Kalasnikov durante la guerra civile in Nepal
Inviato: 10/02/2010, 18:16
Ancora ricordo il mio viaggio overland nord-sud in Nepal...
Mi trovavo al confine sud-tibetano e per andare in India c'era una sola via : il Nepal (lo stato cuscinetto).
Tutti mi dicevano che la situazione era tranquilla nonostante la guerra civile , beh io interpretai con troppa faciloneria il messaggio.
Vi dico solo che per arrivare a Katmandù avro passato 12 check-points e per riconoscere i guerriglieri dai governativi , oltre alla uniforme , lo si capiva dalle armi: kalasnikov per i guerriglieri (meno costosi e facili da avere nei mercati underground) ed Brow. M2 per i governativi .
Inutile sottolineare che ogni volta il bus locale su cui viaggiavo veniva perquisito da cima a fondo e noi fatti scendere documenti in mano .
Quando arrivai a Katmandù mi senti , ancora una volta , rinato; non si sentivano più scoppi in lontananza e la città anche se non pulita mi sembrò la Singapore ai piedi dell'Himalaya...
Da Katmandù a Sounoli poi è stata una passeggiata di salute in quanto ormai ero abituato a vedere i check-points ed anzi ne approfittavo per fare due chiacchere ,con i luogotenenti, sulla imminente fine della guerra.
Dopo poco la capitale cadde e si insediò il nuovo governo , con la storica mancata stretta di mano tra il re ed il Primo Ministro .
Sic transit gloria mundi.
Mi trovavo al confine sud-tibetano e per andare in India c'era una sola via : il Nepal (lo stato cuscinetto).
Tutti mi dicevano che la situazione era tranquilla nonostante la guerra civile , beh io interpretai con troppa faciloneria il messaggio.
Vi dico solo che per arrivare a Katmandù avro passato 12 check-points e per riconoscere i guerriglieri dai governativi , oltre alla uniforme , lo si capiva dalle armi: kalasnikov per i guerriglieri (meno costosi e facili da avere nei mercati underground) ed Brow. M2 per i governativi .
Inutile sottolineare che ogni volta il bus locale su cui viaggiavo veniva perquisito da cima a fondo e noi fatti scendere documenti in mano .
Quando arrivai a Katmandù mi senti , ancora una volta , rinato; non si sentivano più scoppi in lontananza e la città anche se non pulita mi sembrò la Singapore ai piedi dell'Himalaya...
Da Katmandù a Sounoli poi è stata una passeggiata di salute in quanto ormai ero abituato a vedere i check-points ed anzi ne approfittavo per fare due chiacchere ,con i luogotenenti, sulla imminente fine della guerra.
Dopo poco la capitale cadde e si insediò il nuovo governo , con la storica mancata stretta di mano tra il re ed il Primo Ministro .
Sic transit gloria mundi.