treni.
La partenza è di mattina presto e prima delle otto siamo già a Cagliari. Avvicinarsi all’aeroporto di Elmas è stato bellissimo. Arriviamo da nord quindi l’aereo arriva in fondo alla Sardegna, gira verso Cagliari volando sopra il mare lasciandosi a destra tutta la costa. Dopo sembra di atterrare sul mare, poi si vola sopra le saline vicine all’aeroporto e all’improvviso si tocca terra.
Usciti dagli arrivi troviamo il grandissimo Stefano Picariello con il quale avevamo fissato una colazione insieme al bar dell’aeroporto. Dopo un bel cappuccino e un ottimo bombolone, Stefano ci offre un passaggio fino al nostro B&B. Dopo averlo conosciuto solo tramite MP, è un piacere chiacchierare dal vivo con Stefano perché è davvero buffo e simpatico.
Arrivati al B&B senza perdere tempo ci fondiamo per la città. Purtroppo il tempo non è dei migliori una leggera pioggerellina ogni tanto scende dalle fitte nuvole che avvolgono Cagliari. Ma non ci scoraggiamo e iniziamo la nostra avventura. In un primo momento decidiamo di non guardare la mappa e andare così a caso. Passando da Via Vittorio Emanuele, attraversata piazza Yenne (da cui si vede la torre dell’elefante) passiamo lungo la pedonale via Manno e ci ritroviamo al Bastione di Saint Remy e al vicino palazzo Boyl. Per fortuna la pioggia ci dà tregua e possiamo ammirare un bel paesaggio dall’alto. Continuando per il quartiere Castello passiamo dalla Cattedrale di Santa Maria.
Scendendo lungo il largo Carlo Felice ci ritroviamo nella famosa via Roma, caratterizzata dai portici e dal Palazzo Civico "Ottone Bacaredda”. Fatto un giro lungo i portici, decidiamo di prendere la mappa per cercare l’anfiteatro romano. E’ lontanuccio, ma decidiamo di andare a piedi lo stesso, così passiamo lungo l’ospedale e la chiesa di San Michele (a Cagliari ci sono tante chiese). Purtroppo inizia a piovere e rimaniamo delusi dall’anfiteatro poiché è tutto ricoperto di strutture metalliche che fanno da tribune per un immenso palco. Quindi dell’anfiteatro non si vede proprio niente….e ti fanno pure pagare per non vedere niente. [-X Evitiamo di entrare e torniamo in giù verso il porto. (Scoprirò giorni successivi, su un documentario televisivo, che quell'impalcatura sta lì da anni ).
E’ l’ora di pranzo e decidiamo, di andare a mangiare al ristorante self servis “Qeto”. Si rivela un’ottima scelta, poiché si trova in Via Roma all’ultimo piano della Rinascente e le grande vetrate offrono un bel panorama sul mare. Spendiamo poco (per i contorni ti riempi il piatto da solo come e soprattutto quanto vuoi) e mangiamo bene.
Il sole comincia a fare capolino su Cagliari quindi ci concediamo una passeggiata al porto e ci avviciniamo alla Basilica di Bonaria. A questo punto vedo che dalla mappa non siamo lontani dallo stadio Sant’Elia, convinco la mia ragazza a raggiungerlo. Arrivati allo stadio, felice come un bambino, lo circumnavighiamo tutto e ritorniamo verso il centro. Piano piano perché siamo stanchi morti.
La stanchezza si fa sempre più sentire, la fame anche, quindi decidiamo di fermarci al mc donald accanto alla stazione e tornare al B&B, che per fortuna è lì vicino.
Fatta la doccia, non abbiamo per niente voglia di uscire (anche perché fa piuttosto freddino e pioviscola), ma visto che il pub “Kubrik” è a due passi e avendo letto che ha un'atmosfera particolare, quasi allucinata: luci bianche, musica chillout, decorazioni in stile arancia meccanica, decidiamo di farci un salto. Purtroppo è giorno di chiusura. Allora scatta il piano B, torniamo al B&B: così non mi perdo la puntata di RIS delitti imperfetti.
La mattina seguente, la mia ragazza si vendica dello stadio e mi costringe ad andare a vedere la spiaggia del Poetto. Andiamo in piazza Matteotti e prendiamo l’autobus PQ. La giornata per fortuna è bella e il mare d’inverno offre tutto il suo fascino. Dopo una passeggiata lungo la riva torniamo in centro sotto i portici di Via Roma e ci compriamo qualche prodotto tipico nei negozi delle strade perpendicolari a Via Roma. Giunta l’ora di pranzo andiamo in un fast&food di prodotti sardi in una di queste strade. Fatta una passeggiatina per smaltire il pranzo vicino al porto, ci dirigiamo verso l’autostazione (adiacente alla stazione dei treni) e per due euro a testa prendiamo l’autobus per l’aeroporto. Prima di imbarcarci prendiamo una bottiglia di mirto e come al solito l’aereo arriva puntuale a Pisa. La gita in terra Sarda è conclusa.
Ok, arrivato a casa prenotiamo e cerchiamo anche un posto per dormire. Cercando su internet troviamo un ottimo B&B in via Sassari, in pieno centro a due passi dalla stazione degli autobus e dei treni.
La partenza è di mattina presto e prima delle otto siamo già a Cagliari. Avvicinarsi all’aeroporto di Elmas è stato bellissimo. Arriviamo da nord quindi l’aereo arriva in fondo alla Sardegna, gira verso Cagliari volando sopra il mare lasciandosi a destra tutta la costa. Dopo sembra di atterrare sul mare, poi si vola sopra le saline vicine all’aeroporto e all’improvviso si tocca terra.
Usciti dagli arrivi troviamo il grandissimo Stefano Picariello con il quale avevamo fissato una colazione insieme al bar dell’aeroporto. Dopo un bel cappuccino e un ottimo bombolone, Stefano ci offre un passaggio fino al nostro B&B. Dopo averlo conosciuto solo tramite MP, è un piacere chiacchierare dal vivo con Stefano perché è davvero buffo e simpatico.
Arrivati al B&B senza perdere tempo ci fondiamo per la città. Purtroppo il tempo non è dei migliori una leggera pioggerellina ogni tanto scende dalle fitte nuvole che avvolgono Cagliari. Ma non ci scoraggiamo e iniziamo la nostra avventura. In un primo momento decidiamo di non guardare la mappa e andare così a caso. Passando da Via Vittorio Emanuele, attraversata piazza Yenne (da cui si vede la torre dell’elefante) passiamo lungo la pedonale via Manno e ci ritroviamo al Bastione di Saint Remy e al vicino palazzo Boyl. Per fortuna la pioggia ci dà tregua e possiamo ammirare un bel paesaggio dall’alto. Continuando per il quartiere Castello passiamo dalla Cattedrale di Santa Maria.
Scendendo lungo il largo Carlo Felice ci ritroviamo nella famosa via Roma, caratterizzata dai portici e dal Palazzo Civico "Ottone Bacaredda”. Fatto un giro lungo i portici, decidiamo di prendere la mappa per cercare l’anfiteatro romano. E’ lontanuccio, ma decidiamo di andare a piedi lo stesso, così passiamo lungo l’ospedale e la chiesa di San Michele (a Cagliari ci sono tante chiese). Purtroppo inizia a piovere e rimaniamo delusi dall’anfiteatro poiché è tutto ricoperto di strutture metalliche che fanno da tribune per un immenso palco. Quindi dell’anfiteatro non si vede proprio niente….e ti fanno pure pagare per non vedere niente. [-X Evitiamo di entrare e torniamo in giù verso il porto. (Scoprirò giorni successivi, su un documentario televisivo, che quell'impalcatura sta lì da anni ).
E’ l’ora di pranzo e decidiamo, di andare a mangiare al ristorante self servis “Qeto”. Si rivela un’ottima scelta, poiché si trova in Via Roma all’ultimo piano della Rinascente e le grande vetrate offrono un bel panorama sul mare. Spendiamo poco (per i contorni ti riempi il piatto da solo come e soprattutto quanto vuoi) e mangiamo bene.
Il sole comincia a fare capolino su Cagliari quindi ci concediamo una passeggiata al porto e ci avviciniamo alla Basilica di Bonaria. A questo punto vedo che dalla mappa non siamo lontani dallo stadio Sant’Elia, convinco la mia ragazza a raggiungerlo. Arrivati allo stadio, felice come un bambino, lo circumnavighiamo tutto e ritorniamo verso il centro. Piano piano perché siamo stanchi morti.
La stanchezza si fa sempre più sentire, la fame anche, quindi decidiamo di fermarci al mc donald accanto alla stazione e tornare al B&B, che per fortuna è lì vicino.
Fatta la doccia, non abbiamo per niente voglia di uscire (anche perché fa piuttosto freddino e pioviscola), ma visto che il pub “Kubrik” è a due passi e avendo letto che ha un'atmosfera particolare, quasi allucinata: luci bianche, musica chillout, decorazioni in stile arancia meccanica, decidiamo di farci un salto. Purtroppo è giorno di chiusura. Allora scatta il piano B, torniamo al B&B: così non mi perdo la puntata di RIS delitti imperfetti.
La mattina seguente, la mia ragazza si vendica dello stadio e mi costringe ad andare a vedere la spiaggia del Poetto. Andiamo in piazza Matteotti e prendiamo l’autobus PQ. La giornata per fortuna è bella e il mare d’inverno offre tutto il suo fascino. Dopo una passeggiata lungo la riva torniamo in centro sotto i portici di Via Roma e ci compriamo qualche prodotto tipico nei negozi delle strade perpendicolari a Via Roma. Giunta l’ora di pranzo andiamo in un fast&food di prodotti sardi in una di queste strade. Fatta una passeggiatina per smaltire il pranzo vicino al porto, ci dirigiamo verso l’autostazione (adiacente alla stazione dei treni) e per due euro a testa prendiamo l’autobus per l’aeroporto. Prima di imbarcarci prendiamo una bottiglia di mirto e come al solito l’aereo arriva puntuale a Pisa. La gita in terra Sarda è conclusa.