L' America ci ha colonizzato l' inconscio - Wim Wenders
PARTE 1
Sembrerà strano ad alcuni sentirmi parlare di America, dopo tanto est europa.
Russia, Bulgaria, dopo il mio amore sviscerato per i Balcani, o il primo amore la Spagna, soprattutto perchè in America non sono mai stato, eppure nel mio percorso di vita e crescita personale l' America ha sempre contato moltissimo.
Sicuramente, senza lasciar nessuno spazio alla retorica, sarei di certo una persona differente, se non avessi vissuto, scoperto e amato tanto di quello che la cultura o spesso controcultura americana è riuscita a trasmetterci.
Dalla musica, al cinema, alla letteratura, all' arte potrei fare decine di nomi di artisti, musicisti e scrittori che hanno e stanno continuando a farlo, modificato e migliorato il mio piccolo cosmo personale.
Dicevo mai stato in America e spaventato di farlo. forse perchè rischierei una delusione o forse sono solo idee strane e tarli personali, anni fa lavoravo per una piccola emittente della mia regione ed ebbi la fortuna di intervistare un Luciano Ligabue ad inizio carriera, uno che di America ne ha masticata molta e oltre ad avere i miei stessi gusti scoprii questa stessa paranoia che poi lui superò andandoci davvero anche per ragioni musicali ( video e arraggiamenti ) e con ben altri mezzi e fini di quelli che potrei aver io.
La paranoia è presto detta : l' immaginario americano quello dei grandi spazi , quello delle metropoli che abbiamo vissuto nei film che abbiamo amato, quella sorta di sogno primogenito del tutto è possibile, quel suono gospel, folk, blues che mi ha riempito le orecchie per tanti anni forse è troppo ingombrante e potente per essere racchiuso in un singolo viaggio.
Necessiterebbe di tanto tempo e soldi per essere compreso, capito, assimilato eppure l' America è sempre li davanti agli occhi, con la sua epica, le sue mille contraddizioni , le sue mille sfacettature, il suo melting pot, le sue guerre infinite, le sue paranoie, ma anche le sue
invitanti meraviglie.
Cape Cod costa atlantica
Si narra che i pellegrini del Mayflower una volta lasciata l’Inghilterra salpando dal porto di Plymouth il 6 settembre 1620, giunsero due mesi più tardi (precisamente il giorno 11 novembre 1620) ed ebbero i primi contatti con i nativi americani per poi stabilirsi e costruire le loro nuove città proprio approdando a Cape Cod, Massachusetts, un ' ora e mezza d' auto da Boston e 5 da New York.
Cape Cod è uno di quei posti che incontri per caso lungo la strada e per via di incontri paralleli rischi di conoscere ed arrivare ad amare anche se non conosci personalmente.
A volte sulla scia di una riflessione fatta da Peter Handke in un suo libro relativo alla Montagna " sacra " di Cezanne il Saint Victoire, ti chiedi se certe cose hanno significato per te solo in quanto emanazione di opere d' arte, insomma vorresti vedere un luogo e parteciparvi attivamente con la tua presenza solo in quanto innamorato di un riflesso, forse alla fine il posto per te può non avere poi così valore o non ne avrebbe mai avuto se non fosse caricato di richiami e suggestioni artistiche.
Forse ognuno di noi ha dei posti più veri e carichi di valenza spirituale, archetipi e luoghi dell' infanzia, luoghi dove si è stati bene, dove si hanno avuto delle esperienze, ci si è innamorati , in cui si è conosciuto qualcuno e si è comunicato, indipendentemente dal loro valore universale , insomma dei posti in cui si è provata dell' emozione.
Tutto il resto indipendentemente da questo può risultare piatto, uguale , standardizzato come rischia poi in fondo di diventare il viaggiare moderno, velocità , facilità , mordi e fuggi , globalizzazione.
Eppure la molla e la voglia filtrata dall' arte almeno nel mio caso personale è sempre stata una marcia in più direi determinante per uscire di casa , muovermi, fare kilometri e chilometri in treno, auto , bus, aereo, traghetto, da solo o in compagnia solo per vedere una mostra, un concerto, un castello , una città , un luogo e se sai abbandonarti a tutto quello che l' esperienza ti può dare è spesso un percorso positivo e raramente deludente.
Torniamo a Cape Cod la penisola americana costellata di piccole città marinare e una volta essenziamente dedita alla pesca, è un luogo di villeggiatura estivo piuttosto famoso e animato e ritiro di una piccola comunità di artisti e personaggi eccentrici, da valore aggiunto una scarsa urbanizzazione, una natura selvaggia e le sue coste atlantiche.
A Provincetown una delle particolarità è la torre dei pellegrini costruita ad inizi novecento ed alta 70 metri che riproduce fedelmente la Torre del Mangia di Siena.
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Ultimamente ho potuto ammirare le opere di Edward Hopper in mostra a Palazzo reale a Milano, Hopper visse per lunghi periodi a Truro, e molta della sua pittura fu influenzata dalla luce e dai panorami del capo.
Fari, paesaggi marinari, le tipiche case di legno bianche con veranda molto rimanda a quell' esperienza sulla costa fuori dalla caos della grande città di una New York o di una Boston.
Per finire proprio da qui Guglielmo Marconi eseguì la prima trasmissione senza fili transatlantica ( Wellfleet, Marconi’s beach )
Proprio poche settimane dopo per strane coincidenze mi imbatto quasi per caso in un libro che desideravo leggere da tempo ma che poi era finito nel dimenticatoio assorbito da tante altre mille cose quotidiane e che acquisto su Ebay visto che è fuori catalogo e reperibile solo in qualche biblioteca :
I duri non ballano di Norman Mailer uno degli scrittori più anarchici e preziosi del 900 americano e anche qui si parla di Cape Cod e precisamente della punta estrema Provincetown : un thriller psicologico che conferma le attese e le premesse, lascia senza fiato,ti incolla alla pagina e ti trasporta nella dissoluzione psichica e morale di una invernale piccola cittadina, in cui il marcio interiore straripa quasi come in un romanzo di Stephen King dalle normali case isolate e sparse lungo la costa, raggiungendo gli abissi, l' altra faccia di certi panorami solari di Hopper e della solitudine o dell' attesa che succeda qualcosa che quasi si scorge nei personaggi " oziosi " di Hopper.
Norman Mailer prende come simbolo Cape Cod e forse l' inizio della storia americana quella dei Padri pellegrini può essere stato un buon spunto per intessere la sua tela di ragno e un approfondimento psicologico di personaggi che potrebbero funzionare anche altrove in una qualsiasi piccola città degli Stati Uniti.
Eppure la descrizione di Mailer è quanto mai accurata e ben strutturata che fa vivere sia i personaggi che i paesaggi di vita propria e di una realtà che al pari dei quadri di Hopper ci fa vivere Cape Cod come qualcosa di conosciuto e di già familiare.
A chi passa da quelle parti consiglio una visita a Cape Cod magari facendo il percorso inverso al mio, prima la realtà poi l' approfondimento visivo, letterario, in ogni caso ne varrà la pena.