Varsavia - Cracovia: in viaggio con il Led
Inviato: 17/09/2009, 15:39
Giugno 2009
E’ mercoledì sera, l’ennesimo con il solito programma; siamo alla Rosa a bere una media rossa al costo di 5,20 euro
Con il Rosso si ricordano le due settimane in Brasile di pochi mesi prima, così vicine ma così terribilmente lontane… e già si fantastica sul viaggione di novembre in Australia
Così, quasi per scherzo, butto lì al Rosso “Per la nostra salute mentale, domani guardo se c’è qualche offerta per metà settembre. Ci stai?”
Non sto neanche a dirvi la risposta
E così tre mesi dopo, alle 5.30 di giovedì 10 settembre, mi trovo seduto sul mio trolley ad aspettare che arrivino i miei amici diretti ad Orio. La destinazione è in uno degli stati a me cari, uno che mi porto dentro il cuore… l’amata Polonia
Stavolta siamo in 3, oltre al Rosso c’è il Vale, che tutte le volte che ci facciamo un weekend ad Est arriva sempre più caraibico
Il programma è di visitare Varsavia fino a domenica, poi treno verso Cracovia per riuscire a prendere il volo di lunedì.
Il volo con Wizzair è sempre un piacere, le hostess son sempre di gran livello ed arriviamo a Varsavia puntuali per le 10.30.
Con 30 zloty in taxi arriviamo in un secondo all’agenzia del nostro appartamento (http://www.warsaw4you.com), che purtroppo non è ancora libero, quindi molliamo a loro i nostri bagagli e partiamo subito con il giro della città.
La giornata è splendida, c’è un bel sole e si gira tranquillamente in maglietta. Subito vediamo il palazzo della cultura e della scienza, la costruzione Staliniana che domina sulla città, lo osserviamo con cura ed effettivamente ci ricorda un poco Mosca.
Poi lentamente proseguiamo verso la via principale la Nowy Swiat
Le prime impressioni son positive, una cosa che notiamo è quella che vediamo passare quasi solo auto nuove, niente vecchie Fiat 126 come quelle di tre anni fa a Wroclaw.
Sarà che è la capitale ma sicuramente c’è stato o c’è un piccolo boom economico.
Una cosa che invece non è cambiata è la bellezza delle ragazze che incrociamo per strada.
Lo Nowy Swiat è effettivamente bella, sicuramente manca di quella volgarità di vita reale e vissuta, ma è un piacere passeggiare tra gli edifici, i palazzi e tutti i ristorantini e bar che hanno tavolini all’esterno.
Proprio a metà via ci fermiamo per mangiucchiare qualcosa, un panino con una Tyskie
Rifocillati riprendiamo il giro verso la città vecchia.
Ovviamente diamo la giusta attenzione alle cose che incrociamo, come la statua di Copernico, la Chiesa di S.Croce, il castello presidenziale fino ad arrivare all’ingresso della piazza del Castello Reale con la chiesa di Sant’Anna (con esposta la foto del Papa Wojtyla)
Guardando la cartina mi accorgo di aver perso l’edificio dell’Università… e subito capisco il motivo… eravamo distratti da ben altre bellezze!!!
La piazza è veramente bella, con la Colonna di Sigismondo che spicca di fianco il castello. Personalmente a me piacciono molto le case con le pareti particolari, quasi fossero dipinte e quindi mi scateno con le foto.
Lentamente proseguiamo verso la piazza del mercato, dove becchiamo la sirena (simbolo della città).
Per rilassarci un po’, seduti in un tavolino in piazza, finalmente prendiamo la nostra prima zywiec
Ormai son le 4 passate, e ci muoviamo per andare a prendere i bagagli e l’appartamento.. Uscendo dalla città vecchia passiamo tra le mura del Barbacane e finiamo al Monumento dell’Insurrezione di Varsavia.
Ci chiama la tipa dell’appartamento e quindi arrivati al monumento del calzolaio polacco, ci affidiamo ad un taxista d’altri tempi che guarda la mia piantina con una lente d’ingrandimento.
Sarà stata anche la splendida giornata, ma questo pezzo di Varsavia ci è proprio piaciuto; si vede che è tutta ricostruita da poco si vede che hanno cercato di mantenere il più fedele possibile all’originale.
L’appartamento è centrale, in Nowogrodzka st., ed è di buon livello.
Ci sistemiamo e ci prepariamo per la serata, il rosso indosso il suo nuovo orologio al Led che ci tormenterà per 5 giorni… è giovedì notte e la night life di Varsavia promette subito bene.
Una birretta d’aperitivo in Chmielna st, e subito il movimento di bionde fa venire il torcicollo…
Mangiamo qualcosina in un ristorante vicino, io spenno la prima anatra del viaggio.. buona ma niente di eccezionale.. così alle 10.30 siamo pronti a buttarci nella movida!
Proviamo subito in un locale studentesco poco distante, l’Hybrydy, ma con grande sorpresa è chiuso.. così ci muoviamo verso il Lemon Club e l’Organza, due club attaccati
C’è movimento, si vedono gruppi di ragazzi e ragazze all’esterno che bevono, parlano.. ed entriamo all’Organza.
Il locale è minuscolo, con la pista da ballo grande come la mia cucina, e c’è la serata latino.. come in tutte le serate latino che si rispettino in pista il rapporto donne – uomini è pari a 5 vs 1.
Non che mi piaccia il latino (anzi…) però se c’è da attivare l’Obe-danze non potrò che lanciarmi in pista.
In genere è il Rosso che in queste situazioni lancia la prima freccia, ma il ragazzo è ancora titubante, studia la situazione, è sulla difensiva modello Trapattoni. così, seguiamo il Vale che sta già ordinando il primo giro di vodka.. seguito a ruota dal secondo e dal terzo.
Il nostro “Trapattoni” sta per inserire l’ennesimo difensore e allora per scongiurare il cambio mi lancio subito in pista; “senza volerlo” finiamo di fianco alle due più scatenate in pista… si muovono agili, con mosse sconosciute fino ad allora.
Ma basandosi sulla teoria di Nash, provo ad agganciare quella più esterna che ballava con un amica.
Con grande sorpresa la ragazza non cede al fascino di Obe-danze nonostante l’amica la invitasse a ballare con me… così si resta ancora un po’ in pista fino a quando il Vale non propone di andare al Lemon club di fianco.
Entriamo e parte la seconda triade di vodka. Il locale si riempe lentamente così come la pista..
Qui Trapattoni di colpo si trasforma nel peggiore Glerean (famoso allenatore che giocava con il 4-2-4) e parte all’attacco andando a sedersi al tavolo con due ragazze.
Lo lasciamo lavorare, spara le frasi di Polacco imparate sull’aereo, abbraccia, gli fa vedere l'orologio al Led e passa indifferentemente da una tipa all’altra.
Il Rosso resta al tavolo io e il caraibico ci buttiamo nelle danze… ovviamente il Vale, come sempre, propone continuamente il solito ballo… quello che ripete ormai da una vita e con qualunque tipo di musica.. mentre Obe-danze riceve il secondo rifiuto.. e mi chiedo “ma cos’è? È come il ballo di asereje che non va più di moda??”
Torna il Rosso, lamentandosi del loro scarso inglese, e ordinano un cuba, mentre io preferisco “saggiamente” di proseguire con la vodka.
Ci muoviamo nella zona bagni, il Rosso e il Caraibico si fermano con due, così mi metto a parlare con la tipa del guardaroba… ragazza che sta leggendo “l’alchimista” di Paulo Coelho.
Si parla del libro (che sinceramente non ho mai letto), della serata, della città.. ma ogni tanto arriva da dietro il Rosso dicendo una frase in polacco… poi sparisce e ritorna con una frase… (il ragazzo si era scritto sul cell delle frasi e quando si allontanava le andava a leggere per poi spararle)
Con la promessa di passare domani la lascio al suo lavoro e torniamo all’Organza, che è stra-colmo..
Mi fiondo subito a ballare una bella biondina, qui Asereje va ancora di moda!, e nel frattempo ci si conosce….
Provo il colpo gobbo che non riesce e così cerco gli altri.. ma non li trovo… mi faccio un’altra vodka e poi mi siedo un paio di minuti riposarmi su un divanetto.
Per una volta le mie preghiere vengono ascoltate e un minuto dopo si siedi di fianco a me un angelo caduto dal cielo.. una gran mora con occhi ghiaccio
Attacco subito bottone… è simpatica e parla volentieri della città e di lei.
Inoltre la ragazza aveva su un paio di calze a rete nere che erano tutto un programma..
Purtroppo dopo una mezz’oretta arriva l’amica.. e me la porta via
Recupero gli altri in pista.. e si decide di tornare al Lemon.
Tra i locali, due tipi fermano il Rosso… che subito gli spara che è un giocatore di Poker professionista… ma non abbiamo tempo per cazzeggiare con 2 ubriachi… e li molliamo al volo
Il lemon è semi-pieno.. il rosso torna dalla sue amiche, mentre il caraibico torna a ballare a suo modo.
Vicino a lui c’è una bonazza pazzesca!.. lui torna allo stato brado di un bambino.. quando continua a ripetere “pappa… pappa…”… bè.. lui continua a dirmi “Che fi*a…. Che fi*a..”
Come succedeva a Glerean che attaccava sempre ma poi perdeva.. il Rosso torna senza nulla di fatto.
Nel frattempo il Vale deve respingere l’assalto di una pazza (di certo non bona) che cerca di saltargli addosso e di rapircelo.
Tiriamo nel locale fino alle 4, quando accompagnati da alcune tipe finiamo nella zona dell’Enkawa e del Nobo.. però ormai stanno chiudendo tutti.
Proprio fuori dal Nobo c’è un gruppo misto di spagnoli.. e il Rosso e il Vale provano ad attaccare le spagnole..ma finiscono a parlare con Lorenzo.. un simpaticone che fa il figo come tutti gli spagnoli (I’m IANNONE FANS CLUB member)
Nel frattempo io mi cucco 3 francesi sbronzissimi, che si spacciavano per giornalisti di basket lì per gli europei, ai cui manifesto il mio odio per Domenech (approvato anche da loro!)
Da lì proviamo ad andare al Klubokawiarnia dove, nonostante la proposto di scambio con l'orologio al led del rosso, veniamo rimbalzati con il più banale dei “Private party”..e visto che son quasi le 5 torniamo in appartamento
Che dire?.. Il Warm Up del weekend è stato assoluto gran livello
E’ mercoledì sera, l’ennesimo con il solito programma; siamo alla Rosa a bere una media rossa al costo di 5,20 euro
Con il Rosso si ricordano le due settimane in Brasile di pochi mesi prima, così vicine ma così terribilmente lontane… e già si fantastica sul viaggione di novembre in Australia
Così, quasi per scherzo, butto lì al Rosso “Per la nostra salute mentale, domani guardo se c’è qualche offerta per metà settembre. Ci stai?”
Non sto neanche a dirvi la risposta
E così tre mesi dopo, alle 5.30 di giovedì 10 settembre, mi trovo seduto sul mio trolley ad aspettare che arrivino i miei amici diretti ad Orio. La destinazione è in uno degli stati a me cari, uno che mi porto dentro il cuore… l’amata Polonia
Stavolta siamo in 3, oltre al Rosso c’è il Vale, che tutte le volte che ci facciamo un weekend ad Est arriva sempre più caraibico
Il programma è di visitare Varsavia fino a domenica, poi treno verso Cracovia per riuscire a prendere il volo di lunedì.
Il volo con Wizzair è sempre un piacere, le hostess son sempre di gran livello ed arriviamo a Varsavia puntuali per le 10.30.
Con 30 zloty in taxi arriviamo in un secondo all’agenzia del nostro appartamento (http://www.warsaw4you.com), che purtroppo non è ancora libero, quindi molliamo a loro i nostri bagagli e partiamo subito con il giro della città.
La giornata è splendida, c’è un bel sole e si gira tranquillamente in maglietta. Subito vediamo il palazzo della cultura e della scienza, la costruzione Staliniana che domina sulla città, lo osserviamo con cura ed effettivamente ci ricorda un poco Mosca.
Poi lentamente proseguiamo verso la via principale la Nowy Swiat
Le prime impressioni son positive, una cosa che notiamo è quella che vediamo passare quasi solo auto nuove, niente vecchie Fiat 126 come quelle di tre anni fa a Wroclaw.
Sarà che è la capitale ma sicuramente c’è stato o c’è un piccolo boom economico.
Una cosa che invece non è cambiata è la bellezza delle ragazze che incrociamo per strada.
Lo Nowy Swiat è effettivamente bella, sicuramente manca di quella volgarità di vita reale e vissuta, ma è un piacere passeggiare tra gli edifici, i palazzi e tutti i ristorantini e bar che hanno tavolini all’esterno.
Proprio a metà via ci fermiamo per mangiucchiare qualcosa, un panino con una Tyskie
Rifocillati riprendiamo il giro verso la città vecchia.
Ovviamente diamo la giusta attenzione alle cose che incrociamo, come la statua di Copernico, la Chiesa di S.Croce, il castello presidenziale fino ad arrivare all’ingresso della piazza del Castello Reale con la chiesa di Sant’Anna (con esposta la foto del Papa Wojtyla)
Guardando la cartina mi accorgo di aver perso l’edificio dell’Università… e subito capisco il motivo… eravamo distratti da ben altre bellezze!!!
La piazza è veramente bella, con la Colonna di Sigismondo che spicca di fianco il castello. Personalmente a me piacciono molto le case con le pareti particolari, quasi fossero dipinte e quindi mi scateno con le foto.
Lentamente proseguiamo verso la piazza del mercato, dove becchiamo la sirena (simbolo della città).
Per rilassarci un po’, seduti in un tavolino in piazza, finalmente prendiamo la nostra prima zywiec
Ormai son le 4 passate, e ci muoviamo per andare a prendere i bagagli e l’appartamento.. Uscendo dalla città vecchia passiamo tra le mura del Barbacane e finiamo al Monumento dell’Insurrezione di Varsavia.
Ci chiama la tipa dell’appartamento e quindi arrivati al monumento del calzolaio polacco, ci affidiamo ad un taxista d’altri tempi che guarda la mia piantina con una lente d’ingrandimento.
Sarà stata anche la splendida giornata, ma questo pezzo di Varsavia ci è proprio piaciuto; si vede che è tutta ricostruita da poco si vede che hanno cercato di mantenere il più fedele possibile all’originale.
L’appartamento è centrale, in Nowogrodzka st., ed è di buon livello.
Ci sistemiamo e ci prepariamo per la serata, il rosso indosso il suo nuovo orologio al Led che ci tormenterà per 5 giorni… è giovedì notte e la night life di Varsavia promette subito bene.
Una birretta d’aperitivo in Chmielna st, e subito il movimento di bionde fa venire il torcicollo…
Mangiamo qualcosina in un ristorante vicino, io spenno la prima anatra del viaggio.. buona ma niente di eccezionale.. così alle 10.30 siamo pronti a buttarci nella movida!
Proviamo subito in un locale studentesco poco distante, l’Hybrydy, ma con grande sorpresa è chiuso.. così ci muoviamo verso il Lemon Club e l’Organza, due club attaccati
C’è movimento, si vedono gruppi di ragazzi e ragazze all’esterno che bevono, parlano.. ed entriamo all’Organza.
Il locale è minuscolo, con la pista da ballo grande come la mia cucina, e c’è la serata latino.. come in tutte le serate latino che si rispettino in pista il rapporto donne – uomini è pari a 5 vs 1.
Non che mi piaccia il latino (anzi…) però se c’è da attivare l’Obe-danze non potrò che lanciarmi in pista.
In genere è il Rosso che in queste situazioni lancia la prima freccia, ma il ragazzo è ancora titubante, studia la situazione, è sulla difensiva modello Trapattoni. così, seguiamo il Vale che sta già ordinando il primo giro di vodka.. seguito a ruota dal secondo e dal terzo.
Il nostro “Trapattoni” sta per inserire l’ennesimo difensore e allora per scongiurare il cambio mi lancio subito in pista; “senza volerlo” finiamo di fianco alle due più scatenate in pista… si muovono agili, con mosse sconosciute fino ad allora.
Ma basandosi sulla teoria di Nash, provo ad agganciare quella più esterna che ballava con un amica.
Con grande sorpresa la ragazza non cede al fascino di Obe-danze nonostante l’amica la invitasse a ballare con me… così si resta ancora un po’ in pista fino a quando il Vale non propone di andare al Lemon club di fianco.
Entriamo e parte la seconda triade di vodka. Il locale si riempe lentamente così come la pista..
Qui Trapattoni di colpo si trasforma nel peggiore Glerean (famoso allenatore che giocava con il 4-2-4) e parte all’attacco andando a sedersi al tavolo con due ragazze.
Lo lasciamo lavorare, spara le frasi di Polacco imparate sull’aereo, abbraccia, gli fa vedere l'orologio al Led e passa indifferentemente da una tipa all’altra.
Il Rosso resta al tavolo io e il caraibico ci buttiamo nelle danze… ovviamente il Vale, come sempre, propone continuamente il solito ballo… quello che ripete ormai da una vita e con qualunque tipo di musica.. mentre Obe-danze riceve il secondo rifiuto.. e mi chiedo “ma cos’è? È come il ballo di asereje che non va più di moda??”
Torna il Rosso, lamentandosi del loro scarso inglese, e ordinano un cuba, mentre io preferisco “saggiamente” di proseguire con la vodka.
Ci muoviamo nella zona bagni, il Rosso e il Caraibico si fermano con due, così mi metto a parlare con la tipa del guardaroba… ragazza che sta leggendo “l’alchimista” di Paulo Coelho.
Si parla del libro (che sinceramente non ho mai letto), della serata, della città.. ma ogni tanto arriva da dietro il Rosso dicendo una frase in polacco… poi sparisce e ritorna con una frase… (il ragazzo si era scritto sul cell delle frasi e quando si allontanava le andava a leggere per poi spararle)
Con la promessa di passare domani la lascio al suo lavoro e torniamo all’Organza, che è stra-colmo..
Mi fiondo subito a ballare una bella biondina, qui Asereje va ancora di moda!, e nel frattempo ci si conosce….
Provo il colpo gobbo che non riesce e così cerco gli altri.. ma non li trovo… mi faccio un’altra vodka e poi mi siedo un paio di minuti riposarmi su un divanetto.
Per una volta le mie preghiere vengono ascoltate e un minuto dopo si siedi di fianco a me un angelo caduto dal cielo.. una gran mora con occhi ghiaccio
Attacco subito bottone… è simpatica e parla volentieri della città e di lei.
Inoltre la ragazza aveva su un paio di calze a rete nere che erano tutto un programma..
Purtroppo dopo una mezz’oretta arriva l’amica.. e me la porta via
Recupero gli altri in pista.. e si decide di tornare al Lemon.
Tra i locali, due tipi fermano il Rosso… che subito gli spara che è un giocatore di Poker professionista… ma non abbiamo tempo per cazzeggiare con 2 ubriachi… e li molliamo al volo
Il lemon è semi-pieno.. il rosso torna dalla sue amiche, mentre il caraibico torna a ballare a suo modo.
Vicino a lui c’è una bonazza pazzesca!.. lui torna allo stato brado di un bambino.. quando continua a ripetere “pappa… pappa…”… bè.. lui continua a dirmi “Che fi*a…. Che fi*a..”
Come succedeva a Glerean che attaccava sempre ma poi perdeva.. il Rosso torna senza nulla di fatto.
Nel frattempo il Vale deve respingere l’assalto di una pazza (di certo non bona) che cerca di saltargli addosso e di rapircelo.
Tiriamo nel locale fino alle 4, quando accompagnati da alcune tipe finiamo nella zona dell’Enkawa e del Nobo.. però ormai stanno chiudendo tutti.
Proprio fuori dal Nobo c’è un gruppo misto di spagnoli.. e il Rosso e il Vale provano ad attaccare le spagnole..ma finiscono a parlare con Lorenzo.. un simpaticone che fa il figo come tutti gli spagnoli (I’m IANNONE FANS CLUB member)
Nel frattempo io mi cucco 3 francesi sbronzissimi, che si spacciavano per giornalisti di basket lì per gli europei, ai cui manifesto il mio odio per Domenech (approvato anche da loro!)
Da lì proviamo ad andare al Klubokawiarnia dove, nonostante la proposto di scambio con l'orologio al led del rosso, veniamo rimbalzati con il più banale dei “Private party”..e visto che son quasi le 5 torniamo in appartamento
Che dire?.. Il Warm Up del weekend è stato assoluto gran livello