Il mondo è di fronte ad una crisi grave e per molti aspetti, assolutamente irreversibile. Al centro della crisi, oltre alla crisi economica, c’è la crisi umana; l’uomo si fa continuamente male, ma non sa come risolversi dai problemi che, giorno dopo giorno, diventano sempre più gravi ed irrisolvibili. Si tratta di un male antropico che è anche male sistemico dove l’azione umana ne determina il cammino. La crisi dell’uomo e del suo insieme sociale affonda le sue radici soprattutto nel crescente prevalere dell’apparire sull’essere; tutto si fa, soprattutto, per apparire, relegando i valori dell’essere in un cantuccio umano sempre più dimenticato; inascoltato ed abbandonato a se stesso. Intanto l’uomo è solo; sempre più solo con se stesso. La solitudine estrema porta l’uomo a darsi una visione di sé da Io Mondo; ognuno, stando solo con se stesso, si sente il mondo. In questo, purtroppo, c’è l’inizio della fine; in questo, è preclusa ogni prospettiva possibile di futuro e di cambiamento umano.
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