Intervista di Calboni su Russia - Italia
Inviato: 28/10/2015, 21:13
Su Russia - Italia ho risposto ad alcune domande che il Direttore mi ha posto. Vi riporto l' "intervista":
Intervento del Geometra Calboni in rappresentanza dell'associazione Otra Viaggiatori Indipendenti Buona lettura
Come e quando nasce l'idea di creare Otra e di cosa si occupa?
L’embrione di Otra si genera nel 2005 dall’incontro di alcuni viaggiatori, provenienti da diverse parti d’ Italia, che già da qualche anno vivevano la loro passione per il viaggio in maniera autonoma e personale. In origine, oltre a viaggiare, condividevamo pubblicamente, e per tutti gli appassionati come noi, le nostre esperienze sul web tramite un forum preesistente. La nostra passione, parlo dello “zoccolo duro”, del “nucleo storico” che poi ha generato l’ Associazione, non è mai stata solo fine a se stessa o per seguire la tendenza, molto diffusa, di piantare delle bandierine nei posti in cui ci si reca e / o magari cercare di ricavarci dei vantaggi a livello economico o di “fama” personale. Il nostro intento era e resta anche quello di combattere i pregiudizi che molto spesso vengono riversati su numerose aree geografiche del globo terrestre ma soprattutto quello di diffondere tra la gente, quanto più possibile, la cultura del viaggio e l’ emozione di viaggiare per scoprire, conoscere, confrontarsi con culture e tradizioni differenti.
Otra da “semplice” forum di viaggiatori si evolve, tirando fuori la vena più organizzativa e più culturale di alcuni di noi e, dai primi ritrovi ed i primi viaggi insieme in Europa e nel resto del mondo, inizia a fare cultura organizzando delle vere e proprie conferenze, presentazione di libri, iniziative varie su argomenti legati al viaggiare con ospiti viaggiatori gravitanti nella nostra orbita o con personaggi, italiani e stranieri, più famosi e conosciuti. Era giunta, quindi, l’ esigenza di istituzionalizzarsi per offrire un supporto organizzativo più adeguato e sistematico ad i nostri vari progetti. Unendosi in una sorta di join-venture col sito www.solosiberia.it, si costituisce come associazione, divenendo ufficialmente OTRA Associazione Viaggiatori Indipendenti alla fine del 2011 con lo scopo di organizzare eventi culturali e ricreativi per viaggiatori e semplici interessati.
Come hai incontrato il Forum Russia-Italia?
Mi sono imbattuto in questa bellissima realtà nei primi anni ’00 tramite Pingo, un vecchio forumista di Russia-Italia appunto ma che era anche uno dei viaggiatori primordiali di Otra ed iniziai a frequentare il forum anche se spesso in modalità “guardone” trovandolo interessante. Dopo un suo viaggio a Kiev mi parlò anche della sua amicizia con Gringox e sempre tramite lui conobbi Mister G e Daniele di SoloSiberia.it con i quali entrai in grande confidenza tanto che Daniele è addirittura uno dei soci fondatori di Otra. Poi col tempo ho iniziato a partecipare più attivamente al forum e soprattutto a partecipare ad alcuni raduni dove si creano e si cementificano le amicizie. Su Gringox lasciatemi ricordare un aneddoto. Ci conoscevamo ancora poco con lui e mi trovavo in viaggio con il solito Pingo ed il nostro (di Otra) celebre Jena in Crimea diretti verso il Caucaso russo. Io ero deciso ad inoltrarci verso la Cecenia, un mio vecchio pallino, che ufficialmente poi tagliammo dall’ itinerario più che altro per motivi di tempo.
La leggenda mai confermata, invece, narra che a far ammutinare gli altri 2 nei miei confronti sul monte Elbrus ad una manciata di chilometri dalla meta, fu proprio una telefonata di Gringox mentre sostavamo a Sudak, qualche giorno prima, che sconsigliò di portare a termine la mia malsana idea…
Tu ami viaggiare, quale "avventura" ricordi con più affetto?
Ricordo con nostalgia i miei primi viaggi in treno o in bus, prima dell’ avvento deciso delle compagnie aeree cosiddette low cost ed effettuati insieme ad altri appassionati come me o molti anche in solitaria, scorazzando per i paesi dell’ Europa centro – orientale poco prima che questi entrassero a far parte dell’ Unione Europea e quindi ancora conservatori di emozioni e sensazioni che oramai hanno perso quasi del tutto. Oltre a questi primi viaggi citerei tanti episodi come quelli avvenuti in Kosovo prima che diventasse indipendente, in Transnistria, i numerosi passaggi di frontiera via terra dove venivamo presi per extraterrestri dai doganieri, la cena che preparammo per un intero ristorante alla periferia di Tashkent o il recentissimo respingimento occorsoci alla frontiera con l’ Ossezia del sud.
Un’ avventura particolare, però, che ricordo spesso pubblicamente è quella che accadde a me ed ai miei due compagni di viaggio sulle montagne degli Altaj, sul versante kazako degli stessi, dove dapprima vivemmo una fantastica esperienza off road con una jeep UAZ accompagnati da un autista e da una sorta di guardia forestale come scorta e la sera poi finimmo in… cella! In realtà, per un malinteso legato al nostro essere ospitati per la notte in una casa locale da una donna del posto, il marito cercò di sfruttare la situazione a suo vantaggio denunciandoci dapprima alla locale caserma – base militare di frontiera, dove ci parcheggiarono per alcune ore e fummo resi oggetto di un pellegrinaggio continuo da parte di tutti i poliziotti presenti che venivano a vedere, per la prima volta nella vita, dei viaggiatori stranieri e poi, una volta liberi, inseguendoci armato per i campi sotto la fioca luce della luna. Lo spazio qui a disposizione è tiranno e non mi dilungo ulteriormente ma alcuni particolari al momento drammatici della storia, a ricordarli si sono trasformati poi in esilaranti.
In quale momento durante i tuoi viaggi hai pensato: "Ma chi me lo ha fatto fare?"
Prima di rispondere a questa domanda, confesso, ci ho pensato un po. E’ una domanda che mi ha messo in difficoltà. In realtà credo che mai, durante i miei viaggi, abbia pensato "Ma chi me lo ha fatto fare?" Forse l’ ho spesso pensato al rientro a casa da un viaggio… ma durante mai.
Neanche quando, nel 2008, pochissimi giorni prima della nostra partenza per la Georgia, scoppio’ la guerra – lampo per l’ indipendenza di Abkhazia ed Ossezia del sud, e decidemmo di partire ugualmente. Preciso che la decisione non fu un disprezzo del pericolo ma frutto di alcune valutazioni fatte che effettivamente poi ci diedero ragione e risultò un viaggio piacevolissimo.
Pillola geopolitica, dopo aver visitato di recente il Caucaso russo quali sensazioni hai, che ruolo avrà la pedina caucasica nello scacchiere internazionale?
Rimando le mie considerazioni più approfondite al resoconto che sto elaborando riguardo la nostra esperienza vissuta in loco ma posso dire che anche, e sottolineo soprattutto, in questa area geografica i numerosi pregiudizi che la rendono un luogo impervio, difficile, pericoloso sono smentiti. Certo però, c’ è tanto che cova sotto la cenere e non credo sia arrivato ancora il momento di poter affermare con assoluta certezza che la zona sia completamente bonificata dalla violenza e dal sangue. Anche alla luce dei numerosi eventi guerrafondai e collegati tra loro da un filo non tanto sottile che stanno sconvolgendo l’ Europa, l’ Africa ed il Medio Oriente.
Chiudiamo con una domanda soft, quale piatto o bevanda dei luoghi che hai visitato è al primo posto nei tuoi gusti personali?
Potrei citarne tanti anche perché sono un patito buongustaio delle varie tradizioni culinarie dei posti nei quali viaggio. Se devo fare dei nomi… dico… i Pierogi in Polonia, Pleskavica e Cevapcici nei Serbia, Halushki in Slovacchia, Burek in Bosnia, Kachapuri in Georgia, Shaorma in Turchia, Plov in Uzbekistan, Manti in Kazakhstan, Pelmeni e Shashlik in Russia, il Kvas come bevanda… Tagliate l’ intervento altrimenti vado ancora avanti!