incalzato anche da questo post:
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è giunto davvero il momento di aprire una guida sulla città. consentitemelo...
Antichissima città bruzia, Cosenza fu il centro della gente italica in contrasto con l'influenza ellenica dei centri della Magna Graecia di stanza sulla costa jonica a poca distanza dalla città.
Fu importante tappa lungo la via Popilia che ancora oggi conserva il tracciato, inserito in un lungo viale periferico cittadino.
Alla caduta dell'Impero Romano nel 476 d.C., facendo parte della III° Regione, ne seguì il tracollo.
Assediata da dal re goto Alarico, si salvò per l'improvvisa morte del re stesso avvenuta, forse, per malaria.
Secondo la leggenda, il defunto re fu sepolto nel letto del fiume Busento alla confluenza col fiume Crati.
I Goti, deviarono le acque del Busento, scavarono la tomba del loro re e lo seppellirono con molte delle sue ricchezze, cavallo personale compreso.
Dopo di ciò, riconfluirono le acque del fiume sul suo percorso originario e nascosero per sempre la tomba del loro re.
Al leggendario evento August Von Platen dedicò una poesia, poi tradutta da Carducci.
Ancora oggi gli studiosi compiono ricerche allo scopo di ritrovare la famosa tomba ma senza esito alcuno. Forse il letto del fiume è cambiato nel corso dei secoli, forse non è stato sepolto esattamente alla confluenza, forse è solo una storia inventata ma il fascino del Re dei Goti ammalia ancora la città.
Distrutta nel 988, molti degli abitanti si rifugiarono sulle colline circostanti, dando vita ai "casali", ancora oggi frazioni del capoluogo.
Divenne capitale del Ducato dei Normanni venne poi espugnata da Ruggero il Guiscardo.
Divenne città favorita dell'imperatore Federico di Svevia che ne consacrò il ricostruito Duomo nel 1222, ancora oggi Cattedrale della città, e dove seppellì il figlio Arrigo.
Il castello Svevo che domina la città fu dinmora di Margherita di Savoia per lungo tempo.
Dopo gli Itali, furono i Romani, poi i Saraceni, i Longobardi, gli Angioini, gli Aragonesi ed infine gli Spagnoli. Queste le dominiazioni sulla città.
Fu istituita l'Accademia Cosentina che vide tra i suoi protagonisti Bernardino Telesio.
Dopo gli Spagnoli vennero gli Austriaci e poi i Francesi.
La città divenne culla della Carboneria nel meridione e dal 1813 in poi una serie di moti insurrezionali culminano nel 1844, quando i fratelli veneziani Attilio ed Emilio Bandiera furono catturati e fucilati nel "vallone di Rovito" dove ancora oggi sorge la loro tomba.
Nel 1860 il plebiscito di annettersi all'Italia Unita fu il prologo alla risalita di Garibaldi verso Teano.
questa per sommi capi la storia.
questi, invece, alcuni luoghi di interesse:
- il Duomo
- il Castello Svevo
- Chiesa di San Francesco di Paola
- Tomba dei Fratelli Bandiera
- Chiesa di San Domenico
- Corso Telesio
- Piazza Valdesi sulla confluenza tra i fiumi Crati e Busento
- I vicoli di Cosenza Vecchia arroccati sulla collina
- Palazzo Arnone, già prigione ed ora sede della Pinacoteca Cosentina
- Villa Vecchia
- Monumento al Milite Ignoto
- Il Parco Fluviale
- Il Teatro "Alfonso Rendano"
- La vecchia sede del liceo classico "B.Telesio"
- Piazza Prefettura con la Biblioteca Civica e la statua di Bernardino Telesio
- Il MAB (Museo all'Aperto Bilotti) consistente in opere d'arte ubicate nel principale corso cittadino: Corso Mazzini.
- I resti romani
- La fontana di "giugno"
- I tredici canali
- Il monumento a Skanderbeg
Luoghi oramai andati perduti:
- Lo storico mercato di baracche sul Lungo Crati
- Il mercato ortofrutticolo di Via Rivocati