Genova per noi parte 1
Ci sono dei pomeriggi di sole in cui l' unica cosa che ti passa per la testa è uscire di casa e dalla solita routine.
L' animazione di Via XX Settembre, la prospettiva di una bella mostra al Palazzo Ducale ( Modigliani ), qualche nuova scoperta in luoghi in cui sei passato mille volte e non sei mai entrato per pigrizia o poca informazione, oppure altri che non hai visitato con la dovuta cura.
Arrivando da via San Francesco, verso il Ducale, c'è uno stretto vicoletto, una freccia gialla, dopo la scalinata, porta alla chiesa di Santo Stefano, ex abbazia.
In questa chiesa, tra le altre cose, venne battezzato Cristoforo Colombo, ha una splendida posizione elevata ed una terrazza su via XX Settembre.
Romanica ed austera nella sua sobrietà, tra i dipinti conserva una splendida tavola: la Lapidazione di santo Stefano del grande Giulio Romano (1521).
Ma a parte il dipinto, che va sicuramente visto, come avevo letto , ospita le messe della chiesa bizantina di rito ucraino con questi orari:
Giovedi
16.00 - 18.00
Domenica
10.00 - 14.00
Casualmente, la fortuna mi assiste, entro in questi orari, la chiesa è gremita da più di 70 persone, per la maggior parte tutte donne anziane, ma anche madri con bambini e qualche giovane.
Tutte o quasi, specie le anziane, con il fazzoletto o foulard in testa come nella tradizione ortodossa a nascondere i capelli.
Ma è una libera scelta non un obbligo.
Alcune icone rimovibili, tanto incenso e la magia della messa recitata in Ucraino.
Basta anche solo una decina di minuti per immergersi in un altro mondo, che conosco bene e credere o meno conta poco a questo punto, ho ricordi dei cori dei monaci del Monte Athos, isolati e dimentichi del mondo, delle splendide cupole dorate sotto la neve di Kiev, dei monasteri di Serbia, Kosovo, Bulgaria, Grecia, Russia.
La magia delle parole e dei canti nella tradizione ortodossa riporta ad epoche antiche, la liturgia non si è modernizzata come quella cattolica, nel bene e nel male, in entrambi i casi.
Comprendo qualcosa della lingua, eredità dei miei viaggi slavi e nei paesi ortodossi, va bene così, il resto viene da solo basta lasciarsi cullare dai suoni, dai canti e dalle litanie anche senza sapere una parola di Ucraino e anche senza credere, la tensione spirituale per chi sa sentirla è sempre altissima !