da palaz » 07/07/2009, 12:22
Giusto per la cronaca riporto un articolo della edizione romana della repubblica on line in cui si racconta le quotidiane fregature che subiscono i turisti a Roma. Da vergognarsi.
"Centro, truffe ai turisti: dal caffè al taxi tutto è più caro
Cronista si finge straniera per un giorno in centro: ecco lo slalom tra le truffe
di Laura Mari
«Do you need a taxi?», «Serve un taxi?» domanda con insistenza un tassista abusivo che alla stazione Termini, con una Mercedes blu parcheggiata a poca distanza dalla piazza dei Cinquecento, avvicina la cronista-turista e per 25 euro si offre di accompagnarla sino a piazza di Spagna. Una cifra esorbitante, soprattutto se si considera la vicinanza di piazza di Spagna alla stazione Termini. Un raggiro che ricorda la stangata subita alcuni giorni fa da due turisti giapponesi che al ristorante "Il Passetto" in via Zanardelli, hanno pagato un conto da 700 euro comprensivo di mancia di 115 euro arbitrariamente accreditata dai camerieri sulla carta di credito.
Evitando le insistenze del tassista abusivo, la turista-cronista decide di affidarsi al sistema di trasporto pubblico, ma l´autista dell´autobus Atac della linea 175 in partenza dalla stazione Termini non parla inglese e non sa indicarle la fermata più vicina a piazza di Spagna e, spazientito, indica più volte la scritta "Non parlare al conducente".
Arrivata a via del Tritone, la turista scende dal bus e decide di concedersi una pausa-caffè. Entra in un moderno bar, spazioso e dall´arredamento bianco, a pochi metri di distanza da piazza Barberini. Si avvicina alla cassa, chiede «one coffee please» e senza battere ciglio il cassiere digita uno scontrino da 1 euro dove compare la scritta "caffè espresso". Strano, perché 10 minuti prima sullo scontrino rilasciato ad un cliente italiano la cifra accanto alla dicitura "caffè espresso" era di 0,80 euro. Evidentemente la cassa ha due tasti: una con il prezzo per gli italiani, l´altra per gli stranieri-polli da spennare.
Considerando la calura, la turista decide di avvicinarsi al posteggio dei taxi di piazza Barberini e domanda se convenga raggiungere piazza di Spagna a piedi o in auto. «Piazza di Spagna? It´s very distant... long... very far...» dice il tassista in un inglese maccheronico e stentato e convince la turista a salire sull´auto. Il tassametro parte da piazza Barberini con la tariffa 1, ma lungo il tragitto (che si trasforma in un infinito tour lungo via del Tritone, via Francesco Crispi, Trinità dei Monti, piazza del Popolo, via del Corso, di nuovo via del Tritone, via Due Macelli e poi, finalmente, piazza di Spagna) la tariffa diventa la numero 2. Il prezzo finale della corsa è di 12,50 euro.
Da piazza di Spagna la cronista-turista inglese si dirige a piedi verso il Pantheon e, essendo ormai ora di pranzo, nel percorrere via di Pietra e via dei Pastini viene letteralmente accerchiata da camerieri "accalappia-stranieri" che distribuiscono volantini con menu a prezzo fisso e ripetono, come una litania, «lasagna, pizza, best price». Poi, a guardarla bene, la lasagna in realtà è una sfoglia di pasta rinsecchita con un cucchiaino di pomodoro e qualche granello di carne macinata. E leggendo il menu dei ristoranti di via delle Maddalena la turista si accorge che il pane viene fatto pagare a parte: 2 o 3 euro a cestino. Eppure da gennaio 2007 la legge regionale sui pubblici esercizi ha eliminato dal menu la voce "pane e coperto".
Il tour prosegue verso Fontana di Trevi. A via della Stamperia c´è una bancarella di frutta fresca. Mele a 6,99 euro al chilo e prugne a 10 euro al chilo. Una bottiglietta d´acqua da 33 cl, invece costa 2,50 euro. Roba da turisti.
(05 luglio 2009)